Prevenzione e mitigazione del #rischio #frane: una mia intervista all'emittente TV #Primocanale. Le #NBS Nature based Solutions sono uno degli strumenti di #prevenzione e #mitigazione, come abbiamo dimostrato nel progetto H2020 #RECONECT (www.reconect.eu) nel territorio del #Parco di #Portofino. Prevenire è sempre meglio che curare, anche in termini di costi (il rapporto è di 1 a 10)! #frane #alluvioni #flashflood #climatechange https://lnkd.in/du-QnQmM
Post di Guido Paliaga
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buone pratiche!
Per mitigare il rischio #idrogeologico nella Regione Marche, #AUBAC sta eseguendo studi idrologici e idraulici per ridefinire le condizioni di pericolosità e di rischio, individuando le soluzioni più efficaci per la protezione del #territorio e dei suoi abitanti. Un lavoro che si concentra sull’aggiornamento costante dello stato del #suolo, anche attraverso simulazioni con la #realtàvirtuale per prevedere il comportamento dei #fiumi dopo gli interventi. Grazie a questi studi, sarà possibile suddividere le aree territoriali secondo la frequenza degli eventi #atmosferici che possono verificarsi, così da sviluppare una mappatura in linea con le direttive europee, che consenta un’efficace fase di pianificazione. In un’intervista sul Corriere Adriatico, il Segretario Generale Marco Casini approfondisce il progetto che l’Autorità sta portando avanti in tutto in distretto dell’Appennino centrale, che coinvolge anche i bacini dei fiumi Misa, Metauro, Cesano, Tronto, Nevola e Foglia ⬇
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Piogge di elevata intensità ed effetti al suolo: al link qui sotto una mia breve intervista alla testata online Genova24 dopo gli eventi che hanno colpito il territorio ligure: https://lnkd.in/duX-iPQT La #prevenzione del rischio deve essere attuata a partire dal monitoraggio e studio del territorio. In base ai risultati ottenuti si può redigere una scala di priorità di interventi che agiscano in modo organico alla scala di bacino idrografico e da programmare nel tempo. Interventi diffusi sul territorio sono in grado di agire in maniera sinergica e mitigare il #rischio #idrogeologico determinato dagli effetti al suolo delle precipitazioni intense che si verificano con sempre maggiore frequenza sull'intero territorio nazionale. Il territorio deve essere curato allo stesso modo in cui curiamo la nostra salute personale: monitoraggio e azioni integrate. Se in alcuni casi sono necessarie azioni che prevedano la realizzazione di opere strutturali, la cura costante è indispensabile per la mitigazione del rischio e il costo di queste azioni è un decimo di quello necessario a rifondere i danni. #frane #alluvioni #NBS
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Per mitigare il rischio #idrogeologico nella Regione Marche, #AUBAC sta eseguendo studi idrologici e idraulici per ridefinire le condizioni di pericolosità e di rischio, individuando le soluzioni più efficaci per la protezione del #territorio e dei suoi abitanti. Un lavoro che si concentra sull’aggiornamento costante dello stato del #suolo, anche attraverso simulazioni con la #realtàvirtuale per prevedere il comportamento dei #fiumi dopo gli interventi. Grazie a questi studi, sarà possibile suddividere le aree territoriali secondo la frequenza degli eventi #atmosferici che possono verificarsi, così da sviluppare una mappatura in linea con le direttive europee, che consenta un’efficace fase di pianificazione. In un’intervista sul Corriere Adriatico, il Segretario Generale Marco Casini approfondisce il progetto che l’Autorità sta portando avanti in tutto in distretto dell’Appennino centrale, che coinvolge anche i bacini dei fiumi Misa, Metauro, Cesano, Tronto, Nevola e Foglia ⬇
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Sarà sempre peggio!!! Il dissesto idrogeologico è la prima emergenza in Italia, altro che il ponte sulle stretto, il nucleare e altre amenità. Si è costruito troppo vicino ai fiumi e occorre decidere quali territori si possono difendere, gli altri occorre prevedere il trasloco di tutte le attività...
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Cloud Seeding e DANA: sinergia o coincidenza? L’interazione che amplifica gli eventi climatici Gli eventi meteorologici che hanno colpito il sud della Spagna, e recentemente anche l’Italia, sollevano interrogativi non solo sulla prevenzione e sul controllo dei fenomeni atmosferici, ma anche sull’adeguatezza delle misure di allerta precoce. Nonostante oggi si disponga di strumenti avanzati di monitoraggio e previsione, l’impatto di questi fenomeni resta devastante. In questo articolo, viene presentata un’analisi delle dinamiche atmosferiche che hanno contribuito agli eventi in Spagna, con particolare attenzione al fenomeno della DANA e alle possibili influenze delle sperimentazioni di cloud seeding condotte nel vicino Marocco. L’analisi condotta esclude gli aspetti morfogenetici relativi alla gestione del reticolo idrografico e alla impropria pianificazione territoriale, che ha di fatto consentito, nel passato, la realizzazione di opere e residenze antropiche, distribuite nell’importante bacino idrogeologico di circa 6.400 km2 del Fiume Turia, la cui asta principale è lunga circa 280 km. Ad onor di cronaca, tale elemento idrografico ha destato sempre preoccupazione agli abitanti di Valencia, per le sue numerose esondazioni, compresa quella del 1957 che causò oltre 400 morti. Oggi, dopo le opere idrauliche eseguite, il Turia scorre a sud della città e l’antico alveo è stato trasformato in un grande parco.
