𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐥 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐚 𝐋𝐞𝐠𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐝 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐨𝐧𝐜𝐢𝐧𝐢: 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐥 𝐁𝐫𝐢𝐜𝐤 𝐒𝐡𝐨𝐩 Nel cuore della Fiera del Giocattolo di Norimberga, uno degli eventi più attesi nel mondo dei giocattoli, Mattel, Inc. ha lanciato una notizia che potrebbe segnare una svolta nel settore: l’azienda americana, celebre per icone come Barbie e Hot Wheels, ha annunciato l’arrivo di una nuova linea di mattoncini da costruzione sotto il nome di Mattel Brick Shop. Il debutto della nuova collezione è previsto per la prossima primavera, con una prima serie di prodotti in uscita a maggio 2025. Leggi l’articolo integrale 👉🏼 https://lnkd.in/dNGN63PJ #ItaliaInforma #Mattel #Lego
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Proenza Schouler collabora con Vans Grazie ad una audace reinvenzione della iconica Slip-On del brand, Vans fa team con i designers Proenza Schouler per creare una nuova categoria di sneaker di lusso. Sarà una edizione limitata, disponibile in nero, bianco e giallo pastelllo, rivista anche nelle proporzioni, un po’ più esagerate. Il concetto è dare un tocco di New York urban identity al design acquistando una maggiore miscela tra lusso e casual. E pensare che quando comprai le mie prime Vans almeno trent’anni fa, il vero concetto di queste mitiche sneakers era l’anti lusso, forse uno degli esempi più precisi del senso originario dello streetwear. #Vans #streetwear #luxury
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QUANDO IL MARCHIO È...VOLGARE! Molti sanno, non solo in economia e nel diritto, che ci sono dei marchi che alla fine si sono identificati nella tipologia del prodotto stesso (cd volgarizzazione del marchio): è, per esempio, il caso della Girella, che serve, in genere, ad indicare ogni merendina con le fattezze di quella. Un aspetto diverso, forse meno considerato, è che quando intervengono mutamenti importanti sul prodotto capostipite (come un cambio di proprietà), bisogna essere particolarmente cauti nell'apportare modifiche agli aspetti peculiari del prodotto (confezione, colori,ecc.); sembrano esclusi la possibilità di cambiare la forma e il nome, pena un molto probabile rifiuto da parte dei consumatori (se ben ricordo, la maionese Kraft fu denominata anni fa Royal da parte della nuova entità proprietaria, salvo poi tornare, sulle confezioni, alla antica denominazione). Eccellente mossa, secondo me, da parte di Bauli, che da una parte accompagna il consumatore nella transizione al cambio di confezione riducendone i "traumi" e, dall'altra, sostituisce l'aspetto e i colori storici con il lilla che ha da sempre fortemente caratterizzato ed identificato i propri prodotti.
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Siamo testimoni di un cambiamento significativo in casa Victoria’s Secret, che ha deciso di riaccendere l’interesse per il segmento dell'activewear con il rilancio della linea Vsx. Con una nuova campagna che vede protagoniste Gigi Hadid e Paloma Elsesser, il brand punta a diversificare e elevare la propria offerta di prodotti. Dopo un periodo di concentrazione sul core business della lingerie, la decisione di investire nuovamente nel settore sportivo è strategica. Ricordiamo che, al suo apice, la linea activewear generava vendite per 500 milioni di dollari. Oggi, il mercato dei reggiseni sportivi è diminuito, scendendo dal 16% al 4%. Questa nuova iniziativa segna un passo importante verso il recupero di una quota di mercato significativa. La collezione Vsx presenta innovazioni come un nuovo tessuto brevettato e una gamma di prodotti che include reggiseni sportivi, leggings, tute e trench, combinando funzionalità e moda. Tuttavia, la concorrenza è agguerrita, con marchi come Nike e Lululemon pronti a difendere il loro territorio. In un contesto di ristrutturazione e cambiamento, Victoria’s Secret ha recentemente nominato Hillary Super, ex CEO di Savage X Fenty, come nuovo dirigente. #VictoriaSecret #Activewear #Vsx #FashionInnovation #Sportswear #BusinessStrategy
