⛅ 𝐔𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐞𝐨 🌈 Gli italiani hanno una relazione molto stretta con le #previsioni #meteo. Lo conferma la terza edizione dell'𝐎𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐌𝐞𝐭𝐞𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐚𝐧𝐢𝐨𝐧 𝟐𝟎𝟐𝟒, condotta da Eumetra per conto di 3bmeteo (Meteosolutions srl) e la concessionaria di pubblicità #IOL Advertising (Gruppo Italiaonline). 🤳🏼 Infatti 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐀𝐩𝐩, 𝐬𝐢𝐭𝐢 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐞𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐞 personali, professionali o sportive, atteggiamento rafforzato dalla sempre maggiore presenza di fenomeni atmosferici avversi e improvvisi. 🚘 Per esempio, tra gli italiani che si affidano abitualmente alle previsioni di 3Bmeteo, circa 15 milioni lo fanno prima di andare a lavare l'auto e per la metà di loro l’informazione condiziona la decisione se intraprendere o meno questa attività. 🎯 Lo studio indica che il canale del centro meteo è allineato con gli interessi degli utenti e, grazie a questa sinergia, 𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐢𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢. Un'indicazione preziosa per orientare le proprie strategie di #comunicazione. 👁️🗨️ Scopri tutti i risultati della terza edizione dell'𝑂𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑀𝑒𝑡𝑒𝑜 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑜𝑛 su Engage: https://lnkd.in/dEBG-hyf #Eumetra #marketresearch #OsservatorioMeteoCompanion Alberto Stracuzzi Michele Debernardis #3Bmeteo Massimo Pietro Colombo
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Ai piedi dell'Etna, dove la terra è fertile e il clima è baciato dal sole, nascono agrumi dal sapore unico e inconfondibile ☀️ Scopri di più su ilgirasolearance.com
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Negli ultimi mesi nella sede dell’Agenzia ItaliaMeteo sono arrivati più meteorologi e più dati, essenziali per fare previsioni meteo migliori, quindi anche per prevedere gli eventi estremi come piogge intense, tempeste, siccità, sempre più frequenti per via del cambiamento climatico. Per farla molto semplice, le persone preparate e i dati aiutano a conoscere in anticipo il quando e il dove: quando cadrà una pioggia molto intensa e dove cadrà, possibilmente con livelli di incertezza che non superano l’ora e il chilometro. Servono appunto dati, milioni di dati, oltre a modelli di previsione affidabili. Per anni in Italia tutto questo è stato fatto dal sistema di allerta meteo gestito da agenzie regionali, che si sono mosse in autonomia con i loro modelli. Da circa un anno queste informazioni hanno iniziato a convergere verso i computer di ItaliaMeteo, un’unica agenzia nazionale creata dal governo solo negli ultimi anni per coordinare tutte le strutture e gli enti meteo italiani.
