Atp Finals, Zverev attacca le “nuove” palline: per gli esperti aumenta rischio infortuni https://ift.tt/XHqdWgE (Adnkronos) – Le Atp Finals di Torino entrano nel clou – dopo la vittoria di ieri sera di Sinner contro Fritz – con lo spettro dell’allarme sulle palline ‘mosce’ lanciato da Alexander Zverev, che ne ha lamentato una maggior lentezza con conseguenze per gli infortuni agli arti superiori dei tennisti. “Il gioco sarebbe diventato più lento con un aumento della durata degli scambi e una diversa biomeccanica di gioco” ha spiegato all’Adnkronos Salute il medico-fisiatra Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer, Società italiana di medicina fisica e riabilitativa. “L’analisi biomeccanica del tennis in relazione alla pallina – continua Bernetti – è stata indagata in diversi studi da alcuni autori, grazie a una simulazione di un sistema braccio-racchetta. Questi hanno analizzato nove posizioni di impatto e forza della presa. Le simulazioni hanno mostrato che durante gli impatti al di sotto dell’asse longitudinale della racchetta, il polso era forzato a flettersi fino a 16 gradi di più con un aumento fino a sei volte della coppia di estensione del polso rispetto a un impatto centrale. Inoltre, una presa stretta sembrerebbe aggravare l’effetto”. “Probabilmente sarebbe interessante riprodurre studi analoghi considerando le ‘nuove’ palline per capire quanto possano realmente influenzare la biomeccanica del tennis. Nel frattempo è sicuramente utile un monitoraggio dell’ incidenza degli infortuni che possa evidenziare un eventuale aumento a carico degli arti superiori”, conclude lo specialista. The post Atp Finals, Zverev attacca le “nuove” palline: per gli esperti aumenta rischio infortuni appeared first on Il Giornale dell'Umbria - il giornale on line dell'Umbria. via Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria https://ift.tt/EeGh5S3 November 13, 2024 at 03:02PM
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Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev: La Rivalità Tra Due Stelle del Tennis Pronta a Riscattarsi al Shanghai Masters (Scopri Amazon Prime per godere di spedizione veloce e vantaggi esclusivi su acquisti online!) Il mondo del tennis non è mai a corto di rivalità, ma quella tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev ha qualcosa di unico. Questi due talenti non solo portano in campo abilità tecniche superiori, ma anche personalità contrastanti che rendono ogni incontro una storia affascinante. Al Shanghai Masters, questa rivalità prende nuovo slancio con Tsitsipas deciso a riequilibrare i conti contro Medvedev. Qual è la storia dietro questa rivalità? E quali strategie potranno fare la differenza in questa sfida? Approfondiamo tutti gli aspetti di una delle sfide più seguite del circuito ATP. La Genesi della Rivalità: Come Tutto È Iniziato Ogni rivalità ha un punto di partenza, e per Tsitsipas e Medvedev questo momento è avvenuto anni fa, durante i loro primi incontri sul campo. Nel 2018, i due si sono scontrati in un match che ha subito rivelato tensioni latenti. Medvedev e Tsitsipas, infatti, non si sono limitati a competere con i colpi ma hanno anche avuto un acceso confronto verbale. Da allora, ogni loro incontro è stato seguito da un pubblico sempre più appassionato, desideroso di vedere chi dei due avrebbe prevalso. Questa rivalità non è solo una questione di risultati, ma anche di orgoglio e di stile. Medvedev è noto per il suo approccio analitico e il gioco difensivo implacabile, mentre Tsitsipas porta in campo una carica di energia e aggressività che lo contraddistingue. Come ha rivelato lo stesso Tsitsipas, “All’inizio faticavo a rispettare Medvedev, ma con il tempo ho imparato a riconoscerne il valore come avversario”. Questa dichiarazione mostra quanto sia evoluto il loro rapporto, trasformando l’antagonismo iniziale in un rispetto reciproco. Gli Scontri Precedenti: Il Dominio di Medvedev Se osserviamo i risultati complessivi, Medvedev guida con un netto vantaggio di 9-4, dimostrando di avere spesso la meglio sul suo avversario greco. Questo dato, però, non racconta tutta la storia: infatti, la maggior parte delle vittorie di Medvedev è avvenuta in match molto combattuti, dove ogni punto ha avuto un peso determinante. La capacità difensiva di Medvedev, unita a un controllo eccezionale dei tempi di gioco, lo rendono uno degli avversari più difficili per Tsitsipas. Perché Medvedev è così temibile? Innanzitutto, il russo ha una resilienza mentale fuori dal comune. È noto per non lasciarsi intimidire, anche quando è sotto pressione. Questa tenacia, combinata con un eccellente posizionamento sul campo, gli consente di tenere testa anche ai colpi più potenti di Tsitsipas. Inoltre, Medvedev sa come adattarsi rapidamente alle tattiche avversarie, un vantaggio che spesso lascia Tsitsipas spiazzato. Tsitsipas: Evoluzione e Determinazione Per Tsitsipas, la sfida contro Medvedev è una lotta costante per superare i propri limiti....