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Dopo qualche anno, finalmente tra pochi giorni ritornerò a Norimberga con Allestimenta e Globo Giocattoli per la Fiera del Giocattolo. Un evento importante per questa industria, per il nostro cliente e per chi come noi è nel mondo degli allestimenti fieristici. Manca poco e ci troviamo nel pieno dei preparativi, nel cuore di una delle fasi più intense del nostro lavoro: la creazione e l’allestimento dello stand. Le corse tra materiali, dettagli da perfezionare e richieste dell’ultimo minuto sono una costante. Ogni minuto conta, ogni scelta è cruciale, e non c’è tempo per gli errori. È un momento frenetico, che spinge la nostra creatività al massimo, e che ogni volta mi regala una soddisfazione incredibile. Ma è anche un momento di stress, di gestione delle sfide e dei piccoli imprevisti che fanno parte del nostro mestiere e che, in qualche modo, lo rendono ancora più affascinante. Come ho già scritto in un altro post, è facile concentrarsi solo sul risultato finale, ma credo che il vero valore di un’azienda come la nostra e della sua squadra risieda proprio nella preparazione. In queste ore di corse, di sforzi e di creatività. È in questi istanti che impariamo lezioni e cresciamo. E a voi, cosa insegnano i momenti più intensi del vostro lavoro?
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📌 EssilorLuxottica compra Supreme per $1,5 miliardi 📌 Supreme era stata acquisita da VF Corporation nel 2020 per $2,1 miliardi La società italo-francese EssilorLuxottica espande per la prima volta il suo portafoglio oltre i marchi di lenti e occhiali e acquisisce uno dei più importanti brand di streetwear al mondo: Supreme. L’acquisizione vale circa $1,5 miliardi. Supreme era di proprietà di VF Corporation, un’azienda di abbigliamento statunitense con sede in Colorado, che possiede tra le altre The North Face, Vans e Timberland. VF ha comprato Supreme nel 2020 per $2,1 miliardi. Ma negli ultimi anni il mercato streetwear è andato in difficoltà e anche Supreme, che rappresentava il brand di punta dello streetwear in tutto il mondo, ne ha risentito: il fatturato nel 2023 è calato del 6,8% rispetto al 2022 a $523 milioni. A ciò si somma l’esplosione di competitor nel segmento streetwear che ha ulteriormente ridotto le vendite di Supreme. Per questi motivi, dopo quattro anni, VF vende il brand per circa $600 milioni in meno rispetto al prezzo di acquisto. EssilorLuxottica nasce nel 2018 e riunisce due aziende complementari e fortemente innovative: l’azienda italiana di montature per occhiali Luxottica e la società francese produttrice di lenti Essilor. La multinazionale possiede marchi come Ray-Ban, Oakley, Persol e Vogue ed è il più grande produttore di occhiali al mondo. Per diversi analisti l’acquisizione è sorprendente perché porta EssilorLuxottica fuori dalla ‘comfort zone’ dell’occhialeria e la orienta verso il mercato dello streetwear, che sta attraversando un momento di difficoltà. Per la multinazionale, però, Supreme rappresenta una ghiotta occasione per avvicinarsi ai consumatori della Gen Z ed espandere la sua influenza di mercato anche in questa fascia di età. Separatamente, EssilorLuxottica ha anche annunciato l’acquisto di una quota dell’80% di Heidelberg Engineering, un’azienda tedesca specializzata in soluzioni diagnostiche e tecnologie chirurgiche per le patologie degli occhi. La mossa di EssilorLuxottica si rivelerà vincente? Dicci la tua nei commenti! Contenuto in collaborazione con Nabila Finanza
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Qui è dove racconto quello che faccio in ACM - Dettagli di moda
