Cosa succede quando il mondo si addormenta? Quali vite si nascondono tra le ombre della notte? ... . #14tseries #attualitàmilano #dottoressainChimicaeTecnologiaFarmaceutiche #milanoattualità #newsmilano #notiziemilano #tecnologia #telefonia #xiaomi
Post di Gazzetta di Milano
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Cosa succede quando il mondo si addormenta? Quali vite si nascondono tra le ombre della notte? ... . #14tseries #attualitàmilano #dottoressainChimicaeTecnologiaFarmaceutiche #milanoattualità #newsmilano #notiziemilano #tecnologia #telefonia #xiaomi
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Cosa succede quando il mondo si addormenta? Quali vite si nascondono tra le ombre della notte? #14tseries #attualitàmilano #dottoressainChimicaeTecnologiaFarmaceutiche #milanoattualità #newsmilano #notiziemilano #tecnologia #telefonia #xiaomi
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Ricercare una tecnologia sempre più human-centric non significa solo innovare, ma riuscire a far sì che l’innovazione diventi alla portata di tutti. Il nuovo #HONOR200Smart nasce proprio con questo obiettivo, offrire a un pubblico più ampio di consumatori uno smartphone robusto e innovativo, forte di una certificazione SGS Premium Performance a 5 stelle per cadute e urti, una fotocamera potenziata dall’AI e una batteria Super Durable da 5200 mAh, la cui grande potenza viene rafforzata ulteriormente dalla modalità di risparmio energetico HONOR Ultra, che consente agli utenti con solo il 2% di batteria residua di godere di 60 minuti di chiamate. “HONOR 200 Smart dimostra l'impegno di HONOR nel democratizzare la tecnologia, integrando funzioni di intelligenza artificiale utili, tipicamente presenti nei dispositivi di fascia più alta, in una fascia di prezzo più accessibile”, ha dichiarato George Zhao, CEO di HONOR Device Co. “La nostra attenzione alla resistenza e all'autonomia della batteria garantisce agli utenti di poter contare sul proprio dispositivo in qualsiasi situazione, dall'uso quotidiano agli ambienti più impegnativi”. Un dispositivo progettato per resistere agli imprevisti della vita di ogni giorno, supportando con una tecnologia forte e innovativa il proprio utente. Tutto questo a partire da soli 179,99€. The Master Of Power è ora disponibile. 👉 https://bit.ly/H200Smart #UnlockYoureXtraPower
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Nel 1973, un momento catturato sulla Sesta Avenue di New York segnò un capitolo innovativo nella storia della tecnologia delle comunicazioni. Jeanne Bauer, accompagnata da John Mitchell, l’ingegnere di Motorola responsabile della creazione del telefono cellulare DynaTAC, camminava per le affollate strade di Manhattan mostrando il primo telefono cellulare portatile. Questo evento iconico, avvenuto nei primi giorni della tecnologia cellulare, è spesso considerato la nascita dell’era moderna dei telefoni mobili.Il DynaTAC, sviluppato da Motorola, era un dispositivo rivoluzionario per l’epoca. Con un peso di quasi 1,2 kg e un’altezza di circa 25 cm, era in netto contrasto con i telefoni eleganti e tascabili che conosciamo oggi. Tuttavia, nonostante le sue dimensioni considerevoli e la durata limitata della batteria, il DynaTAC rappresentava il futuro delle comunicazioni, offrendo la possibilità di effettuare chiamate in movimento senza dipendere dalle linee fisse. All’epoca, il telefono supportava solo 30 minuti di conversazione e richiedeva circa 10 ore per una ricarica completa—un lusso che sembrava quasi impensabile per molti. Nonostante ciò, segnò l’inizio di un enorme salto tecnologico che avrebbe plasmato il mondo della comunicazione personale.Il ruolo di John Mitchell nello sviluppo del DynaTAC fu cruciale, poiché guidò il team di ingegneri che rese possibile questo dispositivo. La presenza di Jeanne Bauer in questa fotografia storica evidenzia l'importanza delle prime dimostrazioni pubbliche, che portarono la tecnologia mobile fuori dai laboratori e la mostrarono al pubblico. Sebbene ci sarebbero voluti altri dieci anni prima che i telefoni cellulari fossero disponibili sul mercato, la dimostrazione del DynaTAC segnò l’inizio di una nuova era nelle telecomunicazioni, una che avrebbe trasformato il modo in cui le persone si connettono, condividono informazioni e interagiscono con il mondo.
