Post di Hines Italy

Rigenerazione urbana a Carini: costruire spazi che uniscono. La riqualificazione degli spazi urbani è un passo fondamentale per affrontare le sfide della coesione sociale, dell'inclusione e della sostenibilità. Un progetto ben riuscito non solo rivitalizza un’area, ma crea opportunità economiche e migliora la qualità della vita per tutti i membri della comunità. In "Italiano Costruzioni Srl" siamo orgogliosi di lavorare alla realizzazione della nuova piazza nel comune di Carini, un esempio concreto di come la rigenerazione urbana possa dare nuova vita a spazi sottoutilizzati. Seguendo i principi delineati da UN-Habitat, il nostro obiettivo è creare uno spazio pubblico inclusivo, accessibile e sostenibile, che valorizzi la comunità locale e rafforzi i legami sociali. Un progetto come questo non è solo una sfida architettonica, ma una responsabilità sociale. Siamo lieti di contribuire alla crescita di Carini con un’opera che avrà un impatto positivo e duraturo. Ogni mattone posato è un passo verso un futuro più sostenibile e coeso. #ItalianoCostruzionisrl #Carini #villagraziadicarini #InclusioneSociale #Sostenibilità #Comunità #RigenerazioneUrbana #Sostenibilità #RiqualificazioneUrbana

UNA BUONA IDEA PER IL TERRITORIO 💡 Di cosa abbiamo bisogno? Di una buona idea per il nostro territorio! Con Industrie costruiamo ponti tra le comunità, promuoviamo la creatività locale e ci impegniamo a rendere il nostro territorio un luogo vibrante e inclusivo per tutti. ➡ Sei un cittadino attivo? Costruiamo insieme le nostre città! Vieni a trovarci all’Osservatorio contemporaneo o scrivici in pagina. #IndustrieCulturali #OsservatorioContemporaneo #ArteEcultura #ComunitàAttiva #CreativitàLocale #CollaborazioneCreativa #ComunitàAttiva

Far rinascere spazi abbandonati o lasciati all’incuria e alla criminalità, per trasformarli in hub nei quali i giovani dai 10 a 18 anni possano praticare gli sport di strada come skate, parkour, basket e street dance. Quale approccio migliore che partire dal basso e chiedere ai ragazzi/e come dovrà essere il loro parco? Un luogo che andrà a colmare un vuoto, perché nell’offerta di strutture sportive delle nostre città gli street sport, per lo più, non sono contemplati nonostante ai giovani piacciano tantissimo; un luogo di aggregazione alternativo; un luogo anche culturale e intergenerazionale, perché potrà aprirsi anche ad altri utilizzi, ad esempio per il cinema, per i concerti o il teatro all’aperto. Un luogo di dialogo multistakeholder con istituzioni, associazioni sportive e non e scuole del territorio. Luoghi pubblici inclusivi pensati anche con un’ottica di genere, perché a tutt’oggi gran parte della pianificazione urbanistica è fatta da maschi, senza alcuna attenzione a quelle che possono essere le esigenze di donne e ragazze. Un progetto con un respiro europeo co-finanziato da URBACT con partnership in altre 8 città di 7 paesi europei dove il Comune di Verona rappresenterà l’esperienza pilota.

