💶 Quali saranno le nuove tendenze che guideranno gli acquisti della GenZ? Brat e Demure aprono nuove frontiere d'acquisto. L'hashtag #brat, lanciato da Charlie XCX con il suo brano Apple, ha aperto un'estate all'insegna della ribellione e del rifiuto del conformismo e oggi conta su TikTok ben 1,3M di post. Con l'arrivo di settembre, l'inizio delle scuole, del lavoro e l'ansia alle porte, i GenZ hanno cominciato un cambio di rotta verso un'aesthetic più sobria e tranquilla: la #demure culture. Con 651,2K di post l'hashtag #demure sta raggiungendo il suo opposto e sta cambiando gli acquisti dei GenZ. 👉 All'interno del documento trovi un report su come la demure culture sta influenzando le esperienze e quali settori di mercato saranno i più interessati da questo trend. Ti adeguerai al trend o credi che sia solo una moda di stagione? Dimmi la tua nei commenti. ------------------------------ Per altri contenuti sui trend della GenZ, continua a seguirmi Giulia Crepaldi
Post di Giulia Crepaldi
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✨ Nativi digitali e il fascino dell'analogico ✨ In un twist degno di Black Mirror, i nativi digitali riscoprono il fascino del passato. Vinili, telefoni a conchiglia e libri cartacei stanno tornando di moda, trasformandosi in veri e propri oggetti di culto tra chi è cresciuto a pane e TikTok. 📼 I giovani oggi maneggiano vinili con la stessa cura con cui i loro genitori maneggiavano CD e cassette. Gli hipster elevano i vecchi giradischi a simboli di stile, mentre il ritorno dei telefoni vintage rappresenta una nuova forma di disconnessione. Ma non solo: si riscopre anche la lettura su carta, lontano dalle distrazioni digitali. E mentre postiamo sui social la nostra "vita analogica", capiamo quanto sia ironico voler fuggire dal digitale, ma condividerlo online! 🌱 Forse c’è una lezione qui: possiamo cercare un equilibrio tra passato e futuro, tra digitale e analogico. #DigitalDetox #Analogico #BackToTheFuture #Vinile #RetroVibes #NativiDigitali #BoomerWisdom
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#malemoltomale in queste settimane ho letto molti post sul concetto "abbiamo fatto sempre così", dove ci sono stati dei commenti e degli spunti di discussione davvero molto illuminanti. Propongo quindi un primo banco di prova in un settore che sta soffrendo enormemente quest'anno. In un mercato sempre più dinamico, il settore dell'#elettronica di consumo non può più affidarsi unicamente alle tradizionali campagne del #BlackFriday per catturare l'attenzione dei clienti. I recenti dati di #Findomestic mostrano un calo della propensione all'acquisto di alcuni beni nei prossimi mesi, richiedendo un ripensamento strategico. È il momento di innovare le nostre strategie di engagement, offrendo esperienze personalizzate e promozioni su misura per mantenere viva l'attenzione del consumatore durante tutto l'anno. L'evoluzione del mercato passa per la capacità di adattarsi e sorprendere, già proprio così #sorprendere. #ConsumerElectronics #BlackMoment #FindomesticAppliances
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#Friday #Rant per I Sorvegliati Speciali La vita è un brivido che vola via, soprattutto quando si acquista e indossa un Helio Ring di Amazfit. Arrivato ieri, configurato in abbinamento con smart watch sempre della stessa marca con gestione dati affidata all'applicazione #Zepp. Antefatto: l'azienda è un colosso Cinese, si chiama Huami ed ha un fatturato di 2.5 B (la B sta per bilioni, credo). Il mio ring è fighissimo: monitora il sonno (fasi, battito ma anche stress notturno), monitora il movimento, intercetta le...emozioni! Già, quando nota qualche cambiamento nella conduttività della pelle, associata ad una variazione del battito cardiaco e dell'ossigenazione ci avverte con un bell'avviso: che bella emozione, cosa era? Ti da poi la possibilità