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Jannik Sinner vuole confermarsi numero uno dell'ATP Tour, sugli spalti di un'Inalpi Arena gremita di tifosi. Giocherà in casa, cercando di "vendicare" la finale persa della scorsa edizione contro un Nole Djokovic che non si presenterà a Torino per un acciacco fisico. 𝗠𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗔𝗧𝗣 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗹𝘀 𝟮𝟬𝟮𝟰? Dai punti ranking al ricco montepremi: il mio articolo su Sport e Finanza ⬇
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Effetto Sinner: la febbre dell'oro che esalta il tennis italiano Agli strepitosi risultati agonistici si coniugano i risvolti legati ai quasi 2 milioni di praticanti (1 milione di tesserati, 4.050 circoli) e l'indotto economico (oltre 500 milioni per le Atp Finals) mentre già il 70% dei biglietti per gli Internazionali d'Italia 2025 è già stato venduto È straordinario l'Effetto Sinner che si riverbera sul tennis italiano, ufficialmente il più forte del mondo. Agli eccezionali risultati agonistici, sublimati dal Numero Uno, mattatore con Berrettini della riconquista Davis e dal trionfo delle azzurre di Tathiana Garbin nella Billie Jean King, si coniugano i risvolti legati alla diffusione della disciplina che conta quasi 2 milioni di praticanti, entro la fine dell'anno sfonderà il muro del milione di tesserati alla Fitp e registra 4.050 circoli affiliati alla federazione stessa. E ancora: le Atp Finals, assegnate all'Italia sino al 2030, si sono rivelate un'autentica cascata d'oro per Torino e il suo territorio: complessivamente, gli spettatori sono stati 270 mila (+77% rispetto al 2023) e altri 33 mila non hanno trovato il biglietto perché tutto esaurito. L'impatto economico ha superato il mezzo miliardo di euro, generando 3.431 posti di lavoro, con un valore aggiunto al Pil italiano di 243 milioni di euro. Il ritorno in termini di entrate fiscali e previdenziali ha superato gli 84 milioni milioni: per ogni euro investito nel torneo, lo Stato ne ha recuperati cinque. L'impatto economico complessivo è stato inferiore a Indian Wells e agli Internazionali d'Italia, ma è risultato due volte e mezzo superiore rispetto al Gran Premio di Monza di F1. A proposito degli Internazionali d'Italia: la prossima edizione è in programma dal 7 al 18 maggio 2025: ebbene, a meno di sei mesi dall'evento, il 70 per cento di biglietti è già stato venduto. L'Effetto Sinner non finisce mai.