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🌡️Estate e inverno a braccetto nella settimana centrale di aprile: nevicate anomale sulle Alpi, piogge eccezionali al Nord e siccità forte e precoce al Sud sono alcuni degli ingredienti della pazza primavera del 2024. 🤔Come è andata dal punto di vista della circolazione atmosferica? Quali sono state le anomalie rispetto all’ultimo ventennio? 💡Per scoprirlo ci siamo affidati all’intelligenza artificiale: ecco l'approfondimento di Laura Bertolani, del team scientifico di Meteo Expert - Meteo Operations Italia S.r.l. https://lnkd.in/dks4D39P
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Perché le previsioni del tempo sbagliano? 🌦️ Avevo promesso che avrei parlato di Serie Storiche, ed eccoci qui! Ma perché ti parlo del meteo? Il meteo può essere visto come un'analisi di Serie Storiche. Le Serie Storiche sono un insieme di osservazioni ordinate rispetto al tempo, esprimono quindi la dinamica di un certo fenomeno nel tempo. Vengono studiate sia per interpretare un fenomeno, individuando componenti di trend, di ciclicità, di stagionalità e/o di accidentalità, sia per prevedere il suo andamento futuro. Ci sono due tipo di serie storiche: 📌 Deterministiche: se i valori della variabile possono essere esattamente determinati sulla base dei valori precedenti 📌 Stocastiche: se i valori della variabili possono essere determinati sulla base dei valori precedenti solo in misura parziale La maggior parte delle analisi fanno riferimento alle serie stocastiche, dove quindi è impossibile elaborare previsioni prive di errore! ❌ E il meteo, naturalmente, è una di queste! Nei prossimi giorni cercherò di approfondire questi temi, se ti interessano rimaniamo in contatto! Davide Nardini 🤗 #timeseries
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Oggi a #Torino splende il sole, ma al 13 di gennaio, normalmente, ci aspetteremmo una nevicata, oppure un residuo di neve delle scorse settimane. Ormai è solo un ricordo. Il clima è già cambiato, dobbiamo farci i conti e ne parlo su TorinoToday. Grazie ad alcuni esperti come Secondo Barbero di Arpa Piemonte e Andrea Vuolo proviamo a immaginare gli scenari futuri. #ambiente #clima
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Se una rondine non fa primavera, una nevicata non fa un inverno normale. Al di là di episodi isolati come le abbondanti nevicate di marzo 2024, il trend generale degli ultimi anni rivela inverni sempre più secchi e meno nevosi. I modelli metereologici preannunciano un’ondata di caldo anomalo in Europa, che colpirà in particolare le Alpi centrali, da gennaio a marzo 2025. Le Alpi sono particolarmente sensibili al riscaldamento atmosferico globale: il risultato è un manto nevoso più sottile e che scompare più in fretta. E questo non è solo un problema per gli amanti delle ciaspolate. L’accumulo nevoso sulle Alpi è un serbatoio importantissimo per le risorse idriche del nostro paese e questo serbatoio è sempre più carente, con un deficit record del -61% registrato dalla fondazione Cima nel bacino del Po. Intanto però il modello classico del turismo invernale è sempre più basato sull’estrazione di risorse e la costruzione insostenibile di mega infrastrutture costose, in barba alle previsioni di inverni con sempre meno neve. Da un lato, la gestione delle prossime Olimpiadi punta proprio su nuove mega-strutture destinate in molti casi a essere abbandonate post giochi. Dall’altro, anche in Italia si sta diffondendo una visione diversa, più consapevole e lungimirante, del godimento della montagna. 🫵 facci sapere cosa ne pensi nei commenti! #neve #montagna #riscaldamentoglobale #scii
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La comunicazione dell'informazione meteorologica sta vivendo una vera e propria rivoluzione. 🌦️ Nel contesto di eventi meteorologici sempre più complessi, emerge l'esigenza di una comunicazione chiara e diretta, specialmente nello sport. La capacità di condensare molti dati in previsioni utili e comprensibili riveste un ruolo cruciale. Ecco perché la ricerca nella comunicazione meteorologica diventa fondamentale. Nel mondo dello sport, dove le condizioni atmosferiche possono cambiare il corso di una gara, comunicare efficacemente il meteo è più che mai essenziale. Quanto ritenete sia importante fare ricerca sulla comunicazione meteorologica? Pensate che il mondo sportivo possa essere un campo di applicazione interessante per provare nuove metodologie di comunicazione dell'informazione meteorologica? Attendiamo le vostre opinioni! #Meteorologia #Comunicazione #Sport #Innovazione
