🔊Il #TribunaleDiVenezia ha ribadito che ove l’azione esercitata concerna l’inadempimento contrattuale, l’attore è onerato di allegare non solo l’inadempimento in quanto tale, ma anche le specifiche circostanze che lo integrano, in caso contrario incorrendo nella violazione dell’onere di allegazione. L’inadempimento non deve essere allegato in modo generico, bensì deve consentire che il suo contenuto sia compiutamente identificato e percepito, affinché possa essere oggetto di accertamento, in fatto e in diritto. 🔔Massima a cura di Gabriele Azoti. #Giurisprudenza #GiurisprudenzaDelleImprese #Societario https://lnkd.in/dh-pKdTp
Post di Giurisprudenza delle Imprese
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🔎 Per il #TribunaleDiNapoli l’azione ex art. 146 l. fall. riassume tanto l’azione contrattuale ex art. 2393 c.c. che l’azione extracontrattuale ex art. 2394 c.c. Ai sensi delle citate disposizioni, nonché dell’art. 2395 c.c., il termine entro cui esperire l’azione di responsabilità è sempre di cinque anni, nel primo caso a decorrere dalla cessazione dell’amministratore dalla carica gestoria, nel secondo a decorrere dalla conoscibilità in capo ai creditori del pregiudizio recato dagli amministratori al patrimonio sociale. 🔊 La prescrizione è istituto del diritto sostanziale, ragion per cui solo un atto validamente partecipato al destinatario può produrre effetti sostanziali nella realtà giuridica e solo ed esclusivamente dal momento in cui tale atto è compiuto. 📝 Massime a cura di Flaminia Marasà. #Giurisprudenza #GiurisprudenzaDelleImprese #Societario https://lnkd.in/dwT_U6gu
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🔝 TOP24DIRITTO - Rassegne di giurisprudenza di legittimità 📝 https://lnkd.in/damitemx In tema di responsabilità professionale dell’avvocato, qualora essa si sia tradotta nella impossibilità per il cliente di intraprendere l’iniziativa giudiziaria concordata (per omessa proposizione di una impugnazione nei termini, oppure, come nella specie, per omesso rilascio della firma del cliente sul ricorso, dichiarato per questo inammissibile) ai fini della configurabilità del diritto del cliente al risarcimento del danno è necessario all’attore non soltanto provare il comportamento imperito, negligente o imprudente del professionista e il suo rapporto causale con la preclusione della iniziativa giudiziaria, ma anche che, se fosse stata intrapresa, l’iniziativa giudiziaria avrebbe avuto, sulla base di una valutazione ex ante ed applicando la regola probatoria del più probabile che non, ragionevoli probabilità di accoglimento. ⚖ Corte di Cassazione, sez. III, civ., ordinanza 6 settembre 2024 n. 24007 💻 🔎 Consultazione della sentenza riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/d7XcfyMT 💻 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/dtpJwAfh --- #top24diritto #modulo24responsabilità #onereprova #responsabilitàavvocato
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📢Per #TribunalediBologna ai fini della proposizione dell’azione di responsabilità ex art. 146 l. fall., il parere del comitato dei creditori non costituisce un elemento indispensabile per l’integrazione dei poteri del curatore e assume valenza solo endofallimentare; da ciò consegue che la sua assenza non configura un vizio dell’azione ma implica una mera irregolarità tutta interna alla procedura concorsuale, reclamabile solo ex art. 26 l. fall. 🖋Massima a cura di Michele Rossi. #Giurisprudenza #GiurisprudenzaDelleImprese #Societario https://lnkd.in/ddnYUU5E
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👩⚖️ Due recenti pronunce della Cassazione in tema di modifica del lato passivo del rapporto obbligatorio 📚 A differenza di quanto accade nella 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑖𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑖, prevista dall'art. 1268 c.c, in virtù della quale il delegatario acquista la facoltà di agire direttamente nei confronti del delegato, che si obbliga direttamente nei suoi confronti, in via esclusiva o solidalmente con il delegante, a seconda che il delegatario abbia o meno prestato il proprio consenso alla liberazione di quest'ultimo, nella 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖, prevista dall'art. 1269 c.c, è esclusa l'azione diretta del delegatario nei confronti del delegato, il quale resta #obbligato soltanto nei confronti del delegante, a meno che non accetti la delegazione, nel qual caso però la fattispecie si converte in 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑖𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑖. 