Parte in questi giorni a Vienna il progetto RealiseD, nato per cambiare le prospettive di cura per i pazienti affetti da malattie rare. Questa partnership pubblico-privata europea composta da quasi 40 partner, unisce medici, ricercatori, regolatori, organizzazioni di pazienti e leader industriali con l’obiettivo di sviluppare strumenti e metodologie all’avanguardia per rivoluzionare le sperimentazioni cliniche per le malattie rare e ultra-rare, avanzare nello sviluppo di terapie innovative e migliorare gli esiti clinici per i pazienti. Spiega il prof. Matteo G Della Porta, Principal Investigator del progetto per Humanitas: “RealiseD svilupperà e valuterà nuovi design e strumenti di analisi per le sperimentazioni cliniche che possono accelerare i percorsi di sviluppo dei farmaci, riducendo al minimo il carico sui pazienti coinvolti. Questi strumenti rappresenteranno un cambio di paradigma nella valutazione dei trattamenti, soprattutto in malattie con prevalenza e incidenza estremamente basse, dove le opzioni terapeutiche sono limitate o inesistenti. Condurre sperimentazioni di alta qualità in questo ambito è una sfida: in questo progetto, miriamo a superare questi ostacoli. Sono convinto che, migliorando la qualità degli studi comparativi, possiamo significativamente migliorare la vita di chi è affetto da malattie ematologiche ultra rare ora e in futuro.” Questa iniziativa IHI porterà benefici non solo ai pazienti con malattie genetiche, ma a quelli con malattie oncologiche, inclusi i tumori del sangue. Attraverso innovazioni collaborative e paziente-centriche, il fine ultimo è migliorare l’accesso a trattamenti efficaci e sicuri, e dunque la qualità della vita. Le Reti di Riferimento Europee (ERNs), come EuroBloodNet, il network europeo delle malattie ematologiche rare di cui Humanitas è partner, contribuiranno a creare una rete di centri clinici d’eccellenza in tutta Europa. Questo sistema aiuterà a ottimizzare il processo di individuazione e coinvolgimento dei pazienti nei trial clinici.
Post di Humanitas Research Hospital
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Il partenariato pubblico-privato è essenziale per migliorare la qualità della cura oncologica, promuovendo innovazione e best practices nel settore sanitario. La partnership tra Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, POLIMI School of Management e MSD Italia, presentata presso la sede dell’INT nell’evento “L’importanza del partenariato pubblico-privato nella gestione del paziente oncologico”, rappresenta un passo significativo in questa direzione. Come evidenziato da Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia, l’obiettivo è migliorare la qualità di vita dei pazienti attraverso l’innovazione terapeutica e percorsi di cura avanzati, sottolineando l'importanza di potenziare il Fondo Sanitario Nazionale, adeguandolo ai nuovi bisogni di salute dei pazienti. #PartenariatoPubblicoPrivato #CuraDelPaziente #BestPractices #RicercaEInnovazione Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/dwaUBhND Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
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📌 Onco-Pharma Reporting MUA - II edizione Oggi ho avuto l'opportunità di partecipare come moderatore a questo evento, che ha messo in dialogo le Regioni Marche, Umbria e Abruzzo su un tema cruciale: la gestione delle innovazioni terapeutiche in oncologia. 🔬 Innovazione e sostenibilità: In un contesto in cui la ricerca ci offre terapie sempre più mirate e diagnostiche avanzate, il sistema sanitario deve affrontare la sfida di coniugare alta specializzazione e sostenibilità economica. 👩⚕️ Un confronto necessario: L’evento ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra clinici, pazienti e sistemi gestionali per: - Ottimizzare l’uso delle risorse disponibili. - Adottare target therapy e metodiche innovative. - Promuovere un approccio paziente-centrico e personalizzato. 💡 Un futuro di speranza: Grazie a diagnosi genetiche sempre più precise e farmaci mirati su specifici marcatori molecolari, oggi è possibile offrire terapie personalizzate con un impatto concreto sulla vita dei pazienti. Andrea Marinozzi Maurizio Di Giosia michele Caporossi gina quaglione Fiorenzo Santoleri ASL Teramo @ast Ascoli Piceno Regione Marche Regione Abruzzo Regione Umbria