Corporate Heritage e innovazione sociale: Il patrimonio storico aziendale al servizio della società. Nel contesto contemporaneo il #CorporateHeritage non è solo la memoria storica di un'azienda, ma anche una risorsa per la creazione di originali opportunità di sviluppo comunitario e #inclusionesociale. La valorizzazione del patrimonio storico aziendale funge da innesco di cambiamenti sia all'interno delle imprese sia nelle comunità dei territori che le accolgono. Un aspetto centrale di tale approccio è legato al tema della #responsabilitàsociale d'impresa (#CSR). Le aziende storiche sono radicate nel tessuto sociale delle comunità di riferimento e spesso sentono il dovere di restituire parte della loro ricchezza culturale e materiale al territorio. Una dimensione dell'interazione tra #corporateheritage e innovazione sociale riguarda la rigenerazione urbana. Un caso esemplare è dato da #ArmaniSilos, che ha trasformato un ex magazzino industriale degli anni '50 nel quartiere #Tortona di Milano in uno spazio espositivo contemporaneo. Inaugurato nel 2015 per il 40º anniversario della carriera di #GiorgioArmani, il Silos è dedicato alla moda e all'heritage d’impresa (in Silos è anche ospitato l’#archiviostorico del marchio). Il progetto fa parte di un ampio programma di rigenerazione urbana della zona, che ha visto la riconversione di edifici industriali in spazi creativi e culturali, contribuendo a riqualificare l'area. Un’altra modalità di tale rapporto è data dalla creazione di programmi di inclusione lavorativa, basati sulla formazione e l'occupazione in ambiti legati al patrimonio aziendale, che offrono una risposta concreta ai problemi di esclusione sociale. Alcune aziende hanno avviato collaborazioni con cooperative sociali e organizzazioni non profit, sviluppando progetti che uniscono valorizzazione del patrimonio aziendale con l’offerta di opportunità per persone in difficoltà. E’ questo il caso di #HeritageLab di Italgas, realizzato con la consulenza tecnologica di  regesta.exe e mind@ware (partner fondatori di Made In Heritage), che fa rientrare la digitalizzazione del proprio archivio storico all’interno di uno specifico programma di inclusione sociale per il reinserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate (https://lnkd.in/g3jj8vEe). Il corporate heritage è un potente generatore di innovazione sociale. Tramite la valorizzazione del proprio passato, le imprese sviluppano iniziative che promuovono il benessere delle comunità locali, con progetti di rigenerazione urbana, inclusione, educazione e formazione che migliorano la qualità della vita. La storia e la tradizione aziendale si trasformano così in strumenti dinamici per affrontare le attuali sfide sociali e generare un impatto positivo e #globale a lungo termine. #madeinheritage

Una riflessione sul #paesaggiourbano milanese, sulle #periferie, sulla #rigenerazioneurbana, è sullo sfondo di questo libro che tenta di dare delle risposte attraverso un progetto pretesto, presentato dagli autori per il Concorso Internazionale di #Progettazione #MagnificaFabbrica, che includeva la creazione della nuova sede dei laboratori e depositi del #TeatroallaScala e l’ampliamento del #ParcodellaLambretta, situato nel quartiere #Lambrate a #Milano. Da questa prospettiva, l’area identificata dalla ex Innocenti-Rubattino è un sistema insediativo connesso alla tangenziale, agli aeroporti e a tutta la rete di relazioni sottesa alla gran macchina del Teatro alla Scala, fra città e mondo intero. La costruzione lignea del nuovo fronte urbano richiama il rapporto tra effimero e permanente, uno dei valori essenziali del teatro che, in modi sempre diversi, intreccia la permanenza dell’architettura con la mutevolezza degli spettacoli, e per certi versi è un ritorno allo spirito più autentico di #Lambrate, ossia quello della produzione. Un progetto che lega le infrastrutture, le fabbriche abbandonate, il flagello dell’inquinamento, l’assenza di verde, gli interrogativi sulle rigenerazioni urbane e l’unica risorsa che non va più consumata: il suolo. Come combinare insieme elementi eterogenei in una prospettiva nuova che tenga in massima considerazione la sostenibilità ambientale e la memoria della città? Il progetto ha rivolto il proprio sguardo verso un’ecologia del paesaggio da un lato e una memoria percettiva dall’altro, prestando attenzione agli ecosistemi naturali ma anche al recupero di alcuni frammenti di ecosistemi artificiali - positivamente intesi - sedimentati a Milano, tra rinnovato razionale ambientalismo e significative architetture del moderno, per cui oggi Milano è riconosciuta nel mondo. A. Bianchi, M. Lucchini (2024), Dalla Scala alla Scala di Milano, Milano: Mimesis Edizioni https://lnkd.in/dzkRPy-C Politecnico di Milano Comune di Milano Teatro alla Scala

