QUELLA FACCIA NASCOSTA DELL'ANTIFASCISMO PARTIGIANO...
Sarebbe bello sapersi porre a "distanza storica" dagli avvenimenti più recenti della storia italiana per poterli vedere e discutere, per capire e riflettere, senza "appropriarsi" di una verità che, per sua natura, non può illuminare solo una parte della vicenda... perché una verità parziale non può essere una verità.
In questi giorni, in TV, i soliti Floris, Formigli, ecc, nei soliti usuratissimi e parzialissimi formati dei talk-show, si è cercato di riappiccicare alla sola "sinistra" l'esclusiva della resistenza (quando c'erano anche i repubblicani, i badogliani (monarchici, democristiani e liberali), uomini del partito d'azione ecc., dunque erano di ogni appartenenza politica, riuniti sotto il CLN https://lnkd.in/d6KyGmxh); poi si è tentato di riappiccicare la Liberazione alla sola resistenza, dimenticando gli oltre novantamila soldati americani morti in Italia e sepolti nei nostri cimiteri per la stessa Liberazione
E poi, a ottant'anni dalla Liberazione e della fine del fascismo storico, si tenta ancora, in assenza di fascisti, di assegnare comunque il titolo nobiliare di "antifascista", come marchio di discriminazione tra buono e cattivo, a chiunque partecipi alla vita politica della Nazione; l'essere eletto a maggioranza dagli elettori, pare (per la sinistra) non essere sufficiente per governare in modo democratico.
Con questo stile (mediatico) si vorrebbe arrivare a far sentire la festa del 25 Aprile, una festa di tutti gli italiani...!
Oggi mi sono imbattuto addirittura in un articolo nel quale si vuole appiccicare all'antifascismo della sinistra partigiana anche il marchio di emancipazione femminile. L'articolo è "Sono donna libera e antifascista" (https://lnkd.in/dv4iqnjp)
In quell'articolo si legge:
"Non è quantificabile in modo preciso quale fu la partecipazione delle donne nella Resistenza, alla lotta per la libertà del nostro paese, contro la dittatura nazi-fascista.
Le stime parlano di settantamila combattenti, ma forse possono essere state molto di più e migliaia furono le donne violentate, torturate, uccise, ma i riconoscimenti ufficiali e le medaglie al valore si possono contare sulla punta delle dita."
Mi è sembrato allora utile citare un altro articolo (in fondo) nel quale si legge:
"Non si può non essere colpiti dalla drammaticità di quanto viene raccontato dal Giornalista e Scrittore Giampaolo Pansa su quanto è accaduto durante la guerra civile in Italia.
Giampaolo Pansa riporta il numero di 2.365 donne uccise, spesso prima stuprate dai partigiani, di cui si conosce il nome e la vicenda. A cui bisogna aggiungere le centinaia di donne violentate che sono riuscite a sfuggire alla morte e che per un comprensibile senso di pudore hanno taciuto. E quelle picchiate, rapate a zero ed esibite come trofei per la sola colpa di essere fidanzate di soldati fascisti."
https://lnkd.in/dVtjmWmZ