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📣💥L’International Tennis Federation (#ITF) aumenta i #montepremi dei tornei di tennis e rende il #2025 l’anno dei record. Sul piatto un totale di 35,3 milioni di #dollari per oltre 1.100 competizioni in tutto il #Mondo. Che segna un aumento del 20% rispetto al #2024🎾📊 👟👀Uno dei grandi obiettivi è di migliorare il potenziale di #guadagno dei #giocatori di tutte le categorie💰🫰🏻 🤔Sai in che modo? Per le #entry-level maschili e femminili, è previsto un incremento di ulteriori 5 milioni di dollari (+26% rispetto a oggi). Con una suddivisione di questo tipo: - Tornei W15 e M15: da 15.000 a 20.000 dollari - Tornei W35 e M35: da 25.000 a 30.000 dollari - Tornei W75 e M75: da 60.000 a 70.000 dollari 👭💶Focus sulla #genderequality, grazie agli sforzi che permetteranno di aumentare i premi in #denaro per le #donne da 15 a 20,7 milioni di dollari. A beneficiarne saranno comunque anche gli #uomini, che potranno competere per portarsi a casa montepremi passati dai 10 milioni di dollari del 2022 ai 14,6 milioni di dollari attuali🤑🏆 🇮🇹🥇Intanto il numero 1 al mondo Jannik #Sinner fa la storia e supera Novak #Djokovic, diventando il tennista più ricco di sempre per premi annuali. Grazie al recente successo alle #ATPFinals di #Torino, che gli è valso un bottino di 4 milioni e 600mila #euro, il fenomeno altoatesino nel 2024 ha guadagnato un totale di… 👉🏻Continua a leggere https://lnkd.in/d9bUtVEz ✍🏻Pasquale Conte
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È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione. Un senso di straniamento. Il rischio - del tutto incredibile, per chiunque conosca anche sommariamente la storia del nostro tennis - di assuefarsi ai successi in sequenza. Anche i più clamorosi, i più impensabili, i più inimmaginabili fino a un anno fa. Sì, un anno, solo un anno per stravolgere la storia non solo del tennis azzurro, ma del nostro sport. Dall’incredibile novembre della Coppa Davis 2023 e da quella pazzesca vittoria su Nole Djokovic in semifinale contro la Serbia, Sinner non si è più fermato. Ha imposto a tutti i suoi avversari uno standard - a cominciare dal fuoriclasse battuto anche ieri a Shanghai - semplicemente inconcepibile. Stracciando ogni record fatto segnare da un tennista azzurro e riscrivendo in una manciata di mesi i limiti e le vette dei più grandi atleti azzurri in assoluto. Non staremo qui a farvi l’elenco delle vittorie di un 2024 da urlo e da perdere il fiato. Vi invitiamo solo a pensare a cosa fosse la storia del tennis italiano 12 mesi fa e cosa sia oggi. Sulle spalle di questo fenomeno. Senza dimenticare le sfortune e quell’ombra che francamente solo qualche svitato nel circuito e chi proprio vuole vedere sempre e comunque la malafede può pensare figlia di una qualche volontà almeno manipolatrice, se non di dolo che proprio non riusciamo a intravedere. La vicenda che ha strappato Sinner alle Olimpiadi, sarà un caso il momento in cui Djokovic è andato a centrare il “suo” 2024. Non sappiamo cosa sarebbe potuto accadere, ormai è storia ed è anche stata una magnifica storia per Nole e tutto il mondo dello sport. Occhi al futuro, sulle ali di un passato così fresco da essere ancora presente. Perché troppo grande per essere valutato fino in fondo. Ci vorrà del tempo e per ora ci godiamo tutto. di Fulvio Giuliani #JannikSinner #Sinner #ShanghaiMasters #Shanghai #Sport
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Finale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic: Due Generazioni a Confronto La finale del Masters 1000 di Shanghai vede protagonisti due giganti del tennis contemporaneo: Jannik Sinner, giovane prodigio italiano, e Novak Djokovic, uno dei giocatori più titolati e influenti della storia del tennis. Questo incontro è più di una semplice finale: è uno scontro tra due epoche, due stili e due filosofie di gioco. Da un lato, abbiamo Sinner, il nuovo numero uno al mondo, che con la sua straordinaria stagione 2024 si è consolidato come leader della nuova generazione; dall’altro lato, Djokovic, che a 37 anni continua a essere un temibile avversario, dimostrando che l’esperienza e la forza mentale possono competere con la freschezza dei giovani talenti. In questo approfondimento, scopriremo cosa rende unica questa finale e come i due campioni sono arrivati a contendersi il titolo a Shanghai. Vedremo anche cosa significa questo incontro per i fan del tennis e