Progetto interessante, che pone diversi spunti di riflessione. A questa scala gli spazi possono veramente essere a misura d'uomo? I 20 anni previsti per la realizzazione non saranno troppi per poter innescare veramente un processo virtuoso? Grandi sfide per un grande progetto che segna comunque una direzione. https://lnkd.in/dVe4pwam

Interessante sessione quella di ieri al MAPIC Italy sui progetti mixed-use come vettori di rigenerazione urbana con esempi in varie cittá italiane a cura di Heinz Peter Hager, Massimo Moretti, Stefano Pagliani, Jose Robles Rubio.   Senza dubbio il commercio del futuro è anche questo e, soprattutto, la città del futuro non può più essere concepita con criteri monofunzionali. Sono, peró, operazioni complesse nei modi e nei tempi che esigono una collaborazione competente tra il pubblico e il privato. Quando funziona, questa è vantaggiosa tanto per la cittá, che si rigenera e cresce secondo logiche piú attuali e sostenibili,  quanto per gli investitori che distribuiscono i rischi in più asset class. La posta in gioco vale lo sforzo di uscire dall’inerzia.   Molto pertinente il riferimento esplicito alla densità come condizione per assicurare un commercio di vicinato solido e vario ed ai servizi come complemento logico e qualificante dei nuovi sviluppi. #Retail #Retailfuture #mixeduse #urbanregeneration #ESG

Saverio Mecca, Prossimità. Il benessere nella città del futuro, didapress, Firenze 2023. #prossimità #diversità #biofilia #urbandesign #walkability #areeinterne Il tema della prossimità nelle città e nei territori è emerso con grande rilevanza durante la pandemia, ma era già stato oggetto di riflessioni e esperienze avanzate da parte di pensatori come Jane Jacobs, Jeff Speck e Salvador Rueda. La prossimità rappresenta la relazione soggettiva, sia individuale che collettiva, con la complessità e la diversità dell’ecosistema urbano. Questa si manifesta attraverso l’accessibilità fisica e virtuale ai luoghi, agli spazi, alle attività e alle relazioni, nonché attraverso il senso di confidenza soggettiva con le persone, i luoghi, la natura e il patrimonio immateriale. La prossimità può essere un elemento guida nell’indirizzare e valutare i processi di riequilibrio e rigenerazione urbana e territoriale, andando oltre le convenzioni dell’urbanistica regolativa e delle mere dinamiche edilizie, immobiliari e finanziarie. Oggi, la prossimità rappresenta un principio fondamentale per promuovere la diversità dell’ecosistema urbano, la sostenibilità, l’inclusione e l’estetica, come proposto dal Next Generation EU e dal progetto New European Bauhaus. Curare la prossimità è cruciale per la sostenibilità e la resilienza delle comunità nel XXI secolo, in un’armoniosa unione tra natura e cultura. Il principio di prossimità risponde al diritto di ogni cittadino di avere pari opportunità e di poter scegliere il luogo dove vivere, indipendentemente dalla sua posizione geografica, dal suo genere o dal suo reddito. Il libro è destinato agli architetti, agli urbanisti, ai dirigenti e agli amministratori degli enti locali, nonché alle associazioni che si occupano della qualità della vita urbana. È inoltre un’opera che vuole essere di auto per i docenti e gli studenti di architettura. 

«Magnete deve essere un luogo in cui le attività proposte rispondono ai bisogni della collettività, ma anche dove si possono trovare cose interessanti diverse, in cui riconoscersi o solo da provare. Ognuno di noi è tante cose e ci servono spazi che rappresentino questa moltitudine» Su Italia Che Cambia un articolo che ripercorre la storia di #MagneteMilano sottolineandone peculiarità, obiettivi e unicità. #Proges https://lnkd.in/d-xrU5Vz