🌍 L'Istituto Sicurezza Sociale di San Marino al Congresso Nazionale della SITAB 🌍 Fino a domani, 18 ottobre, il Congresso Nazionale della Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) a Rimini vedrà la partecipazione attiva dell'Istituto Sicurezza Sociale di San Marino! 🇸🇲💪 Il modulo di Pneumologia dell’ISS è protagonista, con la partecipazione del Dr. Enrico Rossi, Direttore della UOC di Geriatria, in qualità di Co-Presidente dell'evento. Il tema principale? "Tabacco e non solo: i problemi, le soluzioni". 🗣️🚭 Durante il Congresso, si discuterà di prevenzione, diagnosi e trattamento del tabagismo e dei danni legati al fumo. Particolare attenzione sarà riservata alle nuove sfide, come i prodotti a base di nicotina e il fumo tra i giovani. 🧑⚕️🧑🎓 Le nostre dottoresse dell'ISS, Chiara Gasperoni e Valentina Conti, tratteranno argomenti cruciali come la connessione tra fumo e demenza, e la relazione tra apnee notturne e tabagismo. Inoltre, la dott.ssa Francesca Zavoli condividerà i dati promettenti del percorso di dismissione tabagica del nostro ambulatorio di pneumologia tramite terapia con citosina: l’82% dei pazienti trattati ha smesso di fumare! 🌬️💼 Siamo orgogliosi di essere in prima linea nella lotta contro il tabagismo! 💙
Post di Istituto per la Sicurezza Sociale
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Su iniziativa dell’Onorevole Ilenia Malavasi, si è tenuta la conferenza stampa “Associazioni di pazienti nei processi decisionali: il punto della situazione e le proposte di legge nel percorso di coinvolgimento delle associazioni di pazienti nei processi decisionali” presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. L’iniziativa ha lo scopo di riaccendere l’attenzione sulla Proposta di Legge - in attesa di calendarizzazione - AC 1326, volta a disciplinare la “partecipazione delle associazioni di pazienti e delle organizzazioni di cittadini ai processi decisionali pubblici in materia di salute”. All’iniziativa sono intervenuti l’Onorevole Ilenia Malavasi, Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; l’Onorevole Vanessa Cattoi, coordinatrice alla Camera dell’Intergruppo “Insieme per un impegno contro il cancro”; Isabella Cecchini Direttrice Primary Market Research IQVIA Italia; Tonino Aceti Presidente di Salutequità; Federica Balzani Associazione AISM(Associazione Italiana Sclerosi Multipla); Giovanna Campioni AssociazioneAICCA (Associazione Italiana Cardiopatici Congeniti bambini e Adulti); Ludovica Donati Associazione APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici Fondazione Corazza); Ilaria Galetti Associazione GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia). #CoinvolgimentoPazienti #SalutePartecipata #DirittiDeiPazienti #EmpowermentPazienti #DirittiDeiPazienti Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/dwetfK37
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Condivido la sintesi del mio intervento a Salute Direzione Nord
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Lo scorso 16 gennaio si è tenuta la terza edizione degli Stati Generali della Comunicazione per la Salute, promossa da Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali e PA Social presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" IRCCS. Per chi convive con una malattia rara, comunicare non è solo uno strumento, ma un elemento essenziale per migliorare il percorso di cura e la qualità della vita. Come sottolineato dagli organizzatori, sempre più spesso la disinformazione prodotta dalle fake news, porta i cittadini ad avere una visione distorta della realtà che si traduce in decisioni sbagliate. Il tema di quest’anno “𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐍𝐚𝐫𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐋𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀”, ha riguardato da vicino questo e molti altri aspetti, discussi in confronti con più di duecento esperti tra giornalisti, tecnici e comunicatori provenienti da tutte le Aziende sanitarie del Paese. Una comunicazione efficace è lo strumento che oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, può contribuire a colmare i vuoti di conoscenza e a rafforzare la fiducia nel sistema sanitario. Tra i diversi tavoli tecnici della giornata, la Dott.ssa Nicoletta Martone ha preso parte a "Comunicare la sanità", portando la visione di Sobi. Abbiamo dato il nostro sostegno all’iniziativa e crediamo fermamente che una comunicazione chiara farà sicuramente la differenza in futuro. #StatiGenerali #ComunicazioneperlaSalute #sanità
