L’energia è ormai un diritto fondamentale, riconosciuto a livello europeo e globale.
L'Unione Europea, in linea con l'Agenda ONU 2030, si impegna a garantire l'accessibilità all'energia pulita per tutti, ponendo l'accento sulla necessità di proteggere anche i più vulnerabili, come coloro che si trovano in condizioni di povertà energetica o che necessitano di energia per esigenze vitali.
In questo contesto, l’energia non è più solo una questione di mercati nazionali, ma di sostenibilità globale e di giustizia sociale.
Il Green Deal europeo ha portato a una svolta, focalizzandosi sulla transizione energetica e sull'abbandono dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, il percorso è tutt'altro che semplice e richiede l’impegno congiunto di governi, cittadini e imprese.
Interessante è la crescente centralità del prosumer – il consumatore che diventa anche produttore di energia – grazie all'espansione delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico. Questo concetto di democratizzazione dell'energia sta cambiando radicalmente il modo in cui concepiamo il mercato elettrico: da un modello centralizzato si sta passando a un sistema decentralizzato, in cui l'energia non è solo consumata, ma prodotta e condivisa localmente.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), introdotte dal quadro normativo europeo e supportate dal Decreto Legislativo 199 del 2021 in Italia, rappresentano un grande passo in avanti. Queste realtà permettono a cittadini, PMI e enti locali di unire le forze per produrre e condividere energia pulita. Un aspetto interessante di questo nuovo modello è la possibilità di reinvestire gli utili per creare benefici ambientali e sociali sul territorio, trasformando così l’energia in un motore di sviluppo sostenibile locale.
Ma quali sfide ci attendono? La consapevolezza collettiva e la partecipazione attiva sono ancora limitate. Riusciremo a coinvolgere davvero i cittadini nel processo di transizione energetica? La tecnologia c’è, la normativa è in evoluzione, ma il cambiamento reale dipende anche dalla nostra capacità di agire come comunità.
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Senior consulente presso Riso Scotti S.p.A
2 mesiCondivido pienamente,ma se vogliamo accelerare il processo di cambiamento è assolutamente necessario che le strutture degli enti pubblici siano tecnicamente e numericamente sufficienti per rispondere in tempi certi alle autorizzazioni necessarie! Grazie alla dr.Iacono e al Politecnico di Milano . “Per aspera ad astra”