di scelta tra 4 emozioni primarie e moltissime emozioni secondarie (seguirà post specifico su questa cosa ma dovrò indossare il camice da psicologo). Tu scegli e lei impara. E poi d'improvviso il dubbio. Ma il #consenso l'ho dato? (NdR no, ovviamente) Ma questi dati dove vanno? Servono ad addestrare la loro IA? Ma soprattutto, questi dati a cosa servono? Leggo l'informativa del sito di Amazfit che non risponde alle domande, poi leggo l'informativa della "casa madre" che risponde (parzialmente) alle domande. Dategli uno sguardo (https://lnkd.in/d_-98sNQ) e scoprirete, ad esempio, che tratteranno le informazioni come la durata delle mestruazioni, l'intervallo ed anche le condizioni fisiche ed il "mood" per migliorare i loro prodotti. Però stiamo tranquilli, tutto in forma anonimizzata. Cioè, i dati arrivano in Cina (!) e poi vengono anonimizzati, credo. Mancano completamente i riferimenti alla #IA, ad una #DPIA, agli #algoritmi e compagnia discorrendo. A voi lascio il dubbio, cedere o non cedere a tutto questo? Ora purtroppo devo rilassarmi, il mio anello mi dice che sono stressato. Alessandro Bottonelli, Mario Arcella, Alessio Pomaro, Stefania Zolotti, Ernesto Di Iorio
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Quando esco da una demo o un workshop con aziende consapevoli di dover far sforzi x rincorrere un cliente nativamente omnicanale, mi sento in questa situazione (quasi ragionamenti di housekeeping…) - Hai un buon aspirapolvere, ti sembra pulito, ma se usi un aspirapolvere sintesi di engineering vedi tutto questo sporco che non ti aspettavi DOMANDA: ma ha senso investire 500/1.000 € per un aspirapolvere top di gamma quando il tuo sembra aspirare bene? - Uno strumento su tutti mi lascia questa sensazione: WhatsApp. Le aziende lo vivono come l’aspirapolvere di cui parlavo - Ha senso prendere un aspirapolvere che costa 3-5x quello che hai? - La differenza di pulito con cui vivi la tua casa e la tua salute lo giustifica? - Come mai l’aspirapolvere top di gamma non sembra neanche un aspirapolvere, ha showroom dedicati e tutta una serie di funzioni che va imparato ad utilizzare… #omnichannel
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"Sono come tu mi vuoi". Dove "tu" sta per mercato. Perché alla fine, che alternative abbiamo? Vogliamo assomigliare al modello (di turno) imposto, e per farlo spendiamo soldi da chi ci promette di diventare come vogliamo nel minor tempo possibile. L'abbronzatura è fuori moda: ed eccoci a comprare prodotti con protezione 100. Piacciono le lentiggini e le sopracciglia folte, dopo anni di fondotinta coprente e depilazioni aggressive: tutto da rifare, o da ricomprare! Insomma, anche in fatto di bellezza le mode cambiano, e starci appresso è un lavoro. Beauty e benessere sono settori in cui la spesa per il digital adv è molto alta. Ci siamo trovati a chiederci, quindi, se anche noi, come digital marketer abbiamo un ruolo nella diffusione di ideali di bellezza che non sempre sono raggiungibili. E che a volte addirittura interferiscono con la salute mentale di chi vuole inseguirli ad ogni costo. Perché quando si parla di bellezza, dobbiamo ricordarci che si toccano tasti sensibili: ci sono mille emozioni legate a come appariamo, dal bisogno dell'accettazione sociale a insicurezze personali. Qual è quindi il confine? Fin dove può spingersi il mercato in fatto di standard e della loro narrazione? E cosa si può fare per ridurre l'impatto sugli utenti più fragili? Ecco alcuni consigli per parlare di beauty nel rispetto di tutti