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🔬 Innovazione e Ricerca per migliorare le cure per i pazienti: un nuovo protocollo d’intesa tra Fondazione FADOI e l’IRCCS ‘Dino Amadori’. Siamo lieti di annunciare un importante passo avanti nella promozione della ricerca clinica e oncologica in Italia. Fondazione FADOI e IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” hanno firmato un protocollo di collaborazione scientifica e tecnologica con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza e di avanzare l’umanizzazione delle cure. ✅ Cosa prevede questo accordo? • Trasferimento della ricerca alle attività assistenziali, con studi clinici, interventistici ed epidemiologici per innovare i modelli di cura. • Formazione continua degli operatori sanitari, per una crescita condivisa delle competenze. • Collaborazione con centri di eccellenza per creare una rete di conoscenze che potenzi la medicina di precisione. Come sottolinea il Direttore scientifico di Fondazione FADOI, Stefano Alvergna, il protocollo rappresenta un’opportunità di rafforzamento della sinergia tra la Medicina Interna e la cura, l’assistenza e la ricerca Oncologica con uno dei poli più importanti d’Italia. I medici internisti hanno nel loro DNA l’integrazione e il coordinamento tra le varie specialità, allo scopo di favorire un’organizzazione moderna delle cure senza steccati e divisioni tra i reparti, così da porre concretamente il paziente al centro dell’assistenza. LEGGI IL COMUNICATO: https://lnkd.in/dR4tAxxr Questo è un esempio concreto di come la medicina interna possa contribuire a una cura sempre più centrata sul paziente, senza barriere tra specialità, per garantire un’assistenza a 360 gradi. 🔗 #Salute #Innovazione #MedicinaInterna #Oncologia #Ricerca #FADOI IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori "Dino Amadori" - IRST Srl
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𝗟𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗖𝗔𝗥-𝗧 (𝗖𝗵𝗶𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗴𝗲𝗻 𝗥𝗲𝗰𝗲𝗽𝘁𝗼𝗿 𝗧-𝗰𝗲𝗹𝗹) 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗺𝘂𝗻𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗶 𝗹𝗶𝗻𝗳𝗼𝗰𝗶𝘁𝗶 𝗧 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗴𝗲𝗻𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶. Questo trattamento innovativo rappresenta una frontiera rivoluzionaria nella cura oncoematologica, offrendo nuove speranze a molti pazienti. OPT- Soluzioni per il mondo Healthcare, grazie alla sponsorizzazione non condizionante di Novartis e Gilead Sciences, ha avviato 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗣𝘂𝗴𝗹𝗶𝗮, 𝗺𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗖𝗔𝗥-𝗧 𝗲𝗱 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗶 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲. Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per la definizione dei ruoli e delle attività dei presidi Hub e Spoke, nella rete CAR-T della regione Puglia. 𝗗𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶, 𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗽𝗽𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗹𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼. Questo lavoro ha permesso di identificare le fasi del percorso in cui è fondamentale avviare una discussione tra gli specialisti, con l'obiettivo di garantire una collaborazione ottimale tra i vari presidi. 𝗚𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗿𝗮𝗹 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗸𝗲 𝗮 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗛𝘂𝗯, 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗯𝗯𝗮𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗛𝘂𝗯 𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗸𝗲, 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗹𝗲. Questi incontri, dedicati al potenziamento della comunicazione tra il paziente e i team ospedalieri che lo hanno in carico, rappresentano il primo passo verso l’implementazione di un percorso di ottimizzazione che promette di trasformare la cura dei pazienti emato-oncologici, aumentando il grado di accessibilità a tutti i pazienti della Regione.
