L’Ilva di Taranto incarna uno dei più gravi disastri ambientali e sanitari del nostro tempo. Polveri tossiche, malattie, e un’intera comunità costretta a vivere tra contraddizioni: da un lato, la necessità di un lavoro che garantisca il sostentamento; dall’altro, le ferite profonde inflitte a persone e ambiente. Nel documentario “Ilva, acciaio e malattie”, Marta Clinco e Andrea Lops di Sabbie raccontano la vita quotidiana di chi resiste. Maria vive nel quartiere Tamburi, a ridosso dello stabilimento, e ha due figli autistici. Ignazio è l’anima del Mini Bar, storico nel quartiere. Taranto non è sola: l’ONU l’ha definita una “zona di sacrificio”, termine che racchiude la tragica realtà di molti territori in cui l’industria pesante scarica i suoi costi più alti su cittadini e lavoratori. Il recente pronunciamento della Corte di Giustizia dell’UE impone di chiudere gli impianti che minacciano ambiente e salute, ma il cambiamento richiede volontà politica e investimenti concreti. E mentre la deindustrializzazione sembra lasciare solo macerie, il futuro delle comunità marginali dipenderà dalla loro capacità di divenire protagoniste di un nuovo equilibrio sociale, culturale e ambientale. Per approfondire, iscriviti a PUBBLICO, la newsletter di Fondazione Feltrinelli. In questo numero i contenuti di Marzio G.Mian, Luca Novelli, david bidussa e Michele D’Alena. ➤ https://lnkd.in/drJqR4bv #Taranto #ZoneDiSacrificio #Ambiente #Ilva #FondazioneFeltrinelli #Pubblico
Post di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Altri post rilevanti
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La Calabria all'avanguardia nel proclamare da anni i diritti dell'ambiente alla tutela ed al rispetto della vita, nostro irrinunciabile patrimonio esistenziale di cui spesso ci scordiamo: in un articolo di #tommasomarvasi
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Qualche riflessione sulle sorti dell'area di Porto #Marghera e della #Laguna di Venezia, tra scenari di criticità ambientale e i temi dello sviluppo economico, sostenibile o meno, senza poter dimenticare la salvaguardia della città di #Venezia. Serve una vera pianificazione e soprattutto la definizione di una linea precisa. Non si può pensare di avere tutto e rimanere nel limbo. https://lnkd.in/d4bS-_dv
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L’alluvione a Rio Grande do Sul “è un monito per l’umanità” riguardo ai cambiamenti climatici, ha evidenziato il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia e rubricare gli eventi come calamità naturali o eccezionali è da ingenui o più correttamente da irresponsabili. È necessario implementare azioni di resilienza urbana e territoriale capaci di prevenire e mitigare i rischi naturali, di fronteggiare i problemi derivanti dalla vecchia pianificazione territoriale che è stata, in molti casi, irrispettosa dei luoghi e ne ha mortificato la vocazione naturale. Alluvione: prevenire e ridurre i danni con il Digital Twin https://lnkd.in/dTd8UuWQ
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Ieri, il convegno sul dissesto idrogeologico organizzato da Ance Giovani Toscana Ance Toscana e Ance Toscana Costa alla Camera di Commercio di Carrara è stato un importante momento di confronto tra autorità, istituzioni, imprenditori e professionisti del settore con l’importante presenza di scuole e ATE - Accademia Tecnologica Edilizia (ITS). L’incontro ha evidenziato la necessità urgente di interventi concreti per contrastare i rischi legati al dissesto del territorio, un tema particolarmente rilevante per una zona come la nostra, vulnerabile a frane e alluvioni. Le diverse voci presenti hanno sottolineato l’importanza di una cooperazione trasversale per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, puntando su una gestione condivisa delle risorse e un’educazione ambientale sempre più radicata nelle scuole ma anche nella società stessa. Il dibattito è stato ricco di spunti, ma ciò che è emerso con forza è che solo un’azione integrata tra pubblico e privato, finanziamenti e interventi mirati, e strumenti attuativi aggiornati uniti ad una giusta sensibilizzazione delle future generazioni, può davvero fare la differenza.
