Post di Gianluca Lucarini

🫵Sei curioso delle novità Fiat 2024 ? 🫣 In questo articolo troverei delle utili informazioni. Non dimenticarti che puoi avere una vettura nuova, zero pensieri, tutto INCLUSO (assicurazione, soccorso stradale, tutela legale, cambio pneumatici etc.. ) in un solo canone .. NON è uno scherzo ! Con il #NOLEGGIO PUOI 😎🔝 🫵Contattami per avere maggiori informazioni 😉

Gli incentivi non sembrano partiti con il piede giusto: tra fondi per le Bev svaniti in poche ore e tagli degli sconti da parte di Case e concessionarie, abbiamo voluto capire meglio la situazione grazie alla nostra inchiesta che troverete sul nuovo numero di Quattroruote di luglio, già disponibile in edicola e in Digital Edition. L’attualità prosegue con una seconda inchiesta dedicata alle auto che circolano senza assicurazione mentre per le Anteprime andremo a vedere come saranno due modelli molto attesi, la #Toyota Land Cruiser FJ e la #Mazda CX-5. E a proposito di attesa, il servizio di apertura delle Autonotizie presenta la #Fiat Grande Panda e fa il punto sui piani del gruppo Stellantis. Andiamo al nostro Centro prove di Vairano per mettere sotto torchio la #Hyundai Tucson, che si è rinnovata soprattutto a bordo, con una plancia e un infotainment più moderni, la #Fiat 600 Hybrid, che si aggiunge finalmente alla versione elettrica, e la #Lamborghini Revuelto, la prima, dirompente hypercar ibrida plug-in di Sant’Agata Bolognese. C’è poi spazio per un interessante confronto a tutto campo fra due ibride full: la #Toyota Yaris, con il suo rinvigorito powertrain, e la #Peugeot 208, che può contare sulla nuova motorizzazione da 136 cavalli del gruppo #Stellantis. La #Kia EV9, grande Suv elettrica della Casa coreana, è invece la protagonista di un inedito format - la prova di (breve) durata - che approfondisce nel quotidiano le evidenze scaturite durante i nostri classici test. E abbiamo lasciato per ultima la protagonista della copertina, la #Lancia Ypsilon. Abbiamo provato su strada la terza generazione di questa vettura che è anche un simbolo: sta a lei infatti aprire il nuovo corso del marchio torinese. #auto #autoelettriche #novità

Mentre il settore auto attraversa una delle sue fasi più complesse, con vendite in calo e fabbriche che faticano, Lamborghini sembra vivere in una bolla dorata tutta sua. Uno spazio di prestigio che non conosce competizione né crisi. Automobili Lamborghini S.p.A., boom inarrestabile . I dati dei primi nove mesi del 2024 raccontano una storia con più di 8.400 auto consegnate, un fatturato che supera i 2,4 miliardi di euro. Numeri da capogiro, con una crescita che lascia senza fiato: le consegne sono aumentate dell’8,6%, mentre il fatturato è salito su del 20% rispetto all’anno scorso. https://lnkd.in/dxifsnZU @automotive @auto @lusso

