Se: - il PIL non cresce a tassi consistenti; - il Reddito Disponibile non aumenta; - il Tasso di Occupazione di Giovani e Donne è ancora al di sotto della media UE; - il Saldo Demografico si indebolisce (ed anche il Saldo Migratorio accenna una curvatura negativa); l'unico fattore che può garantire effettiva sostenibilità al sistema pensionistico, ma anche assistenziale, è la Crescita della Produttività. Alla fine, da qualunque parte si inizi ad immaginare il futuro di Italia e UE, si arriva sempre al Rapporto Draghi.
Post di Giacomo Miandro
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I dati economici del primo trimestre 2024 ci regalano una buona notizia per l’Italia: il reddito reale delle famiglie italiane è cresciuto del 3,4%, segnando l'aumento più forte tra tutte le economie del G7. Questo vuol dire che finalmente i redditi in Italia stanno crescendo più dell’inflazione, dopo anni di perdita di potere d’acquisto delle famiglie. Questo risultato, ben superiore alla media OCSE dello 0,9%, è anche frutto delle politiche del Governo che hanno concentrato gran parte delle risorse disponibili al rinnovo dei contratti, ad aumentare le pensioni, a sostenere i salari attraverso il taglio del cuneo contributivo e la riduzione dell’Irpef, e per rafforzare i trasferimenti sociali in natura. C’è ancora moltissimo da fare, ma questi segnali ci dicono che siamo sulla strada giusta. Continuiamo a lavorare con determinazione per un'Italia sempre più giusta e prospera
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📊 Buone notizie per l'Italia, ma con qualche ombra I dati economici del primo trimestre 2024 mostrano un segnale positivo: il reddito reale delle famiglie italiane è cresciuto del 3,4%, il miglior risultato tra tutte le economie del G7. Questo significa che, finalmente, i redditi in Italia stanno crescendo più dell'inflazione, dopo anni di perdita di potere d'acquisto delle famiglie. Un passo importante, ma non possiamo dimenticare che dal 2019 l'Italia resta tra le peggiori con un incremento complessivo del 2,9%, mentre la media OECD e degli Stati Uniti è circa il doppio. #economia #oecd #reddito #italia #meloni
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48.387€ Ognuno di noi deve questi, come debito pubblico. E forse ci converrebbe pagare. Per noi, per i nostri figli ed i loro. Per lasciargli un'Italia con spazio per crescere, dove l'economia possa prosperare, gli stipendi salire in modo da dare una vita dignitosa al lavoratore. Un'Italia dove i giovani abbiano voglia di creare una famiglia, un progetto di vita ed abbiano le risorse per farlo (al contrario di oggi dove ci troviamo in "natalità inversa"). Un'Italia dove sia possibile acquistare dignitosamente una casa senza dover chiedere ai genitori o dover aspettare i nonni che ne liberano una. Un'Italia che non va avanti sugli assegni sociali e sui bonus vari, con i cittadini che devono fare a gara per abbassarsi l'ISEE per andare avanti. Un'Italia dove i servizi pubblici funzionano e la previdenza è una risorsa, non un rischio. Se non ora, quando?
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19/02/18 #PaoloMaddalena🇮🇹:"DOVE NASCE E CRESCE IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO: Sono comparsi, nelle stazioni ferroviarie, degli schermi che fanno vedere come sale il nostro #debitopubblico momento per momento. Non sono indicate però le cause, le quali sono le seguenti: 🛑A) Divieto del Ministero del Tesoro alla Banca d'Italia di acquistare i buoni del tesoro rimasti invenduti e conseguente aumento dei tassi praticati dal mercato generale fino al 25% (Lettera di Andreatta a Ciampi 11/02/1981) 🛑B) Privatizzazione/svendita delle banche pubbliche in proprietà collettiva del popolo a singoli privati (1990). 🛑C) Privatizzazione/svendita a privati di Ina, Enel, Eni, Iri con tutte le sue industrie pubbliche strategiche (1992) 🛑D) Sottoposizione del nostro bilancio al regolamento illegittimo della Comunità Europea (numero 1146/97) che ci ha costretto al pareggio di bilancio, imposto poi dal Fiscal Compact e inserito in Costituzione dal governo #Monti. 🛑E) Finanziarizzazine del mercato con "cartolarizzazione" del diritto di credito (legge 130 del 1999), legittimazione dei "#derivati" (legge 48 del 2001, finanziaria 2002). 🛑F) #Privatizzazione/#svendita dei #demani idrico, marittimo, minerario e culturale (decreto legislativo numero 83 del 2010 e altre numerose disposizioni di questo tipo). 