"Non basta mettere nello zaino l'Arva, la pala e la sonda, essere in buona forma per affrontare un'escursione. Bisogna avere una cultura della montagna e, ripeto, il saper rinunciare quando le condizioni sono rischiose" spiega Roberto Bolza, dal 2016 consigliere nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico
Post di Il Dolomiti
Altri post rilevanti
-
«Ci sono luoghi, e per fortuna sono ancora tanti, in cui l’ambiente naturale è più forte dell’uomo. Se là si verifica un imprevisto, sopravvivere è difficile. Questa consapevolezza non è però sufficiente a escludere l’avventura dentro l’ambiente originario dalle nostre attività: a spingere l’essere umano in montagna, o nel mare, è la passione, sinonimo dell’amore. Simili elementi, gli unici a dare un senso all’esistenza, giustificano la frequentazione delle aree che comportano un rischio». Hervé Barmasse, 47 anni di Valtournenche, alpinista e guida di livello internazionale, ha seguito a distanza la tragedia sul Gran Sasso. «Ogni incidente — avverte — è un caso unico da analizzare con calma e solo quando tutti gli elementi si chiariscono. Vanno evitate le conclusioni affrettate e la tentazione di puntare il dito contro le vittime. Anche gli alpinisti più prudenti e più esperti sono esposti a fattori imprevedibili, o irresistibili». Che idea si è fatto di quanto accaduto? «Prima di tutto va sottolineato un punto di vista forse personale, ma che è l’elemento cruciale di questa tragedia: a me risulta che uno dei due alpinisti ha avuto un problema e che il compagno è rimasto con lui. Se confermato, questo è lo spirito dell’alpinismo: il primo soccorritore è chi si trova con te, il primo anello della cordata. Un compagno non ti abbandona: una lezione per tutti». Ma cosa può essere successo? «Se a un infortunio segue una bufera di neve, in assenza di un riparo le possibilità di sopravvivere si riducono. In alta quota, oltre alle basse temperature, il vento fa la differenza». È giusto mobilitare decine di soccorritori, come già avvenuto per il salvataggio della speleologa intrappolata nell’Abisso Bueno a Fonteno, esponendoli ad alti rischi? «Il soccorso, in montagna e in mare, è un’originaria legge non scritta. Si va incontro al prossimo, sempre, senza considerare le cause dell’emergenza, o l’origine delle persone. Il valore della vita viene prima di ogni altra opportunità». Anche nel caso di evidenti imprudenze? «Non è questo il caso. Le vittime erano alpinisti esperti, preparati e ben equipaggiati. Si soccorre però anche il turista con gli infradito sul Monte Bianco: a fare la differenza dovrebbe essere la considerazione delle conseguenze altrui dell’irresponsabilità personale». Cosa intende dire? «La mia imprudenza espone al rischio chi mi soccorre e può sottrarre un aiuto tempestivo a chi ne ha bisogno senza alcuna colpa. Pagare l’intervento non basta a compensare la responsabilità morale». Condivide il coro di condanna via social, che tende a colpevolizzare chi si avventura in luoghi estremi? «No. La caccia al colpevole è un esercizio sterile. All’origine di ogni incidente c’è sempre qualcosa che non ha funzionato: un imprevisto naturale, un errore umano, una vulnerabilità fisica, un deficit di esperienza, o la somma di più fattori. Può capitare ovunque: il punto è che se succede in circostanze estreme non ti salvi». Co Prosegue Giampaolo Visetti
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🏔️ I dati riportati nel 2023 dal Soccorso Alpino e Speleologico sono allarmanti: oltre 12 mila missioni di #soccorso, che hanno visto i 7 mila operatori impegnati nel prestare le prime cure a più di 7.600 feriti. Nulla da fare, invece, per le 491 vittime degli incidenti. 🚵🏻♀️ L'escursionismo (42% dei casi) è l'attività più coinvolta , seguito dalla mountain bike (8%). Più contenuti i valori degli incidenti causati dal maltempo (4,3%), durante alpinismo classico (6%) e la raccolta dei funghi (3%). 🚨 Le cause principali? Cadute/scivolate (46%), incapacità durante l'attività (25,5%), malori (12%). Questi numeri ci ricordano quanto siano importanti la prudenza e il rispetto, una preparazione adeguata e un equipaggiamento tecnico adatto quando si affrontano le nostre magnifiche montagne. ✅ Ma la #prevenzione non sempre basta. In caso di imprevisti una copertura assicurativa può garantire tranquillità e protezione finanziaria durante tutto il periodo delle cure. Non lasciamo che un incidente rovini la nostra vacanza e il bilancio familiare. La #sicurezza di godersi la montagna con serenità ovviamente non ha prezzo! #CréditAgricoleVita #CréditAgricoleAssicurazioni #Assicurazioni #protezione #montagna
