Negli Stati Uniti si sta diffondendo tra i cervidi una malattia causata dai prioni. I ricercatori la stanno studiando per capire se esiste la possibilità che si diffonda anche tra gli esseri umani. Il Dott. Fabio Moda ne ha parlato con Chiara Sabelli per Zanichelli editore. Leggi l’articolo completo👉https://lnkd.in/dxM6aheC
Post di FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA
Altri post rilevanti
-
Situazione da monitorare
Negli Stati Uniti si sta diffondendo tra i cervidi una malattia causata dai prioni. I ricercatori la stanno studiando per capire se esiste la possibilità che si diffonda anche tra gli esseri umani. Il Dott. Fabio Moda ne ha parlato con Chiara Sabelli per Zanichelli editore. Leggi l’articolo completo👉https://lnkd.in/dxM6aheC
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Scopri come cani, ratti e api possono rilevare malattie negli esseri umani grazie ai loro straordinari sensi olfattivi. Un nuovo approccio alla diagnostica precoce ed efficace. https://lnkd.in/d_7qftt5
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Estate significa passeggiate e avventure all'aria aperta, ma con il gran caldo è sempre bene munirsi di acqua pulita per i nostri amici a quattro zampe, perchè quella dei fiumi o ruscelli potrebbe essere pericolosa. 🦠 Infatti, in ambienti acquatici come fiumi, stagni e pozzanghere si possono nascondere i batteri della Leptospirosi, una minaccia invisibile che può colpire i nostri fedeli compagni. 👩⚕️ La Leptospirosi può presentarsi con sintomi improvvisi come mialgie, febbre e persino gravi complicazioni come ittero e disfunzione renale. 🚫 È fondamentale proteggere i nostri animali con la vaccinazione e adottare pratiche sicure durante le passeggiate. Non lasciare che questa malattia impervia colpisca i tuoi amati Pet! 🔍 Informati con il tuo veterinario e difendi i tuoi amici da questa minaccia invisibile! Se hai bisogno di un veterinario a Palermo, contattaci! ☎️ 091 5076230 📍 Largo Primavera 11/14 • Palermo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il pappatacio, come tutti gli insetti, predilige alcuni ambienti mentre altri sono ostili alla sua vita. Dal momento che siamo già nella stagione di piena invasione dei pappataci, in questo post ti parlo dell'ambiente favorevole al loro sviluppo e di come limitare la proliferazione. Poichè una delle cause primarie di contagio è la presenza di animali selvatici, è necessario non attirare questi ultimi. In secondo luogo, i pappataci prediligono situazioni di sporcizia e degrado che creano l'ambiente favorevole per la loro sopravvivenza e per lo sviluppo della malattia: -tane di topi; -feci; -rifiuti; -crepe nel terreno e nei muri sono tutti ambienti che contribuiscono alla proliferazione dei pappataci e allo sviluppo della malattia. Al contrario di quello che si crede, i bacini d'acqua sono un ambiente favorevole per le zanzare ma non per i pappataci che, in tal senso, si comportano in maniera molto più simile alle mosche In ambienti esterni, noi consigliamo l'utilizzo del draker: la cipermetrina microincapsulata è un piretroide sintetico a bassa tossicità e bassa latenza. La microincapsulazione: -la protegge dai raggi solari rendendola più duratura; -riduce significativamente il dosaggio necessario per la prevenzione, rendendolo atossico anche in presenza di gatti; -blocca l'odore pungente di veleno, tipica degli insetticidi; Per quanto riguarda i dosaggi, 1ml ogni litro di acqua per 3 volte a settimana, è sufficiente. Si può aumentare la dose fino a 10 ml per litro, utilizzandolo una volta a settimana: con questi dosaggi è consigliato tenere i propri animali in casa almeno per 30/40 min dopo aver utilizzato il prodotto. Centro studi sulla Leishmaniosi canina Numero italiano linea 1 +39 02 82941449 Numero italiano linea 2 + 39 02 3031 6819 Número español: +34 91 1986921 Email info@leishmaniosicanina.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Circa il 75% delle malattie infettive emergenti che colpiscono l’uomo è di origine animale. Si definiscono infatti zoonosi e, in molti casi, sono trasmesse attraverso parassiti vettori, come pulci, zecche, flebotomi e zanzare che favoriscono la diffusione di malattie tra animali e uomo. Secondo l’OMS, ogni anno ci sono oltre 1 miliardo di casi di malattie trasmesse da vettori con oltre 1 milione di decessi. Malattie come leishmaniosi, virus Toscana, malattia di Lyme e bartonellosi possono colpire gli animali ed essere trasmesse anche agli esseri umani sempre tramite gli stessi vettori. A peggiorare la situazione contribuiscono anche altri fattori, spesso sottovalutati. Negli ultimi anni la diffusione