Dal 3 marzo 2025 entreranno in vigore le nuove condizioni, ed i nuovi processi di richiesta per i soli dipendenti\e del Gruppo Unicredit di mutui e finanziamenti. leggi il comunicato unitario per tutte le news. https://lnkd.in/df3rbB6D
Post di Fisac Cgil UniCredit
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La #resilienza mostrata da Intesa Sanpaolo e UniCredit rispetto alle decisioni della BCE sui tassi d'interesse, consente a entrambe di confermare o addirittura migliorare la loro guidance sui conti nel tempo. Questo risultato è frutto di una serie di scelte strategiche che le hanno rese meno dipendenti dalle variazioni dei tassi. Innanzitutto, le banche hanno diversificato i loro ricavi, puntando su settori come il wealth management, le assicurazioni e i servizi finanziari, che non risentono direttamente dell’andamento dei tassi d’interesse. Questo ha migliorato la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti nei margini di interesse. Allo stesso tempo, negli ultimi anni, le banche italiane hanno avviato un profondo processo di razionalizzazione, riducendo i costi operativi grazie alla chiusura di filiali fisiche e all'adozione di tecnologie digitali, aumentando così l'efficienza interna e abbattendo i costi fissi. Sul fronte della qualità del credito, la significativa riduzione dei crediti deteriorati ha consentito una pulizia dei bilanci, rendendo le banche meno vulnerabili agli shock economici e alle variazioni nei tassi d'interesse. Infine, strategie più sofisticate di gestione della liquidità permettono alle banche di adattarsi efficacemente sia a scenari di tassi elevati, dove possono beneficiare di margini di interesse più ampi, sia a contesti di tassi bassi, continuando a generare ricavi attraverso commissioni e gestione del risparmio. Questi elementi dimostrano la solidità dei modelli di business delle banche italiane, che, grazie alla #trasformazionedigitale degli ultimi anni, sono oggi meglio preparate a fronteggiare le sfide macroeconomiche e monetarie rispetto al passato.
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Come quasi sempre accade, dopo i record arrivano i tonfi. Credo che un forte ritracciamento sia nell’aria per il settore bancario. Da una parte iniziamo un periodo di taglio dei tassi che non fa bene al comparto, da un’altra parte ci sono molti fronti di tensioni internazionali. Non credo che il prossimo semestre batta quest’ultimo. Magari andrà ancora bene ma credo che i record siano ormai alle spalle.
📌 Continuano i record per le banche 📌 Utili in forte crescita per UniCredit e Intesa Sanpaolo Il primo semestre del 2024 segna un nuovo record per le banche italiane, con alcuni fra i principali istituti che chiudono i primi 6 mesi dell’anno con i risultati operativi migliori di sempre. Le prime due banche per dimensioni, ossia UniCredit e Intesa Sanpaolo, hanno battuto le stime, con un utile netto in forte crescita. Nello specifico, €5,3 miliardi (+20% rispetto al 2023) per UniCredit e €4,8 miliardi (+14%) per Intesa. Ma com’è stato possibile? I motivi sono vari e cambiano in base alle strategie adottate dai singoli istituti. Tuttavia, c’è un elemento in comune: la politica monetaria della BCE. I tassi alti delle banche centrali (che ha operato il primo taglio a giugno dopo quasi due anni di rialzi) hanno, in teoria, effetti positivi e negativi per le banche. Quando la BCE alza i tassi, lo stesso fanno le banche con gli interessi sui prestiti ai clienti, come, ad esempio, i mutui. Allo stesso tempo, le banche aumentano gli interessi concessi sui “soldi” ricevuti - conti correnti e depositi. Aumento, quest’ultimo, che è avvenuto a un ritmo inferiore, creando una differenza che ha permesso agli utili di decollare. Sono i cosiddetti “extraprofitti”, gli stessi che il governo Meloni ha provato a tassare, per poi fare marcia indietro. Un altro motivo di questo aumento incredibile degli utili è da ricondurre al contenimento dei costi che gli istituti sono riusciti a implementare. Nonostante l’inflazione e il rinnovo del contratto nazionale, con annesso aumento degli stipendi del personale, le banche hanno contenuto al massimo gli oneri operativi: solo un +1% sul 2023. Ovviamente una crescita degli utili e dei ricavi significa maggiori introiti anche per lo Stato: gli istituti verseranno al fisco ben €5,2 miliardi, un aumento del 15% rispetto ai €4,5 miliardi dello scorso anno. Gli utili delle banche continueranno a crescere? Dicci la tua nei commenti! Autore: Filippo Passeri Grafica: Lorenza Presti #soldi #banche #italia