📚 L'accollo c.d. semplice o interno, non previsto dal codice civile, si distingue dall'accollo c.d. esterno, previsto viceversa dall'art. 1273 c.c, poiché il primo non attribuisce alcun diritto al #creditore e non modifica i soggetti dell'originaria obbligazione, a differenza del secondo, che configura un #contratto a favore del terzo; di conseguenza, nell'accollo interno il terzo assume obbligazioni e risponde del relativo adempimento nei confronti del solo accollato e non anche nei confronti del creditore, che resta del tutto estraneo all'#accordo anche quando vi aderisca, derivando da tale adesione il solo effetto di rendere irrevocabile la relativa stipulazione senza assumere carattere necessario ai fini della modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio. L’accollo interno, dunque, non modifica il rapporto obbligatorio ed assume rilievo soltanto fra gli stipulanti, ma non nei confronti del creditore, il quale non può che rivolgersi al proprio #debitore per domandare l’adempimento. #cassazione #dirittovivente
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LE MISURE PROTETTIVE TRA PRO E CONCORDATO UN CASO PARTICOLARE: COME SI CALCOLANO LE MISURE PROTETTIVE QUANDO LA PROTEZIONE NON E' CONTINUATIVA? LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MODENA Il caso A seguito di istanza di liquidazione giudiziale dal PM l'impresa presentava richiesta di accesso a uno strumento di regolazione della Crisi Allo scadere del termine per la predisposizione della documentanzione avanzava anche richiesta di proroga del termine (ex art. 44) In data 25.09.24 veniva depositata la domanda di PRO di cui poi in data 10.01.25 si chiedeva la conversione in concordato preventivo chiedendo contestualmente il rinnovo delle misure protettive tipiche. Affronta la questione il Tribunale di Modena prorogando le misure fine al 04.08.25 prendendo posizione su alcune questioni: 🎯 Come si calcola la durata della misure protettive nel caso di specie (tra periodi protetti e periodi non protetti)? 🎯Quale sia dunque l'orizzonte massimo della protezione (in relazione al limite dei 12 mesi)? 🎯Esiste un abuso nella presentazione di un ricorso a "protezione spezzettata" (cioè alcuni periodi protetti alternati ad alcuni periodi non protetti per prolungare il termine finale) Alla luce di ciò il Tribunale concede la proroga fino alla data del 04.08.25 (termine per la durata del concordato) A me 198 giorni (di protezione ulteriore) sembra comunque un termine un pò lunghino per una procedura iniziata il 14.05.24 ( a seguito dell'istanza giudiziale del PM e con la presentazione del PRO) cioè 14 mesi prima della scadenza ora fissata per le protettive (e 16 dopo la presentazione di istanza di liquidazione giudiziale) Sarà interessante vedere, anche in ottica di liquidazione giudiziale, come verranno soddisfatti i creditori e se questa lunga gestazione abbia portato anche alla dispersione di valore. Voi che ne pensate? #pro #concordatopreventivo #commissariogiudiziale #curatore #liquidazionegiudiziale #misureprotettive #misurecautelari #crisi #insolvenza #CCII #codicedellacrisi
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Nuove norme sull'esdebitazione... Il decreto correttivo conferma gli articoli 278 e 279, che regolano l’esdebitazione, mantenendone inalterato l’oggetto e l’ambito di applicazione. L’art. 279 garantisce al debitore l’esdebitazione trascorsi tre anni dall’inizio della procedura di liquidazione o al momento della chiusura anticipata, fermo restando il rispetto delle condizioni stabilite agli articoli 280 e 282. Viene confermato il beneficio dell’esdebitazione per la liquidazione giudiziale, salvo l’esistenza di condizioni ostative, con rinvio della decisione in caso di procedimenti penali pendenti. Nel contesto della liquidazione controllata, l’art. 282 chiarisce che l’esdebitazione opera se rispettate le condizioni dell’art. 280 e in assenza di colpa grave o frode del debitore. Introdotto un contraddittorio preventivo con comunicazione dell’istanza ai creditori, che possono presentare osservazioni entro quindici giorni. È inoltre prevista la possibilità di reclamo per i creditori entro trenta giorni. Per il sovraindebitato incapiente, riscritti i primi due commi dell’art. 283, con chiarimenti sulle utilità sopravvenute entro tre anni dall’esdebitazione, e sul ruolo dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) nel vigilare sull’esistenza di tali utilità. La fase d’impugnazione è stata semplificata, sostituendo l’opposizione con un reclamo entro trenta giorni. per approfondire: https://lnkd.in/dNVJpuCV