delle zecche è stata favorita dall'aumento delle temperature causato dalla crisi climatica e dai sempre più frequenti spostamenti degli animali domestici per viaggi o motivi commerciali. L'insieme di questi due fattori aumenta il rischio che nuove specie di parassiti arrivino in zone dove prima non erano presenti e non è da escludere che in futuro malattie considerate rare possano diventare più comuni, sia perché animali infestati vengono importati da altri Paesi, sia perché nuovi agenti patogeni e i loro vettori si stanno stabilendo in aree in cui non erano mai stati. A questo si aggiunge la perdita degli habitat naturali, che porta gli animali selvatici a interagire sempre più con gli uomini e gli animali domestici, rappresentando un ulteriore serbatoio di patogeni e di parassiti vettori. In questo senso controllare la proliferazione di vettori come le zecche è fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione di malattie. In uno studio su 153 strutture veterinarie è emerso che quasi 1 animale domestico su 2 presentava almeno una zecca. Inoltre, le famiglie con animali domestici non trattati hanno un rischio quasi doppio di trovare zecche in casa. Questo mette in pericolo la salute degli animali e di chi ci vive insieme: per questo è fondamentale fare prevenzione con appositi dispositivi tutto l'anno, rivolgendosi al proprio medico veterinario per ogni tipo di informazione. https://lnkd.in/gaPQAH44
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🚑“Mi dispiace, l’abbiamo perso! Un’altra vittima della peste”. Credevamo che frasi del genere fossero roba da Medioevo, riportate solo nei libri di storia. E invece eccoci qui a scriverne in un post. Ma non stiamo parlando della peste nera, né tantomeno della peste suina. Bensì della peste dei gamberi! 🧫Mentre la peste nera è di origine batterica e quella suina virale, la peste dei gamberi è una malattia fungina. La muffa che ne è causa (𝐴𝑝ℎ𝑎𝑛𝑜𝑚𝑦𝑐𝑒𝑠 𝑎𝑠𝑡𝑎𝑐𝑖) è originaria del Nord America, dove infetta in maniera per lo più asintomatica e non mortale soprattutto i gamberi d’acqua dolce. La peste dei gamberi è però una delle patologie di invertebrati più studiate al mondo, non tanto perché si teme l’infezione anche dell’uomo, ma perché si è diffusa in quasi tutti i continenti e minaccia le popolazioni di numerose specie di gamberi d’acqua dolce. 🦞La presenza di questa malattia va di pari passo con la diffusione di un’altra specie, decisamente più famosa: il gambero rosso della Louisiana (𝑃𝑟𝑜𝑐𝑎𝑚𝑏𝑎𝑟𝑢𝑠 𝑐𝑙𝑎𝑟𝑘𝑖𝑖). Molto probabilmente ne avrete sentito già parlare, in quanto è tra le specie invasive considerate più dannose. Arrivato in Europa nel 1973 e in Italia nel 1989, questo animale si ritrova oggi in molti fiumi e laghi del nostro Paese, dove è in forte competizione con i gamberi autoctoni. Non solo ha una dieta variegata e sopporta bene le variazioni ambientali (come molte altre specie invasive), ma spesso porta con sé anche la peste dei gamberi, causando l’infezione delle popolazioni locali. 🦠La diffusione di nuove malattie tramite le specie aliene non preoccupa dunque solo l’essere umano, come nel caso della zanzara tigre del primo post di questa rubrica, ma riguarda allo stesso modo anche gli altri organismi, le cui popolazioni vengono a volte decimate dalla comparsa di malattie esotiche. #GliAlieniGliAlieni ✍️Filippo Nicolini, Valentina Guidi 📚Longshaw 2011. J Invertebr Pathol 6:54-70. 📚Lo Parrino et al 2020. Biogeographia 35. 📚Loureiro et al. 2015. Nauplius 23:1-19.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
𝗢𝗴𝗴𝗶, 𝟭𝟯 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝘀𝗶 𝗰𝗲𝗹𝗲𝗯𝗿𝗮 𝗹𝗮 "𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘂𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗹𝗶 𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗶" ❤️ 🐾Questa giornata speciale, istituita da David Rogers, ha l’obiettivo di richiamare l'attenzione sul tema dei difetti congeniti negli animali, sia fisici che mentali, e sul ruolo che noi esseri umani possiamo avere nel loro sviluppo. 🔬 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗶? I difetti congeniti sono anomalie che si sviluppano durante la gestazione e possono riguardare diverse parti del corpo o funzioni dell'organismo. Possono essere visibili alla nascita oppure manifestarsi in seguito, e possono compromettere la qualità della vita dell'animale. 💡David Rogers ha voluto sottolineare il ruolo interattivo degli esseri umani in questa problematica. Questo si riferisce, da un lato, alle influenze che l'uomo può avere sulla salute genetica degli animali attraverso la selezione riproduttiva, l'allevamento non etico o l’esposizione a fattori ambientali dannosi. Dall'altro lato, riguarda anche l'importanza di offrire cure adeguate e amore agli animali che nascono con questi difetti. 