📌La Regione del Golfo è centrale nella politica estera di Roma, e le prime tappe del 2025 del governo Meloni lo confermano, con visite di Stato negli Emirati Arabi, in Arabia Saudita e Bahrein. Ecco lo speciale di Formiche.net ➡️ https://lnkd.in/dM5xVGeR
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L’aviazione israeliana con aerei F35 ha bombardato il porto di Hodeida in Yemen ,il porto più importante per gli Houthi, in quanto ingresso via mare per ricevere le armi di provenienza dall’Iran e nodo di ricatto per l'accesso al Canale di Suez. Il porto e’ anche l’unica via d'ingresso per le importazioni di beni essenziali, quali cibo, medicine e carburante, che sono cruciali per la sopravvivenza della popolazione yemenita. Gli Houthi hanno mantenuto il controllo del porto di Hodeida come una roccaforte essenziale per mantenere la loro influenza sulla regione occidentale dello Yemen, un asset strategico per la loro capacità di resistenza. Il possesso del porto conferisce agli Houthi un vantaggio nelle negoziazioni politiche, poiché possono minacciare di bloccare o restringere l'accesso agli aiuti umanitari, esercitando pressione sul governo yemenita e sulla coalizione guidata dall'Arabia Saudita. Le tariffe doganali e le imposte sui beni importati attraverso il porto forniscono entrate cruciali per finanziare le operazioni degli Houthi. Il porto rappresenta una fonte di reddito significativa in un contesto economico difficile e devastato dalla guerra. Elisabetta Failla "Economia & Finanza Verde®" ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Fondazione Studi Internazionali e Geopolitica
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Guerra in Ucraina e Mar Rosso bloccato dagli Houti. Persino il filo spinato è comparso a bordo delle navi, per difendersi da eventuali tentativi di abbordaggio. Quale migliore momento per issare sulla propria flotta una bandiera neurale come quella svizzera? Peraltro solo il 10% delle 87 navi attaccate dagli Houthi in questi mesi era riconducibile a bandiere-Stato ovvero a bandiere che hanno effettivamente alle spalle un Paese in grado di difenderle anche attraverso l’utilizzo delle Marine militari. Per il resto si tratta solo di navi battenti bandiera di convenienza. I numeri dell’avvocato Lawrence Dardani sono il punto di partenza del nuovo piano della Svizzera per lo sviluppo della flotta: il Paese senza mare vuole diventare una potenza marittima. «La bandiera svizzera esiste da decenni e nasce da un’esigenza di sicurezza. Era durante la seconda guerra mondiale. I criteri erano stringenti: serviva la nazionalità - spiega Adriano Sala, presidente di Astag, una delle associazioni svizzere della logistica più importanti - Oggi c’è un nuovo piano. Abbiamo solo 13 navi nella flotta commerciale. E con la nuova strategia del Consiglio federale le norme si sono allentate: via i requisiti di nazionalità, sia un finanziamento più facile da ottenere» Leggi su #TheMediTelegraph #Shipping #IntermodalTransport 👇
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I territori che l’Italia è stata costretta a cedere alla Francia nel 1947, che si andarono ad aggiungere a Nizza e alla Savoia cedute ai Francesi nel 1860. Nel memorandum di Algeri, del 1943 la Francia aveva fatto valere le sue rivendicazioni nei confronti dell'Italia, proponendo per la Valle d'Aosta il "rattachement total à la France". Alcuni esponenti della Resistenza valdostana vennero avvicinati dai servizi segreti francesi per sondare le aspirazioni in merito a una possibile annessione alla Francia. Per gli esponenti filo-italiani della Resistenza, maggioritari (tra essi Federico Chabod), fu l'occasione per ribadire l'estraneità della Valle d'Aosta alla storia della Francia e la pericolosità politica ed economica di un'annessione alla nazione più centralista d'Europa e per elaborare il progetto di una originale collocazione istituzionale della Valle d'Aosta all'interno del nuovo Stato italiano che sarebbe sorto alla fine della guerra. In alcune occasioni si verificarono anche sporadiche collaborazioni fra ex fascisti e i partigiani aostani per difendere l’italianità della valle. Quindi i Francesi alla fine si dovettero accontentare di sottrarre all’Italia alcune centrali idroelettriche molto importanti e alcune montagne e vallate strategicamente decisive per dominare le posizioni italiane.