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📲 IL CELLULARE AL SOFFIO 🪈 Avete mai pensato di suonare il telefono? Strana combo quella del flauto e del cellulare, un binomio in grado di dimostrare ancora una volta la potenza della tecnologia. ➡️ L’idea è di ARTinoise, start up marchigiana formata da un gruppo di creativi esperti di elettronica e di strumenti di ultima generazione. Perché non trasformare l’utilizzo del telefono in un’esperienza musicale e sensoriale? Con Zefiro, questo è possibile. 👉 Qui per leggere la news completa nel nostro blog 👉 https://lnkd.in/dS6DjdG3 #news #blog #lovsrl
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📽 E anche l'ultima campagna di Motorola è stata fatta con l'IA. Questa però non è una novità, quello che trovo interessante è come e perché è stata fatta. 💡 01. Prima il Concept poi la Tecnologia La campagna è basata su un concept originale: «Styled with Moto», e l'IA è stata utilizzata come mezzo per rappresentare questo concept attraverso la generazione di modelli che sfilano con vestiti a forma di logo Motorola. ⚒ 02. Più IA contemporaneamente Mischiare tra di loro modelli diversi permette di raggiungere i risultati migliori. Per creare la campagna di Motorola per esempio sono stati utilizzati nove strumenti IA tra cui Sora, Adobe Firefly, Midjourney, Krea, Magnific e Luma. ⏳ 03. Serve tempo L'IA fa risparmiare molto tempo, ma raramente è buona la prima. Serve ancora tanta sperimentazione per ottenere il risultato giusto o più originale. Per generare le venti immagini utilizzate nella campagna, il team di Motorola ne ha dovuto creare migliaia. 🤖 04. Usare l'IA quando ha senso farlo L'IA è uno strumento fantastico che può aumentare la nostra produttività e stimolare la nostra creatività. Ma non vuol dire che adesso dobbiamo fare tutto con l'IA. Se ha senso usarla usiamola, altrimenti no. Nel caso della campagna di Motorola utilizzare l'IA ha senso sia a livello tecnico si a livello concettuale. Come si legge nella descrizione del video infatti: «Boosté à l’IA, comme nos nouveaux smartphones», una campagna quindi alimentata da IA come i nuovi smartphone Motorola sono alimentati da IA. #intelligenzaartificiale #creativita
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Il grande ritorno dei tasti fisici: quando la tecnologia riscopre il piacere del tocco La rivincita del tattile nell’era degli schermi Chi l’avrebbe mai detto? Dopo anni di dominio assoluto dei touch screen, ecco che i pulsanti fisici tornano alla ribalta (ricordate per caso il Nokia 3310?). I produttori tech si sono accorti che forse abbiamo esagerato con gli schermi touch e che un po’ di feedback tattile non guasta. Questa inversione di rotta nasce dalla voglia di rendere i dispositivi più sicuri e facili da usare, che si tratti di auto o smartphone. Le aziende hanno capito che, per quanto gli schermi touch siano flessibili, niente batte la sensazione di premere un bel tasto fisico per certe funzioni. Photo by Masood Aslami on Pexels Auto: quando premere un bottone può salvarti la vita Il mondo dell’auto è in prima fila in questa rivoluzione del tatto. Volkswagen ha fatto scalpore annunciando il ritorno dei pulsanti fisici sui volanti, mandando in pensione quei comandi touch che facevano impazzire gli automobilisti. E non è l’unica: altre case automobilistiche stanno seguendo l’esempio. Il motivo? Principalmente la sicurezza. Si è scoperto che armeggiare con un touch screen mentre si guida può distrarre fino a 40 secondi in più rispetto a premere un semplice pulsante. Niente male, eh? Inoltre, gli automobilisti chiedono a gran voce controlli più intuitivi e facili da usare al volante. Persino gli enti di sicurezza stradale si stanno muovendo: presto potrebbero richiedere pulsanti fisici per le funzioni critiche se si vuole ottenere il massimo dei voti nei crash test. Smartphone e gadget: il ritorno del tasto che fa clic Ma non pensate che questa moda riguardi solo le auto. Anche nel mondo degli smartphone e dei gadget, i produttori stanno riscoprendo il fascino del tasto fisico. Gli utenti chiedono dispositivi più pratici e resistenti, e