L’Associazione Internazionale dei Lavoratori (ILA) ha annunciato la possibilità di uno sciopero nei porti della East Coast degli Stati Uniti, alimentato da dispute su contratti di lavoro, richieste di migliori condizioni salariali, e garanzie occupazionali. Questa tensione potrebbe sfociare in un’interruzione delle operazioni portuali, con potenziali ripercussioni sulla catena di approvvigionamento globale. Per ITS, azienda leader nella logistica, comprendere le cause di questa possibile azione sindacale è essenziale per prepararsi adeguatamente. Se lo sciopero dovesse verificarsi, potrebbero emergere ritardi nelle spedizioni, congestioni nei porti e incrementi nei costi operativi. Per minimizzare l’impatto, ITS consiglia ai propri clienti di pianificare in anticipo, esplorare porti alternativi e mantenere una flessibilità operativa. ITS è pronta a supportare i propri clienti, monitorando la situazione da vicino e fornendo soluzioni personalizzate per garantire la continuità delle operazioni logistiche. La nostra rete globale ci permette di adattarci rapidamente ai cambiamenti, assicurando che le spedizioni raggiungano le loro destinazioni in modo efficiente. Invitiamo i nostri partner a rimanere aggiornati e a collaborare strettamente con noi per sviluppare strategie proattive in risposta a questa possibile interruzione. ITS continuerà a fornire informazioni tempestive e a lavorare per mitigare ogni possibile impatto sulle operazioni logistiche.
Post di INTERNATIONAL TRANSPORT SOLUTION S.R.L
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mala tempora currunt... Migliaia di portuali statunitensi sono entrati in sciopero oggi 1 ottobre per chiedere salari più alti e maggiore sicurezza sul lavoro. Questo è il primo sciopero nei porti della costa orientale e del Golfo dal 1977, causato da un lungo stallo nelle trattative tra l’International Longshoremen’s Association (ILA) e la United States Maritime Alliance (USMX). Lo sciopero coinvolge circa 25.000 lavoratori e bloccherà le operazioni in molti porti su entrambe le coste e nel Golfo. L’ILA chiede aumenti salariali significativi e un divieto totale sull’uso di gru automatizzate e camion per il trasporto dei container. Il governo americano ha , al momento , mantenuto una posizione neutrale, rispettando i diritti di contrattazione collettiva. È evidente che l’impatto economico di uno sciopero prolungato per gli USA potrebbe essere incalcolabile, con la certezza di aumenti dei costi dei beni di consumo e carenze di prodotti, soprattutto in vista delle festività ma quel che più ci riguarda considerando il volume delle esportazioni italiane verso gli Usa l’altrettanto incalcolabile impatto sui costi di spedizione verso gli Stati Uniti per chiunque e da qualsiasi paese del mondo abbia in corso traffici marittimi. A ciò si aggiungeranno ritardi nelle consegne locali a causa dell’impossibilità di effettuare le movimentazioni portuali necessarie. Come già accaduto durante la pandemia mondiale di qualche anno fa, con il blocco dei porti si configurano lunghe attese in rada delle navi e, nello scenario peggiore, un blocco totale delle esportazioni verso gli USA, interrompendo così la fondamentale supply chain globale. Possiamo ipotizzare che almeno temporaneamente, sulla East Coast, i porti canadesi potranno assorbire parte del traffico se le compagnie di navigazione decideranno, per causa di forza maggiore, di dirottare più a nord le loro navi. Tuttavia, i porti canadesi sono già ampiamente sotto pressione e minacciati dallo sciopero delle ferrovie nazionali, che, se confermato, annullerebbe qualsiasi senso nel dirottare le navi verso il Canada. In conclusione, si tratta di una situazione potenzialmente esplosiva per la quale al momento non si vede una soluzione a breve termine. Naturalmente, le maggiori compagnie di navigazione hanno già annunciato (a partire dal 10/10/2024) l’applicazione di un “emergency surcharge” per le rotte verso gli USA pari a USD 1500/TEU. Come se non ne avessimo già abbastanza…
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Da mesi ormai non si parlano più. I sindacati dei portuali americani (International Longshoremen’s Association) e l’associazione che rappresenta i porti della costa Est degli Stati Uniti sono ai ferri corti. Perché i camalli americani chiedono un aumento della paga del 10% e la controparte lo ritiene irricevibile.La conseguenza, dopo mesi di tensione che ha portato le trattative alla rottura, è che le banchine americane ora sembrano desinate a fermarsi: i sindacati da oggi sono pronti a dettare lo stop di 45 mila lavoratori dei porti della East Coast, da Boston a Houston. Ancora poche ore per trovare un’intesa che sembra molto difficile, poi alle 12 ora americana, su quelle banchine la merce rimarrà ferma. Per gli Stati Uniti si tratta di un avvenimento epocale. Perché economicamente lo sciopero farà perdere più di 2 miliardi di dollari ogni settimana. E le ripercussioni sulla catena logistica saranno pesantissime: navi ferme nei porti e merce impossibilitata a raggiungere il grande mercato degli Stati Uniti L'articolo di Simone Gallotti 👇
