Se davvero la nuova amministrazione americana aprirà una nuova stagione di tensioni commerciali, il Vecchio continente avrà certamente uno spazio di manovra su cui negoziare e per questo da non vanificare. A patto che si mostri compatto e faccia tesoro degli ottimi rapporti tra #Washington e #Roma. Intervista a Domenico Lombardi, direttore del Policy Observatory della Luiss Guido Carli University. Di Gianluca Zapponini ⬇️ https://lnkd.in/eXtZ4gjH
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ORA ULTIMA 🆘 Guerra commerciale alle porte? Trump scatena la furia di Messico, Canada e UE. VISITA IMMEDIATAMENTE IL SITO 👉 ORA ULTIMA 👈 LEGGI SUBITO L'ARTICOLO COMPLETO ➡️ https://lnkd.in/dN4KE8dw 🆘 Il mondo è con il fiato sospeso. Donald Trump ha imposto dazi su Messico e Canada, minacciando anche l'UE. Una mossa che potrebbe scatenare una guerra commerciale senza precedenti. La Commissione europea e i Paesi colpiti non ci stanno. Riusciranno a fermare l'ondata di dazi di Trump? Approfondisci la notizia su ORA ULTIMA. Visita oraultima.com per leggere l'articolo completo. ❓E tu, cosa ne pensi? Sei d'accordo con la reazione dell'UE? Partecipa alla discussione sui nostri social! Commenta qui sotto 👇 💡Vuoi essere sempre un passo avanti? Le nostre news economiche ti terranno informato. ORA ULTIMA è il tuo alleato per restare aggiornato sulle ultime novità. Il nostro team seleziona e spiega le notizie più rilevanti, rendendo l'economia alla portata di tutti. #oraultima #1febbraio #DonaldTrump #Trump #UE #dazi #commerciointernazionale #economia #giorgiameloni #politica #Musk #elonmusk #politicaeconomica #economiapolitica #crisieconomica #mercati #investimenti #tecnologia #socialmedia #privacy #economia #finanza #Italia #Notizie #money #news #notizie #business #linkedin
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#HarrisTrump è arrivato il giorno del giudizio. Oltre la polemica politica, le dichiarazioni last minute, le promesse e l'inadeguatezza o meno di un candidato o dell'altro, cosa cambia nel nostro Paese e in Europa se dovesse vincere il vecchio Donald? Le differenze dei due candidati sull’economia sono notevoli, la prima su tutte: - #guerra commerciale alla #Cina, tema mai nascosto dal repubblicano che ne ha fatto ragione di vita (politica) nel suo precedente mandato e l'imposizione dei dazi per le produzioni del vecchio continente. - #tagli fiscali per i redditi alti e le grandi imprese, con ulteriore riduzione dell'aliquota fiscale societaria, in continuità con le politiche della sua precedente amministrazione, in soldoni, meno tasse per i ricchi; - #dazi su import dal 10% al 60% per beni NON made in USA e quindi maggiori costi per aziende europee e cinesi. NB per l'Italia gli USA sono il secondo partner commerciale (il primo è la Germania) questo si tradurrebbe gioco forza in un minor export e cmq in maggiori costi per le imprese del made in italy; - #politicaestera, che il vecchio Trumpone sia isolazionista non è un mistero, anche se il suo motto #MAGA dice altro, la sua spiccata propensione nel rimescolare le carte dello scenario globale sono ormai note a partire dal confusionario se non caotico ritiro delle truppe in #Afghanistan. Secondo la sua visione del mondo, l'#Europa deve essere lasciata al suo destino e se domani #Putin o chi per lui busserà alle porte del vecchio continente, pazienza, che si faccia il suo esercito se ne è capace...e non dimentichiamo #Musk. Al di là della "fuffa", cosa conviene all'#Italia? #electionday #elezioni #USA #4novembre #politica #economia
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📰L'articolo qui sotto pubblicato su La Repubblica, esplora le possibili conseguenze economiche delle promesse elettorali di Donald Trump, in particolare l'imposizione di un dazio del 10% su tutte le importazioni verso gli Stati Uniti. Le simulazioni evidenziano un impatto significativo per le imprese italiane, con un potenziale aumento dei costi di oltre 6 miliardi di euro. 🚀 Claudio Colacurcio, Partner Prometeia, ha curato queste simulazioni economiche, offrendo un quadro dettagliato dei possibili scenari e delle sfide che le aziende italiane potrebbero affrontare. ➡️ Leggi l'articolo completo qui: https://lnkd.in/d2BfUTsk #economia #commerciointernazionale #dazi #prometeia #analisi
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Il viaggio di Giorgia #Meloni a #Washington per la cerimonia di #inauguration di Donald #Trump rappresenta un’importante occasione politica per l'#Italia, che ha attualmente un governo ideologicamente vicino alla nuova amministrazione #USA. Fondamentale rafforzare i rapporti bilaterali e tutelare gli interessi economici italiani. Ma attenzione: la coesione europea rimane fondamentale, soprattutto in un contesto internazionale sempre più conflittuale. La mia analisi per Formiche:
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Abbiamo come Italia l'occasione storica di resettare la politica europea, riequilibrando i rapporti di forza tra stati, senza complessi di inferiorità rispetto all'asse franco-tedesco, che dopo le elezioni francesi di fine giugno potrebbe andare in frantumi. Dobbiamo avere visione e obiettivi chiari, non limitarci ad elemosinare la solita flessibilità per gestire i conti pubblici. L'Italia è terza economia dell'Unione Europea e seconda manifattura. Il ruolo marginale riservatoci da molti anni a questa parte a Bruxelles è figlio di una grande debolezza politica a Roma, tra instabilità perenne, governi senza legittimità popolare e mestieranti politici in cerca di approvazione a Parigi e Berlino. Riusciremo nell'impresa? Conviene a tutti di sì. Ne vale del nostro futuro. P.S.: astenersi tifosi ultras.
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Dazi USA: strumento negoziale o cambio di paradigma nel commercio globale? L’annuncio di nuovi dazi da parte di Trump su Canada e Messico è l’ennesima dimostrazione di come la politica commerciale stia diventando sempre più uno strumento di pressione geopolitica. Se da un lato l’Unione Europea non è (ancora) coinvolta, dall’altro le dinamiche che si stanno delineando potrebbero avere implicazioni più ampie per il commercio internazionale. La questione fondamentale è: i dazi rappresentano solo una leva negoziale o segnano un cambiamento strutturale nelle regole del commercio globale? Quali sono i veri obiettivi di Trump? Le mosse della sua amministrazione sembrano rispondere a una logica più ampia di politica economica: ✔️Pressione per ottenere concessioni politiche: come dimostrato dal caso Colombia, i dazi sono usati come strumento per influenzare decisioni su temi extracommerciali (es. immigrazione e traffico di droga). ✔️Ridefinizione delle catene di fornitura: favorire una maggiore produzione interna e ridurre la dipendenza dagli alleati più vicini potrebbe essere un obiettivo di lungo termine. ✔️Impatto elettorale: colpire determinati settori ha anche un effetto politico diretto, sia a livello nazionale che nei rapporti con partner strategici. Dazi: ritorno al protezionismo o nuova forma di diplomazia economica? Il protezionismo non è una novità nella storia economica, ma l’attuale contesto lo rende più complesso: 1. Le economie avanzate sono oggi profondamente interconnesse e una chiusura unilaterale potrebbe creare più problemi di quelli che intende risolvere. 2. Le ritorsioni commerciali sono sempre più rapide e mirate, come dimostrato dalle passate risposte di Messico, Cina ed Europa alle barriere tariffarie imposte dagli USA. 3. Gli effetti reali dei dazi non sono sempre quelli sperati: nel breve termine potrebbero sostenere alcune industrie nazionali, ma nel lungo periodo rischiano di rallentare la competitività complessiva dell’economia statunitense. Le implicazioni per l’Europa e l’Italia 🇪🇺🇮🇹 Sebbene l’UE non sia nel mirino immediato, le politiche protezionistiche statunitensi pongono interrogativi rilevanti per il futuro: Quanto è resiliente l’industria europea a shock commerciali simili❓️ Quali settori potrebbero essere più vulnerabili se il protezionismo dovesse estendersi anche all’Europa❓️ Le imprese sono pronte a riconfigurare le loro strategie di export e supply chain in caso di barriere tariffarie❓️ In questo scenario, una riflessione strategica è necessaria: la competizione globale non si gioca più solo sul costo del lavoro o sull’innovazione tecnologica, ma anche sulla capacità di anticipare e gestire i rischi geopolitici. 📌 Quali sono, secondo voi, le vere implicazioni di questa mossa di Trump? Un’azione tattica o un segnale di un cambiamento strutturale nel commercio internazionale? #strategia #geopolitica #commerciointernazionale