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Repetita iuvant: il Tribunale di Bari su decorrenza del termine prescrizionale del "danno" da azioni BPB e sull'inadeguatezza del titolo illiquido. Nota a Trib. Bari, Sez. IV, 31 gennaio 2025, n. 348. Massima redazionale. #dirittodelrisparmio #dirittofinanziario #intermediazionefinanziaria #azioni #azioniilliquide #illiquidità #azioniBPB #prescrizione #decorrenza #risoluzione #risarcimentodanni #risarcimento #termine #inadeguatezza #obblighiinformativi #profilatura #investitore #sentenza
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📍 | 𝐿𝐴 𝐶𝐴𝑆𝑆𝐴𝑍𝐼𝑂𝑁𝐸 𝑇𝑂𝑅𝑁𝐴 𝑆𝑈𝐼 "𝑆𝑈𝑃𝐸𝑅 𝐼𝑁𝑇𝐸𝑅𝐸𝑆𝑆𝐼" Le Sezioni Unite della #cotedicassazione - con sentenza n. 12449 del 7 maggio 2024 - hanno stabilito che il #tassodiinteresse legale da applicarsi dopo la proposizione della domanda giudiziale, nel caso in cui il Giudice nella sentenza di condanna non abbia altrimenti precisato la misura degli stessi, è quello previsto ex art. 1284 c.c. ovvero quello previsto dalla #legislazionecommerciale relativa ai #ritardidipagamenti nelle #transazionicommerciali. #dirittobancario #servizidipagamento #interessi 🔎 Continua la lettura ... https://lnkd.in/dz4V5dYE L'approfondimento dell'Avv. Michela Chinaglia
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⚖ Bancarotta documentale: la qualità di amministratore di fatto della società fallita non può essere riconosciuta solo perché l’imputato impartiva direttive all’impiegata amministrativa. ✅ E’ il principio di diritto fissato quinta sezione penale della Suprema Corte con la sentenza numero17039/2024 – depositata il 23/04/2024 che è tornata ad affrontare il tema giuridico degli indici probatori che devono ricorrere affinché possa ascriversi all’imputato di reati fallimentari la penale responsabilità quale amministratore di fatto dell’impresa. ✅ Secondo la stabile giurisprudenza di legittimità, peraltro richiamata nella sentenza annotata, la nozione di amministratore di fatto, introdotta dall’art. 2639 cod. civ., postula la dimostrazione in capo all’imputato dell’esercizio in modo continuativo e significativo dei poteri tipici inerenti alla qualifica od alla funzione dell’amministratore di diritto. 👉 Nel caso in disamina, la Suprema Corte, ha annullato con rinvio la sentenza impugnata per vizio di motivazione, risultando carente l’accertamento degli elementi sintomatici di gestione o cogestione della società non dimostrati, al di là di ogni ragionevole dubbio, dall’avere il giudicabile impartito direttive lavorative ad una dipendente della società. 👇 Per approfondimenti: https://lnkd.in/dUzJg9Dw #fallimento #bancarotta #penale #cassazione
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È in uscita il nuovo volume di “Clausole negoziali. Profili teorici e applicativi di clausole tipiche e atipiche”, a cura del Prof. Massimo Confortini, per il quale ho avuto l’onore di scrivere un contributo su “La clausola penale per il mero ritardo”. La penale pattuita per il semplice ritardo desta solo di rado l’attenzione della dottrina. Eppure, oltre ad essere una clausola tipica, essa si presta a riflessioni coinvolgenti l’ampio sistema della responsabilità per inadempimento. In particolare, tale patto conduce ad interrogarsi circa la rilevanza, ai fini tanto risarcitori quanto di efficacia della clausola medesima, del semplice ritardo, non qualificato dalla costituzione in mora. Inoltre, la previsione della cumulabilità della penale per il ritardo con la pretesa dell’adempimento della prestazione primaria presenta interessanti ricadute sulla corretta ricostruzione dei rapporti tra le diverse forme di tutela del credito. D’altra parte, la piena comprensione della dignità autonoma del ritardo, quale forma di inesattezza temporale dell’adempimento ovvero di violazione dell’obbligo che prelude all’inadempimento definitivo, costituisce acquisizione di estrema rilevanza ai fini di una corretta scansione della fase patologica del rapporto obbligatorio.
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