i pulsanti fisici sembrano essere la risposta. Pensateci: migliorano l’esperienza d’uso per le funzioni più gettonate, rendono i dispositivi più duraturi e possono persino far risparmiare un po’ di batteria. Non solo, ma rendono la vita più facile a chi ha problemi di vista o di manualità. Il futuro è un mix: touch e tasti insieme per la vittoria Quindi, cosa ci aspetta? Probabilmente un bel mix di touch e tasti fisici. I produttori stanno cercando di prendere il meglio dei due mondi: la flessibilità degli schermi touch e l’affidabilità dei controlli fisici. Stanno sperimentando con materiali di lusso per i pulsanti, aggiungendo feedback tattile per dare più soddisfazione quando si preme un tasto, e inventando layout super intuitivi. L’obiettivo? Creare dispositivi all’avanguardia che siano anche facili e sicuri da usare. In conclusione Insomma, questa storia dei pulsanti fisici ci insegna che non sempre il nuovo è meglio del vecchio. Stiamo assistendo a un ritorno al buon senso, dove la tecnologia cerca di adattarsi a noi e non viceversa, promettendo un futuro in cui i nostri gadget...
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San Jose non è tra la città simbolo della Silicon Valley, ma per qualche curioso motivo questo luogo sperduto della California è diventato particolarmente caro a #Samsung, azienda che ha il suo quartier generale a Seul, nella Corea del Sud, a migliaia di chilometri di distanza [9.091 per l'esattezza]. Da due anni volo in questo posto dimenticato, a un'ora di auto da San Francisco, per capire dove sta andando la #GalaxyAI, l'intelligenza artificiale che Samsung ha introdotto per la prima volta su un telefono all'inizio del 2024. Quello smartphone - il Galaxy 24 - è stato il primo AI Phone del colosso sudcoreano, e ha venduto molto bene: si contavano circa 35 milioni di unità a novembre scorso. Anche con un pizzico di scaramanzia, dunque, Samsung ha scelto nuovamente la grande arena dove gli Sharks di San Jose giocano a hockey sul ghiaccio, il SAP Center, per svelare il suo ultimo top di gamma: il Galaxy S25 È singolare e indicativo il fatto che la presentazione di Samsung - il consueto #GalaxyUnpacked - abbia affrontato forme, fotocamere e processore del nuovo telefono dopo almeno 15/20 minuti in cui si è parlato unicamente delle sue funzioni IA, che per la prima volta offrono “agenti IA” capace di comprendere il linguaggio naturale e di svolgere una serie di operazioni collegando applicazioni diverse tra loro. Qualche esempio: “Trova le prossime date italiane del tour di Dua Lipa e aggiungile a Google Calendar”. “Cerca un ristorante a Roma che fa la carbonara e che però abbia anche un giardino esterno. Poi Invia l'indirizzo a [un qualsiasi contatto della rubrica]”. “Trova il nome della canzone che si sente alla fine del film Rocky II e mettila su Spotify”. Per ora queste operazioni riguardano solo con le app di Google, WhatsApp e Spotify. La Galaxy AI funziona? Sì. Alla perfezione? Non sempre, ma si intuisce quasi subito quali richieste evitare. È in grado di fare tutto-tutto, tipo copiare un'immagine arrivata su WhatsApp su un Doc di Google al posto dell'utente? Non ancora. Ma i compiti che già svolge sono molto utili. Ma in questa fase è importante avere una visione e sperimentare, e Samsung - insieme a Google - ha iniziato a farlo per prima, accumulando un vantaggio competitivo notevole nella corsa all'#IA. Un anno sembra poca cosa, ma dodici mesi e i feedback degli utenti sono bastati a Samsung per perfezionare la sua Galaxy e integrare in modo più pronunciato #Gemini, l'IA multimodale più avanzata di Google con cui ora si può conversare grazie alla funzione “Live” [Insomma: gli assistenti virtuali stanno tornando, ma più intelligenti di prima]. Mai avrei pensato di incrociare tanto futuro a San Jose: alla fine del Galaxy Unpacked, infatti, ho visto per la prima volta dal vivo il futuro visore per la realtà mista di Samsung e #Google, Project Moohan, che userà la nuova piattaforma Android XR. Insieme agli smartg glasses - che Samsung ha già in cantiere - i visori daranno una spinta all'uso dell'IA con la voce.