🛑G) #Svendita degli #immobilipubblici anche se artistici e storici (legge 410 del 2001 e altre disposizioni del genere). 🛑H) Politica di #austerity imposta dall'#UE. ⚡TUTTO CIÒ PREMESSO Il #debitopubblico è colpa dei nostri governanti. Dette leggi incostituzionali devono essere portate davanti alla Corte Costituzionale per il loro annullamento. Dobbiamo riprenderci tutte le fonti produttive di ricchezza e tutte le occasioni di lavoro come le rotte aeree, le linee ferroviarie, le tratte stradali, i servizi pubblici essenziali ecc. Occorre bloccare le privatizzazioni e nazionalizzare le fonti di ricchezza produttive di sviluppo e occupazione. Dobbiamo diventare uno Stato in deroga dell'Unione Europea, come l'Inghilterra prima della Brexit!" - #PaoloMaddalena #AttuareCostituzione (VicePresidente emerito della Corte Costituzionale)🇮🇹 #14feb 2018 #UltimOra
ITALIA - IL DEBITO DELLE FAMIGLIE Negli ultimi 30 anni il debito delle famiglie è più che raddoppiato. Tra il 2010 e il 2020 era quasi triplicato rispetto ai livelli del 1994. Sarà forse colpa dei salari da fame? Fermi in termini reali da circa 30 anni. Sarà forse colpa delle politiche d'austerità? 30 anni di avanzo primario. La ricchezza netta del settore privato può aumentare soltanto se lo Stato spende nell'economia più di quanto chiede indietro di tasse. In Italia è stato fatto l'opposto. E ci chiediamo pure perché le famiglie siano in difficoltà? Sveglia!
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(segue1) "Gli effetti di questa norma si sono già visti, in piccolo, nel caso dell'aretina Banca Etruria, che pur essendo un istituto periferico e avendo requisito le sole obbligazioni subordinate ha lasciato sul lastrico decine di migliaia di famiglie. Da quest'anno sarà quindi molto, molto peggio. Per difendersi dall'esproprio i correntisti potrebbero ritirare i soldi alle prime avvisaglie oppure affidare alla banca solo lo stretto necessario, visto che prevedere una crisi bancaria è praticamente impossibile. Una strategia saggia ma naturalmente negata nel magico mondo cashless, dove potremo solo incrociare le dita sperando che i nostri risparmi non siano utilizzati per ripianare gli errori altrui; i congelamenti dei conti correnti possono del resto avvenire per una varietà di altri motivi. Ad esempio nel 2012 furono trentamila i correntisti bloccati dalla magistratura durante il processo per bancarotta a carico di Banca Network. In altri casi può bastare un ritardo nei pagamenti o una mancata comunicazione. Negligenze (forse) deplorabili, ma non tali da essere punite con l'impossibilità di comprarsi il cibo; il sequestro a sopresa dei depositi da parte dei governi senza alcun confronto democratico è stato imposto a Cipro nel marzo 2013 e può essere imposto ovunque sotto il pretesto di un'emergenza accuratamente perpetua delle finanze pubbliche dell'eurozona. Va ricordato che una delle ossessioni più ricorrenti dei banchieri internazionali - dalla Bundesbank al FMI - è che in Italia all'alto debito pubblico (cioè ai soldi che loro prestano a usura agli italiani) corrisponda un altissimo risparmio privato. E che quindi quest'ultimo debba essere messo a pegno del debito, requisibile a (loro) richiesta senza che un solo cent resti imboscato nei cassetti delle nonne; il denaro elettronico ha un costo - peraltro sacrosanto in quanto è un servizio che implica competenze, lavoro e infrastrutture. Sicché non sappiamo che cosa passi nelle menti deteriorate di chi sogna transazioni gratuite per un mondo senza contanti. Chi mettiamo negli uffici AmEX e VISA? I boy scout? Gli elfi di Babbo Natale? I volontari della San Vincenzo? Pare ovvio che se le commissioni si azzerassero davvero le ritroveremmo occultate altrove (ad esempio negli interessi negativi di cui sopra) senza poterle né controllare né confrontare." (segue1) https://lnkd.in/dt_4KfiU
ITALIA - IL DEBITO DELLE FAMIGLIE Negli ultimi 30 anni il debito delle famiglie è più che raddoppiato. Tra il 2010 e il 2020 era quasi triplicato rispetto ai livelli del 1994. Sarà forse colpa dei salari da fame? Fermi in termini reali da circa 30 anni. Sarà forse colpa delle politiche d'austerità? 30 anni di avanzo primario. La ricchezza netta del settore privato può aumentare soltanto se lo Stato spende nell'economia più di quanto chiede indietro di tasse. In Italia è stato fatto l'opposto. E ci chiediamo pure perché le famiglie siano in difficoltà? Sveglia!
