Il Progetto “Antartide Italiana”, frutto della sinergia tra la #Farnesina e diverse istituzioni accademiche, racconta alle scuole italiane all’estero le attività di ricerca svolte dal nostro Paese in #Antartide ❄️ L’interesse dell’Italia per il Polo Sud si è concretizzato, nel 1981, con l’adesione al Trattato Antartico e, nel 1987, con il passaggio allo status di membro consultivo, che ne attesta l’importante contributo scientifico 🔍 Nel nuovo episodio del canale podcast #vocidallafarnesina🎙️, la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale (Ufficio V) incontra il Consigliere d’Ambasciata Orazio Guanciale, Inviato Speciale per gli Stati insulari di piccole dimensioni del Pacifico e Coordinatore per la partecipazione dell’Italia ai programmi multilaterali riguardanti l’Antartide. Ascoltalo qui 👇 https://lnkd.in/dpRnjcHu Università degli Studi di Napoli 'Parthenope' ENEA OGS Consiglio Nazionale delle Ricerche Stazione Zoologica Anton Dohrn Istituto Geografico Polare "Silvio Zavatti"
Post di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Altri post rilevanti
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Ciclo di seminari itineranti "Metamorfosi e ibridazioni: umanesimo, natura e ridefinizione dei rapporti tra le specie" primo incontro: 16 aprile 2024, 18:00-20:00, Ubik, Napoli.
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La centralità del Mediterraneo è scritta dalla storia, passata ma anche attuale. Area geografica nevralgica per l'incontro tra i popoli del passato. Secondo l'approccio multidisciplinare, il Mediterraneo è il metronomo dell'evoluzione dell'uomo sotto l'aspetto politico, economico, sociale, tecnologico, ambientale. La guerra russo-ucraina e la crisi Mediorientale ne connotano il ruolo geopolitico e geostrategico oggi. Questo ed altro è possibile approfondire dell'area geografica più importante del mondo, leggendo MediterraneoMar Continente liquido. Nel parleremo a Sambuca di Sicilia. Vi aspetto! #mediterraneomar
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Si è tenuto ieri, giovedì 11 gennaio, il secondo comitato di pilotaggio del progetto Concert-Eaux OPERA – Adattamenti operativi concertati agli impatti degli eventi meteoidrologici estremi correlabili ai cambiamenti climatici nella valle Roia e aree limitrofe. Si tratta di un progetto transizione del programma Alcotra che mira a fornire soluzioni alla crisi idrica che ha colpito la valle transfrontaliera della Roya dopo la tempesta Alex dell'ottobre 2020. L’incontro aveva lo scopo di pianificare in modo coordinato le attività in programma per ciascun partner sul bacino idrografico del Roya (territorio francese e italiano), azioni importanti che andranno ad implementare i dati meteo climatici dell’area di interesse all’osservatorio del Roya quale strumento di interfaccia per la gestione dell’acquifero. Arpal, in quanto partner, partecipa al progetto attraverso l’Ufficio Progetti Europei e due unità operative: U.O Clima Meteo Idro e Stato di Qualità dell’Acqua – Settore Geologia e Dissesto. Sono anche coinvolti Communauté d'agglomération de la Riviera française - CARF come capofila, SMIAGE Maralpin, Università degli Studi di Genova, Comune di Mendatica, Comune di Triora e Centre national de la recherche scientifique. #ConcertEauxOpera #interreg #interregLiguria #FranceItalieAlcotra
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molto interessante
Curator & Design Advisor + EIC The Good Life Italia + member of the advisory board of Fondazione Italia Patria della Bellezza+ ADI general department coordinator
E’ in edicola il N. 54 di The Good Life Italia dedicato al Mediterraneo. Ve lo raccontiamo attraverso cinque città Instabul, Il Cairo, Tangeri, Marsiglia, Palermo ognuna raccontata da un punto di vista diverso che tenga conto delle ambizioni per il futuro e delle problematiche presenti. Un numero che racconta delle nuove coltivazioni tropicali che sono state impiantate in Puglia nel post xilella, che racconta del ruolo dell’anice stellato nel mediterraneo tra ouzo, pastis ed il siriano arrak ( ovvero latte di leone). “Noi, Mediterraneo” è la chiacchierata che Bruno Cianci ha fatto con Lucio Caracciolo, direttore di Limes, sul sogno della civiltà mediterranea tra diplomazia, politica e cultura attraverso l avamposto culturale We Mediterranean Che promuove l arte della convivenza. #supportindependentpressinkiosks #eic
