"Mamma, donna, madre, signorina, mammina, mamma biologica, mamma della pancia.." Sono solo alcuni dei modi con cui ci si riferisce alla mamma di nascita, esiste una “scala” per valutare il grado di esattezza e veridicità? Valeria si chiede quali siano le emozioni nascoste dietro le scelte delle famiglie. Per scoprirle leggi l'articolo completo pubblicato sul nostro sito: 👉 https://lnkd.in/dD47C9Rv #adozione #emozioni
Post di ItaliaAdozioni
Altri post rilevanti
-
IL RAPIMENTO DELLA NEONATA A COSENZA: UNA RIFLESSIONE PSICOLOGICA Il drammatico rapimento della piccola Sofia, conclusosi fortunatamente con il suo ritrovamento, lascia interrogativi non solo sul piano legale, ma anche su quello psicologico e relazionale. La donna responsabile del gesto avrebbe simulato una gravidanza per 9 mesi, organizzando una vera e propria messa in scena della nascita, culminata nel rapimento della neonata. Questa vicenda solleva riflessioni profonde sulle motivazioni psicologiche alla base di un gesto così estremo. Simulare una gravidanza, organizzare una festa, coinvolgere inconsapevolmente familiari e amici, e arrivare al punto di rapire una neonata indicano una frattura profonda nel mondo interno di questa persona. Un gesto così estremo potrebbe essere il risultato di un vissuto traumatico, di un senso di vuoto esistenziale insopportabile o di una profonda alienazione. La donna sembrerebbe aver costruito una sorta di allucinazione mentale che l’ha portata a vivere come reale ciò che reale non era: la sua maternità. La sua mente ha probabilmente elaborato questa convinzione come un meccanismo di difesa estremo, un modo per riempire un vuoto insostenibile. Questo le ha permesso di agire con una coerenza spaventosa, organizzando dettagli come la festa, gli abiti della neonata e persino il post sui social, alimentando ulteriormente la sua convinzione. Un ulteriore elemento di complessità è la possibilità che il marito della donna fosse realmente all’oscuro dell’intera simulazione. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a una dinamica relazionale caratterizzata da una profonda disconnessione o, in alternativa, da una forma di negazione inconscia da parte del partner. È quindi possibile che, per ragioni legate a bisogni emotivi insoddisfatti, egli abbia inconsapevolmente accettato una narrazione tanto fragile quanto irreale, senza mai metterla in discussione, trasformando la realtà in un teatro di autoinganno reciproco, dove il dolore e la sofferenza sono rimasti però inespressi. Non meno rilevanti sono le emozioni dei genitori della bambina rapita, che hanno vissuto ore di terrore. Il senso di vulnerabilità che deriva dal vedere spezzata la sacralità del legame tra madre e figlio, proprio in un luogo che dovrebbe essere sinonimo di protezione, come una clinica, è qualcosa che lascerà inevitabilmente un segno. Questo evento drammatico, però, ci parla anche di un altro aspetto: la straordinaria capacità della nostra società di mobilitarsi. Il rapido intervento delle forze dell’ordine, il sostegno della comunità e il ritorno della bambina tra le braccia dei genitori sono un segnale di speranza. Come psicologo, credo che sia fondamentale riflettere sulla necessità di strumenti più efficaci per intercettare segnali di disagio psicologico – come il potenziamento dei servizi pubblici territoriali – soprattutto in quelle situazioni in cui il dolore individuale rischia di trasformarsi in un gesto estremo. Dott. Marco Piccolo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🌷Oggi, grazie al supporto della bravissima psicologa Laura Giovannini continuiamo a parlare del delicato tema della “separazione” tra due persone che hanno condiviso un pezzo di vita insieme e che si trovano ad affrontare uno degli eventi più duri nella vita di una persona e che riguarda sempre più coppie. ✍️Nell’ultima intervista “Separarsi: passato e presente”, abbiamo iniziato a capire un po’ meglio le differenze tra passato e presente e perché le separazioni sono diventate sempre più comuni. 👉Oggi proviamo a fare un ulteriore passo in avanti per capire meglio che impatto psicologico ha la separazione nella vita delle persone: sia di prende la decisione, sia di chi la subisce. ✌️ Trovate l’intervista completa anche sul magazine di Just Life www.justlifebenessere.com. ❣️ Seguiteci, commentate e se vi va raccontateci la vostra esperienza inviando un’email a belardinelligioia@gmail.com ❣️
