Post di giovanni facco

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Consulente Direzionale HR

Interessante intervista al Country Manager di Linkedin, senza enfasi ed equilibrata e non è poco , con tutte le sciocchezze che si leggono sul tema! ma è come scoprire l'acqua calda! qualche considerazione più analitica e supportata da " dati" sarebbe stata utile tenuto conto degli iscritti al social. Qualche dato provo a fornirlo- in sintesi - visto che da sempre posto dati quantitativi sul tema. Si cambia lavoro da sempre sia per avere una retribuzione più alta sia per valorizzare competenze e esperienze maturate presso altre aziende. Si cambia lavoro ( escludendo crisi aziendali, licenziamenti ecc) perchè il mercato del lavoro tira! e vi è una correlazione molto forte tra questi due fattori: domanda e offerta, ovviamente relazionata al territorio , alla città, al settore produttivo , al titolo di studio ecc che vanno indagati!! ; chi fonda il suo ragionamento sul " male del lavoro ", come di moda, fomenta una lettura ideologica ed errata.Qualche dato sulle comunicazioni obbligatorie del datore di lavoro sia per assumere che per chiudere un rapporto: nel 2015 i nuovi rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato sono stati oltre 2milioni su oltre 6mln di movimenti di cui oltre 4,2mln erano a tempo ; le cessazioni da tempo indeterminato nello stesso anno sono state 1,7mln di cui circa 940mila dimissioni volontarie, cioè il 53% sulle cessazioni e il 46,7% sui nuovi rapporti di lavoro nello stesso periodo. Nel 2022 gli assunti a TI sono stati 1,4mln ( ma sono di molto aumenti i contratti a tempo 2 mln in più rispetto al 2015), le dimissioni volontarie da TI sono passate a 1,2mln con un mercato del lavoro in tiro e con difficoltà delle imprese ( vedi i dati di Excelsior-unioncamere) a trovare risorse competenti; ultimo dato sintetico sul 2023: gli indeterminati sul totale movimenti sono stati il 17%( nel 2014 erano il 32%); i giovani fino a 29 anni assunti a TI erano nel paese il 24% (a Torino il 24%, a Milano il 26%, a Genova il 19% a Bologna il 23% ecc); le % degli oltre 50 anni avviati a TI sono di molto cresciute ...nei prox giorni posterò una analisi dettagliata su questo tema relativo al 2023

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