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📢 È stato presentato oggi a Roma il "retreAT Proposal Essay" un documento strategico per accelerare lo sviluppo delle Terapie Avanzate in Italia! Obiettivo, garantire accesso equo e sostenibile ai pazienti, ottimizzando la produzione, raccolta dati e accreditamento dei centri clinici. Il settore delle #TerapieAvanzate rappresenta una delle aree più promettenti della medicina moderna, con la possibilità di trattare malattie rare e complesse attraverso approcci personalizzati. 🇮🇹 L'Italia ha la grande opportunità di diventare un leader mondiale nel settore delle Terapie Avanzate, ma per farlo deve affrontare subito queste sfide. La roadmap delineata dal progetto retreAT offre una visione chiara e concreta su come raggiungere questo ambizioso traguardo. 📘 Scarica qui il documento: https://lnkd.in/dApFqwSh
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𝗢𝗡𝗖𝗢𝗟𝗢𝗚𝗜𝗔 𝗧𝗘𝗥𝗥𝗜𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔𝗟𝗘: 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗖𝗔𝗠𝗕𝗜𝗔 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗜 𝗣𝗔𝗭𝗜𝗘𝗡𝗧𝗜? 🏥La medicina del territorio oggi è il 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶𝘁à. Che cosa vuol dire 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙧𝙚𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚? Il paziente, a seconda della tipologia di terapie di cui ha bisogno, come ad esempio le 𝙩𝙚𝙧𝙖𝙥𝙞𝙚 𝙙𝙞 𝙨𝙪𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 (𝘢𝘮𝘣𝘶𝘭𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘯𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢, 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦), non dovrà recarsi necessariamente in ospedale ma potrà accedere ad alcuni servizi sanitari anche presso luoghi di prossimità. Questo grazie ad 𝙪𝙣'𝙞𝙣𝙩𝙚𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞 𝙤𝙨𝙥𝙚𝙙𝙖𝙡𝙚-𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤, che comporterà anche un auspicabile 𝗱𝗲𝗰𝗼𝗻𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲, dove sarà garantita l'alta intensità di cura. Anche pazienti e caregiver trarranno beneficio da questa interazione, con 𝙪𝙣'𝙤𝙩𝙩𝙞𝙢𝙞𝙯𝙯𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙞, 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙞 𝙚 𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞, spesso pesanti e faticosi. ➡️Ascolta l'intervista condotta dalla Prof.ssa Antonella Campana, Patient Advocate di IncontraDonna, alla Dott.ssa Manuela Tamburo De Bella, Dirigente Medico Responsabile UOS Reti Cliniche Ospedaliere e Monitoraggio DM70/15 e Coordinatore dell’Osservatorio per il Monitoraggio delle Reti Oncologiche Regionali Agenas. https://lnkd.in/djmSJgJy 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 Amgen Italia
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Un incontro di grande interesse scientifico. Ho ricordato che la rivoluzione dell’FSE 2.0 e della disponibilità, per la prima volta nella storia della sanità italiana, di dati clinici dematerializzati per tutti gli italiani (il risultato di una intelligente attuazione del PNRR in questi ultimi due anni da parte del Dipartimento Trasformazione Digitale) cambia il paradigma nella ricerca medica e nella cura delle malattie.
Giovedì scorso abbiamo organizzato in I-Com, Istituto per la Competitività il Policy breakfast “La sanità del presente, la sanità del futuro. Le sfide Le sfide della ricerca per il settore delle Life Sciences”. Un grande piacere, ed onore, poter ospitare e dialogare con il Prof. Rocco Bellantone, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Dopo il suo keynote speech, uno stimolante dibattito con (in ordine alfabetico) Giovanni Bellini (Eli Lilly and Company), Giuseppe Bunone (Novavax), Sofia Ducci (GE HealthCare), Maria Foti (Merck), Lorenzo Leogrande (Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS), Giovanni Maga (CNR), Marcella Marletta (FAVO), Mauro Moruzzi (Presidenza del Consiglio dei Ministri), Andrea Picardi (Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico), Duccio Prosperi (FONDAZIONE PTV POLICLINICO TOR VERGATA), Annalisa Scopinaro (UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare), Paola Testori Coggi (@Mind) e Franco Vimercati (FISM).