MOTORI Sorpresa 2025 in casa Fiat: come tornerà l’auto che ha dominato il mercato italiano. Gennaio 5, 2025 Il 2018 è stato un anno molto sgradevole per gli appassionati di motori italiani che hanno dovuto salutare – finora per sempre – un vero classico intramontabile prodotto nel nostro paese. Si tratta della Fiat Punto, un'auto che attraverso tre generazioni ha saputo conquistare anche gli automobilisti più esigenti. Piccole dimensioni, un costo ridotto ed una dotazione di bordo che non faceva mancare davvero nulla al cliente, queste le armi di un modello capace di vendere ben 8 milioni di unità in 25 anni di vita. Sorprendente pensare che dopo un simile successo, viziato anche da modelli incredibili come la piccola sportiva Punto GT, la casa italiana non abbia voluto riportare in vita questo modello dopo l'uscita di produzione della Fiat Grande Punto, finora l'ultima auto ad usare questo nome che si sia vista sul mercato. Le indiscrezioni si fanno più insistenti ad ogni anno che passa senza notizie sull'auto. Sul mercato delle auto emergenti come il Brasile la Punto è stata a tutti gli effetti rimpiazzata da auto come la Argo, una Fiat che sotto molti aspetti potrebbe tranquillamente costituire una base per il ritorno dell'auto. Tuttavia, questo non basta mica a milioni di italiani che sognano solo una Nuova Punto da poter comprare. Vediamo cosa si dice su internet e quali fattori lasciano pensare ad un ritorno. La casa italiana si sentirà sicuramente fischiare le orecchie dato che il web è pieno di speculazioni, rendering e perfino grafiche che immaginano la nuova Fiat Punto, come questa che vi lasciamo qui sotto. Principalmente, le argomentazioni di chi crede che il ritorno della nuova Punto sia imminente sono l'arrivo delle nuove piattaforme STLA di Stellantis – tra cui la Medium che ben si presterebbe all’operazione – ed il fatto che alla casa manca una Segmento B convincente da anni ormai. Una delle grafiche più interessanti è quella realizzata da Tommaso D'Amico, esperto in immagini digitali che riprendono modelli del passato in salsa moderna come questa Punto che riprende i classici elementi stilistici del modello del 1993 ma ha anche una connotazione più moderna. L'auto sarebbe equipaggiata con un motore da 160 cavalli e si baserebbe su una trazione integrale, con la possibilità di scegliere anche una versione elettrica o ibrida. La vettura insomma sarebbe perfetta per provare ad arginare lo strapotere di auto come Clio e Golf a cui la Panda che viaggia su un'altra fascia di mercato non può certo“togliere clienti". Purtroppo dobbiamo dirvi che, per il momento, sono soltanto speculazioni e che Fiat stessa non ha mai dichiarato apertamente un imminente ritorno della Punto. E se lo sta progettando, lo sta facendo nel massimo silenzio stampa.

È facile fare i leoni da tastiera scrivendo pareri taglienti sulle politiche di prezzo e i modelli più recenti delle Case auto, ma se voi foste, poniamo, Carlos Tavares per un giorno, che auto vorreste avere nelle concessionarie di tutto il mondo per risollevare le vendite? Qui sotto trovate qualche indizio... Questa la provocazione lanciata dalla testata giornalistica. Per quanto mi riguarda: Maserati: -Entry level GT (380cv 139k) -E Suv stile Cayenne Coupè (supporto Ferrari Per V8 elettrificato) Progettare tecnologie ibride perché passare alle BEV senza ibrido è assurdo e Lamborghini insegna) Collaborazione con Alfa Romeo. Alfa Romeo : Segmento B se troppo vincolante come costi e condivisione meglio evitare oppure visto che la CMP è ampiamente ammortizzata puntare più sulla qualità millantata da Imparato (nella Junior troviamo pannelli porta monoblocco della 600 quando nella 2008 son fatti meglio). Inserire una sportiva (non 5 pezzi a 5 milioni) Ampliare verso l’alto con un Suv E Qualitativamente devono essere impeccabili ed assemblate solo in Italia 🇮🇹!! Il V6 è un manifesto come il 6 cilindri contrapposti Porsche. Va tenuto in gamma anche per immagine! Tutti i competitor premium arrivano al V8 ergo stare con pile e 4 cilindri da motozappa mortifica il DNA. Lancia : design da rivedere troppo lezioso (la matita francese si vede) Puntare sul concetto di trazione INTEGRALE (Audi ci ha fatto marketing 30 anni) Deve avere maggiore autonomia progettuale sopratutto sulla trazione. Riproporre l’Alcantara e puntare sulla qualità maniacale dei dettagli (senza tavolino per la bamba e frontali Punk) Se pensano alle sole elettriche sono furori strada. Delta INTEGRALE ibrida e ritorno ai rally seriamente! Ripristinare eventuale collaborazione con Abarth (binomio storico) per salvare anche Abarth che tra pile 🔋 e sound fake è rovinata! HF solo a pile follia ! In generale gestire i marchi italiani preservandoli da contaminazioni deleterie sfruttando le sinergie in modo oculato senza pensare solo ed esclusivamente ai dividendi ! Il giroporta deve CAMBIARE altrimenti la vettura è una e le altre sono kit estetici (vedi Y/208). Motorsport: Alfa Wec/F1 Lancia rally 2 Maserati GT2/Wec DS non serve a nulla ! Opel e Peugeot vanno benino e Jeep idem (senza pile 🔋 per le integrali) #automotive #design #madeinitaly #lancia #alfaromeo #maserati #strategie #prodotto #ceo