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🧐 Nell’accezione comune si pensa che le cure palliative siano destinate ai pazienti con malattia neoplastica e, spesso erroneamente, vengono confuse con le cure del “fine vita”. 🎯 In realtà la popolazione target delle cure palliative è molto più ampia ed è rappresentata da tutte le patologie cronico-degenerative con evoluzione inarrestabile e prognosi infausta in cui le cure non consentono una completa stabilizzazione del quadro clinico e un totale controllo della sintomatologia. 🔎 Il fisioterapista, in questo contesto, è diventato parte integrante nella cura globale e multidisciplinare di pazienti affetti da malattie croniche e degenerative, per i quali un percorso di guarigione non è più possibile. 🗓️ E' per questo motivo che abbiamo deciso di dedicare a questo tema così complesso la nostra giornata Arir in programma il 26 ottobre a Milano. 📚 Cos'è e come si struttura lo trovate nello slide. ▶ Le iscrizioni sono aperte a questo link: https://lnkd.in/dmpaJMJw #ArIR #ArIRnews #diamorespiroallatuaformazione #fisioterapia #fisioterapiarespiratoria #curepalliative #malattierespiratoriecroniche
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𝐀𝐬𝐥 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨, 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 “𝐌𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨” Sabato prossimo riprende il ciclo di incontri “Medici a confronto”. Si tratta di riunioni con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali e di continuità assistenziale, che nel ciclo 2023-24 hanno visto la partecipazione del 70% circa dei medici che operano sul territorio. 👨⚕️ Gli obiettivi degli incontri del sabato sono molteplici. Intanto creare un’occasione di confronto, ascolto dei problemi e dei suggerimenti provenienti da chi gestisce un rapporto diretto e giornaliero con i pazienti. Si tratta poi di incontri brevi e finalizzati alla pratica quotidiana, in cui vengono fornite informazioni su come utilizzare al meglio le strutture sanitarie. Due gli argomenti di questa prima tranche di cinque incontri: gli screening e i percorsi diagnostico terapeutici (Pdta). Ad esempio, riguardo a questi ultimi, si illustra ai medici come fare per far accedere alle cure senza le lungaggini determinate dalle liste di attesa, elemento basilare soprattutto per le patologie tumorali. Gli incontri, peraltro, si svolgono il più possibile vicino all’area in cui operano i medici: in questa prima tranche si svolgeranno a Teramo, Giulianova, Sant’Omero, Atri e Montorio. 📣 “𝘙𝘪𝘯𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦”, 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘔𝘢𝘶𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘋𝘪 𝘎𝘪𝘰𝘴𝘪𝘢, “ 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘤𝘪𝘤𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘤𝘪𝘱𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘵𝘪𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘪 𝘗𝘯𝘳𝘳. 𝘕𝘦𝘪 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘩𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘷𝘢 𝘶𝘯’𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘤𝘶𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘱𝘦𝘵𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘢𝘯𝘯𝘰. 𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘪 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘦̀ 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘩𝘢 𝘥𝘢 𝘥𝘪𝘳𝘦” Il primo incontro si svolgerà sabato prossimo a Teramo, dalle 10,30, nella sala Fagnano di circonvallazione Ragusa 1. #aslteramo #asl4teramo #mmg #prevenzione #sanità #pdta
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Quali sono le sfide che le #curepalliative devono affrontare in questo momento? Sono molte e differenti: provo a delinearle in questo articolo su #sipuodiremorte. Le sfide più note sono l’estensione delle cure ai malati non oncologici e la loro anticipazione (early palliative care): la prima è stata avviata, ma richiede un’intensificazione del dialogo tra palliativisti e specialisti ospedalieri, spesso ancora abbarbicati a una visione riduzionistica della medicina e riluttanti a “cedere” i loro pazienti. Lo stesso vale per i medici di famiglia. Per quanto riguarda il secondo obiettivo, la legge italiana n. 38/2010, di istituzione delle cure palliative, per quanto abbia avuto una funzione propulsiva per il loro sviluppo nel paese, dà una definizione che ne limita temporalmente l’intervento all’ultimissima fase della vita. Definisce infatti le cure palliative come «l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici». Occorrerebbe invece, come già ha fatto l’associazione internazionale delle cure palliative (IAHPC), modificare la definizione, affermando che: le cure palliative sono l’assistenza attiva e olistica di persone di tutte le età con gravi sofferenze dovute a malattie gravi, e in particolare di coloro che sono vicini alla fine della vita. Una definizione più ampia permetterebbe di prendere in carico le persone più precocemente, tutelando meglio la qualità della loro vita ed evitando le ospedalizzazioni inutili, che costituiscono un costo rilevante e al contempo assurdo per il sistema sanitario: ogni anno, infatti, l’1% delle persone (quasi tutte alla fine della vita) assorbe circa il 20% dell’intera spesa sanitaria, e questo costo è quasi interamente riconducibile a spese ospedaliere (anche se meno del 50% delle persone muore in ospedale). Cosa ne pensate?