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📣🔔🇪🇦 Le due principali sigle sindacali Spagnole hanno annunciato uno sciopero di sette giorni, in date stabilite da ottobre e fino a Natale, per tutti gli autisti professionisti del Paese. Si prospettano serie ripercussioni su tutta la filiera, dato che è stimato il coinvolgimento di circa mezzo milione di lavoratori. 📌🗓️Le date degli scioperi attualmente pubblicate per il 2024 sono: ◾ Lunedì 28 ottobre 2024 ◾ Lunedì 11 novembre 2024 ◾ Giovedì 28 novembre 2024 ◾ Venerdì 29 novembre 2024 ◾ Giovedì 05 dicembre 2024 ◾ Lunedì 09 dicembre 2024 ◾ Lunedì 23 dicembre 2024 ‼️I sette giorni di sciopero coincidono con date chiave per il commercio, come ad esempio il Black Friday e il periodo natalizio. Al momento è molto difficile prevedere come questo sciopero influenzerà i trasporti in Spagna, ma si teme un forte impatto negativo sulla distribuzione e sul trasporto nazionale Spagnolo. 🚚 #spagna #sciopero #distribuzione #autisti BARBIERO S.p.A. - spedizioni internazionali
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Ripresa del settore dopo lo sciopero dei porti USA: Due settimane di stabilità Sono passate due settimane dalla conclusione dello sciopero nei principali porti statunitensi, e la situazione logistica sta gradualmente tornando alla normalità. Il settore ha visto una riduzione delle congestioni, ma lo smaltimento completo delle code delle navi è ancora in corso. Questo periodo di ripresa è cruciale per migliorare la fluidità delle operazioni e garantire tempi di consegna più stabili. La nostra azienda è impegnata a ottimizzare il flusso delle merci per i nostri clienti, approfittando della ritrovata operatività nei porti. Continueremo a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione per garantire un servizio rapido ed efficiente, minimizzando l’impatto di eventuali ritardi residui.
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𝗟𝗼𝗴𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮: 𝘀𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗘𝗮𝘀𝘁 𝗖𝗼𝘀𝘁 Sulle pagine di tutti i giornali leggiamo che è iniziato lo sciopero dei portuali della East Cost a tempo indeterminato. Lo sciopero interessa 36 porti situati tra la costa orientale e il Golfo del Messico; l’astensione dal lavoro, proclamata dall’International longshoremen’s association (Ila), coinvolge circa 45mila addetti e paralizzerà le attività di scali in grado di movimentare tra il 40 e il 50% dei volumi di tutti i porti statunitensi. Le perdite di volume in un mese, potrebbero raggiungere i 2 milioni di contenitori. 👉 Gli operatori puntano sul cargo aereo Lo sciopero, peraltro, si inserisce in un momento cruciale per la politica statunitense, visto che mancano 36 giorni alle elezioni presidenziali; e il Presidente uscente Biden ha già dichiarato di non voler intervenire per fermare la protesta. Per cercare, dunque, di arginare i problemi che si verranno a determinare, dicono gli spedizionieri, «𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜𝑛𝑎𝑡𝑎, 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑊𝑒𝑠𝑡 𝐶𝑜𝑎𝑠𝑡 (𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑎𝑛𝑎𝑑𝑎), 𝑚𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑔𝑜 𝑎𝑒𝑟𝑒𝑜 𝑒 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑐𝑐𝑢𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑡𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜». Chi di voi sta già fronteggiando problematiche su questo tema? #export #logistica #comark #usa
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Inevitabilmente tutto ciò impatta anche sui porti italiani. Il problema della congestione dei porti richiederebbe un intervento urgente da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di settore.
https://lnkd.in/euA_2iNM A distanza di un anno dall'inizio degli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, la guerra tra i lavoratori portuali della East Coast statunitense e l'associazione datoriale dell'USMX, rischia di rappresentare l'innesco per una nuova riduzione dell'offerta, con tutti i danni collaterali del caso... Angelo Roma Raffaello Cioni Armando Giacomo Parnasso Simone D'Angelo Gian Enzo Duci Alessandro Panaro Alessandro Ferrari Jari De Filicaia Davide Magnolia Giles Foster Michela Canale #USA #porti #trasporti #infrastrutture #traffici #lavoro #sciopero
Sciopero nei porti USA, la miccia di una nuova crisi globale?