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Tra la tanta ironia sui social, bisogna plaudere al Comune di Roccaraso che in poche ore è stato capace di reagire e definire delle regole e delle procedure chiare in vigore già da questo fine settimana. Quanto accaduto può succedere ovunque in montagna, per molteplici ragioni: dall’impossibilità per molti di permettersi una settimana bianca, al ruolo dei social nel promuovere mete e località in modo spontaneo e spesso disordinato. È un fenomeno che vediamo riflesso anche nell’aumento degli interventi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che negli ultimi dieci anni ha effettuato tanti soccorsi quanti nei primi sessanta di attività, con un 25% di missioni legato alla sostanziale “incapacità durante l’attività svolta”. Chiudere, bandire, allontanare non può essere la soluzione. Diversificare i flussi, rendere consapevole il turista, definire regole e procedure (senza confinare la montagna in un recinto con un ticket d'ingresso) sono alcune delle soluzioni. Il giusto equilibrio tra consapevolezza, sicurezza, accessibilità e rispetto del territorio è, infatti, la vera sfida.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
... e anche questa ultima estate il #CorpoNazionaleSoccorsoAlpinoSpeleologico (come anche i Vigili del Fuoco e la Guardia di Finanza) ha avuto il suo bel da fare... interventi di tutti i generi e in tutte le condizioni. Interventi per incidenti da rischio residuo, quello che sebbene si mettano in campo tutte le accortezze del caso per evitarli rientrano in quelle situazioni che dimostrano che il rischio zero in attività di montagna, qualsiasi attività di montagna, non esiste. Ci sono poi gli interventi che negli ultimi anni sono in costante aumento e sono legati alla mancanza di consapevolezza di ciò che comporta andare per sentieri (anche facili) e quelli da inadeguatezza dei materiali utilizzati e inadeguatezza fisica. Su #CORRERE di Settembre, prima metto a confronto, vocabolario alla mano, passeggiate ed escursionismo e poi affronto l'aspetto dei materiali e di cosa ci deve essere nello zaino... sempre! #IoScrivoQui Editoriale Sport Italia #Escursionismo #MediaMontagna #AltaMontagna #Rischio #Consapevolezza #TrailWalking #Hiking #Trekking P.S. il #CNSAS pubblica tutti gli anni, normalmente a fine primavera, sui suoi canali di comunicazione i report degli interventi effettuati nell'anno precedente. Un lavoro meticoloso che racconta quello che combiniamo quando andiamo in giro per montagne... non solo a piedi ma anche in bici.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
𝗜𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝘃𝗲… 𝗰’𝗲̀ 𝗚𝗲𝗶𝗮𝘀 𝗥𝗧𝗜! A questo punto dell’anno, auguriamo a tutti una grande stagione sugli sci 😊 ma se si tratta di gestire un “𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗲𝘃𝗲” in sicurezza, nulla si può lasciare al caso. Come fare? Per una #pubblicaamministrazione, è fondamentale saper affrontare, in tempo reale, un piano neve efficiente. In caso di qualunque emergenza e precipitazione, #GeIAS viene in soccorso con la sua “gestione informatizzata” dei servizi, che mette in campo 𝗥𝗧𝗜, la sua soluzione smart per il tracciamento GPS delle flotte e la definizione dei piani di intervento, come il “piano neve”. GeIAS rende più efficienti i servizi, traccia le attività, aiutando a ridurre i costi e, soprattutto, migliora la sicurezza degli operatori e dei cittadini. Il monitoraggio in tempo reale dei dati permette poi di adeguare il piano sulla base di ogni evoluzione contingente. Bene, ora che sapete come gestire un piano neve… 𝘓𝘦𝘵 𝘪𝘵 𝘴𝘯𝘰𝘸, 𝘭𝘦𝘵 𝘪𝘵 𝘴𝘯𝘰𝘸 🎶 Scopri di più ➡️ https://lnkd.in/d7ZKgXYa #gestioneagile #geiasRTI
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
scelta infelice la foto, chiaramente invernale, per un articolo sulla fine dei ghiacciai perenni alpini. quale è il problema se si sciolgono i ghiacciai? semplicemente il lasciare un debito in eredità ai nostri figli. alcune logiche conseguenze possono essere: - disponibilità di acqua estiva a rischio 🚱 - perdita di biodiversità / estinzione di specie autoctone - instabilità delle montagne, con frane e smottamenti il tutto si traduce in soldi che i nostri figli dovranno pagare. ogni ritardo nostro si traduce in una moltiplicazione del loro debito. per tutti quelli come me interessati a lasciare il più possibile una eredità collettiva positiva ai propri figli, menziono volentieri la più semplice regola d'oro che mi viene in mente: ** pensa a come spendi i soldi 💰 ** da quando fai la spesa a quando scegli la vacanza, più una cosa è naturale, meno è il suo impatto ambientale. e tra l'altro è anche più buona bella e salutare. con un po' di pratica diventa facile e divertente! 😀 https://lnkd.in/eyWZ76_Z