Se analizziamo i dati non è assolutamente vero che le case automobilistiche stiano compensando il calo delle vendite con un rialzo dei prezzi in modo da aumentare gli utili, anzi, stanno subendo un impatto negativo sulla loro redditività. Per Stellantis nel primo semestre 2024 la pesante flessione ha riguardato anche l'utile netto, in calo del 48% (in diminuzione di 5,7 miliardi di euro). Mercedes-Benz ha comunicato i risultati finanziari del terzo trimestre 2024: l’utile netto è sceso del 53,8%, attestandosi a 1,72 miliardi di euro rispetto ai 3,72 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno scorso. Utili a picco anche per Volkswagen. L'utile operativo nel terzo trimestre si è contratto del 41,7% a 2,85 miliardi, mentre il margine operativo si è ridotto al 3,6%, il livello più basso in oltre 4 anni. L'utile netto è così risultato in calo del 63,7%, a 1,58 miliardi di euro. Per BMW nei primi 9 mesi il risultato netto è sceso del 35,8% a 6,13 miliardi. Per Audi l’utile operativo nei primi nove mesi ha raggiunto i 2,08 milioni di euro contro i 4,6 miliardi nel 2023.

🔴𝐋𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐝 𝐂𝐚𝐩𝐫𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐚̀ 𝐚 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞, 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐫𝐚̀ 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐥𝐟𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐞𝐨 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨?🔴 Il 10 luglio 2024 sarà svelato al mondo il nuovo SUV elettrico della Ford Motor Company che in base a numerosi indizi dovrebbe chiamarsi #Capri, riprendendo il nome di un iconico modello della casa americana, anche se completamente diverso. La notizia però è un’altra: il nome scelto per la nuova vettura rischia di scontrarsi con la normativa sull’#ItalianSounding, che vieta la messa in commercio di merci con nomi e simboli riconducibili al nostro Paese ma prodotte all’estero 🇮🇹 1️⃣ 𝐃𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐉𝐮𝐧𝐢𝐨𝐫 La questione è esplosa qualche mese fa con il caso dell'Alfa Romeo Milano, che ha cambiato il nome in #Junior dopo la polemica lanciata dal ministro Adolfo Urso sull'origine del veicolo 🚗 2️⃣ 𝐅𝐨𝐫𝐝 𝐂𝐚𝐩𝐫𝐢 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚 𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐨𝐮𝐧𝐝𝐢𝐧𝐠? Se la nuova #Ford dovesse chiamarsi davvero Capri ci troveremmo di fronte a un nuovo caso di Italian Sounding. Finirà allo stesso modo? 🤔 3️⃣ 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐚̀ 𝐥'𝐎𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐛𝐥𝐮? Occorre dire che l'Alfa Romeo (cioè Stellantis) ha scelto di sua iniziativa di cambiare il nome della #Milano per evitare lo scontro con il #Governo italiano. Ford potrebbe invece decidere diversamente, anche perché la #norma sull'origine dei prodotti è aperta a diverse interpretazioni ⚖️ Vuoi approfondire? Leggi l'articolo di Raffaele Dambra 👇🏻 Ti è piaciuto il post? 𝐅𝐨𝐥𝐥𝐨𝐰 𝐦𝐞 💕 e ricorda di seguire anche SICURAUTO.it 😉 Renzo Servadei Gianluigi De Dea Roberto Valdemburg Marco Mosaici Andrea Taschini Alessio Marzano Pier Luigi del Viscovo Massimo De Donato pierluigi bonora Alessandro Cavallo De Rosa Daniele Invernizzi Giampiero Pizza Cristiano Donelli Michele Crisci Massimo Artusi Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) UNRAE FEDERAUTO Ford Italia ANIASA - Confindustria Federmotorizzazione