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...E l'alluvione dello scorso anno in Romagna deve essere un monito per l'Italia. L'anno scorso, in Romagna, a causa delle fortissime piogge, sono straripati 23 fiumi, molti dei quali a carattere torrentizio, corsi d'acqua che per gran parte dell'anno sono poco più che rigagnoli. Paradossalmente, se gli argini di questi corsi d'acqua avessero resistito, i danni sarebbero stati molto più contenuti. Bisogna ricordare che l’evento era stato ampliamente previsto. La mancata tenuta degli argini non è l'unica causa: la principale rimane l'eccezionalità delle piogge, poi il consumo e impermeabilizzazione dei suoli, gli alvei fluviali incamiciati, per cui il terreno non assorbe e l'acqua acquista velocità. Tuttavia, se gli eventi si ripetono, non si può più parlare di eccezionalità: serve adeguare gli interventi e i sistemi di conoscenza, misurazione e monitoraggio. Anche perché l'altro aspetto con cui abbiamo già iniziato a fare in conti è la carenza di risorse idriche. I Digital Twin della rete idrografica possono essere di grande aiuto, permettono di studiare, prevenire e fronteggiare i danni, anche adottando delle misure tampone, in mancanza di una pianificazione strategica di medio/lungo termine. #Geolander.it
L’alluvione a Rio Grande do Sul “è un monito per l’umanità” riguardo ai cambiamenti climatici, ha evidenziato il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia e rubricare gli eventi come calamità naturali o eccezionali è da ingenui o più correttamente da irresponsabili. È necessario implementare azioni di resilienza urbana e territoriale capaci di prevenire e mitigare i rischi naturali, di fronteggiare i problemi derivanti dalla vecchia pianificazione territoriale che è stata, in molti casi, irrispettosa dei luoghi e ne ha mortificato la vocazione naturale. Alluvione: prevenire e ridurre i danni con il Digital Twin https://lnkd.in/dTd8UuWQ
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Intelligenza artificiale volontariato evoluto e resilienza civile. Perché serve potenziare il sistema di protezione civile? E come? Come combattere il fenomeno delle micro discariche? l’abbandono dei rifiuti nelle spiagge? come potenziare l’economia circolare e ancora come ridurre i rifiuti? Ma soprattutto cosa significa resilienza in un mondo dove le turbolenze generate dall’impronta ecologica dell’uomo sono sempre più esasperate? Ne parliamo oggi ad Alba Insieme con il meraviglioso Gruppo di Aica, nell’ambito del premio internazionale per la comunicazione ambientale. https://lnkd.in/dXG7VkEc
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Mario Tozzi parla di Taranto su @instarai3: cosa è accaduto alla città dei mammiferi marini e degli dèi per diventare la cittadella dell’acciaio e dell’inquinamento? Cosa possono fare i cittadini per ricordare gli antichi splendori?
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Condivido con piacere l’articolo di aldo bonomi, uscito sul Il Sole 24 Ore e come direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero mi sento chiamato in causa. Questo articolo spiega bene il salto di qualità fatto da questo territorio in passato e le enormi potenzialità che ha se sceglie di proseguire con l’impronta pionieristica sperimentando nuovi modelli di gestione: il pubblico e il privato possono trovare una collaborazione sempre più proficua e rendere ancora una volta il nostro territorio come prototipo a cui guardare. Come Ente Turismo siamo partiti proprio dal pensiero esposto nell’articolo per avviare il percorso di Progettazione Partecipata che ci ha portato a scrivere il piano strategico dell’Ente: solo osservando e ascoltando chi questo territorio lo vive si può guardare al futuro.
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La transizione energetica passa dalla creazione di valore per i territori e le loro comunità. Ne hanno parlato nella puntata di Bellissima Italia – Generazione Green su Rai 2 dove è stato protagonista il nostro impianto di Terracina. 👇🏻 #EnergiaRinnovabile #EnergiaSolare #ParcoSolare #Terracina
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Disoccupato presso librerie paoline
2 mesiMolto istruttivo