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Gen Z e le #digicams: autenticità digitale La tecnologia ha un impatto significativo sulla percezione della realtà della Gen Z, influenzando la loro visione del mondo e il modo in cui interagiscono con esso. Ecco alcuni punti chiave: · Sovraccarico digitale e disinformazione: La Gen Z è cresciuta in un mondo digitale sovraccarico di informazioni, disinformazione e teorie del complotto, soprattutto durante la pandemia. Questo li ha portati a mettere in discussione la veridicità di ciò che vedono online e a sviluppare una certa diffidenza. · Filtri e realtà artificiale: L'uso di filtri e app per modificare le foto ha creato un divario tra l'apparenza online e la realtà, portando a una "stanchezza da filtri". L'avvento dell'intelligenza artificiale generativa, capace di creare mondi fittizi, ha ulteriormente complicato la percezione della realtà. · Reazione all'iper-filtrato: La Gen Z ha reagito al mondo iper-filtrato dei Millennial cercando di vivere i social media in modo più autentico e personale. Questo si riflette nella preferenza per foto spontanee, caotiche e a bassa risoluzione, in contrasto con i selfie patinati. · Ricerca di autenticità: Di fronte a un mondo digitale che spesso sembra artificiale, la Gen Z è alla ricerca di qualcosa di autentico e reale. Questo spiega la riscoperta delle fotocamere digitali vintage, soprannominate "digicams", che offrono uno stile non replicabile e una sensazione di immediatezza. · Valore del possesso fisico: La Gen Z ha rivalutato il valore del possesso fisico in risposta all'intangibilità dell'economia degli abbonamenti e al rischio di perdere tutto con un semplice bug. Questo spiega la riscoperta di oggetti come CD e mini stampanti fotografiche. · Disconnessione consapevole: La Gen Z utilizza le fotocamere digitali come strumento per creare una distanza di sicurezza dal mondo virtuale e dalla costante pressione dello smartphone. In questo modo si concedono una pausa dal digitale pur conservando testimonianza delle loro esperienze. In sintesi, la Gen Z è consapevole dell'impatto della tecnologia sulla percezione della realtà e cerca di navigare in questo mondo complesso attraverso scelte che privilegiano l'autenticità, la spontaneità e il valore delle esperienze reali. #TotalImagingExperience #CanonIxus #Powershot #Selphy #Canoncameras
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Ma come usa la Gen Z italiana i motori di ricerca generativi e ChatGPT per lo infocommerce di prodotti? E' la domanda che mi è stata fatta nei giorni scorsi da un manager di un'azienda di cosmetici commentando il white paper verticale che abbiamo pubblicato sul mondo beauty. Ho colto l'occasione per pubblicare quindi un grafico focalizzato sulla fascia d'età 18-30 anni, differenziando gli interessi femminili da quelli maschili. La prima cosa che emerge è una (leggera) maggiore predisposizione delle donne a utilizzarli rispetto agli uomini, forse perché più aperte alla scoperta anche di nuove soluzioni e prodotti. Il gentil sesso è particolarmente interessato al tema alimentare, che non include il mondo integratori, che ha una sua voce specifica: dai consigli nutrizionali alle ricette, per sé e, per le mamme, per i figli. Qui rientrano (in minima parte) anche le ricerche sulle diete particolari di cui si sente parlare. Seguono quindi (il fatto che siano a parimerito è giustificato dal fatto che non c'erano limiti di voci da indicare) elettronica di consumo, moda, beauty (cosmetici e profumi) e farmaci/integratori (quest'ultimo si collega a quanto sopra). Gli approfondimenti maschili sono prevalentemente sul fronte tecnologia: dagli elettrodomestici, oggi sempre più tecnologici tra domotica e intelligenza artificiale che inizia a essere presente anche in frigoriferi, forni... all'elettronica di consumo. Quindi prodotti alimentari, abbigliamento (formale e casual, quindi in battuta minore quello sportivo), farmaci e integratori, profumi. Interessi quindi allineati a quelli che sono poi spesso gli acquisti, e che sono influenzati dal periodo. I dati sopra riportati si riferiscono infatti al periodo estivo. Facile immaginare come attualmente, in periodo di black friday, elettronica di consumo, abbigliamento, sport e beauty possano avere picchi di interesse, così come il primo picco influenzale possa avere incrementato sia la ricerca di farmaci che quella di consigli alimentari per prevenire o recuperare al meglio dai malanni di stagione. A inizio dicembre faremo un approfondimento con i dati del "periodo black" per capire cosa sia successo e come si stia evolvendo lo scenario. #ecommerce #search #genAI #chatgpt #blackfriday
