Aleph Alpha. L’alternativa europea ad OpenAI, così l’annunciava nel 2020 il governo tedesco.
Cosa hanno visto gli investitori che hanno creduto per 550MLN nella compagnia?
Team: arrivava da Apple, Deloitte, SAP. CEO con già tanti fallimenti alle spalle. Ottimo, ogni fallimento insegna cose nuove. Dunque, sembrava tutto ok.
Tecnologia: un bel LLM, un suo ChatGPT. Bene, ok anche questo, smarcato. Si chiama Luminous, ha pure un bel nome. Ok. Nei benchmark è inesistente, ma va bene.
Appoggio GOV: c’è. La Aleph viene sventolata in giro. Il suo CEO come un santino, la figurina di Cabrini o di Donadoni sull’ultima pagina dell’AI ACT. Un po’ sbiadita, non da fenomeno, la figurina del mediano metodista di esperienza, così si presenta Jonas Andrulis.
Nulla poteva andare storto! Oggi però la rivista Business Insider mette fuori un articolo che analizza la situazione della startup che ha costi per decine di milioni l’anno, da 5 anni ed ha chiuso l’ultimo bilancio con 1 MLN di ricavi, fatti in larga parte con piccoli comuni tedeschi ed università di seconda fascia. L’articolo si interroga dunque se la valutazione dell’ultimo round da 500MLN non fosse gonfiata. In Germania questo tipo di quesiti hanno un peso specifico diverso da 0 e di solito finiscono sul tavolo di un magistrato.
Aleph Alpha è isolata. Tralasciando le valutazioni tecniche, la Aleph è un arbusto di rosmarino vicino il portone di casa. Solo nell’ultima settimana, nella Valley, SoftBank investe 10BLN in AI, Horowitz vuole il suo cluster da 20.000 GPU, Microsoft e Google hanno lanciato 8 nuovi modelli SOTA. Nella Valley c’è un’ecosistema, di cui l’AI è l’effetto leva. Aleph dalla provincia tedesca è un giocattolificio per ricercatori, molto costoso, probabilmente scollegato dalla dinamica del business.
L’#AI soprattutto in Europa è un tema molto dibattuto, soprattutto sui PowerPoint. In un gioco che ferma la musica per conquistare la sedia, figure di vario tipo e di varia estrazione dicono la loro, leggono il loro PPT, che spesso ha prodotto un AI (pubblico ride - ma vi assicuro che li riconosco spesso). Aleph ha un business model fallimentare, nessuna utilità pratica e vuole competere su un terreno che non è il suo.
Mi piace pensare che in Europa non faremo l’LLM EU, quello ITA, quello di Chieti e quello di Lanciano e non ci ingaggeremo nella gara del calcolo con chi ha 1MLN di GPU installate ed 1MLN in arrivo. Non servono tanti fondi, ma fondi spesi bene. Siamo probabilmente ad un passo da un nuovo #MomentoMattei che non era né un filosofo, né un professore, né un poltronista di multinazionale. Era comandante partigiano, non laureato, figlio di un montanaro abruzzese. Gli chiesero di liquidare l’AGIP, ma con un pozzo di metano vicino Lodi ed accordi internazionali ci portò nel G7.
Aleph questa storia la conosce poco, ha preso il modello della Valley ed ha scoperto che non funziona nella langa tedesca. L’Italia può dire la sua su #AI, se trovasse un altro Mattei, senza PowerPoint.
Quando siete partite con i vostri progetti, venite a cercarvi i talenti tech da noi poi 🔥