Il 15 giugno si è conclusa, presso il nostro presidio di Carate Brianza, l’edizione 2024 di Cafè Alzheimer. Pazienti e #caregiver sono tornati a confrontarsi in presenza, partecipando con costanza a tutti gli appuntamenti organizzati dai nostri medici, professionisti sanitari e volontari di Associazione Felicemente Segui l'Onda, con una partecipazione media di 50 persone per incontro. La dr.ssa Federica Peroni, psicoterapeuta, ha guidato questi incontri attraverso un percorso di #medicina narrativa, stimolando i partecipanti a esprimere i loro vissuti tramite parole, immagini e poesie sul tema del tempo e del suo valore. Durante questi incontri è emersa la necessità di condividere il difficile cammino che ogni paziente vive insieme al proprio caregiver. La possibilità di relazione è risultata fondamentale per affrontare la malattia con maggiore serenità, e per rendersi conto di non essere gli unici ma soprattutto di non essere soli. L’edizione si è conclusa con la lettura della poesia Invincibile Estate di Albert Camus e con un #arrivederci a settembre. #Health #Hospital #Alzheimer
Post di Istituti Clinici Zucchi
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Il morbo di #Alzheimer è una delle grandi sfide del presente quando si parla di salute, e in una nazione caratterizzata da una popolazione che invecchia è chiaro come nei prossimi anni avrà un impatto sempre maggiore. Dobbiamo considerare gli effetti e le conseguenze che avrà a livello economico, sanitario, ma anche emotivo per i malati e i caregiver. Qui vi racconto a che punto siamo (anche qui a Bergamo) con le innovazioni tecnologiche per la diagnosi e le terapie per questa patologia neurodegenerativa, con un focus sulla #neurogenomica e l'IA: https://lnkd.in/eQU5p76S
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Le tre «esse» strategiche per l'Alzheimer di Marco Trabucchi UTILI RIFLESSIONI 💜
Le tre «esse» strategiche per l'Alzheimer
corriere.it
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L'alleanza è forza. 🤝 Oggi ci uniamo a celebrare la forza e la resilienza di tutte le persone affette da sclerosi multipla, una condizione cronica che richiede un approccio integrato e personalizzato. Le esigenze del singolo possono variare significativamente, ecco allora che l'alleanza medico-paziente diviene il cuore di un approccio efficace alla terapia. Questo approccio non solo migliora gli esiti clinici, ma aumenta la soddisfazione del paziente e la qualità complessiva della cura. La nostra alleanza è la nostra forza! #WorldMSday #MSConnections #MyMSDiagnosis
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Presto inizierà il corso per familiari che hanno voglia di capire un po’ meglio questo mondo che dovranno conoscere e condividere con i loro genitori o coniugi. #consapevole #malattia #demenza #alzheimer
In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, la Dott.ssa Cristina Sbaglia ci ricorda l'importanza della terapia occupazionale per le persone affette da questa malattia. Promuovere, per quanto possibile, l'indipendenza e il benessere delle persone con Alzheimer è fondamentale.
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Parlare di qualità di vita e di assistenza palliativa significa tutt'altro che ridimensionare il macro mondo per molti aspetti inesplorato e forse per altri inesplorabile delle persone ammalate di malattie inguaribili e dell'entourage che sta loro vicino. Cimentarsi anche qui secondo scienza e coscienza, certo tecnica, ma anche molta umanità in questioni non solo cliniche ma spesso anche etiche. Significa prendere decisioni importanti, perché nessuno degli operatori in cure palliative dice "tanto sta morendo..." Perché ogni persona che, con le competenze di medicina palliativa si prende cura di chi ne ha bisogno epondera ogni decisione, condivide ogni scelta, consiglia ogni inizio o fine terapia in maniera certosina e talora faticosa. Abbiamo bisogno dei racconti di chi curiamo e dei racconti dei colleghi che li hanno curati prima di noi. Dire che le cure palliative prediligono la qualita' di vita quando sulla quantità non è più possibile impattare, èriduttivo se non si scende a fondo nel significato pieno delle parole "qualità di vita". I palliativisti sanno bene come ogni decisione si ripercuota sulla fragilità dei corpi e degli animi di chi assistono. E sanno anche che il rovescio della medaglia dell'accamimento terapeutico è l'accanimento palliativo, cioè l'astensione da cure prima del tempo e del necessario. È impegnativo essere un palliativista. Bisogna avere forti convincimenti personali, bisogna formarsi tanto ed in continuazione, bisogna accrescere le proprie competenze specifiche, come ogni altro medico di branche specialistiche. È impegnativo essere un palliativista come è impegnativo essere un buon medico. Non siamo operatori della morte, ma della vita!