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L’ARGINE GONFIABILE AUTOMATICO A SCOMPARSA DI HAB A PROTEZIONE DELLA CITTA’ DI CODIGORO (FE) L’esondazione dei fiumi è un tema delicatissimo oggetto di molta attenzione da parte di tutti gli interlocutori coinvolti nelle attività di mitigazione dei danni dal rischio idrogeologico. Allo stesso modo, è causa di ingenti danni che colpiscono intere città, abitazioni, aziende e, purtroppo, vite umane. Come difendersi? Alcuni ipotizzano sovralzi fissi che vadano ad aumentare le altezze delle arginature dei fiumi con inevitabili impatti ambientali sugli ambienti circostanti, che potrebbero non essere sufficienti e che potrebbero limitare l’accesso al fiume stesso. Altri intervengo ex post con soluzioni arginali temporanee nel tentativo di limitarne l’esondazione (sacchi di sabbia o soluzioni similari). Codigoro, una piccola cittadina in provincia di Ferrara, per proteggersi dall’esondazione del Po di Volano, fiume che passa in mezzo all’abitato, ha invece adottato la scelta di installare una tecnologia “eco-compatibile” e “a impatto zero” che interviene solamente nel caso in cui il livello del fiume supera la soglia di emergenza, trasformandosi da semplice “seduta” per i passanti ad un vero e proprio sovralzo arginale di protezione. Questo intervento, condotto dai tecnici di Hydro Air Bank e che ha previsto l’installazione dell’argine gonfiabile progettato, prodotto e installato dall’omonima azienda, consiste in uno sbarramento longitudinale completamente a scomparsa e che interviene solamente al crescere del livello del fiume, senza l’ausilio di nessuna fonte di alimentazione, evitandone l’esondazione. Installato nel 2002, l’argine gonfiabile automatico di Hab è già intervenuto diverse volte per proteggere Codigoro dall’esondazione del Po di Volano. #esondazionefiumi #hab #arginigonfiabili #rischioidrogeologico #hardtop #antiallagamento
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🎙️| Alzare gli argini o spostarli e creare una cultura del rischio anche nei cittadini: ho intervistato Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura IdroMeteoClima di Arpae per approfondire lo stato attuale delle cose e ascoltare le sue ipotesi per fronteggiare situazioni di maltempo ormai consuete e non più eccezionali. ✍️ Su Ravenna24ore .it
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#Tartarughe in #Liguria, cresce numero #nidificazioni. Tra le cause l’aumento delle #temperature Dal 2021 a oggi sono quattro le nidificazioni di #CarettaCaretta accertate lungo le spiagge liguri. A originare il progressivo spostamento a nord è l’aumento delle temperature, che spinge le tartarughe verso nuove aree di deposizione. #GLIT Arpal - Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta Università degli Studi di Genova Delfini del Ponente APS https://lnkd.in/dVmMEW9Z
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Mai un convegno così attuale, nel momento in cui scatta l'allerta rossa a Stromboli, che affronta i rischi del territorio che partendo da Ischia, quale evento più recente, si incrocia con quello dei Campi Flegrei che si protrae da anni, per non dire da millenni. Rischi sismico, vulcanico, idrogeologico che sono tutti presenti nel territorio della Campania e che hanno permesso al mondo tecnico scientifico locale di accumulare una notevole esperienza esportabile. Conoscenza per prevenire e affrontare i rischi e, quindi, la ricostruzione. In tale ottica, che da livello regionale è opportuno estendere a tutto il territorio nazionale, sarebbe opportuno che la direttiva Case Green affronti con maggiore incisività l'adeguamento sismico. Risparmiare e non inquinare, ma anche e soprattutto salvaguardare vite umane nell' ottica di un risparmio economico generale, visto che dal 2011 al 2021 c'è stata una spesa pubblica di oltre 50 miliardi.
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Tecnico - Perito - Consulente - Presidente e Direttore APS Osservatorio Raffaelli dal 1883 - Direttore Museo del Clima e delle Scienze con Biblioteca - Agente di Polizia Locale
5 mesiConcordo