Momento amarcord!!!
La storia di Malaguti
Dalle bici ai Mosquito
Nata nel 1930 a Bologna come rivendita e officina riparazioni per biciclette grazie ad Antonino Malaguti, un ventiduenne che a metà degli anni venti era stato una giovane promessa del ciclismo, la Malaguti divenne ben presto costruttrice di velocipedi.
Scampata ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e, data l'enorme richiesta di mezzi di locomozione del dopoguerra, nel 1949 iniziò a costruire un economico bicimotore con telaio a trave centrale di chiara derivazione ciclistica, dotato di trazione a rullo con motore Mosquito.
Fino alla prima metà degli anni sessanta la produzione Malaguti era diretta esclusivamente a ciclomotori economici destinati al trasporto di cose e persone, ma il boom economico e la motorizzazione di massa imposero la costruzione di ciclomotori per uso ludico, da parte dei quattordicenni.
Nel 1963, dopo aver concluso un contratto di fornitura con la Motori Franco Morini, viene presentato il ciclomotore sportivo 50 Gransport che ottiene un buon successo di vendite, particolarmente sul mercato francese dove è proposto con la denominazione 50 Olympique.
Nei decenni successivi videro la luce altri modelli dal buon successo commerciale come il Fifty del 1974, uno dei tuboni di maggior successo; nel 1985 venne presentato il Malaguti Runner 125 (che vedete nella foto) una motocicletta enduro.
Negli anni successivi la produzione venne spostata verso il settore degli scooter; nel 1994 venne presentato quello di maggior successo, il Phantom, la cui vendita continuò per tredici anni, concludendosi a fine 2007.
Nei primi anni duemila investe massicciamente nel settore degli scooter medio-grandi portando in produzione numerosi modelli dai compatti Ciak e Centro fino ai più grandi Madison, Blog, Password e SpiderMax con motore 500.
I propulsori sono forniti da Yamaha, Piaggio, Minarelli e Keeway Motors.
La sinergia presente ormai da molti anni tra Ducati e Malaguti, in cui da tempo lavorano anche il figlio Learco (nome imposto in onore di un grande amico di Antonino, Learco Guerra,) e i nipoti Marco e Antonino (stesso nome del nonno), è testimoniata dal fatto che questa azienda spesso produca modelli e repliche griffate Ducati Corse. Tra gli ultimi modelli in produzione si registra il ritorno alla produzione di motociclette stradali di concezione classica come il Drakon.
La chiusura
L'azienda, da tempo in difficoltà, ha annunciato il 10 ottobre 2011 la chiusura dell'attività produttiva entro novembre dello stesso anno, dopo avere cercato senza successo un partner che potesse supportare la crescita a livello internazionale.
Nel 2018 la famiglia Malaguti cessa definitivamente l'attività di assistenza e concede la licenza di utilizzo del marchio al gruppo austriaco KSR Group, il quale ha annunciato all'EICMA dello stesso anno una nuova gamma con motore di origine Piaggio.
Fonte Wikipedia
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