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Perché siamo nel nuovo caffè Alzheimer di Pavia promosso dal progetto Ricor-Dare? Per noi significa un grande traguardo. Karin, Lucrezia e Chiara hanno seguito la formazione per diventare Operatori Certificati Validation, un modello per relazionarsi con persone con danno cognitivo. Facciamoci raccontare direttamente da loro come l’hanno vissuto: Chiara Casiraghi: un percorso impegnativo ma bello! Ho imparato che per ascoltare davvero devo mettere a tacere le mie emozioni, per dare spazio a quelle dell’altro. Solo in questo modo mi permetto un senso di accoglienza totale, utilissima nel lavoro di tutti i giorni in Cooperativa. Lucrezia Bianchi : ho imparato l’importanza dell’ascoltare le storie di vita del nostri clienti. Tendiamo sempre a intervenire sui bisogni presenti, ma gli anziani con demenza sono la loro storia e le loro passioni. Questa visione più ampia della persona mi permette di lavorare e accogliere in maniera più profonda il bisogno con risultati molto più qualitativi per l’assistito. Karin Keller: ho voluto fortemente coinvolgerci nel Validation perchè attualmente con la demenze non ci sono percorsi terapeutici sulle cause ed è importante avere delle tecniche che ci permettono di relazionarci con i malati ma anche di passarle alle famiglie. #ricordare #validation #demenze #pavia
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Hai bisogno di aiuto a casa? Le storie di successo di Gruppo Sanimedica ti ispireranno! Dall'assistenza post-operatoria al supporto per anziani, le nostre soluzioni personalizzate migliorano la qualità della vita nel tuo ambiente domestico. Scopri le storie di chi ha già beneficiato dei nostri servizi sul nostro blog aziendale: https://lnkd.in/dqqS-sQn #assistenzadomiciliare #qualitadellavita #GruppoSanimedica #miglioramento #soluzionipersonalizzate #curadellacasa #professionisti #consulenzagratuita Non esitare a contattarci per una consulenza personalizzata senza impegno. Insieme, troveremo la risposta più adatta alle tue esigenze specifiche. Cosa aspetti? Visita il nostro blog e lasciati ispirare!
Assistenza domiciliare: storie di successo che migliorano la qualità della vita
https://www.grupposanimedica.it
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⚠ Nevra e il Sistema Sanitario: un partenariato cruciale per il benessere dei pazienti⚠ L’associazione Nevra nasce per essere a fianco delle persone affette da dolore neuropatico di origine traumatica e infiammatoria con l’obiettivo di arrivare al riconoscimento del relativo danno riportato. A oggi, esiste infatti un vuoto normativo e, ancora troppo spesso, il dolore neuropatico che, per sua stessa natura, tende a essere cronico e accompagnare le persone nella vita di tutti i giorni è considerato come il sintomo di una qualche malattia. Il silenzio della giurisprudenza e la difficoltà nel formulare una diagnosi certa non sono le sole criticità avvertite quando si parla di dolore cronico. Come riporta il 1° Rapporto Censis-Grünenthal Vivere senza Dolore, il Piano Nazionale delle Criticità non inserisce questo tipo di dolore nell’elenco delle patologie croniche, scelta che ci lascia stupiti di fronte a numeri che parlano da soli. 13 milioni di italiani soffrono di dolore cronico e per il 19% di loro i tempi d’attesa per una diagnosi possono sfiorare i 10 anni. Siamo consapevoli dell’impossibilità oggettiva per queste persone di guarire completamente, ma ciò non significa che non si possa e non si debba aiutarle a convivere dignitosamente con la propria condizione arrivando a migliorarne lo stato clinico e funzionale mettendo sotto controllo la sintomatologia, prevenendo forme di disabilità e riducendo l’impatto negativo sulla qualità della vita. Per fare tutto ciò, sono indispensabili scelte medico-assistenziali appropriate e percorsi di assistenza dedicati e continuativi nel tempo con presa in carico dei pazienti ai quali devono essere garantiti servizi sanitari e sociosanitari adeguati. In un simile contesto, l’intervento del Sistema Sanitario Nazionale è fondamentale per tratteggiare la strada da seguire al fine di attenuare la sofferenza dei pazienti e ridurre il peso del care-giving, il costo umano per i familiari e la spesa per le persone e le imprese o gli enti per cui i malati lavorano. Anche noi di Nevra siamo convinti che sia arrivato il momento di agire perché, in caso contrario, si arriverà a un probabile incremento progressivo dei costi economici, sociali e sanitari di una patologia cronica che racchiude certamente una molteplicità di cause, è trasversale ad altre patologie, ma si riflette negativamente su più dimensioni. Segui gli aggiornamenti su ➡https://www.nevra.it/ #Nevra #doloreneuropatico #giurisprudenza #spesasanitaria #diritti