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In difesa della Basilicata: Lotta contro l'installazione dei depositi di scorie nucleari La Basilicata, patria di paesaggi mozzafiato, ricca di tradizioni millenarie e custode di un patrimonio naturalistico unico, si trova al centro di una controversia che minaccia la sua integrità ambientale e la sua identità culturale. L'inasprirsi del dibattito sull'installazione dei depositi di scorie nucleari ha suscitato profonda preoccupazione tra i lucani e ha dato vita a un movimento di resistenza senza precedenti. L'idea di trasformare la Basilicata in un luogo di stoccaggio per rifiuti nucleari è una violazione dei principi fondamentali di giustizia ambientale e rispetto delle comunità locali. La popolazione lucana, orgogliosa della propria terra e della sua storia, si rifiuta categoricamente di diventare il deposito di scorie di altre regioni. Ma qual è il vero valore della Basilicata? E perché dovremmo proteggerlo con tutte le nostre forze? Innanzitutto, la Basilicata è un gioiello naturalistico senza pari. Dai suggestivi calanchi della Gravina di Matera, alle maestose cime del Pollino, fino alle incontaminate coste del Mar Ionio, la regione offre uno spettacolo di biodiversità e bellezza paesaggistica che va tutelato e preservato per le generazioni future. In secondo luogo, la Basilicata è una terra di storia e cultura millenaria. Le sue antiche città, come Matera, dichiarata Capitale Europea della Cultura nel 2019, testimoniano la ricchezza del suo patrimonio storico e artistico. La sua cucina tradizionale, i suoi festival e le sue feste popolari sono espressione di una identità unica, da salvaguardare da qualsiasi minaccia esterna. Inoltre, la Basilicata ha un enorme potenziale per lo sviluppo sostenibile. Le sue risorse naturali, come il sole e il vento, offrono opportunità per l'energia rinnovabile, mentre l'agricoltura biologica e il turismo eco-compatibile possono generare occupazione e benessere per le comunità locali, senza compromettere l'ambiente. La battaglia per proteggere la Basilicata non riguarda solo i lucani, ma tutti coloro che credono nell'importanza della difesa dell'ambiente e del rispetto delle comunità locali. È un appello alla solidarietà e alla responsabilità verso le generazioni future, affinché possano godere delle stesse meraviglie che oggi la Basilicata ci offre. In conclusione, è tempo di alzare la voce e dire basta alla minaccia dei depositi di scorie nucleari in Basilicata. È tempo di difendere il valore ambientale lucano, di proteggere la sua bellezza, la sua storia e il suo futuro. La Basilicata merita rispetto e tutela, e noi siamo pronti a lottare per difenderla fino alla fine. No alle scorie in Basilicata https://lnkd.in/d3iYVdWf
No alle scorie in Basilicata
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📢SAVE THE DATE📌 📆Giovedì 15 febbraio ore 18:30🌐 ⬇️Caffè Letterario Horafelix-Via Reggio Emilia 89, Roma 🗞Sarà un vero piacere presentare i nuovo numero della rivista "Geopolitica" con il focus su Sviluppo costiero e Zone economiche esclusive 🌏 🎙Intervengono 🔹️Tiberio Graziani direttore di Geopolitica 🔹️Gino Lanzara co-curatore del numero 🔹️Filippo Romeo Analista e membro del Comitato editoriale di Geopolitica Modera Raimondo Fabbri Università Guglielmo Marconi 📌L'estensione del mare è tale che la sua analisi non può essere ristretta ad accezioni limitate. Il mare conserva e riporta all'evoluzione storica, sociale, economica, diplomatica e giuridica. Da millenni, riconduce alle sfide che l'uomo ha inteso intraprendere in ogni campo, senza porsi limiti. Il mare è, ancora oggi, proiezione di potenza, espressione di un suo esclusivo potere, quello marittimo; è ancora scontro per l'affermazione degli interessi nazionali, accompagnati da una diplomazia che è arte millenaria. Nonostante i nuovi domini e la conquista dello spazio, il mare è ancora, sinergicamente, al centro della politica. Nella riflessione geopolitica il mare, insieme alla terra, costituisce un binomio inscindibile. Il mare diviene strumento alternativo di collegamento tra gli Stati, con la sua dimensione di gestione di confini, interessi economici e sfere d'influenza. Inoltre, esso prende l'ulteriore dimensione di bacino di risorse naturali, fornendo un ulteriore peso in qualità di ago della bilancia tra gli equilibri internazionali. In quest'ottica, lo sviluppo costiero diviene elemento fondamentale della gestione di tali condizioni e dinamiche, capace di fornire - o meno - agli Stati che riescono a padroneggiarlo, le capacità di primeggiare nella dimensione spaziale marittima. È inoltre da riferirsi alla dialettica terra-mare la competizione per l'egemonia sulle aree costiere. L'ampia fascia di terre fertili e densamente popolate che si estendono dall'Atlantico nord-orientale al Mediterraneo orientale, dal Mar Nero al Golfo Persico, dai litorali del sub-continente indiano al sud-est asiatico e alla penisola coreana è una posta in gioco ineludibile negli equilibri fra grandi potenze marittime da un lato e giganti terrestri dall'altra. Il ruolo del controllo dei "mari chiusi" (Baltico, Mar Nero, Caspio, ecc.), dei paesi rivieraschi e degli stretti, in questa partita, è decisivo, oggi come nell'età dell'Imperialismo o durante la Guerra fredda. Lo sviluppo di infrastrutture strategiche, come i porti, le vie di trasporto fluviali e le strade per raggiungere le aree interne, nulla ha perso della sua centralità geo-economica nell'era della digitalizzazione e del commercio elettronico; anzi. Pensare il mare strategicamente significa pensarne le potenzialità militari, commerciali e di cooperazione fra stati e popoli, oggi come all'epoca di Mahan, Mackinder e Spykman. Vi aspettiamo!