𝐀𝐢𝐫𝐛𝐚𝐠 𝐓𝐚𝐤𝐚𝐭𝐚: 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐒𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬 𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐠𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐎𝐄 📈 Il mega richiamo degli 𝐚𝐢𝐫𝐛𝐚𝐠 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨𝐬𝐢 𝐓𝐚𝐤𝐚𝐭𝐚, continua a far parlare dell’azienda, anche a distanza di circa 10 anni dall’esplosione del caso. Un problema che a turno tutti i Costruttori devono risolvere, spesso a più riprese e stavolta è il turno di Stellantis e delle auto Citroën, DS Automobiles e Opel. 1️⃣ 𝐀𝐢𝐫𝐛𝐚𝐠 𝐓𝐚𝐤𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨𝐬𝐢: 67 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐔𝐒𝐀 🔧 Dagli airbag Takata è nato 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐢ù 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 negli USA: circa 67 milioni di airbag Takata, di cui 10 milioni sono in corso di sostituzione, secondo la National Highway Traffic Safety Administration NHTSA. Numeri che spiegano quanto sia 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 riuscire a 𝐫𝐞𝐩𝐞𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢 necessari. 2️⃣ 𝐒𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬: 24 𝐦𝐢𝐥𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 🚗 Questa attesa spesso porta a 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚, nonostante l’operazione di sostituzione sia piuttosto veloce. Nel frattempo, le Case devono necessariamente 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 legato all’uso dell’auto, che è meglio non guidare, poiché l’airbag potrebbe non funzionare correttamente e ferire gli occupanti. Stellantis dal canto suo ha assicurato che ci saranno 𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐬 (circa 60 mila in UE e 24 mila in Italia) per i clienti coinvolti nel richiamo. Basteranno? Se lo chiedono i clienti in lista d’attesa o alle prese con Concessionari che rispondono “Non abbiamo auto”. 3️⃣ 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 🔍 L’ultimo 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐢𝐫𝐛𝐚𝐠 vede coinvolti altri modelli Citroen (𝐂4, 𝐃𝐒4 𝐞 𝐃𝐒5) e vari Opel, anche se – per ora - non ci sono limitazioni particolari come per le C3 e DS3. L’unica certezza, come affermano anche le autorità USA è che 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐢 prima che i Costruttori possano mettere la parola fine a questo mega richiamo. Vuoi approfondire? Leggi l’articolo di Donato D'Ambrosi 👇🏻 Ti è piaciuto il post? 𝐅𝐨𝐥𝐥𝐨𝐰 𝐦𝐞 💕 e ricorda di seguire anche SicurAUTO.it 😉 pierluigi bonora Giordano Biserni Stefano Guarnieri Paolo Perego Salvatore Bianco Stefano Tarchi Alessio Tavecchio Andrea Colombo Emma Pietrafesa Nicola Dinnella Mauro Leoni Maria Rosaria Vitiello Marco De Mitri Rudy Fabbri Fabio Marangini Francesco Bisicchia Valentina Borgogni