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
«Presto diventerete nonni»: cosa accede nella testa e nel cuore di un genitore adottivo quando il proprio figlio, o figlia, annunciano una nuova gravidanza? Invidia, paura, tristezza, gioia? Spesso, a ben vedere, è tutto questo insieme. Su VITA ospiteremo nei prossimi giorni alcune testimonianze, soprattutto di nonne, alle prese con gioie e tormenti. Oggi, invece, lasciamo che tre psicoterapeute approfondiscano i vissuti più ricorrenti
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Qualche settimana fa una mamma mi ha scritto un messaggio chiedendomi di affrontare il tema della gelosia nei confronti dei propri figli. In particolare, quello che nota questa mamma è che il suo bambino ha un rapporto molto speciale con la zia che vede molto spesso. Questo a volte le dispiace perché vorrebbe che questa relazione ci fosse solo con lei che è la mamma. Condivido con te alcune riflessioni che potranno aiutarti se ti sei trovata anche tu in questa situazione. Del tema della gelosia verso i propri figli non si parla quasi mai. È un po’ un tabù e i genitori si vergognano ad ammettere che provano questo tipo di emozione. Ma a molti succede. A volte addirittura capita che la mamma sia gelosa del rapporto che il bambino ha con il papà o, viceversa, che il papà sia geloso del rapporto che il bambino ha con la mamma. Cosa puoi fare allora❓️ Non esiste una risposta che vale per tutti, ma quella della gelosia è un'emozione su cui puoi lavorare impegnandoti come prima cosa a capire come mai hai questo stato d'animo. Ti faccio alcuni esempi. ⤵️ Per alcuni genitori dipende dal fatto che si sentono insicuri rispetto al loro ruolo; non sono cioè sicuri di comportarsi come dovrebbero e temono che per questo il bambino li ami di meno. Oppure potrebbe esserci una difficoltà organizzativa che fa sì che il tempo che la mamma passa con il bambino sia oggettivamente poco e quindi il bambino è spesso affidato ad altre persone. La mamma potrebbe quindi sentire di perdersi dei momenti della vita del figlio e potrebbe temere che il figlio si affezioni di più agli altri. Per altri genitori può esserci una difficoltà nell'avere un atteggiamento sereno durante il tempo che trascorrono con il figlio, perché magari stanno attraversando un periodo di stress o hanno delle preoccupazioni. Quindi temono che il bambino non sia felice quando è in loro compagnia e possa anche in questo caso legarsi di più a qualcun altro. Questi sono solo tre esempi per aiutarti a capire in che direzione devi muoverti. Fermati, osservati e prova ad osservare anche i tuoi pensieri. Capire da dove nasce la tua gelosia può aiutarti a comprendere su che cosa hai bisogno di lavorare e quali soluzioni puoi provare a mettere in atto per rasserenarti. ➡️ Se ti va commenta o scrivimi per farmi sapere se anche a te capita di essere geloso o gelosa nei confronti dei tuoi figli. #genitorialità #genitoriefigli
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ma quanto costa avere un bambino? Posso permettermi un secondo figlio? Una buona pianificazione finanziaria può aiutarti a rispondere a queste domande, e ad affrontare la genitorialità con maggiore serenità. Questa settimana sarò ospite di Elisabetta Pesenti, autrice e conduttrice di “Mamme in carriera”, uno dei podcast più seguiti su Spotify dedicato alle mamme (ed ai papà) che affrontano le sfide combinate della genitorialità e del lavoro. La puntata sarà disponibile a partire dal 15 giugno su Spotify (link nei commenti). Non perderla per nessun motivo! #pianificazionefinanziaria #sempliceinvestire #mammeincarriera #consulenzafinanziariaindipendente
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🔎Il lutto, così come il concetto di maternità e di infanzia, sono prodotti e influenzati dalla cultura. 📰In questo articolo si parlerà di una particolare risposta emotiva assunta da alcune madri brasiliane di fronte alla morte dei loro figli, che prende la forma di un'apparente indifferenza. Si tratta di una strategia di sopravvivenza che va situata in un contesto di privazione e indifferenza istituzionale nei confronti della mortalità infantile tra le classi povere e afro-discendenti ✊🏿 Per leggere l'articolo 🗞completo di Eleonora Grossi 👇