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Journalist, Blogger & Local History Researcher, Aspiring Photographer, Poetic Environmentalist, Hiking/Trekking & MTB Lover, Time Waster, Geniale Adacquacerze
Il progetto K2-70 del Cai promuove la prima missione glaciologica sul K2
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Tempo di lettura: 1 minuto La Faglia del Monte Vettore, nei Monti Sibillini, è stata riconosciuta come patrimonio geologico mondiale dall'International Union of Geological Sciences (IUGS). Punti chiave: Riconoscimento: Inserita tra i 200 geositi più importanti al mondo. Localizzazione: Si estende lungo i Monti Sibillini, visibile sopra Castelluccio. Importanza sismica: Parte del sistema di faglie responsabile dei terremoti del 2016. Celebrazione: Escursione guidata organizzata dal Parco Nazionale e ISPRA per la Giornata della Geodiversità. Progetto di valorizzazione: Collaborazione tra Parco e ISPRA per documentare le tracce geologiche del sisma. Tema UNESCO 2024: "Conservare il passato - Sostenere il futuro". Questo riconoscimento sottolinea l'importanza scientifica della faglia, nonostante i suoi effetti tragici, e promuove la comprensione della geodiversità come chiave per affrontare le sfide future. Fonte: cronachemarche
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L'obiettivo della missione è di ricostruire la storia climatica della Terra andando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni. Lo scorso 6 gennaio, la nave da ricerca italiana Laura Bassi è partita dal porto di Lyttelton, in Nuova Zelanda, alla volta del Mare di Ross, in Antartide. Leggi l'articolo completo.👇 #ricerca #missione #antartide
La rompighiaccio Laura Bassi salpa alla volta dell'Antartide - S-citizenship
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Il rifiuto della localizzazione del Deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata e Puglia, come espresso dal Comune di Matera attraverso il "Tavolo permanente no scorie", rappresenta una decisione chiara e formale, basata sulla volontà dei rappresentanti delle comunità coinvolte. Tuttavia, questa posizione va oltre la mera opposizione a un sito specifico; riflette un'opposizione più ampia al concetto stesso di ospitare scorie nucleari nella regione. In primo luogo, è fondamentale evidenziare che il 'Tavolo permanente no scorie' è stato istituito con una partecipazione politica significativa, coinvolgendo sindaci e rappresentanti di vari comuni della Basilicata e della Puglia. Tale partecipazione è emblematica dell'unità politica nella regione contro la decisione di ospitare il deposito. La posizione espressa nel documento di risoluzione mette in luce l'assoluta contrarietà all'individuazione di queste aree come sede per il deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari. La base di questa opposizione risiede nella convinzione che tale scelta sia illegittima, irragionevole e dannosa per gli interessi delle comunità locali. Questo rifiuto è motivato da considerazioni riguardanti le caratteristiche geografiche, ambientali, economiche e sociali del territorio, aspetti che, secondo quanto affermano tecnici e geologi, non sono stati adeguatamente considerati nella decisione. È cruciale sottolineare che la volontà della popolazione lucana, come rappresentata dal 'Tavolo permanente no scorie', è in linea con il rispetto per l'ambiente e la salvaguardia delle peculiarità del territorio. La scelta di difendere il territorio è radicata nella consapevolezza dei possibili rischi associati allo stoccaggio delle scorie nucleari, non solo per l'ambiente ma anche per la salute e la sicurezza delle comunità locali. Inoltre, questa opposizione non si basa solo su considerazioni emotive, ma anche su argomentazioni scientifiche e tecniche presentate da esperti del settore. La decisione di respingere il deposito unico delle scorie nucleari è supportata da analisi dettagliate delle condizioni locali, che dimostrano che la scelta di ubicare il deposito in Basilicata e Puglia è insensata e potenzialmente dannosa. In conclusione, la difesa ad oltranza del territorio della Basilicata contro il Deposito unico delle scorie nucleari non rappresenta solo una posizione politica, ma un movimento con radici profonde nella volontà della popolazione locale di preservare la propria terra da potenziali rischi ambientali e per la salute pubblica. La comunità lucana chiede, con fermezza e unità, di essere ascoltata e rispettata nelle sue giuste preoccupazioni. No alle scorie in Basilicata https://lnkd.in/dtGtxAuu
No alle scorie in Basilicata
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Esperta Linguistica per le Relazioni Internazionali
3 mesiUtile!