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Il settore #Beauty non smette mai di appassionarmi, per la sua continua innovazione, il suo guardare alla sostenibilità e strizzare l'occhio a prodotti naturali. Lo studio quotidianamente, sia per interesse professionale che per puro amore da consumatrice. Girando in rete, ne ho evidenziato i principali #trend per il 2025: 🔸Si rafforza l'influenza della Gen Alpha La generazione Alpha (ovvero i nati tra il 2013 e il 2025) è una generazione esperta di tecnologia e fortemente influenzata dai contenuti online, che attribuisce grande importanza all'istruzione e alle evidenze scientifiche. Uno studio condotto da The Future Laboratory dimostra come le famiglie con bambini di questa età superano le altre in termini di spesa per prodotti di bellezza. E marchi come #SoldeJaneiro - che conosco benissimo perché fa parte del gruppo per cui ho lavorato L'OCCITANE Group - #Elf e #Bubble sono esempi di come trarre vantaggio da questa situazione, stimolando la crescita delle vendite con cosmetici mirati e accessibili per il target di fascia preadolescente e presenziando i loro spazi online preferiti. (Vedi la collaborazione tra Elf e la piattaforma di gioco Roblox) 🔸Cresce l'interesse per la neurocosmetica Sempre più startup e acquisizioni si muovono verso questa direzione, ma fondamentale è che si muovano su comprovate affermazioni scientifiche per evitare accuse di wellness-washing. 🔸Lo shopping in live-streaming sarà sempre più di tendenza Il fenomeno che viene dalla Cina su piattaforme come Douyin, WeChat e Taobao Live è sempre più di tendenza e va replicato. Secondo Kantar, il live-commerce aumenta l'intenzione di acquisto a breve termine e rafforza il ricordo del marchio a lungo termine, andando a lavorare sulla fidelizzazione dei consumatori e le metriche di retention. È un'ottima opportunità per i piccoli marchi; best case occidentale da considerare è quella di #MadeByMitchell che ha generato 1 milione di dollari di vendite in 12 ore di live TikTok Shop nel Regno Unito. 🔸Maggiore utilizzo della AI nell'esperienza d'acquisto Sarà necessario, per la sopravvivenza dei negozi fisici, rafforzare l'omnicanalità affinché si offra agli utenti una esperienza unificata e di tendenza con le nuove tecnologie. E attenzione ai marketplace di terze parti, che saranno sempre più preponderanti come concorrenti. Strategia interessante è quella di #Sephora che consente agli utenti di provare virtualmente i prodotti in negozio e coinvolgerli in campagne "Swipe it. Shop it" sulla scia dello swipe di Tinder e offrendogli consigli personalizzati. 🔸Maggiore consapevolezza d'acquisto Saranno premiati quei prodotti che dimostrano di avere un valore aggiunto credibile. I consumatori si aspettano più qualità e preferiranno brand che assicurano significativi incentivi con impatto a lungo termine. Un'occasione per i brand premium. Ti interessano altri contenuti verticali sul Beauty? Fammelo sapere nei commenti :) #cosmetica #pharma #beauty #trend2025
