📢 Disponibile la terza edizione del rapporto #Eurydice sui servizi per la prima infanzia! È online il nuovo ‘Key Data on Early Childhood Education and Care in Europe’, che analizza i cambiamenti degli ultimi dieci anni nelle politiche educative e nei servizi per la prima infanzia nei 37 paesi della Rete Eurydice. Per saperne di più, leggi l'articolo completo 👉 Scopri il rapporto: https://lnkd.in/d9byHXQN #Educazione #PrimaInfanzia #Eurydice #erasmusplus
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⚙ La scuola ha il compito di assicurare che anche gli/le alunni/e con disabilità abbiano accesso a un’istruzione efficace ed inclusiva, fornendo loro gli strumenti necessari per un percorso educativo adeguato alle proprie esigenze. A tale fine, nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) le ore di sostegno scolastico devono essere quantificate in base ai pareri motivati del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO) e alla specifica patologia certificata ai sensi della legge n. 104/1992. Nella prassi le modalità di definizione del PEI costituiscono spesso un ostacolo alla concreta attuazione del diritto alla studio e all’inclusione scolastica delle persone con disabilità, generando ampio contenzioso dinanzi al Giudice Amministrativo. ➡ Ne parla qui Giulia Alberto
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“Fornire indicazioni uniformi a tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie del territorio nazionale che, nelle prossime settimane, saranno coinvolte nella compilazione dei modelli nazionali di PEI”: è questa l'“urgente nota ministeriale” richiesta da Anffas Nazionale al Ministero dell’Istruzione e del Merito, al Ministero della Salute e all’INPS, e per conoscenza anche al Ministro per le Disabilità. Nella nota trasmessa ieri, Anffas - che attraverso il Presidente Nazionale, ROBERTO SPEZIALE, partecipa all’Osservatorio permanente per l’Inclusione scolastica - oltre ad indicare “forti difficoltà applicative che persistono rispetto all’individuazione della proposta delle ore di sostegno didattico e di assistenza specialistica per l’a.s. 2024/2025”, ha richiesto altresì di: • emanare un apposito atto volto a derogare per l’a.s. 2024/2025 dall’utilizzo delle tabelle C e C1 per la compilazione delle sezioni 11 e 12 del PEI per l’a.s. 2024/2025; • rendere disponibile e operativa l’intera procedura volta al riconoscimento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica; • convocare, con urgenza, il Gruppo di Lavoro per il monitoraggio applicativo delle indicazioni contenute nelle linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva e profilo di funzionamento affinché in tale sede si affrontino e risolvano le questioni di competenza; • convocare l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e/o il suo Comitato Tecnico scientifico così da affrontare, in tale sede, le numerose criticità che ancora affliggono gli alunni e le alunne con disabilità e che in parte dipendono dalla mancata emanazione degli atti e dei provvedimenti previsti dal decreto legislativo n. 66/17, anche come recentemente rilevato da FISH - ETS. Per approfondire: https://lnkd.in/d4n_SVTv
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Condivido un interessante articolo dell' avv. Giulia Alberto sull'importante tema dell'assegnazione del congruo numero di ore di sostegno a favore dell'alunno/a con disabilità.