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📌 Continuano i record per le banche 📌 Utili in forte crescita per UniCredit e Intesa Sanpaolo Il primo semestre del 2024 segna un nuovo record per le banche italiane, con alcuni fra i principali istituti che chiudono i primi 6 mesi dell’anno con i risultati operativi migliori di sempre. Le prime due banche per dimensioni, ossia UniCredit e Intesa Sanpaolo, hanno battuto le stime, con un utile netto in forte crescita. Nello specifico, €5,3 miliardi (+20% rispetto al 2023) per UniCredit e €4,8 miliardi (+14%) per Intesa. Ma com’è stato possibile? I motivi sono vari e cambiano in base alle strategie adottate dai singoli istituti. Tuttavia, c’è un elemento in comune: la politica monetaria della BCE. I tassi alti delle banche centrali (che ha operato il primo taglio a giugno dopo quasi due anni di rialzi) hanno, in teoria, effetti positivi e negativi per le banche. Quando la BCE alza i tassi, lo stesso fanno le banche con gli interessi sui prestiti ai clienti, come, ad esempio, i mutui. Allo stesso tempo, le banche aumentano gli interessi concessi sui “soldi” ricevuti - conti correnti e depositi. Aumento, quest’ultimo, che è avvenuto a un ritmo inferiore, creando una differenza che ha permesso agli utili di decollare. Sono i cosiddetti “extraprofitti”, gli stessi che il governo Meloni ha provato a tassare, per poi fare marcia indietro. Un altro motivo di questo aumento incredibile degli utili è da ricondurre al contenimento dei costi che gli istituti sono riusciti a implementare. Nonostante l’inflazione e il rinnovo del contratto nazionale, con annesso aumento degli stipendi del personale, le banche hanno contenuto al massimo gli oneri operativi: solo un +1% sul 2023. Ovviamente una crescita degli utili e dei ricavi significa maggiori introiti anche per lo Stato: gli istituti verseranno al fisco ben €5,2 miliardi, un aumento del 15% rispetto ai €4,5 miliardi dello scorso anno. Gli utili delle banche continueranno a crescere? Dicci la tua nei commenti! Autore: Filippo Passeri Grafica: Lorenza Presti #soldi #banche #italia
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Secondo un recente report di Temenos, un gruppo svizzero leader nel settore finanziario, il 65% dei dirigenti bancari nel mondo prevede che le filiali bancarie tradizionali siano destinate a scomparire entro i prossimi cinque anni.
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Anche se Unicredit è in buona forma finanziaria dopo l’incorporazione di Unicredit Service SCpA nell’ottobre 2022, ha annunciato la riduzione di oltre 6.000 posti di lavoro e la chiusura di 450 filiali solo in Italia entro il 2024, come parte di un piano di ridimensionamento avviato nel 2020 e attualmente in corso.
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Settimane intense per UniCredit. Parallelamente al blitz in #Commerzbank, che ha portato la banca guidata da Andrea Orcel a possedere potenzialmente il 21% del capitale dell'istituto tedesco (in attesa dell’autorizzazione della Bce), novità importanti arrivano anche sul fronte del business assicurativo, dove sono stati confermati i rumors relativi alla volontà di internalizzare l’attività di #bancassicurazione #Vita in Italia. UniCredit ha infatti annunciato di aver avviato il processo di disdetta degli accordi sia con CNP Assurances sia con Allianz. Una decisione che comporterà l’esercizio dei diritti di acquisire il 51% di CNP UniCredit Vita SpA e il 50% di UniCredit Allianz Vita SpA, detenute rispettivamente dai due partner, arrivando al completo controllo delle due compagnie. Il perfezionamento delle due operazioni (che richiedono le consuete autorizzazioni) è previsto nel 2025. Successivamente le due società saranno fuse e riporteranno managerialmente alla divisione bancassicurazione recentemente creata e guidata da Alessandro Santoliquido, responsabile del business assicurativo a livello di Gruppo. L'internalizzazione del business bancassurance Vita in Italia – spiega la banca in una nota – consentirà a #UniCredit di accelerare la crescita in un settore basato su commissioni e con una buona profittabilità, in cui la banca è già uno dei maggiori operatori, nonché di ottenere sinergie e di migliorare ulteriormente il livello del servizio offerto ai clienti. Nel 2023 le joint venture con #CNPAssurances e con #Allianz hanno conseguito una raccolta premi lordi di circa 7,5 miliardi di euro, con riserve tecniche complessive di circa 44,9 miliardi di euro. In Italia, il business #bancassurance Vita ha generato nel 2023 circa 500 milioni di euro di commissioni di distribuzione (pari al 12% del totale delle commissioni relative al nostro Paese), oltre a circa 85 milioni di profitti dalle partecipazioni nelle due società Per quanto riguarda l’attività di bancassicurazione Danni, precisa UniCredit, continuerà ad essere gestita attraverso le joint venture con Allianz e non sarà quindi coinvolta nel processo di internalizzazione. ✅ Segui la pagina #LinkedIn di #Bancaforte per essere sempre aggiornato sulle novità del mondo bancario e finanziario #Assicurazione #banca Flavio Padovan
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Nei primi nove mesi del 2024 l'utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro: un risultato che conferma la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile. Elevata redditività, sostenibilità dei risultati, solidità patrimoniale e basso profilo di rischio sono i punti di forza che ci consentono di svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economa reale e sociale.