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𝐒𝐀𝐋𝐎𝐍𝐄, 𝐂'𝐄' 𝐀𝐍𝐂𝐇𝐄 𝐈𝐋 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐎 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃: 𝐈𝐋 𝐅𝐎𝐑𝐍𝐎 𝐃𝐀 𝟕 𝐌𝐈𝐋𝐈𝐎𝐍𝐈 (𝐃𝐈 𝐕𝐈𝐄𝐖𝐒) Dopo le cifre record sull'affluenza diffuse ieri dagli organizzatori del Salone del Mobile.Milano 2024 (+17,1% rispetto al 2023 e un incremento di 100mila persone sul 2022), fatemi dare conto anche di un nostro record. Durante i primi due giorni abbiamo visitato diversi spazi aziendali sia al #Fuorisalone che all’interno di Eurocucina (non riuscendo ad andare dovunque volessimo, sia chiaro), “divertendoci” a realizzare alcuni video che più artigianali di così non si sarebbe potuto, da pubblicare sui nostri #social network. Uno di questi ritraeva un forno di Miele in funzione mentre si autopuliva. Ad oggi abbiamo superato sul profilo Facebook di Bianco & Bruno una copertura di 7 milioni di persone, mentre le interazioni sono state ben oltre 500mila. Al di là dei meccanismi in larga parte imperscrutabili del #web e dando per buono quello che Meta ci dichiara, la domanda è: perché questa attenzione enorme? Probabilmente (nonché casualmente) abbiamo pubblicato il #video nel momento giusto; e questo è un dato. Ma è ancora più probabile che l’attenzione sia stata stimolata perché mostrava senza filtri la soluzione a un problema molto sentito dai #consumatori. E qui si infila un retropensiero. I consumatori hanno talmente tanta voglia di soluzioni a problemi veri che basta un video improvvisato e sbattuto alla bell’e meglio sul web mentre ci spostavamo tra uno stand e l’altro, per scatenare un caravanserraglio di reazioni. Una teoria interminabile di visualizzazioni, commenti, #like, condivisioni, e ancora commenti, like e condivisioni. Così di seguito per migliaia e milioni di volte. Di questa praticità del consumatore, di un consumatore che ha in testa prima di tutto la necessità di risolvere un problema, a volte il settore sembra continuare a dimenticarsi quando scende nell’agone della #comunicazione di prodotto, ancora in parte condizionata da dinamiche di lunga data (prezzo e promozione, promozione e prezzo) che tendono a mettere in secondo piano le #informazioni che i consumatori vorrebbero avere. Ecco allora che basta uno #smartphone di un giornalista di passaggio a far esplodere la ressa social. Miele Italia Miele
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Ieri ero in vena di esperimenti. Così ho un po' giocato con #Remini, usando il mio volto per creare delle foto e capirne anche il potenziale lavorativo. Risultati: - è facilissimo e ci vogliono pochi minuti. - tutte le foto in cui visibili le mani sono da scartare. #AI non è ancora incredibilmente in grado di riprodurle. - alcune foto sembravano ottenute usando le sembianze di una parente lontano o di una sconosciuta. - altre foto impressionanti. Avrei fatto io stessa fatica a pensare fossero generate con AI. Sembrava fossero state scattate da mia mamma. Commenti: - i fotografi dovranno rendere i servizi una vera e propria esperienza, puntando molto su eventi memorabili in cui non possono essere sostituiti. - aldilà delle somiglianze, alcune foto molto belle e utilizzabili per fini pubblicitari. - interessante per servizi alla persona, quali parrucchieri, per aiutare i clienti a comprendere meglio colori, taglio e acconciatura. - interessante per l'abbigliamento, per capire nuovi look e stili. Alcune aziende lo stanno già facendo ma secondo voi quanto in futuro le aziende useranno l'AI come servizio per aiutare i clienti a comprendere meglio cosa scegliere, suggerire look, anticipare le tendenze e aumentare la soddisfazione? L’aumento dei tassi di resi nel settore dell’eCommerce inoltre è una sfida per le aziende di moda. L’Intelligenza Artificiale viene utilizzata come strumento per mitigare questo fenomeno. Aziende come H&M, Omoda e Zalando hanno sviluppato strategie innovative per ridurre i tassi di reso e migliorare la soddisfazione del cliente Come possono, allora, le imprese bilanciare l’utilizzo dell’IA con le proprie strategie di marketing? Ecco un esempio di foto generata, non sembra reale?
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