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📌 Mi sembra di avere un secondo figlio, non un marito. Donne e mogli di fronte alle difficoltà di coppia In questo articolo parliamo di: ✏️ L'amore ai tempi delle aspettative disattese: una sfida per la coppia contemporanea ✏️ Difficoltà di coppia: il legame con le aspettative ✏️ Interrogativi finali sulla relazione di coppia ✏️ Pensi che la tua coppia sia in crisi? 📚 Leggi subito l'articolo integrale 👉 https://lnkd.in/dKEc9Biv #salute #salutementale #psicoterapia #psicoanalisi #studiodipsicoanalisiepsicoterapia #valentinacarretta #psicologocernusco #cernuscosulnaviglio
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Nella newsletter di oggi parlo di come prepararsi al primo menarca. L'altro giorno stavo riflettendo su quanto sia diverso crescere una figlia preadolescente oggi rispetto a qualche decennio fa. Ginevra, che ha solo 9 anni, conosce già cosa siano le mestruazioni e non le ho mai nascosto che cosa succede al mio corpo ogni mese. Credo sia fondamentale normalizzare ciò che spesso consideriamo un tabù, ma so che non è sempre facile per una mamma affrontare questi temi. Se ti interessa ricevere approfondimenti e riflessioni sulla preadolescenza, iscriviti alla mia newsletter. https://lnkd.in/dyP4kXwE
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
➡️ La #nascita di un figlio comporta profondi cambiamenti sia per la coppia che per l’intero sistema familiare. Nel seguente articolo cercheremo di spiegare cosa succede in alcune situazioni dove i #nonni occupano un ruolo di “sostituti” dei genitori. 👇👇👇👇 #studiopsicologiaroma #studiocoronacartia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Grazie per avermi permesso di evidenziare il delicato e complesso tema della solitudine delle neomamme. Ecco l’intervista integrale
🌷 Giornalista professionista | parlo e scrivo di #medicina #sanità #inclusione | ✒️ Scrivo nell'interesse dei lettori e dei pazienti | Credo nel giornalismo come servizio pubblico
𝐋𝐀 𝐒𝐎𝐋𝐈𝐓𝐔𝐃𝐈𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐎𝐒𝐓 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐔𝐌 Il primo giorno sono tutti lì. A festeggiare il piccolo o la piccola appena nati. Riservano anche qualche attenzione alla madre: "Come stai? Ha fatto male? Mangi?". Poi dal giorno successivo, le chiamate si diradano e, nel giro di nemmeno una settimana, il nulla, se non le chiamate (ma a volte non arrivano nemmeno quelle) dei parenti più stretti. E la madre così rimane sola. Con il piccolo. Rimane sola con le sue paure, le sue stanchezze, le sue preoccupazioni. A che serve parlarne? Passerà. Ma poi non passa. Si diventa invisibili a tutti, dal marito/compagno alla famiglia, che dalla madre si aspettano forza, risolutezza, determinazione, energia, maternità. Tutte caratteristiche insite in ogni madre, e tutte già pronte da usare, pensano costoro, e la società intera. Ma di insito e di pronto, in quei primi mesi, non c'è nulla. Alessandra Bellasio, ostetrica e fondatrice del noto portale UniMamma, ha deciso di squarciare questo velo di silenzio. In questa intervista per PERSONE, Medicina&Società, ci ha aperto gli occhi su una realtà che troppe neo-mamme vivono in silenzio. Le sue parole dipingono un quadro che molte mamme riconosceranno, ma che poche hanno il coraggio di condividere. Questa solitudine non è solo emotiva. In Italia, i servizi di supporto post-parto sono spesso un miraggio, lasciando le neo-mamme a navigare da sole in acque tempestose. È come se la società si dimenticasse di loro non appena il bambino nasce. E così, nel 20% dei casi, queste donne rischiano di sviluppare la depressione post-partum. Il suo messaggio è un invito all'azione per tutti noi. Partner, familiari, amici: abbiamo tutti un ruolo da giocare. Non lasciamo che il silenzio diventi l'unica compagnia delle neo-mamme. Perché prendersi cura di chi si prende cura dei nostri piccoli è il primo passo per costruire una società più sana e felice. Trovate l'intervista qui: https://lnkd.in/dR9bCJVG #NonSeiSola #MaternitàReale #SupportoAlleNeomamme
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-