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💣 20 giornate intere ogni anno per recarsi in ospedale e sottoporsi a visite e terapie. Questo è all’incirca l’impegno richiesto ad una persona con malattia di Fabry per gestire la propria patologia che, essendo multisistemica, comporta un’enorme difficoltà nel far combaciare gli appuntamenti con tutti i diversi specialisti. Nel 2023 abbiamo realizzato con AIAF APS un’indagine per analizzare l'accesso ai servizi, la distribuzione geografica e le caratteristiche demografiche dei pazienti Fabry. La survey raccoglie la voce di oltre 110 persone su un popolazione stimata di più di 1000 pazienti, provenienti da 37 centri sui 49 principali centri di riferimento in Italia. I risultati hanno portato alla luce insoddisfazione verso il medico, il centro o la gestione delle visite e, soprattutto, come la gestione onerosa della patologia si ripercuota gravemente sulla sfera personale e lavorativa. Per questo, insieme alla Presidente di AIAF APS Stefania Tobaldini riteniamo fondamentale andare avanti con il progetto Caring Fabry, per “coinvolgere e sensibilizzare un numero significativo di centri italiani di riferimento per la patologia, al fine di arrivare a una standardizzazione della presa in carico che permetta di conciliare fattivamente la dimensione lavorativa, personale e sanitaria delle famiglie che convivono con la malattia”. 👉 Scorri il carosello per vedere i risultati della survey! Hai un’esperienza simile? Conosci altre malattie che hanno un impatto tale sulla sfera lavorativa? 👇 Scrivicelo nei commenti. 👇Nei commenti trovi anche il link per approfondire il progetto ed i risultati della survey! #malattiadifabry #malattierare #salute #survey #lavoro #medicina #sanità #ricerca
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Dolore cronico: ne soffrono 14 milioni di italiani e più del 40% già da un decennio. Curarlo con gli stimoli elettrici è possibile, evitando uso di farmaci e relativi effetti collaterali, soprattutto per gli over 65 Preoccupa la situazione di quanti soffrono di dolore cronico (14 milioni gli italiani) di cui circa 4 milioni soffrono di un dolore non adeguatamente trattato e 1 su 3 ha dovuto attendere più di 5 anni per una diagnosi definitiva. Situazione critica per gli over 65che possono evitare di farmaci contro il dolore evitando anche gli effetti che ne derivano L'utilizzo della radiofrequenza per il trattamento del dolore cronico negli over 65 che assumono già tanti farmaci, può comportare significativi vantaggi. Si tratta di un approccio che offre un sollievo personalizzato dal dolore, minore esposizione ai farmaci e una migliore qualità di vita. “Sono 14 milioni gli italiani che soffrono di dolore cronico e che molti di questi (circa 4 milioni) soffrono di un dolore non adeguatamente trattato. Più del 40% dei pazienti soffre di dolore cronico da oltre 10 anni e 1 su 3 ha dovuto attendere più di 5 anni per una diagnosi definitiva. Questo comporta gravi ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti - interviene DE CAROLIS - e sicuramente una strategia auspicabile è la presa in carico precoce del paziente da parte dei centri specializzati di terapia del dolore”. PROBLEMA MOLTO DIFFUSO TRA GLI OVER 65 “L'invecchiamento è spesso accompagnato da una serie di patologie croniche, e molti anziani si trovano a dover gestire un elenco sempre più lungo di farmaci per trattare queste condizioni. Sappiamo che anche se i farmaci sono essenziali per il controllo di molte malattie, possono causare effetti collaterali o interazioni indesiderate. Nel caso del dolore cronico molti diffuso tra gli over 65 - spiega DE CAROLIS Past President di FederDolore SICD - l'uso della radiofrequenza per il trattamento del dolore cronico può offrire numerosi vantaggi per gli anziani, migliorando la loro qualità di vita e riducendo la dipendenza dai farmaci”. SI ACCORCIA LA LISTA DEI FARMACI Uno dei principali vantaggi della terapia con radiofrequenza è che può offrire sollievo dal dolore senza la necessità di aggiungere farmaci all'elenco già complesso di medicinali che molti anziani assumono quotidianamente. “Questo aspetto è particolarmente significativo perché l'uso eccessivo di farmaci può comportare problemi come effetti collaterali indesiderati, interazioni tra farmaci e un aumento del rischio di cadute e incidenti” A differenza di molti farmaci – prosegue DE CAROLIS - che possono causare effetti collaterali indesiderati come nausea, vertigini o disturbi gastrointestinali, la terapia con radiofrequenza è generalmente ben tollerata e presenta un basso rischio di complicazioni”. CONTINUA A LEGGERE https://lnkd.in/dwP8Y9hr
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