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Poche regole per prevenire incidenti durante i trekking e per vivere la montagna in sicurezza: 📌 Massima prudenza su tutti gli itinerari, anche quelli più familiari, ricordati di avvertire qualcuno della tua destinazione e calcola bene la durata dell'itinerario. 📌 Non camminare durante le ore più calde della giornata, indossa abbigliamento tecnico traspirante e calzature adeguate. 📌 Porta nel tuo zaino una scorta d'acqua sufficiente (almeno 2,5 litri) ed un kit di pronto soccorso. 📌 Rinuncia all'escursione se non hai una idonea preparazione fisica. 📌 Prima di intraprendere escursioni valuta attentamente le previsioni e i bollettini meteo. Scarica l'app GRATUITA GEORESQ sul cellulare In caso di incidenti in montagna, ti permette di inviare un allarme direttamente alle Centrali Operative del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, comunicando posizione e percorso. Per scaricare l'APP GEORESQ: https://web.georesq.it/ #GeoResQ
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
#accaddeoggi Il 9 ottobre 1963 una grande tragedia sconvolge l’Italia. Sulla linea di confine tra le province di Belluno e di Udine, un’enorme frana precipita dal monte Toc nelle acque della diga del Vajont. L’onda che provoca scavalca ogni ostacolo e si riversa nella vallata sottostante con effetti devastanti, a causa dei quali i paesi di Longarone, Rivalta, Pirago, Villanova, Faè, Erto, Casso e Castellavazzo vengono spazzati via. Di questi centri abitati non restano che cumuli di macerie e di fango, sotto alle quali muoiono 2.500 persone. Nei luoghi colpiti dal disastro si concentrano in poche ore uomini e mezzi, e tra i soccorritori i vigili del fuoco assumono subito il ruolo di protagonisti. La diga del Vajont era ed è considerata un capolavoro di ingegneria. Al tempo la più alta del mondo (oltre 260 metri) e tuttora fra le più alte mai realizzate, resse all’impatto dell’onda e oggi suscita ammirazione e stordimento nei turisti che, reso il manufatto visitabile, si affacciano sull’abisso sottostante. Sul lato interno, la frana ha riempito gran parte del bacino. Su di essa è cresciuta la vegetazione. Lo squarcio nel monte Toc è ancora perfettamente identificabile, impressionante. Il Vajont è indicato come caso esemplare di disastro evitabile; il peggiore del genere verificatosi in Europa e uno dei più gravi al mondo. L’idea di realizzare un bacino idroelettrico nella valle del Vajont risale agli anni Venti e riprende vigore alla fine della Seconda guerra mondiale. La diga viene completata nel 1961. Già nel 1959, tuttavia, il geologo Edoardo Semenza (figlio di Carlo, progettista della diga) aveva rilevato la presenza di una vasta e profonda zona instabile. La apposita commissione parlamentare d’inchiesta istituita dopo il disastro produce tre relazioni contrastanti. Oggi, la Diga del Vajont si erge come un potente monumento storico e un sito di grande interesse turistico, testimoniando sia la grandezza ingegneristica che la tragedia umana. La diga, nonostante non sia più in funzione, attira ogni anno migliaia di visitatori, divenendo un luogo di riflessione e apprendimento.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
👉 La Montagna in Inverno... il Il KIT A.R.T.Va - Sonda - Pala: A COSA SERVE 🙄? ❌Non serve (quasi) a niente se non lo so usare e se non conosco le procedure di autosoccorso. ❌Non serve come dispositivo di protezione individuale. ❌Non serve a gestire/ ridurre il rischio. ❌Non compratelo solo per evitare possibili multe. 👉Serve a "garantire un idoneo intervento di soccorso" (D.Lgs. 40/2021). ✅Ovvero... SERVE INNANZITUTTO A SALVARE VITE. ALTRUI. Non è solo legge, è buon senso e scienza, perché: 📑- 1 metro cubo di neve pesa almeno 300 kg! (non lo sposto da solo); 📑- le probabilità di sopravvivenza di un travolto (senza politraumi) seguono una curva che si riduce con lo scorrere dei minuti: alte (90%) per i soli primi 15 minuti ca.; appena dopo crollano al 30% e via via si riducono... 📑- scavando "a mano" impiego moltissimo tempo (solo con la pala e idonee tecniche di scavo riduco i tempi). 🤝Nessuno può intervenire più velocemente di chi si trova sul posto! ✅📌I PRIMI SOCCORRITORI SONO I NOSTRI STESSI COMPAGNI DI USCITA. ✅👍I PRIMI SOCCORRITORI SIAMO NOI! "Non c'è sicurezza senza prevenzione e le precauzioni necessarie si devono conoscere con una corretta informazione e preparazione: Questa Associazione per tramite dei suoi Soci, è fondamentali nel creare una cultura della montagna e della sicurezza”. https://lnkd.in/dg2D92nr
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Previsioni per il 7 giugno, sereno mattina e pomeriggio. Umbria Cieli del tutto sereni sia al mattino che al pomeriggio su tutti i settori. In serata e in nottata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con assenza prevalente di nuvolosità. NAZIONALE AL NORD Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, addensamenti bassi sulla Liguria. Al pomeriggio locale instabilità lungo l'arco alpino con formazione di acquazzoni e temporali, soleggiato altrove. In serata e nella notte si rinnovano condizioni di tempo stabile con nuvolosità medio-alta in transito, isolati fenomeni possibili al Nord-Est. AL CENTRO Al mattino tempo stabile e asciutto... http://ow.ly/NPVU105vOQ4
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-