Andrea Cappa è il designer di ACM: ha iniziato seguendo la collezione che all’inizio aveva un concept legato al passato e ha vissuto in prima persona l’evoluzione creativa dell'azienda, che negli anni si è rivolta sempre di più alla ricerca e allo sviluppo di prodotti sempre più complessi. Oltre alla creazione della collezione, grazie alla conoscenza dei software grafici e di progettazione 3D, realizza gli artwork per gli articoli personalizzati, e si occupa anche del social marketing di ACM. Gli anni di collaborazione in azienda gli hanno permesso di entrare a stretto contatto con le fasi della produzione interna, sia del reparto pelletteria, sia del bottonificio, e grazie a questo ha potuto acquisire un ampio know-how su lavorazioni e finiture. Andrea ci tiene a ricordare che la collezione nasce anche grazie al rapporto tra ufficio stile e ufficio campionario, che lo supporta nella fase di sviluppo e impostazione della collezione. Avere un prodotto di qualità implica una marcata attenzione ai dettagli: questo è possibile per merito di un team che lo supporta comprendendo e concretizzando le sue richieste. #acm82team
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📌 Lego vale $7,9 miliardi 📌 Nel 2023 ha registrato un fatturato di $10 miliardi Secondo Brand Finance, la storica società danese Lego possiede il brand di maggior successo nel settore dei giocattoli, distaccandosi nettamente dagli altri marchi, con un valore di $7,9 miliardi. Il valore del marchio è calcolato considerando diversi fattori tra cui le performance aziendali e il valore del brand se dovesse essere concesso in licenza. La storia del Gruppo LEGO risale al 1932, quando Ole Kirk Kristiansen fondò l’azienda a Billund, in Danimarca. Inizialmente, l’azienda produceva giocattoli in legno, ma nel 1958 introdusse i famosi mattoncini LEGO, caratterizzati da un sistema di incastro innovativo. Da allora, LEGO è cresciuta fino a diventare uno dei marchi di giocattoli più riconosciuti e amati al mondo. La società non è quotata in Borsa, ma è di proprietà per il 75% del fondo di investimento della famiglia Kristiansen, KIRKBI, e per il 25% della Lego Foundation. Il fondo KIRKBI possiede anche numerose partecipazioni in altre società, obbligazioni, immobili e investe molto nello sviluppo di energia rinnovabile. Nel 2019 ha acquisito Merlin Entertainments, ed è quindi proprietaria, indirettamente, di Gardaland. Lego è anche un campione di incassi: nel 2023 ha registrato un fatturato di circa $10 miliardi, in aumento del +77% rispetto al 2019, e un utile netto di $1,9 miliardi, circa 5x volte più grande rispetto al 2010. Hai mai comprato dei Lego? Autore: Giuseppe Giannone Grafica: Marianna Falcone
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Sono andato a rivedere le campagne di Olivero Toscani per Benetton. Opere d’arte e di costume, bellissime provocazioni. Mi sono però chiesto: ma è stato “utile” per Benetton? Le campagne, in effetti, erano l’esatto opposto dello spirito di Benetton, un brand colori pastello, misurato, pacato. Il “purché se ne parli” non è sempre vero, anzi: spesso le pubblicità che non funzionano sono quelle in cui ricordiamo il contenuto… ma non il #brand. Benetton in quegli anni andava benissimo per i fatti suoi e poteva permettersi campagne del genere: chissà quanto abbiano realmente influito sulle vendite. Probabilmente poco. Probabilmente, non era così importante. Ho poi pensato alle campagne “Be Stupid” e “Be a Follower” di Diesel: molto meno artistiche, sicuramente non delle opere d’arte. Però molto, molto più in linea con lo spirito del brand Diesel. Sono campagne che ti fanno capire chi è benvenuto/a nel mondo del brand e chi deve rimanere fuori, un’operazione cruciale in un buon #posizionamento di un brand. Inoltre, per quanto banale possa essere, mostrano anche il prodotto nel suo ambiente naturale e aspirazionale, raccontando quindi come diventa la persona che indossa Diesel. Campagne molto più centrare a livello di #branding… ovviamente non da mettere in un museo, come quelle di Oliviero Toscani. La mia riflessione finisce qui: non ho una risposta, non credo ci sia. Forse la domanda “le campagne di Oliviero Toscani funzionavano?” È proprio la domanda sbagliata.