https://www.portnews.it
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📢 Notizia di attualità per il settore della logistica: lo sciopero nei porti della costa est degli Stati Uniti continua! I lavoratori portuali hanno iniziato uno sciopero che sembra destinato a durare a lungo. Anche la Casa Bianca, attraverso il presidente Joe Biden, ha espresso sostegno ai portuali, chiedendo alla Usmx di presentare un'offerta salariale "equa e appropriata" per riconoscere l'importante contributo di questi lavoratori essenziali. Nel frattempo, vettori come MSC e CMA CGM hanno già introdotto sovrapprezzi per compensare l’impatto dello sciopero. Gli effetti del blocco si stanno già facendo sentire, con un aumento della congestione dei porti e dei costi operativi, e si prevede che la situazione possa aggravarsi nei prossimi giorni, coinvolgendo anche i terminal in Canada. Restate aggiornati per conoscere l’evoluzione della situazione, che potrebbe avere ripercussioni significative sull’intera catena di approvvigionamento internazionale. #Logistica #ScioperoPortuale #StatiUniti #Trasporti #Cargo #CutilloCargoSolutions #SupplyChain #TrasportoMarittimo
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⚓ Situazione Attuale Sciopero Storico: Iniziato il 1 ottobre 2024, coinvolge circa 45.000 lavoratori portuali in 36 porti dalla costa del Maine fino al Texas. Motivo dello Sciopero: Interruzione delle trattative tra l'International Longshoremen's Association (ILA) e la United States Maritime Alliance (USMX) riguardo a contratti e aumenti salariali. 💰 Richieste dei Lavoratori Aumento Salariale: I lavoratori hanno respinto un'offerta di aumento del 50% in sei anni, ritenendola insufficiente; chiedono invece un incremento del 77% per sedersi al tavolo delle trattative. Controllo sull'Automazione: Richiesta di divieto dell'uso di mezzi automatizzati durante le operazioni portuali per evitare licenziamenti. 📉 Impatti Economici Volume di Scambi: Lo sciopero interessa porti che gestiscono circa il 50% del volume commerciale americano, con effetti immediati su container e consegne di auto. Costi Stimati: Si stima che l'impatto economico possa essere di almeno 5 miliardi di dollari per settimana di sciopero, con conseguenze dirette su beni di consumo e materie prime come cacao e zucchero. Rischio Inflazionistico: Il blocco delle attività portuali potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche, complicando ulteriormente il lavoro della Federal Reserve. ⚠️ Rischi Aggiuntivi Catene di Approvvigionamento: Le catene globali erano già sotto pressione a causa di eventi recenti come conflitti in Medio Oriente e problemi logistici nel Canale di Panama. Lo sciopero aggiunge ulteriore incertezza economica. In sintesi, lo sciopero dei lavoratori portuali americani rappresenta una crisi potenzialmente devastante per l'economia statunitense e globale, con ripercussioni che potrebbero estendersi oltre il settore portuale stesso. #sciopero #porti #USA #economia #crisi #inflazione #lavoro #sindacati #commercio #globale #catenadiapprovvigionamento #logistica #trasporti #ILA #USMX #FIMCISL
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🚢 Aggiornamento Importante: Sciopero nei porti USA - Costa Est A partire dal 15 gennaio, potrebbe verificarsi un nuovo sciopero nei principali porti della costa est degli Stati Uniti. 📍 ITS sta monitorando la situazione da vicino per garantire il supporto necessario ai propri clienti e minimizzare gli impatti sulla supply chain. Rimanete aggiornati con noi per ulteriori sviluppi! #ITS #SupplyChain #Logistica #PortiUSA #Sciopero
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Sciopero C. Vesuviana, Cumana, C. flegrea e Metro Aversa EAV dell'11 Aprile Per l’11 aprile 2024 è stato indetto dalle organizzazioni sindacali CGIL e UIL uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle 09:00 alle 13:00. Uno sciopero che affornta tematiche cruciali come la sicurezza sul lavoro, la riforma fiscale e l’evoluzione del modello imprenditoriale. Ecco le motivazioni dello sciopero, le fasce garantite e gli orari di partenza per Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea e Metrocampania Nordest. Le motivazioni dello sciopero Lo sciopero dell’11 Aprile verte su 3 punti cruciali: Rivendicazioni che sottolineano l’esigenza di un cambiamento sostanziale nelle politiche lavorative e imprenditoriali dell’Italia, da sempre poco focalizzata su i temi della sicurezza e della […] #circumflegrea #Circumvesuviana #cumana #Metrocampania_nordest https://lnkd.in/dPjAeQ6C
Sciopero Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea dell'11 Aprile
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