🐕🦺 Conoscere l'esistenza di questi difetti e capirne le cause è il primo passo per prevenirli, promuovendo una maggiore consapevolezza nelle scelte legate alla salute riproduttiva degli animali e incoraggiando pratiche di allevamento responsabili. 📍Come clinica, ci impegniamo a fornire consulenza su come prevenire malattie genetiche negli animali e a sostenere chi accoglie animali con difetti congeniti, offrendo loro le cure e l’amore che meritano. Contattaci per saperne di più! https://lnkd.in/eKfKaB43 #difetticongeniti #DavidRogers #sensibilizzazione #informazione #animali
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
La peste suina è arrivata in Toscana. È solo di pochi giorni fa la notizia, ampiamente riportata dai media, che la Peste suina africana sia stata riscontrata nei cinghiali anche in Toscana e più precisamente in Lunigiana. Niente di inatteso, era da tempo che il virus si diffondeva nelle colline e nei boschi ai confini tra Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Infatti, il ritrovamento di un cinghiale morto di PSA in Lunigiana è solo un ulteriore indicatore che nel nostro Paese la malattia è tutt’altro che sotto controllo. La Peste suina africana è stata riscontrata nei cinghiali anche in Toscana, più precisamente in Lunigiana[/caption] Salgono ora a otto le regioni in cui non si è riusciti né a prevenire né a contenere il propagarsi della PSA (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana nel nord-ovest; Lazio al centro; Campania e Calabria al sud). Le uniche buone notizie vengono dalla Sardegna, per decenni considerata l’ultima della classe, dove non solo il virus della PSA presente nell’isola fin dal 1978 è stato eradicato già da un po’ di tempo (ultimo riscontro nell’Aprile del 2019), ma dove si è anche riusciti nel settembre scorso a fermare con grande rapidità ed efficienza un’incursione della malattia proveniente dalla Penisola. Il rapporto UE sulla peste suina in Italia I media – che spesso trattano questo argomento solo in modo superficiale – non hanno però fornito alcuna informazione su un altro recente evento riguardante la PSA. Ha avuto luogo ai primi di luglio una visita in Lombardia ed Emilia-Romagna di un gruppo di esperti europei del cosiddetto EU-VET (Veterinary Emergency Team) della Commissione Europea. Pochi giorni fa gli esperti, provenienti da Germania, Lituania e Repubblica Ceca, hanno presentato il loro rapporto nel corso di in una riunione tra Commissione e Stati Membri. Il quadro della situazione disegnato dagli esperti è veramente preoccupante: la malattia da un paio di anni a questa parte continua a diffondersi nel nord Italia in modo sempre più pericoloso; le misure di prevenzione e controllo non vengono applicate in modo coordinato; non c’è un'adeguata sorveglianza che consenta di avere indicazioni precise sull'evoluzione della malattia nei territori colpiti (presupposto indispensabile per pianificare in modo scientifico le misure di controllo e di verificarne la efficacia); gli esperti italiani non vengono coinvolti nelle decisioni; non esiste una vera strategia che non sia una semplice intensificazione della caccia e degli abbattimenti. E potremmo continuare con le critiche: basta leggere il documento, che ha il pregio di essere chiaro e sintetico. Le misure di diradamento della popolazione dei selvatici finora disposte ma applicate in modo molto frammentario, non sono il frutto di studi e ragionamenti approfonditi che si riflettono in una vera strategia di controllo della PSA, ma sembrano più che altro l’esito della raccolta degli umori che comprensibilmente circolano nei bar dello sport.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Affrontare la #PesteSuinaAfricana richiede un approccio integrato che comprenda #prevenzione, #biosicurezza, sorveglianza, ricerca scientifica e comunicazione efficace. Solo attraverso uno sforzo coordinato e basato sulla #scienza sarà possibile proteggere la #salute degli #animali, salvaguardare l’economia del #SettoreSuinicolo e mantenere la fiducia dei cittadini.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Spesso gli #allevamenti, soprattutto i cosiddetti #AllevamentiIntensivi, sono accusati di essere fonte di #zoonosi. Al contrario, le loro misure di #biosicurezza sono una delle più importanti barriere alla diffusione degli agenti zoonotici, come evidenziano le strategie di controllo dell’influenza #aviaria.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi