Ruolo coordinato di recettori tiroidei e LXRs nella protezione contro la neurodegenerazione
11 Novembre 2024 Camilla De Fazio
Uno studio pubblicato su Genomic Psychiatry esplora come i recettori tiroidei (TRs) e i recettori X del fegato (LXRs) lavorino sinergicamente nel sistema nervoso centrale (SNC), contribuendo non solo allo sviluppo neurologico, ma anche alla protezione contro la neurodegenerazione. Sebbene l’importanza degli ormoni tiroidei (TH) per il SNC fosse già nota, il coinvolgimento dei recettori LXRs in tali processi è stato riconosciuto solo recentemente, a seguito della scoperta della superfamiglia dei recettori nucleari, che include recettori per ormoni steroidei classici e nuovi recettori attivati da ligandi.
I recettori TRs e LXRs regolano entrambi il metabolismo dei lipidi e dei carboidrati e influenzano lo sviluppo e la funzione del SNC in aree cruciali, come la migrazione neuronale, la mielinizzazione, la maturazione degli oligodendrociti e l’attivazione delle microglia. Tuttavia, studi su modelli murini hanno dimostrato che i recettori LXRs hanno anche funzioni specifiche e insostituibili, come nel caso della maturazione delle microglia e degli oligodendrociti e della protezione contro la degenerazione dei neuroni spinali e delle cellule neuronali della retina e della coclea.
Questa revisione della letteratura rileva che TRs e LXRs non agiscono in percorsi paralleli ma rappresentano un unico sistema integrato. Gli ormoni tiroidei, regolando l’omeostasi del colesterolo, attivano indirettamente gli LXRs tramite metaboliti del colesterolo. Questi, a loro volta, modulano la risposta delle cellule target agli ormoni tiroidei tramite un sistema autocrino/paracrino. Questi risultati sottolineano l’importanza del sistema coordinato TH-LXR per il mantenimento della salute neuronale e suggeriscono un potenziale bersaglio per nuove strategie terapeutiche mirate alla neuroprotezione.
Genomic Psychiatry (2024), 1–11; doi: https://lnkd.in/eMKtvuyW; Published online: 24 October 2024.