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combattere i dazi imposti da un Paese economicamente forte e alleato? ne vedremo delle belle... 📌Misure di difesa commerciale: dazi anti-dumping e misure di salvaguardia per proteggere le industrie locali da pratiche commerciali sleali, strategia breve termine.. 📌Negoziazione diplomatica: cercare accordi bilaterali o esenzioni dai dazi attraverso trattative con il Paese che impone i dazi. strategia di medio termine 📌 politica voltagabbana ?diversificazione dei mercati, espandere le operazioni in altri Paesi (brics)per ridurre la dipendenza da mercati soggetti a dazi. strategia di medio -lungo termine Donald Trump ha già iniziato a colpire l’industria italiana https://lnkd.in/dXAX9vvd
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In un contesto internazionale sempre più instabile caratterizzato dal superamento dei tradizionali blocchi e dal venir meno delle "solite" alleanze non ci può essere per l'Europa un futuro senza una vera integrazione a livello comunitario. Politiche industriali, economiche e finanziarie stand alone porteranno altrimenti all'irrilevanza del Vecchio continente.
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La rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca avrà importanti conseguenze per l'Unione europea, non solo per quanto riguarda la politica estera e difesa comune, ma anche sul piano economico. Una delle principali minacce è costituita dall'introduzione di dazi commerciali, che Donald Trump propone di applicare sulle merci europee esportate negli Stati Uniti. Già durante il suo primo mandato da presidente (2016-2020), aveva imposto tariffe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, poi attenuate sotto la presidenza di Joe Biden. Ora invece sembra pronto a imporre tariffe fra il 10% e il 20% su tutti i beni esteri importati negli Stati Uniti, compresi quindi quelli europei (oltre a dazi specifici sulle merci messicane e le auto elettriche cinesi). Questa strategia, ideata per privilegiare le aziende statunitensi, potrebbe scatenare una vera e propria “guerra commerciale” secondo alcuni diplomatici. Una situazione conflittuale penalizzerebbe probabilmente entrambe le economie, ma forse quella europea di più. La bilancia commerciale segna infatti un surplus a favore dell’UE: nel complesso, cioè, le merci che viaggiano dall’Europa agli Stati Uniti valgono di più di quelle che fanno il percorso inverso. Esiste poi un’altra preoccupazione, meno esplicita ma molto presente negli ambienti delle istituzioni europee. L’approccio protezionista e nazionalista di Donald Trump potrebbe incoraggiare tutte quelle forze politiche europee che si oppongono a una maggiore integrazione nell’UE, perseguendo invece il mantenimento (o il rafforzamento) dei poteri nazionali. Anche la sua retorica contro le persone migranti e le misure di protezione dell’ambiente ricalca quella adottata in Europa dai partiti sovranisti. Di tutto questo parliamo nel nuovo numero di Spinelli, la newsletter settimanale di Will che racconta l’Unione europea da Bruxelles, scritta da Vincenzo Genovese. Si legge qui: https://lnkd.in/dQCTaz8X Con la membership di Will, puoi sostenere il nostro lavoro quotidiano e mantenerlo libero e indipendente per tutte e tutti. In cambio ti daremo accesso a contenuti ed eventi dedicati: https://shor.by/Pvhf Errata Corrige La corretta dimensione di grandezza del valore dell'export dei Paesi UE verso gli Stati Uniti nel 2023 è miliardi, non milioni. Ringraziamo la community che ci ha segnalato l'imprecisione 🙌
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Quali conseguenze avrà per l'Europa il ritorno alla Casa Bianca di Donald #Trump? Il report #ISPI fa il punto delle sfide e degli equilibri possibili. #22gennaio
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2 mesiILLUMINANTE IDEA DA SEGUIRE.