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La Dr.ssa Emilie Venereau, responsabile del laboratorio di Rigenerazione Tissutale e omeostasi del nostro Ospedale, riceve un finanziamento da Extend, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato allo sviluppo di nuovi #farmaci e terapie innovative. Il progetto finanziato ha l’obiettivo di sviluppare una nuova #terapia per contrastare le manifestazioni cliniche delle distrofie muscolari, #malattie genetiche con un andamento degenerativo progressivo e potenzialmente invalidante. La volontà è quella di proseguire la nostra missione traslazionale: trasformare i risultati di #ricerca più promettenti in cure tangibili per i pazienti. Ogni giorno ci impegniamo nella ricerca di nuovi partner, aziende e investitori che condividano la nostra visione sull'innovazione dei prodotti, trasformandoli in tecnologie efficienti che rappresenteranno il futuro delle #cure mediche. #SanRaffaele #Research #Ricerca #DistrofiaMuscolare
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🩸🔬 Negli ultimi vent’anni, l’ematologia ha vissuto una straordinaria rivoluzione: grazie a terapie sempre più avanzate, la prognosi e la qualità di vita di migliaia di pazienti sono migliorate in modo radicale. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale di questa rivoluzione, è essenziale superare le sfide organizzative e regolatorie che ancora limitano il settore. Proprio per questo, oggi è stato presentato il Position Paper “Le frontiere dell’innovazione terapeutica e gli impatti sull’organizzazione in Ematologia”, realizzato da The European House-Ambrosetti con il supporto di #Novartis. Tra i temi chiave spicca la #governance: emerge la necessità di implementare un modello di coordinamento nazionale delle reti e dei percorsi ematologici/emato-oncologici per garantire una migliore gestione dei pazienti, maggiore equità nell’accesso e nella qualità dell’assistenza e favorire un dialogo costruttivo tra istituzioni, esperti e associazioni di pazienti, costruendo percorsi di salute più agili, efficaci e centrati sull’innovazione e sulla qualità delle cure. 👇 Come ha sottolineato Paola Coco, Chief Scientific Officer e Medical Affairs Head di Novartis: “L’ematologia è un’area in cui l’arrivo di nuove terapie potrà apportare benefici significativi, prolungando e migliorando la vita dei pazienti. Novartis è da sempre impegnata nello sviluppo dell’innovazione terapeutica, nella promozione dell’equità di accesso e nella collaborazione con la comunità medico-scientifica, le associazioni di pazienti e le istituzioni per affrontare insieme le sfide sanitarie del futuro. Un esempio concreto è la partnership con la Fondazione GIMEMA - Franco Mandelli Onlus per la creazione di LabNet, una rete che migliora la diagnosi e il trattamento delle malattie del sangue”. #ReimagineMedicineTogether
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Con l’obiettivo di garantire una corretta gestione del paziente con SCLC, è stata realizzata la prima 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝘂𝘀 𝗠𝗶𝗰𝗿𝗼𝗰𝗶𝘁𝗼𝗺𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗿𝗲𝗮 𝗠𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼, un progetto realizzato grazie al supporto tecnico di OPT- Soluzioni per il mondo Healthcare e alla sponsorizzazione di Roche S.p.A. I Centri coinvolti - arnas civico palermo, ISMETT, La Maddalena S.p.A. - Dipartimento Oncologico di III Livello, 𝗢𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗶 𝗥𝗶𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼 - hanno formalizzato un 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗰𝗶𝘁𝗼𝗺𝗮 e un 𝗰𝗿𝘂𝘀𝗰𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗞𝗣𝗜𝘀¸ atti a monitorare efficacia e appropriatezza delle prestazioni e tempistiche riportate nella Consensus. Conclusasi la formalizzazione documentale, il Gruppo di Lavoro ha monitorato oltre 30 KPIs - dall’accesso al percorso fino alle cure simultanee - per 18 pazienti, che rappresentano indicativamente il 23% dei casi di microcitoma dell’Area Metropolitana di Palermo: - Per la totalità dei Centri, l’𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 è avvenuto in modo appropriato - I 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗲𝗰𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 delle biopsie risultano adeguati alle necessità, tuttavia permangono delle difficoltà nell’ottenimento rapido delle refertazioni istologiche - La quasi totalità dei pazienti viene discussa in 𝘁𝗲𝗮𝗺 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 - Il 93% dei pazienti con malattia estesa sono stati trattati con 𝗶𝗺𝗺𝘂𝗻𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 - 𝗟𝗮 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 è stata 𝗿𝗶𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝟯 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗮𝗴𝗻𝗼𝘀𝗶 Board Scientifico: - 𝗔𝗥𝗡𝗔𝗦 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼: Responsabili Scientifici – Livio Blasi, Giuseppina Savio - 𝗜𝗦𝗠𝗘𝗧𝗧: Responsabili Scientifici – Sergio Rizzo, Sofia Cutaia - 𝗟𝗮 𝗠𝗮𝗱𝗱𝗮𝗹𝗲𝗻𝗮: Responsabili Scientifici – Gianfranco Mancuso, Antonella Marchese, Yasmine Grassi - 𝗢𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗶 𝗥𝗶𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼: Responsabili Scientifici – Francesco Verderame, Francesca Spinnato Leggi l'articolo completo sul blog: https://lnkd.in/dWkyr9hh
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