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Una #comunicazione chiara e responsabile è una leva fondamentale per migliorare i #percorsi di cura, combattere la #disinformazione e rafforzare la fiducia nel nostro #ServizioSanitarioNazionale. Per chi convive con una #malattiarara, comunicare non è solo uno strumento, ma un elemento essenziale per migliorare il percorso di cura e la qualità della vita. Eventi come gli #StatiGenerali della Comunicazione per la Salute sono essenziali per costruire un futuro più consapevole e vicino ai bisogni dei cittadini. #Sanità #Salute #InformazioneResponsabile #FakeNews #Cura #QualitàDellaVita #RareDiseases Sobi Italia
Lo scorso 16 gennaio si è tenuta la terza edizione degli Stati Generali della Comunicazione per la Salute, promossa da Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali e PA Social presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" IRCCS. Per chi convive con una malattia rara, comunicare non è solo uno strumento, ma un elemento essenziale per migliorare il percorso di cura e la qualità della vita. Come sottolineato dagli organizzatori, sempre più spesso la disinformazione prodotta dalle fake news, porta i cittadini ad avere una visione distorta della realtà che si traduce in decisioni sbagliate. Il tema di quest’anno “𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐍𝐚𝐫𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐋𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀”, ha riguardato da vicino questo e molti altri aspetti, discussi in confronti con più di duecento esperti tra giornalisti, tecnici e comunicatori provenienti da tutte le Aziende sanitarie del Paese. Una comunicazione efficace è lo strumento che oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, può contribuire a colmare i vuoti di conoscenza e a rafforzare la fiducia nel sistema sanitario. Tra i diversi tavoli tecnici della giornata, la Dott.ssa Nicoletta Martone ha preso parte a "Comunicare la sanità", portando la visione di Sobi. Abbiamo dato il nostro sostegno all’iniziativa e crediamo fermamente che una comunicazione chiara farà sicuramente la differenza in futuro. #StatiGenerali #ComunicazioneperlaSalute #sanità
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Assumendo una connotazione spiccatamente integrativa e di iniziativa, l’#infermieredifamigliaecomunità assume un ruolo strategico nel promuovere #processiproattivi di governo della #salutediprossimità tra cui spiccano capillari #attivitàdiricognizionedeibisogni, mirate #azionidicomunità volte alla promozione, prevenzione ed educazione alla salute, #percorsipartecipativi di generazione di salute a livello individuale, familiare e di comunità. Nonostante si tratti di un ruolo conosciuto da un certo tempo, le modalità con cui promuoverne una concreta diffusione nelle organizzazioni continuano a presentare quesiti tuttora aperti. Se ne discuterà il 26 e 27 novembre prossimi, nell’ambito di una iniziativa CERISMAS - Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario anche grazie al contributo riflessivo che sarà portato da Maria Cristina Magnocavallo (Consigliere Comitato Centrale FNOPI, Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Campobasso Isernia), Anna Maria Petrini e Imma Cacciapuoti (rispettivamente Direttore Generale e Dirigente Professioni Sanitarie per i percorsi di assistenza territoriale, AUSL di Modena), Giuseppe Quintavalle e Paolo Parente (rispettivamente Commissario Straordinario e Dirigente medico in staff alla direzione, ASL Roma 1). Tra gli altri, si affronteranno i seguenti punti: ✏ quali #opportunitàesfide caratterizzano il ruolo e le funzioni dell’infermiere di famiglia e di comunità alla luce dei percorsi di innovazione e sviluppo dell’assistenza territoriale in prospettiva di prossimità? ✏ come #agireilruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità nei percorsi partecipativi di generazione della salute a livello individuale, familiare e di comunità? ✏ come prefigurare e sviluppare il ruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità nelle #areeurbane e nelle #areerurali? ✏ come si relaziona il ruolo dell’infermiere di comunità con gli altri ruoli (innovativi e tradizionali) che caratterizzano la #assistenzaprimaria? Le iscrizioni all'evento sono ancora aperte. Per maggiori informazioni, siamo a disposizione.
