Marianna Martinoni, fundraiser, consulente e formatrice nel settore della raccolta fondi (Terzofilo | Fundraising per lo sviluppo del non profit), in particolare per le organizzazioni che operano in ambito culturale, accompagna da 20 anni le organizzazioni del settore che vogliono iniziare a coinvolgere donatori e sostenitori.
Tenendo conto dei dati a disposizione, Martinoni non nasconde alcune criticità nel fare fundraising in questo specifico settore: la propensione dei cittadini a donare per cause di tipo culturali resta bassa e soprattutto a volte diventa complicato chiedere un sostegno quando si paga già un biglietto per fruire delle attività.
Secondo la ricerca Donare 3.0 dello scorso maggio in cui è stato fatto un focus sul donare alla cultura dei donatori online ci sono diverse motivazioni per cui i cittadini decidono di sostenere un progetto o un’organizzazione che opera nel settore dell’arte o della cultura: impatto del progetto sul territorio, passione per arte e cultura, conoscenza dell’organizzazione oltre alla presenza di incentivi fiscali fortemente premianti per chi dona.
Tenendo conto di queste motivazioni, è importante che le organizzazioni culturali come musei, teatri, orchestre, biblioteche inizino a coinvolgere maggiormente potenziale sostenitori e raccontare anche l’impatto che generano su qualità della vita, salute, benessere e attrattività dei territori.
Se l’organizzazione culturale è in grado di modificare la propria comunicazione creando uno storytelling consapevole di quelli che sono gli effetti che le attività culturali producono sul territorio, allora si amplia il numero e la tipologia di leve che si possono usare per coinvolgere il donatore.
Un esempio recente è il progetto “Sciroppo di teatro” lanciato in Emilia Romagna, ma oggi arrivato anche a Torino e Roma, dove è il medico stesso a “prescrivere” al bambino l’andare a teatro riconoscendo la forte correlazione tra benessere, salute e fruizione culturale. Progetti come questi aprono nuove possibilità di coinvolgimento di donatori, percorribili sia da grandi realtà culturali, così dalle più piccole.
La vera sfida diventa quindi cambiare la narrazione, riuscendo a dimostrare l’impatto diretto che le attività legate all’arte e alla cultura possono avere.
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Innovation Coach and Playful Experiences Enabler
5 mesiE' stata una giornata molto significativa, ne ho parlato ieri in un pranzo in famiglia. Grazie Il Quinto Ampliamento per aver accolto Cocoon Pro in #WallsDown e grazie Dianova Italia e tutta la comunità di Cozzo per averci aperto le porte con tanto calore, professionalità, passione, competenza e trasparenza. Grazie Renato Pocaterra per aver fato accendere la scintilla che ha dato vita a tutto ciò.