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✨ 𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓𝐀' 𝐃𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐍𝐃 L'origine del fenomeno dei Lego 🧱 𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐞𝐠𝐨 𝐆𝐫𝐨𝐮𝐩 è la famosissima azienda danese produttrice di giocattoli fondata nel 1932 da Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund. Il suo percorso iniziò però già nel 1916, quando Christiansen aprì appunto la sua falegnameria. Poi però arrivò la grande crisi economica del 1929 che portò ad un calo consistente delle vendite. L'artigiano non si perse d'animo ma anzi ebbe la brillante idea di iniziare a produrre cose in formato mignon, e proprio grazie a tali miniature si avvicinò per la prima volta alla produzione di giocattoli. 🚂 Iniziò così a produrre i primi veicoli da trainare, salvadanai, automobili e camion in miniatura ma gli affari sembravano non prendere il via: non tutti potevano permettersi di acquistare i giocattoli per i propri figli. 💡 Dai pezzi rimanenti dei prodotti invenduti, Christiansen iniziò a realizzare dei mattoncini che potevano essere montati e smontati a proprio piacimento. Nel 1947 vennero prodotti i primi mattoncini assemblabili in plastica e nel 1949 la società ne iniziò ufficialmente la produzione chiamandoli "#AutomaticBindingBricks". Tuttavia i mattoncini non erano ancora perfetti: erano poco versatili e non garantivano una gran stabilità dei pezzi. Furono poi perfezionati nel 1958 quando nella parte inferiore furono aggiunti dei piccoli cilindri in modo tale da permettere un incastro più solido. Il nome #LEGO venne ideato nel 1934 e deriva dall'unione delle parole danesi "𝐋𝐞𝐠 𝐆𝐨𝐝𝐭" che significano "gioca bene". In seguito, l'azienda si accorse anche della similitudine con il verbo latino 𝐥𝐞̆𝐠𝐨, con il significato di "mettere insieme". A partire dal 1959 Christiansen abbandonò l'utilizzo del legno per passare alla plastica, materiale ormai diventato di uso comune. Da qui in poi, la piccola impresa artigianale di Christiansen crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori di giocattoli del mondo, primato che detiene anche oggi. ➡️ Per rimanere sempre aggiornato sulle novità nel mondo del #marketing, segui la nostra rubrica "𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐁𝐫𝐚𝐧𝐝". ICTPromotion può supportarti nella realizzazione di #CampagnePromozionali e di marketing.
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Questa piastra da waffle ha reso Nike un brand miliardario Era il 1971, e Nike era appena stata fondata. In quel periodo, Phil Knight e il suo co-fondatore Bill Bowerman facevano di tutto per creare la scarpa perfetta per la corsa. Al tempo, le scarpe erano dotate di suole in gomma pesanti, che offrivano zero vantaggi agli atleti che cercavano velocità e agilità. Il loro obiettivo era uno: Fare una scarpa più leggera, con un buon grip e una buona stabilità per avvantaggiare l’atleta che lo indossa. Dopo vari tentativi (nella sua biografia Knight parla anche di una scarpa fatta in pelle di pesce), la coppia ha trovato l’ispirazione: Una piastra da waffle. Così presero della gomma e la inserirono nella piastra, creando una scarpa mai vista prima. Il risultato: Una suola con un pattern simile a dei waffle, più leggera rispetto alle altre suole e con un buon grip per correre. Da qui in poi nasce l’ascesa di Nike come leader nel settore delle scarpe sportive. Questa è l’importanza di essere creativi: Ti permette di posizionarti su un piano completamente diverso rispetto ai competitors (e di ottenere risultati che nessun altro riesce ad immaginare). Ed è esattamente ciò che stiamo facendo noi ad Athos. Prendiamo ispirazione da altri settori per essere il più creativi possibile ed offrire un prodotto unico, che si distacchi completamente dalla concorrenza. Se vuoi scoprire di più su cosa stiamo creando, clicca il link nei commenti. Ci sono grandi novità in arrivo. #business #marketing #startup
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