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🔧PREVENZIONE, UN'OFFICINA PER PROMUOVERE SALUTE Tre giorni di grande lavoro per la Prevenzione della Regione Veneto che ha aperto l'Officina della prevenzione. Nella prima giornata, che ho moderato, 28 contributi di esperti. ⭕Il vigente Piano Regionale di Prevenzione Sanitaria, ampio e articolato, scadrà nel 2025, ma la Regione Veneto, con la sua Direzione Prevenzione, è già al lavoro per definire e mettere a terra quello successivo, che seguirà tutti i principali filoni di “Vivo Bene Veneto” (il nome dato al Piano 2020-2025) ma conterrà anche tutte le strategie necessarie per affrontare in concreto nuove esigenze d’intervento che emergono dalle fasce più giovani di età, dalla salute da preservare negli anziani oltre che nei giovani, dalla necessità di prevenire almeno alcuni degli effetti della cronicità, in continuo aumento. 👥👥E’ quanto emerso, in sintesi, dalla prima giornata di lavori dell’Officina della Prevenzione, apertasi all’Isola di San Servolo a Venezia, che proseguiranno fino a sabato e che ha come obbiettivo un approfondito scambio di opinioni, esperienze, proposte per il futuro da parte di tutti gli attori del sistema, Regione, tecnici regionali della Prevenzione, Aziende Sanitarie, Comuni, organizzatori e realizzatori di specifiche iniziative. 🗣️E’ un lavoro di grande rilievo sia perché la prevenzione è la base sulla quale costruire la miglior salute possibile per le persone, sia perché si sta ragionando ad ampissimo raggio sulla promozione di sani stili di vita, con interventi mirati sui giovani, sugli anziani, si lavoratori, sulla cronicità, su come comunicare meglio i messaggi alla popolazione. Si agirà praticamente lungo l’intero arco di vita di una persona, dai primi mille giorni dalla nascita, fino alla terza età, passando per l’adolescenza e il mondo delle scuole, combattendo per la corretta alimentazione e contro la sedentarietà di ragazzi, adulti e anziani. In generale, Vivo bene Veneto è, e sarà nella nuova edizione, un focus sulla persona a 360 gradi. 📝Il nome “Officina della Prevenzione” è stato scelto per questo appuntamento, aperto da un’ampia relazione della Dirigente della Prevenzione regionale Francesca Russo, proprio per significare come il lavoro si svolga affrontando ogni singolo aspetto dei molti legati alla prevenzione, così come in un’officina si lavorano i vari pezzi di un prodotto per poi assemblarli nella versione finale che, in questo caso, è il nuovo Piano Regionale Prevenzione per il dopo 2025.
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GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO (ultima domenica del mese di Maggio) La legge 38/2010 sancisce il diritto all’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative, eppure ancora oggi in Italia la maggior parte delle persone non riceve un trattamento adeguato a favore del sollievo, con effetti deleteri sul benessere psicofisico, sul funzionamento e sulla partecipazione sociale. Il fisioterapista allevia la sofferenza del malato adottando interventi specifici, ma anche prendendosi cura di lui e dei suoi cari. È dimostrato che l’ascolto empatico dei loro bisogni e delle loro paure, la validazione del vissuto narrato, l’adozione di comportamenti compassionevoli diminuiscono l’angoscia, il senso di vulnerabilità, di solitudine e altre emozioni negative correlate alla malattia e inducono veri e propri cambiamenti molecolari nell’organismo, sovrapponibili a quelli dei farmaci. L’attitudine del fisioterapista al con-tatto e alla relazione aiuta il paziente a trovare le risorse per combattere la malattia, specie quando cronica o terminale. L’umanizzazione delle cure assume una rilevanza ancora maggiore in una medicina contemporanea sempre più tecnologica e caratterizzata da ritmi frenetici. Il fisioterapista quindi rientra a pieno titolo all'interno dell’équipe multiprofessionale e multidisciplinare di cure palliative, promuovendo una cultura a favore del sollievo dalla sofferenza fisica e morale, nel rispetto della dignità umana e del diritto alla qualità di vita. Contributo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Fisioterapisti dell'Umbria 📚 Bibliografia e sitografia - Legge 15 marzo 2010, n. 38 concernente “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” - Ministero della Salute, Cure palliative in ospedale. Un diritto di tutti. 2021 - Società Italiana di Cure Palliative. Il core curriculum del fisioterapista in cure palliative. 2013. - Art. 34 Codice deontologico del fisioterapista - Benedetti F, La speranza è un farmaco. Come le parole possono vincere la malattia. Mondadori Editore, 2018. - fedcp.org - sicp.it #ofi_umbria #dolore #sollievo
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