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📢 AVVISO PUBBLICO: CONTRIBUTI PER SERVIZI PRIVATI PER LA PRIMA INFANZIA Regione Lombardia, con il decreto n. 10390/2023, e l’Ambito Territoriale Sociale di Treviglio promuovono un’importante iniziativa a sostegno dei servizi privati per la prima infanzia. Finalità del Bando L’obiettivo è valorizzare e sostenere il lavoro svolto dai servizi privati per la prima infanzia, con particolare attenzione a: • Qualità del servizio: riconoscimento del percorso di accreditamento secondo le direttive dell’Ambito di Treviglio. • Partecipazione attiva: incentivare l’adesione al coordinamento 0-6 anni recentemente istituito in Regione Lombardia. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per consolidare l’impegno di asili nido, micronidi, nidi famiglia e centri per la prima infanzia che operano sul territorio. Destinatari Possono presentare domanda i seguenti servizi: • Nidi privati, micronidi, nidi famiglia e poli 0-6 anni (quota parte riferita agli iscritti tra 0-3 anni). • Servizi in regolare esercizio, autorizzati o con Comunicazione Preventiva per l’Esercizio (CPE) agli uffici competenti. 📅 Scadenza per la presentazione delle domande: 9 dicembre 2024, ore 14:00 💡 Questo bando rappresenta un passo concreto verso il riconoscimento e la valorizzazione della qualità educativa per la fascia 0-6 anni nel territorio lombardo. 👉 Scopri di più: https://lnkd.in/emuwqXms #Infanzia #ServiziPrivati #Fondo06 #RegioneLombardia #AmbitoTreviglio #QualitàEducativa #Bando2024 #RisorsaSocialeGeraDAdda
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Come garantire un buon persorso scuolastico agli studenti con #DSA? Quando parliamo di Bisogni Educativi Speciali, ed in particolare di DSA, ci sono ancora troppi dubbi e perplessità; per questo motivo abbiamo deciso di parlarne con la Dottoressa Giovanna Canegrati, coordinatrice delle Scuole dell'infanzia paritarie di Cologno Monzese. #cooperativasociale #bisognieducativispeciali #DSA
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🔎 Chi sono i minori stranieri non accompagnati? E quali politiche e pratiche esistono per garantire il loro diritto (obbligo) scolastico in Italia? 📔 Abbiamo partecipato ad una ricerca coordinata da Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) I risultati della ricerca sono raccolti in un volume curato da Mariagrazia Santagati, Alessandra Barzaghi e Chiara Ferrari (Università Cattolica del Sacro Cuore) Il volume è scaricabile a questo link ➡️ https://lnkd.in/dtSMMnsV #immigrazione #scuola #minori
🌍 Oggi in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, siamo lieti di annunciare la pubblicazione in open access del volume Minori stranieri non accompagnati a scuola. Se l'improbabile diventa possibile, a cura di Mariagrazia Santagati, Alessandra Barzaghi e Chiara Ferrari (FrancoAngeli | Le conoscenze per innovare). Il volume offre una panoramica completa sulla presenza dei MSNA nel sistema scolastico italiano, raccogliendo riflessioni teoriche e analisi empiriche, esplorando pratiche di integrazione tra scuole e territori, senza dimenticare la prospettiva dei minori stessi, per comprendere meglio le loro esperienze e prospettive. 🔗 Leggi il volume al link https://lnkd.in/dtSMMnsV
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La presente sentenza è una decisione, di principio, assolutamente grave, per una serie di motivi. 1) Il principio secondo cui il PEI non è vincolante, nonostante il parere di medici, insegnanti, specialisti e assistenti sociali, rimette tutto in mano agli enti locali, che non hanno sempre la sensibilità sul sociale e che danno sempre un primo sguardo al portafoglio e sappiamo che chi ci rimette, come al solito, è la famiglia del disabile e in secondo luogo l'assistente all'autonomia e alla comunicazione, riducendo di fatto il servizio di assistenza scolastica specialistica, con le facilmente intuibili conseguenze. 2) Il principio di inclusione non è assoluto! Come al solito, in Italia la malattia e la disabilità sono molto penalizzanti per le famiglie svantaggiate, le altre possono permettersi ben altro che gli ASACOM e ridurre l'impatto sul progetto di vita del disabile. 3) La diminuita presenza dell'ASACOM, nel caso specifico, non ha penalizzato la carriera scolastica del ricorrente, ma non possiamo sapere se questo sarà sempre possibile e quando ci sarà l'accertamento sarà in sede di GLO finale, con l'anno scolastico già bello che andato. Mi auguro che la Cassazione possa intervenire in tal senso, a tutela dei più deboli, o che il legislatore tuteli sia l'inclusione del disabile che il ruolo educativo-lavorativo dell'ASACOM. https://lnkd.in/dw-t4dUx