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(segue2) https://lnkd.in/dt_4KfiU "Qualcuno apparentemente più ragionevole lancia accorati appelli affinché i costi di transazione siano almeno drasticamente ridotti. Dimenticando però che oggi sono tenuti a freno proprio dal fatto che l'utente può in molti casi optare per il contante. Se il monopolio dei pagamenti elettronici fosse imposto per legge il servizio non avrebbe più competitor e l'unico argine al sicuro aumento dei prezzi sarebbe rappresentato dalla buona volontà del regolatore, con i bei risultati già visti con assicurazioni, autostrade, energia ecc. Ciò che è fin qui descritto è già realtà e già da solo basterebbe a fare di un'economia senza contanti uno strumento di distruzione del risparmio e di trasferimento infallibile dall'ampia platea dei poveri al vertice puntiforme dei ricchi. Non c'è invece limite alle ulteriori distopie che una schiavitù di questo tipo può produrre: da una sorveglianza di massa soffocante e feroce all'uso punitivo del negato accesso al denaro, dall'automatismo fiscale (con conseguente nullaosta a qualsiasi inasprimento e arbitrio, non essendoci rischio di renitenza) al controllo "granulare" degli acquisti (ad esempio negando determinate categorie merceologiche a determinate persone, o per perseguire determinate scelte di consumo). Uno scenario orwelliano di marca ultrastalinista paradossalmente sponsorizzato dalle pecore del libero (sic) mercato." (segue2) https://lnkd.in/dt_4KfiU
ITALIA - IL DEBITO DELLE FAMIGLIE Negli ultimi 30 anni il debito delle famiglie è più che raddoppiato. Tra il 2010 e il 2020 era quasi triplicato rispetto ai livelli del 1994. Sarà forse colpa dei salari da fame? Fermi in termini reali da circa 30 anni. Sarà forse colpa delle politiche d'austerità? 30 anni di avanzo primario. La ricchezza netta del settore privato può aumentare soltanto se lo Stato spende nell'economia più di quanto chiede indietro di tasse. In Italia è stato fatto l'opposto. E ci chiediamo pure perché le famiglie siano in difficoltà? Sveglia!
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I NUMERI DEL DISAGIO GIOVANILE Vedi anche il sito ilcorriereblog.it L’obiettivo è nobile: ridurre il debito. E così spesso le leggi di Bilancio alzano le tasse e tagliano la spesa. Questa non è mai ridotta esplicitamente: il costo politico sarebbe troppo elevato, ma non si recupera la perdita dovuta all’inflazione. Quest’anno le pensioni, soprattutto quelle relativamente basse, stanno tenendo il passo con l’aumento dei prezzi, ma il finanziamento pubblico per la sanità scende, in termini «reali», cioè al netto dell’inflazione, del 6,2%. E la spesa reale per altre prestazioni di welfare, escludendo sanità e pensioni, cala del 15%. Molte famiglie hanno dovuto ridurre i loro consumi: anche questo ha prodotto il rallentamento della crescita. E il debito, in rapporto al Pil, anziché scendere, sale. Non tutti ovviamente sono colpiti allo stesso modo. Chi ha investito i propri risparmi in titoli a reddito fisso, il cui rendimento reale è salito del 15% ha risentito meno del taglio in sanità e welfare, anche se in passato, quando i tassi di interesse erano vicini allo zero, sotto il tasso di inflazione, aveva perso. L’anno scorso la legge di Bilancio prevedeva una decontribuzione per i salari inferiore ai 35 mila euro. Ma la misura venne finanziata solo per un anno e scadrà a Natale: la nuova legge di Bilancio partirà quindi con un deficit di circa 11 miliardi, tanto costa reintrodurre quella decontribuzione. A questo andrà aggiunta la promessa (vedi l’intervista del viceministro Maurizio Leo sul Corriere di sabato scorso) di estendere la decontribuzione al ceto medio, cioè a chi guadagna più di 35 mila euro. Il problema delle nostre leggi di Bilancio è che il loro orizzonte è troppo breve: ci si preoccupa dell’anno che viene, non c’è mai lo spazio per affrontare problemi la cui soluzione richiede tempi lunghi. Le nuove regole fiscali europee, approvate la scorsa primavera, cambiano la prospettiva. Gli obiettivi che da quest’anno il bilancio dovrà porsi devono essere traguardati a quattro o sette anni. L’Italia ha scelto, giustamente, l’orizzonte più lungo, sette anni. Le nuove regole lo consentono, a due condizioni. Che non sia una scusa per spostare al futuro, magari dopo le prossime elezioni, le misure più difficili, e che il piano a sette anni sia accompagnato da un programma di riforme, cioè da una visione sul futuro del Paese. Insomma, da una legge per ragionieri, si passa ad una legge politica (...) Francesco Giavazzi – Corriere della Sera - 12 agosto 2024 Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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Cfr.pure 🔴 Interventi di #ValerioMalvezzi a #Siena del 16/02/2018 https://lnkd.in/dp6RR6U8 COME RUBANO AI POVERI PER DARE AI RICCHI - #ValerioMalvezzi, economista e professore di pianificazione finanziaria, parla di un "piano di occupazione delle banche italiane", perché "non siamo affatto in crisi, ma in un cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico, studiato a tavolino per indebitare il sistema privato e per polarizzare il sistema bancario sulla finanza al fine ultimo, chiaro e semplice, di trasferire la ricchezza dai poveri ai ricchi". https://lnkd.in/eVMRvGQb 🔴Interventi di #AlbertoBagnai 16/02/2018 https://lnkd.in/dP2tZgEb E aggiungo... ✅🇮🇹 #AlbertoBagnai https://lnkd.in/d6Jfnkzj Ma anche... 2/12/2017 🇮🇹https://lnkd.in/dTf6r-U di #AlbertoBagnai SET/GAME/MATCH
ITALIA - IL DEBITO DELLE FAMIGLIE Negli ultimi 30 anni il debito delle famiglie è più che raddoppiato. Tra il 2010 e il 2020 era quasi triplicato rispetto ai livelli del 1994. Sarà forse colpa dei salari da fame? Fermi in termini reali da circa 30 anni. Sarà forse colpa delle politiche d'austerità? 30 anni di avanzo primario. La ricchezza netta del settore privato può aumentare soltanto se lo Stato spende nell'economia più di quanto chiede indietro di tasse. In Italia è stato fatto l'opposto. E ci chiediamo pure perché le famiglie siano in difficoltà? Sveglia!
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(segue3) https://lnkd.in/dt_4KfiU *** Di solito a questo punto della discussione qualcuno se ne esce con la domanda: "Ma se non fai nulla di male, perché temi?". Una domanda il cui sottinteso insinuante - sarai mica un ladro? un evasore? un furbetto? - ammutolisce e confonde, recuperando nella colpevolizzazione dell'interlocutore quell'autorità dialettica che la sua logica spregevolmente conformista le sottrae. Consegnarsi mani e piedi legati alla discrezionalità di un governo - qualsiasi governo - tradisce una visione simbolica e per certi versi divinizzante delle istituzioni che è propria delle teocrazie e dei totalitarismi. È la visione degli Onesti dove la legge si fa valore etico in sé e i margini oppositivi dei cittadini all'arbitrio di chi comanda non sono percepiti come un'assicurazione minima di dignità e di partecipazione politica ma temuti come una minaccia da disinnescare. Cancellando così le tante e atroci lezioni della storia recente. Immaginiamo ad esempio se le decine di migliaia di ebrei scampati ai rastrellamenti degli anni '40 non avessero potuto occultare i propri beni e la propria persona... Oggi è diverso? Se anche lo fosse, nessuno può garantire per un futuro che altrove si è già fatto presente. Tornando al nostro tema, spaventa la smania di chi chiede di rinunciare a uno strumento di tutela del proprio patrimonio senza domandarsi chi ne farà uso e come. È in fondo una versione speculare della cessione di sovranità in ambito privatistico dove agisce lo stesso bisogno infantile di affidare le storture dei casi umani a un padrone onnipotente e severo. Anche chi per assurdo credesse che siamo retti dal migliore dei governi possibili (aka teorema di Pangloss) e che la rinuncia al risparmio contante sia un sacrificio privo di rischi, dovrebbe avere la lucidità di riconoscere che i governi cambiano come cambiano le generazioni, e che la minor libertà che accetterebbe oggi in cambio di qualche scontrino in più potrà essere usata domani per depredarlo e perseguitarlo. Tanto più che, come abbiamo visto, gli strumenti già esistono. Può sembrare eccessivo parlare in questi termini della soppressione di banconote e monete, ma è lampante che qui non sono in gioco gli strumenti di pagamento - che infatti non si fila nessuno - bensì il risparmio e la sua tutela. Un tema già caro ai Padri costituenti che all'art. 47 vi individuavano un fondamento dello sviluppo dell'individuo e della collettività: La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese."
ITALIA - IL DEBITO DELLE FAMIGLIE Negli ultimi 30 anni il debito delle famiglie è più che raddoppiato. Tra il 2010 e il 2020 era quasi triplicato rispetto ai livelli del 1994. Sarà forse colpa dei salari da fame? Fermi in termini reali da circa 30 anni. Sarà forse colpa delle politiche d'austerità? 30 anni di avanzo primario. La ricchezza netta del settore privato può aumentare soltanto se lo Stato spende nell'economia più di quanto chiede indietro di tasse. In Italia è stato fatto l'opposto. E ci chiediamo pure perché le famiglie siano in difficoltà? Sveglia!
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