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Il #Nordest italiano e l’#AltoAdriatico sono due facce della stessa medaglia. Oggi stanno facendo, entrambi, i conti coi #cigni_neri della guerra in #Ucraina e della guerra di #Gaza. La guerra in #Ucraina ha prodotto l’integrazione di fatto di quel Paese e della #Moldavia ( ma anche dei #Balcani_Occidentali) nel sistema di trasporti intra-europei dell’#Unione_Europea. Ma la revisione delle reti trans europee di trasporto #TEN_T appena conclusa privilegia i corridoi di trasporto verso l’#Ucraina a nord delle Alpi (dai porti #Baltici e da #Rotterdam a #Mariupol e #Odessa sul Mar Nero) a danno del mitico corridoio #Barcellona_Kiev a sud dell’arco alpino e dei porti italiani, sloveni e croati dell’#Alto_Adriatico. #Alto_Adriatico che la guerra di #Gaza, che ha reso impraticabile il canale di #Suez, ha reso angolo remoto del #Mediterraneo. L’ attraversamento ferroviario ad #AltaCapacità/#AltaVelocità del confine italo sloveno, da #Venezia a #Lubiana, e la realizzazione del salto di #scala del sistema portuale #Alto_Adriatico: #un_solo_porto transfrontaliero (#Ravenna, #Venezia, #Trieste, #Koper e #Rijeka) che aumenti la #scala sommando i cinque scali. Sono questi i due nodi da sciogliere oggi. Non per ragioni di opportunità ma per quelle di sopravvivenza. Ne discuto sui quotidiani NEM (Nord Est Media) del 4 giugno 2024
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https://lnkd.in/d6u5jjUb Efficace crono-storia dei rapporti bilaterali tra Baku e Roma in tema di difesa e sicurezza da una parte e accaparramento risorse energetiche dall'altra (tenendo sempre presente le ombre francesi). Elogio della Diplomazia italiana e dell'"avanguardia" Leonardo: la vendita di velivoli tattici e non prettamente offensivi nella cintura di Paesi che di stagliano ai confini russi rende l'Italia un attore vivace in tutta l'Area. interessante l'impiego versatile del C-27j, utile strumento ad esempio nei casi di evacuazione
📲 Segui lo IARI anche su Telegram i non perderti neppure una delle nostre analisi https://t.me/iaritelegram ✍️Matteo Marusi 🇮🇹🇦🇿 Lo scorso giugno l’#Italia ha ufficializzato la vendita del primo C-27J all’#Azerbaijan, dando inizio alla cooperazione tecnico-militare con #Baku
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Un vero piacere avere scritto questo articolo per Istituto Analisi Relazioni Internazionali sul sempre complesso rapporto tra #Grecia e #Turchia : il Mediterraneo diventa il vettore di difesa e sicurezza per entrambi paesi. Ma tornerà il conflitto tra Atene ed Ankara? #Defense #Mediterranean #Turkey #Greece
📲 Segui lo IARI anche su Telegram i non perderti neppure una delle nostre analisi https://t.me/iaritelegram ✍️David Cardero Ozarin 🇹🇷 La guerra in #Ucraina ha reso vitale la cooperazione con la #Turchia e il controllo di #Ankara dello stretto del #Bosforo per limitare le operazioni della #flotta russa nel #MarNero
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🇫🇷 Industria Francese: Avanzata Globale nei Sottomarini ⚓ 📊 La Francia, con il Naval Group, ha firmato un contratto per la vendita di 3 sottomarini classe Scorpène all'Argentina🇦🇷, dopo aver siglato🤝 accordi simili con India🇮🇳, Indonesia🇮🇩 e Paesi Bassi🇳🇱. Con +30% di aumento delle esportazioni navali nel 2023, la Francia rafforza la sua presenza nel settore della difesa globale🛡️🌐, superando la Germania🇩🇪. 🌍 L'industria navale francese domina ora una fetta crescente dei mercati emergenti, consolidando la sua leadership in Sud America🌎. #Francia #Difesa #IndustriaNavale #Geopolitica #Sottomarini #Economia #Strategia https://lnkd.in/epgv95au
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Completate le dotazioni del secondo Gruppo di F-16 romeni
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Teheran ha spostato le armi contro lo Stato ebraico in vista di un possibile attacco. Le cartine geografiche parlanti di FA-TE delle giornaliste Elisabetta Failla e Elena Tempestini che con White Radio seguono con le trasmissioni gli eventi delle Relazioni Internazionali che si stanno facendo sempre più pressanti. Non solo gli Houthi che attaccano le navi merci nel Mar Rosso, l’escalation sta diventando sempre più pericolosa. L’Iran continua a minacciare Israele. Esattamente 1 ora fa … La porta-container Mcs Aries portoghese ma di proprietà dell’Israeliano Eyal Ofer, è stata “presa dalle forze speciali marittime” di Teheran nel corso di un’operazione in elicottero nello stretto “ di Hormuz”, il quale collega il Golfo persico e l’Oceano indiano. È una depressione geologica, ovvero la continuazione delle montagne meridionali dell’Iran che si inabissano per risalire e formare la penisola di Musandam. Il tratto più breve, di 21 miglia, che separa l’isola iraniana di Larak e l’isola dell’Oman della Grande Quoin. I corridoi di passaggio importantissimi per il transito del 21% di tutto il petrolio globale. L'Arabia Saudita, l'Iran, gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait e l'Iraq, tutti membri dell'Opec, esportano la maggior parte della materia prima proprio da questo stretto. Il Qatar, ovvero il più grosso esportatore mondiale di gas naturale liquefatto (Lng), lo fa passare quasi tutto da qui. Elisabetta Failla
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🔴 Iniziato il viaggio di Giorgia Meloni in Arabia Saudita: dalla visita all'Amerigo Vespucci al focus su difesa, energia e Piano Mattei. Arabia Saudita: Giorgia Meloni visita l'Amerigo Vespucci e incontra bin Salman. In agenda difesa, energia e il Piano Mattei per una cooperazione strategica. #PremierMeloni #cooperazione #Italia #ArabiaSaudita #AmericoVespucci #difesa #energia #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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