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Ben sapete che sono madre. Quando sei genitore, oltre a diventare un esperto funambolo, devi combattere ogni giorno. Se fosse solo CON i figli, sarebbe cosa buona e giusta. La difficoltà è combattere PER i figli e per la genitorialità. Una volta all'anno accade qualcosa, che noi genitori aspettiamo con ansia: viene pubblicato il bando per gli asili nido. Da qui dipendono tante cose: organizzazione familiare, economia familiare, decisioni sul mantenere un posto di lavoro, etc. Ecco, io, quest'anno, ho deciso di espormi ed esporre (semmai mi ascolteranno!), per costruire un dialogo costruttivo con il comune di Pescara. 🔔 Qualsiasi contatto, che voi della mia rete avete, sarà un aiuto in più per la comunità! Buongiorno, sono Ilaria Barbarossa, e vi scrivo in veste di genitore. Vorrei esporre una situazione di disappunto per la gestione dell'ammissione ai nidi, sperando di poter costruire un dialogo costruttivo con un responsabile del bene pubblico. Dal bando si evince un punto fondamentale: 1.Può essere presentata una sola istanza per bambino, selezionando un solo nido d’infanzia. E su questo non sarei d’accordo. Il motivo è che nel bando non c’è scritta la capienza di ciascun asilo nido riservata ai nuovi iscritti.. elemento di notevole importanza perché, potendo io esprimere una sola preferenza, devo sapere se ci sono 3 o 10 posti disponibili nell’asilo che sto selezionando, per non sprecare la preferenza. Ad. es. nel nido ******* – sezione grandi – su 16 posti disponibili, 15 sono occupati da bimbi “riammessi”. Quindi è entrato un solo bimbo “nuovo”. Strettamente correlato è il caso dei “non residenti”, che sono stati ammessi perché le domande dei residenti per quello specifico asilo non soddisfavano l’intera offerta. Peccato però che in altri asili molti residenti sono rimasti fuori. I residenti dovrebbero avere una priorità e quindi dovrebbero prima essere reindirizzati sui nidi in cui ci sono posti disponibili e, solo dopo un loro ipotetico rifiuto, eventuali posti liberi potrebbero essere assegnati ai non residenti. Cosa che non è successa ad es. nel nido ***** dove ci sono “ammessi non residenti”. Non ritengo inoltre opportuno che le graduatorie vengano stilate a luglio: ciò crea notevoli disagi alle famiglie, tenendo conto che la domanda supera di gran lunga l’offerta anche dei nidi privati. Non sarebbe possibile anticipare? Forse il regolamento dei nidi dovrebbe essere rivisto? Grazie
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L'analisi evidenzia come l’accesso a servizi di qualità nei primi anni di vita favorisca lo sviluppo delle abilità cognitive e promuova competenze socio-emotive essenziali, quali la gestione delle emozioni e la capacità di cooperare. Ciò è particolarmente rilevante per i bambini provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati, che traggono benefici duraturi capaci di colmare divari che, senza tali opportunità, rischierebbero di ampliarsi nel tempo. La visione proposta integra efficacemente l'approccio educativo con quello sociale ed economico. Non si tratta semplicemente di creare strutture, ma di dar vita a spazi in cui l'interazione tra educatori e coetanei sia significativa e arricchente. Un sistema educativo di questo tipo contrasta le disuguaglianze e funge da fondamento per una comunità più resiliente, in cui ogni individuo ha la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale. Il valore strategico dei servizi educativi per la prima infanzia è fondamentale per la costruzione di una società più equa e solidale.
📰 Anche in Italia, i servizi per la prima infanzia vanno rafforzati, per quantità e qualità. Perché aiutano a sviluppare le abilità cognitive e non cognitive, e ne beneficiano in particolare i bambini in situazione di svantaggio. Ne parla Francesca Bastagli sulla rivista Eco 👇
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