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Il 2024 è stato un anno estremamente difficile per le #Alpi e i #ghiacciai. A gravare sullo stato di salute dei #gigantibianchi, sono soprattutto la crisi climatica e le temperature record di questa estate che hanno annullato i benefici delle nevicate tardive della scorsa primavera, oltre ai 146 eventi meteo estremi che hanno colpito l’arco alpino da gennaio a dicembre. Lo riportano i dati del 5° report della nostra Carovana dei Ghiacciai presentato oggi a Roma in occasione della Giornata Internazionale della Montagna e realizzato in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e CIPRA Italia. Emblematico il caso del Ghiacciaio #Adamello, che quest’anno ha registrato una perdita di spessore nel settore frontale di 3 metri ed effetti della fusione fino a 3100 m di quota. Non se la passano bene neanche il ghiacciaio del Careser, con 190 centimetri in media di perdita di spessore e i Ghiacciai della Vedretta Lunga e della Vedretta di Ries in Alto Adige, con una perdita di spessore sulle lingue tra il metro e mezzo e i due metri. Ignorare quanto sta accadendo in alta quota significa esporre il #Pianeta a rischi insostenibili. É necessario definire al più presto una road map europea che metta al centro #montagne, ghiacciai e biodiversità per promuovere una gestione efficace e una protezione adeguata delle aree montane fragili ma importanti e degli ecosistemi. In questa partita è importante che l’#Italia faccia la sua parte: i ghiacciai alpini sono tra gli ambienti protetti dalla #DirettivaHabitat, che li identifica come “Ghiacciai Permanenti”. Non dobbiamo dimenticarci che dei 123 siti di importanza comunitaria che al loro interno possiedono ghiacciai, il 50% si trova nel nostro Paese! É tempo di agire. Firma anche tu la nostra petizione per i ghiacciai: https://lnkd.in/drSTtTxZ #giornatainternazionaledellamontagna
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In arrivo una nuova release dell'app di MeteoSvizzera (App MeteoSwiss). Con l'ampliamento delle grandezze a disposizione nelle previsioni locali: la probabilità di precipitazione, la durata del soleggiamento, ulteriori informazioni sul vento e le sue raffiche. Con questa release abbandoniamo definitivamente la vecchia pagina di apertura. Rimane sempre invariata la possibilità di definire delle località favorite e di abbonarsi gratuitamente alle allerte maltempo per tali località. Un efficace modo, scelto già da milioni di utenti, per essere informati in tempo reale al momento dell'emissione di un'allerta maltempo. Ulteriori informazioni sull'app di MeteoSvizzera: https://lnkd.in/eEtNAYMc #MeteoSwiss #MeteoSvizzera #app #allerte #maltempo #blog #tempo #clima #radar #satellite #fenologia
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L’#Italia, come il resto dell’Europa, rischia di rimanere senza #ghiacciai, memoria antica del Pianeta. Entro il 2100, secondo alcuni studi scientifici, con un riscaldamento globale di 2,7°C, l’Europa centrale rischia di perdere il 100% della #coperturaglaciale. Il primo grido d’allarme arriva proprio dai ghiacciai dell’#arcoalpino, ormai già da tempo in agonia e in coma irreversibile: dalla Francia all’Italia passando per la Slovenia i #gigantibianchi fondono a ritmi impressionanti, con un’accelerata che si intensificata soprattutto dagli anni 2000, lasciando spazio a rocce e detriti e a nuovi ecosistemi che riempiono il vuoto lasciato dai ghiacciai. In più l’aumento degli #eventimeteoestremi ha accelerato fenomeni come frane e colate detritiche rendendo la montagna più instabile. A tracciare un bilancio sullo stato dei ghiacciai alpini in Italia e all’estero è la quinta edizione di #CarovanadeiGhiacciai 2024, la nostra campagna internazionale realizzata in collaborazione con CIPRA Italia e con la partnership scientifica del #ComitatoGlaciologicoItaliano, che dal 5 agosto al 9 settembre ha realizzato 7 tappe lungo l’arco alpino. 12 i ghiacciai osservati speciali: 10 in Italia e 2 all’estero. L’aumento delle #temperature, il campanello d’allarme dello zero termico in quota, gli eventi meteo estremi in aumento anche nelle regioni alpine, sono segnali che non possono essere trascurati, sono un monito importante per il #Pianeta e per tutti noi. Non restare a guardare, unisciti a noi: https://lnkd.in/dPxSAfx3
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