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Intesa Sanpaolo (vince la concessione sui servizi di tesoreria) concede ai #Deputati condizioni sul #conto_corrente eccezionali ‼️ 📉 Condizioni talmente vantaggiose che (primo problema) nessuno dei Deputati è indotto ad investire quei soldi, per esempio, in titoli di stato… Perchè ❓ 1️⃣ Se le condizioni sono vantaggiose per la Banca, per esempio per il gran numero (600…) dei potenziali aderenti o per altre condizioni e le loro disponibilità, sarà facile per molte categorie, associazioni, comitati, con ben più aderenti e servizi da gestire, ottenere il medesimo trattamento; oppure (e temo sia questa la situazione) 2️⃣ se le condizioni non sono vantaggiose per la Banca, ciò costituisce non solo una sperequazione ingiustificata e che non fa certamente onore agli Onorevoli, ma altresì pesa sugli altri clienti della medesima banca, sui suoi dipendenti e, indirettamente, sulla collettività. Quali e quanti Deputati si sono opposti a questa situazione? Risulta che un eurodeputato abbia deciso di denunciare la situazione alle Istituzioni Europee. P.S. La situazione sussiste (in maniera analoga) da anni… ——- Camera dei deputati - Intesa Sanpaolo - Banca d'Italia - Eurosistema
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Fonte: ANSA Unicredit da record nel semestre: utile +16% Unicredit chiude un secondo trimestre da record: l’utile netto della banca italiana gestita dal ceo Andrea Orcel è aumentato a 2,7 miliardi di euro, registrando una crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato accompagnato da un Return on Tangible Equity (RoTE) di circa il 20%, che sottolinea il solido posizionamento della banca nel settore.
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Davvero molto interessanti i dati presentati da #unicredit e riportati nell’articolo di We Wealth . Fa un po’ sorridere la motivazione sull’incremento delle commissioni che viene così argomentata: “questi risultati sono stati trainati dai clienti che stanno riequilibrando i loro portafogli in vista della prevista normalizzazione dei tassi”. Chiedo ai consulenti finanziari quanti clienti conoscono che decidono autonomamente di riequilibrare i portafogli!? #utilidacommissioni #rotazioneportafogli
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Più wealth management. Meno prodotti retail Guardando alle commissioni nette dei primi 3 mesi del 2024, quelle derivanti dall’attività bancaria commerciale di Intesa Sanpaolo hanno visto una flessione del 2,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2023, mentre sono aumentate del 12,3% quelle relative alle attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli). Per consolidare la sua leadership nel wealth management e nell’advisory, Intesa Sanpaolo ha identificato circa 100 miliardi di attività finanziarie della clientela che potrebbero confluire in prodotti di risparmio gestito, garantendo la crescita di questi prodotti, alimentata dal calo dei tassi di interesse. Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, ha specificato che “il contesto nettamente migliorato per le commissioni e gli AuM” ha consentito alla banca di registrare un +24% su base annuale dell’utile netto. E anche in questo caso si registra un aumento soprattutto nelle commissioni sugli investimenti, pari al 36,1% rispetto al trimestre precedente. Anche Banco BPM beneficia dell’effetto della performance registrata nel comparto dei prodotti di risparmio (+14,6% rispetto al 31 marzo 2023 e +27,0% rispetto al quarto trimestre 2023). Il taglio dei tassi da parte della BCE porterà gli istituti di credito a rivedere il proprio modello di business, tornando a puntare con forza - come già sta avvenendo da alcuni mesi a questa parte - sul wealth management. Solo aumentando le commissioni di questo comparto, infatti, le principali banche saranno in grado di continuare a garantirsi buone performance e profitti. A confermare questa tendenza sono anche gli ultimi dati presentati dalle trimestrali 2024, sulla base dell’analisi condotta da OF Osservatorio Finanziario attraverso la sua piattaforma OF PowerView. Maggiori informazioni nella Bussola Wealth di maggio 2024 disponibile in abbonamento, scrivi a franted@ofnetwork.net
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