Cos'hanno in comune la cipria di Charlotte Tilbury, l'eyeliner di Chanel, la palette di Bobbi Brown?
Non sono realizzati direttamente dai brand ma da #terzisti -- perdipiù, spesso e volentieri, italiani -- che per loro curano tutto, con soluzioni "chiavi in mano" che vanno dal packaging alla formula.
Il terzismo italiano è un fenomeno interessante e per certi versi sorprendente che rappresenta una fetta enorme del mercato cosmetico (ca il 60% della produzione **mondiale**). Si tratta di +/- 500 brand dai nomi sconosciuti ai più (Intercos, Ancorotti...), concentrati nel cosiddetto "triangolo d'oro della cosmetica", tra Bergamo, Milano e Crema -- sarà per questo che sono stati recentemente indetti i #CremaBeautyDays, nuovo salone della #cosmesi in partenza a settembre 2024?
A questo tema, poi, se ne allacciano tanti altri (dalla qualità dei prodotti di #lusso vs #massmarket, ai bollini green e col coniglietto...) affrontati magistralmente da Beatrice Mautino nei suoi libri e nel video che vi lascio nel 1° commento.
Questa riflessione scaturisce dalla notizia sotto, riguardante una tra le aziende pioniere del terzismo italiano, Intercos; notizia che, se non si sa bene come funzionano le cose nel campo, potrebbe facilmente passare inosservata.
Tutto ciò a riprova del fatto che per chi (come noi traduttori e comunicatori specializzati) lavora in un dato settore è primordiale conoscerne l'assetto profondo e tenersi al passo con gli sviluppi che lo riguardano.
E voi, conoscevate il fenomeno del terzismo cosmetico? Fatecelo sapere, se vi va, nei commenti.
#comunicazione #tradurrelacosmesi #traduzione #copywriting #marketing
Enhorabuena Lola!! Cómo me alegro de que sigas creciendo y conozcan todo tu expertise en el sector. Un abrazo grande 🤗