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Attualmente vedo due filoni di utilizzo dell'AI: 1) Chi la usa come fine (il valore è dato dal fatto che è cool e anticipante) 2) Chi la usa come mezzo (il valore è dato dal fatto che permette di realizzare cose che altrimenti non sarebbero state possibili, o troppo onerose, con altri strumenti). Alle due, preferisco la terza via. Non è né il fine, né il mezzo. Ma l'inizio. Di un cambiamento consapevole. Di una estensione delle possibilità. Di una sperimentazione senza soluzione di continuità. Più di altre tecnologie considero l'AI generativa un costante inizio, perché è e sarà in costante trasformazione. Perché l'AI è strutturalmente evolutiva. È una NON-applicazione, e come i NON-luoghi è un ambiente di transizione.
📽 E anche l'ultima campagna di Motorola è stata fatta con l'IA. Questa però non è una novità, quello che trovo interessante è come e perché è stata fatta. 💡 01. Prima il Concept poi la Tecnologia La campagna è basata su un concept originale: «Styled with Moto», e l'IA è stata utilizzata come mezzo per rappresentare questo concept attraverso la generazione di modelli che sfilano con vestiti a forma di logo Motorola. ⚒ 02. Più IA contemporaneamente Mischiare tra di loro modelli diversi permette di raggiungere i risultati migliori. Per creare la campagna di Motorola per esempio sono stati utilizzati nove strumenti IA tra cui Sora, Adobe Firefly, Midjourney, Krea, Magnific e Luma. ⏳ 03. Serve tempo L'IA fa risparmiare molto tempo, ma raramente è buona la prima. Serve ancora tanta sperimentazione per ottenere il risultato giusto o più originale. Per generare le venti immagini utilizzate nella campagna, il team di Motorola ne ha dovuto creare migliaia. 🤖 04. Usare l'IA quando ha senso farlo L'IA è uno strumento fantastico che può aumentare la nostra produttività e stimolare la nostra creatività. Ma non vuol dire che adesso dobbiamo fare tutto con l'IA. Se ha senso usarla usiamola, altrimenti no. Nel caso della campagna di Motorola utilizzare l'IA ha senso sia a livello tecnico si a livello concettuale. Come si legge nella descrizione del video infatti: «Boosté à l’IA, comme nos nouveaux smartphones», una campagna quindi alimentata da IA come i nuovi smartphone Motorola sono alimentati da IA. #intelligenzaartificiale #creativita
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Oggi ho visto una serie molto carina e divertente con un procione @raccoonstolemyiphone, completamente generata con l’IA. Mi è venuta voglia di provare a replicare l’idea! Ho scelto Parigi come ambientazione. Ora devo solo decidere il protagonista. Il procione viene generato meglio di tutti, ma è già impegnato in un’altra serie! Quindi dovrò optare per un gatto rosso, perché i corgi e i ricci non vengono così bene come i gatti e i procioni. A proposito, per creare questo video, comprese le immagini, ci ho messo circa un’ora. E a voi, chi piace di più? 🐾🎥 #AI #SerieGenerata #Gatti #Parigi #VideoCreativo #AnimazioneAI #IntelligenzaArtificiale #Midjourney #Creatività #ContenutiDigitali #VideoEditing #ParigiConAI #AIArt #Innovazione #ContenutiGenerati #StorieConAI #GenerazioneImmagini #Tecnologia #CreativitàDigitale #ProgettiCreativi
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