Io sono nato nel 1959 e per decenni le macchine più belle sono state le italiane, l'alfa GT junior, il duetto, la Fulvia HF e moltissime altre, con personalità e prestazioni; Bmw , Mercedes e le altre non erano paragonabili. La stessa cosa vale per le moto e tutti i nostri storici marchi, prima che i giapponesi decidessero di distruggerli. La mia prima macchina è stata una A112 Abarth 70 hp e nelle sua categoria non aveva rivali; poi siamo arrivati al giorno d'oggi, dove le macchine, a parte le super car, sono tutte uguali, degli orrendi cassoni senza personalità. Ma il punto è che l'auto italiana non esiste più; Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Maserati sono proprietà dei francesi i quali hanno fatto a pezzi questi marchi storici per incapacità del management o per privilegiare i loro marchi, chi può dirlo. Dalla Lancia sono uscite la Delta integrale, la Stratos e adesso propongono solo una Ypsilon, che non comprerà nessuno; invece di attualizzare la 500 Abarth a benzina e venderne ancora una caterva, si inventano la 500 Abarth elettrica senza autonomia, da 42.000 euro con il rumore di scarico finto e non contenti di non averne venduta nemmeno mezza, gli affiancano la 600 Abarth elettrica, che non venderanno mai. Idem per la 500 ibrida, tolta di produzione anche se veniva venduta e la sostituta, forse, arriverà nel 2026; come la grande Panda che non si sa esattamente che fine abbia fatto. Di Alfa Romeo e peggio ancora di Maserati, è meglio non parlare, troppo triste. Avevo stilato un elenco dei marchi del lusso italiani della moda passati agli stranieri, ma mi sono reso conto che è più semplice fare l'elenco di quei pochissimi che sono ancora italiani. Almeno in questo caso chi li ha acquisiti, li ha valorizzati come ad esempio hanno fatto i tedeschi con Lamborghini e Ducati, come è logico che sia. Ma questo forse, andrebbe spiegato come ad un bambino di 6 anni a Carlos Tavares ed ai vertici di Stellantis. In ogni caso le conseguenze di quello che stanno o non stanno facendo questi signori, saranno devastanti per l'industria automobilistica italiana, o quanto meno, per quel poco che ne rimane.

La domanda è: c'è realmente bisogno di produrre due auto identiche come la Fiat "Grande Panda" e la nuova Citreon "C3" (vedi foto) che si differenziano solo per piccoli particolari estetici, e affidare ai dipartimenti marketing il compito di renderle uniche per attrarre target diversi e aumentare le vendite? Questo approccio di quasi tutte le case automobilistiche di fare auto fotocopia, è molto simile a quello del mercato degli smartphone Android, dove costruttori come Huawei e Honor ad esempio, producono gli stessi device, ma li differenziano in base a prezzo e colori, per dargli una connotazione più vicina al target business o a quello fashion. Ma mentre un telefono costa solo qualche centinaio di euro, un'auto può costare decine di migliaia di euro. Siamo davvero sicuri che questa strategia funzioni altrettanto bene nel settore automobilistico? C'era un tempo in cui gli appassionati di automobili si dividevano fieramente tra "Alfisti" e "Lancisti". Oggi, invece, i prodotti automobilistici sono spesso indistinguibili l'uno dall'altro, e il concetto di immedesimazione nei marchi è quasi scomparso. Solo Mazda e Honda secondo me rappresentano un'eccezione, e rimangono tra le pochissime case automobilistiche che continuano a creare veicoli con un'identità estetica e funzionale distintiva (si prega di vedere la Mazda CX-60 con motore diesel 6 cilindri in linea). Le case automobilistiche vorrebbero che scegliessimo un'auto con la stessa semplicità con cui acquistiamo un capo di abbigliamento fast fashion: in fondo, qual è la vera differenza tra un paio di jeans di Zara e uno di Massimo Dutti? La Jeep Avenger è la terza sorella di "Grande Panda" e nuova Citroen "C3", e lei è leggermente diversa nell'estetica dalle altre due, ma siamo sicuri che l'esperienza d'uso delle 3 vetture, rispecchi almeno in parte le filosofie storiche dei marchi a cui appartengono? Io penso di no. La prima serie della Panda (1980) era celebre per la sua funzionalità, la brillantezza nella guida e il suo design accattivante. Al contrario, la Citroën Visa (1978), che era una delle sue concorrenti degli anni '80, si distingueva nettamente dall'auto italiana sia per l'estetica che per l'esperienza di guida. Ricordate la caratteristica morbidezza delle sospensioni delle auto francesi di quell'epoca? Quell'andamento oscillante in curva che dava sempre l'impressione di trovarsi a bordo di un traghetto mentre si attraversano le Bocche di Bonifacio? Ma oggi, quali sono le reali differenze di guida di queste auto? E soprattutto, ha ancora senso credere che le persone desiderino davvero veicoli che si distinguano non solo per l'estetica, ma anche per lo stile di guida? #grandepanda #stellantis #citroen #c3 #alfisti #panda #fiat #lancia #zara #dutti #fastfashion #huawei #honor