quale impatto avrà sulla carriera di entrambi i giocatori. Perché la Finale tra Sinner e Djokovic è Così Importante? Questa finale non è solo una delle tante partite del circuito ATP, ma rappresenta una delle pietre miliari della carriera di Jannik Sinner e di Novak Djokovic. Vediamo perché questo incontro è carico di significato: La Conferma di Jannik Sinner come Numero Uno al Mondo Grazie ai risultati ottenuti durante il torneo di Shanghai, Sinner ha già garantito il primo posto nel ranking mondiale per la fine della stagione. Questo lo rende il primo italiano a chiudere l’anno come numero uno, un traguardo storico per il tennis italiano e motivo di grande orgoglio per i fan. A soli 23 anni, Sinner ha raggiunto un obiettivo che molti giocatori possono solo sognare, e la finale di Shanghai è l’occasione perfetta per confermare la sua posizione di leader del circuito. Djokovic: l’Ultimo dei “Moschettieri” della Sua Generazione A 37 anni, Novak Djokovic è l’unico dei cosiddetti “Big Three” (Federer, Nadal, Djokovic) ancora attivo nel circuito. Il serbo, che ha dominato il tennis per oltre un decennio, affronta un’opposizione giovane e affamata di vittorie, come quella rappresentata da Sinner. Per Djokovic, questa finale è un’occasione per dimostrare che l’esperienza e la dedizione possono ancora competere con la freschezza e l’energia delle nuove generazioni. Ogni vittoria di Djokovic, a questo punto della sua carriera, è un promemoria della sua longevità e della sua incredibile capacità di adattarsi e restare competitivo nonostante il passare degli anni. Un Confronto di Stili di Gioco Oltre alla differenza di età, Sinner e Djokovic rappresentano due stili di gioco molto diversi. Sinner è noto per il suo gioco aggressivo e potente, con colpi rapidi e precisi. Ama prendere l’iniziativa e mantenere il controllo del punto con colpi profondi e potenti, sfruttando la sua agilità e la sua...
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Nel 1984 quella che doveva essere un'anonima partita di tennis si trasformò nella partita di tennis femminile più lunga di sempre. Fu teatro di un unico scambio assurdo che durò ben 29 minuti e 643 colpi! In questo articolo spiego la storia di questa partita e di come si è potuti arrivare ad uno scambio simile
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È fondamentale dare rilievo al valore economico e sociale degli eventi sportivi in una determinata area. Posti di lavoro, ricavi e ritorno sul territorio. Ovviamente c’è una questione importante da affrontare: i grandi eventi sportivi vengono fatti sempre in grandi città capoluogo non solo di provincia ma solitamente di regione. Questo comporta avere strutture e servizi ma credo che si stia tornando ad una visione generale, non solo per lo sport, di città stato dove le grandi città hanno autonomia e sono loro a decidere come investire indipendentemente dallo sviluppo di uno Stato.
🎾 Concluse domenica 17 novembre le Nitto Atp Finals di Torino è tornato a parlare il presidente Federtennis Angelo Binaghi, che si è soffermato sulle ricadute economiche del torneo: ✍ “L’evento genera 3.431 posti di lavoro, con un reddito da lavoro di quasi 100 milioni di euro. Il valore aggiunto, quello che viene contabilizzato annualmente nel Pil dell’Italia, è di 243 milioni. Il ritorno in termini di entrate fiscali e previdenziali è di oltre 84 milioni: ovvero, ci dice il Boston Consulting Group, per ogni euro investito nel torneo lo Stato ne recupera cinque” 👉 L’Atp e la Fitp hanno inoltre annunciato che che le Nitto Atp Finals si terranno in Italia per altri cinque anni, dunque fino al 2030 #fitp #tennis #atpfinals #sport #dati #economia #dirittoesport #tuttolosportfuoridalcampo
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C’è chi dice che sia un fenomeno anche a far finta di essere ormai fuori dalla partita, infortunato, su una gamba sola. C’è chi dice che sia, oltre che il più forte o fra i più forti mai visti su un campo da tennis, per distacco il più furbo e “malefico“ (in senso agonistico, si intende) che si possa incrociare. Sta di fatto che ieri la partita era finita, la gamba non rispondeva più e il N.1 al mondo stava per cedere lo scettro a Jannik Sinner. Che l’azzurro siamo certi non volesse diventare in questo modo il primo, storico leader della classifica mondiale del tennis non toglie nulla al fatto in sé. Alla notizia, sulla quale già tutti ci stavamo esercitando pronti a commentare un evento storico non solo per il tennis italiano, ma per il Paese. Solo che con Novak Djokovic, detto il Djoker, devi sempre fare i conti. Sempre. Una gamba, due, una e mezza, conta, ma non è l’argomento decisivo. Nel suo caso, solo nel suo caso. Ciò che cambia tutto, rende semplicemente irreale ciò che gli avversari vedono dall’altra parte della rete, è la folle, totale, assoluta ossessione per la vittoria. Per il non cedere nulla, quando in palio c’è qualcosa di decisivo. Djokovic, in questo è uno straordinario esempio per noi tutti, anche per chi nella vita non avrà mai l’opportunità di provare una simile pressione davanti agli occhi non diciamo del mondo, ma neppure del condominio. Resta la lezione, resta l’esempio di uno dei più fenomenali atleti che abbia mai calcato i campi di qualsiasi disciplina. Certo, c’è anche la sfibrante rincorsa di Sinner al N.1, ma la verità è molto semplice: l’azzurro è già numero uno reale da mesi, sull’onda di una seconda parte del 2023 fenomenale e un inizio di quest’anno da cineteca. Manca la certificazione, che prima o poi arriverà. O meglio, dovrebbe arrivare a meno che quel demonio piovuto dalla Serbia non abbia idee diverse. Compresa quella di fermare il tempo. Più forte di King Federer e Rafa Nadal, ma di lui… chissà. Di Fulvio Giuliani #Djokovic #tennis #sport #Sinner
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Sinner: Per la 14ª Volta ai Quarti nel 2024 - Un Anno Difficile, ma di Grandi Successi Prova Amazon Prime per una consegna più rapida e vantaggi esclusivi! In un anno di sfide complesse e successi straordinari, Jannik Sinner ha dimostrato una costanza e una determinazione fuori dal comune. Con la sua recente vittoria contro Ben Shelton al Shanghai Masters, Sinner raggiunge i quarti di finale per la 14ª volta nel 2024, un traguardo straordinario per il campione italiano, che ora detiene il primo posto nel ranking mondiale. Ma come ha affrontato queste prove e cosa rende Sinner così inarrestabile? Scopriamolo insieme in questo approfondimento sul suo percorso e le sue ambizioni. La Pazienza di un Campione Essere il numero uno al mondo non è solo una questione di abilità tecnica; richiede anche una straordinaria pazienza e una mentalità di ferro. Contro un avversario come Ben Shelton, noto per il suo servizio potente, Sinner ha dovuto salvare numerose palle break, dimostrando una notevole capacità di adattamento e resistenza mentale. Come Sinner stesso ha dichiarato, "Ben ha giocato quasi solo prime, è stata una partita difficilissima, ma ho cercato di aspettare con pazienza qualche seconda palla". Questo atteggiamento riflette una maturità acquisita, una caratteristica essenziale per chi punta a rimanere al vertice. Una Stagione di Record: Cosa Significa per Sinner Nel corso del 2024, Sinner ha superato numerose sfide, sia fisiche che mentali. La sua ascesa è stata anche segnata da vicende complicate, come il caso Clostebol, che ha visto la WADA richiedere una squalifica da uno a due anni. Tuttavia, il giovane talento non si è lasciato abbattere, continuando a concentrarsi sul suo gioco e portando a casa numerose vittorie. Questa stagione, nonostante le avversità, rappresenta un momento di crescita per lui e una dimostrazione della sua resilienza. Per gli appassionati di sport come calcio, basket, e rugby, questa è una lezione di come la perseveranza possa prevalere sulle difficoltà. Leggi altre notizie sportive per scoprire i percorsi ispiratori di altri atleti. L'Importanza del Recupero: Il Riposo Come Arma Vincente Dopo aver giocato la finale contro Alcaraz a Pechino, Sinner ha avuto solo due giorni di pausa prima di tornare in campo a Shanghai. Durante questo breve periodo, ha scelto di dedicarsi completamente al recupero, tra lunghe dormite e riposo. Un aspetto fondamentale per gli atleti di élite è infatti saper ascoltare il proprio corpo e concedergli il tempo necessario per rigenerarsi. Secondo la medicina sportiva, il recupero fisico è altrettanto cruciale quanto l’allenamento, poiché contribuisce a ridurre il rischio di infortuni e a migliorare la performance. Per chiunque pratichi sport o voglia migliorare la propria salute fisica, è essenziale capire che il recupero è una parte imprescindibile di qualsiasi routine sportiva. Scopri i migliori consigli per una vita sana e in forma e migliora il tuo benessere. Le Chiavi...
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