Lo scorso anno hanno beneficiato della misura di contrasto alla povertà complessivamente 1,82 milioni di persone. L’imposto medio del beneficio è stato di 620 euro
Post di ItaliaOggi
Altri post rilevanti
-
ASSEGNO DI INCLUSIONE IN SICILIA: I DATI Il primo report dell'Osservatorio statistico Inps sull'Assegno di Inclusione (#ADI) e Supporto per la Formazione e il Lavoro (#SFL) vede la Sicilia al secondo per nuclei familiari beneficiari (oltre 145mila). Cgil Sicilia segnala il crescente disagio sociale ed economico di oltre centomila #famiglie Joska Arena per IlSicilia.it - Indipendente nei fatti
Assegno di inclusione, Sicilia al secondo posto per richieste dei nuclei familiari: cresce il bisogno sociale
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Verso l’ADI: una corsa ad ostacoli per le Persone Senza Dimora Quanto è importante per una persona in povertà estrema ricevere un supporto economico per poter provvedere ad un minimo vitale? Quanto è importante per un cittadino e una cittadina sentirsi meritevoli di una opportunità di sviluppo e inclusione? Oggi le nuove misure di sostegno economico, inclusione sociale e professionale non riescono a incontrare i bisogni delle persone in grave marginalità La Federazione insieme ai suoi soci ha elaborato questo documento per discutere limiti e opportunità che si prefigurano all’indomani dell’introduzione dell’Assegno di Inclusione avanzando 10 proposte operative che possano favorire l’accesso alla misura e l’uso di strumenti e prassi oggi a disposizione dei servizi sociali Affinché vi sia un cambiamento reale nella vita delle persone, è necessario che le misure e gli interventi procedano insieme tracciando un percorso di presa in carico e integrazione che uniscano sostegno al reddito, diritto alla casa, salute e lavoro https://lnkd.in/d6sh5WkG #fiopsd #senzadimora #homelessness #assegnodiinclusione #ADI #redditodiinclusione #povertà #diritti #residenza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
DOPO IL RDC: ”E I POVERI FURONO ANCORA PIÙ POVERI” Si stava meglio quando si stava peggio? Alleanza contro la povertà in Italia commenta la pubblicazione della Seconda Relazione del Comitato Scientifico per la Valutazione del Reddito di Cittadinanza. La nota conferma le osservazioni già formulate in occasione della prima valutazione, evidenziando come una larga parte delle famiglie in condizione di povertà fosse rimasta esclusa dal #RDC, ma esprime al contempo la preoccupazione che questa percentuale di esclusi sia destinata a crescere con l’introduzione delle nuove misure. “È questo un problema che abbiamo sempre evidenziato – afferma il portavoce di AcP Antonio Russo – e che ci preoccupa ancora di più oggi, sapendo che i nuovi strumenti di contrasto (#adi e #SFL), introdotti dalla legge 85/2023, hanno finora dimezzato quella platea già limitata e ristretta. Condividiamo quindi la prima raccomandazione del Comitato di “approfondire le caratteristiche della mancata partecipazione di una quota significativa delle persone povere alle misure”, ma soprattutto chiediamo di approfondire la medesima questione in relazione alle misure oggi vigenti: esse stanno infatti lasciando fuori una fetta troppo grande di persone e famiglie che hanno invece bisogno di essere sostenute, soprattutto per la forte pressione dell’inflazione. Torniamo quindi a sollecitare la pubblicazione di dati e l’approfondimento dell’impatto dei nuovi strumenti di contrasto alla povertà: conoscere questi numeri adesso permetterebbe infatti di applicare correttivi e modifiche, prima che sia troppo tardi: ovvero, prima che la popolazione italiana in condizione di povertà assoluta aumenti ulteriormente”, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Assegno di Inclusione: cosa ne pensano gli e le assistenti sociali? Un recente articolo pubblicato su welforum.it - Osservatorio nazionale sulle politiche sociali ha esplorato le caratteristiche dell’ADI attraverso un’analisi delle opinioni di alcuni assistenti sociali, raccolte tramite uno specifico questionario. Dall’indagine è emerso che l’introduzione dell’Assegno di Inclusione ha generato confusione e difficoltà sia tra i servizi sociali sia tra i cittadini. La complessità della nuova misura e la carenza di formazione adeguata agli operatori hanno causato problemi nell’assistenza ai cittadini e hanno evidenziato la necessità di riorganizzare i servizi. #adi #inclusione #assistentisociali
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝐋'𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐞𝐦𝐚𝐫𝐠𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞? Oggi le nuove misure di sostegno economico, inclusione sociale e professionale non riescono a incontrare i bisogni delle persone in grave marginalità La Federazione insieme ai suoi soci ha elaborato questo documento per discutere limiti e opportunità che si prefigurano all’indomani dell’introduzione dell’Assegno di Inclusione avanzando 10 proposte operative che possano favorire l’accesso alla misura e l’uso di strumenti e prassi oggi a disposizione dei servizi sociali #assegnodiinclusione #contrastopovertà https://lnkd.in/d6sh5WkG
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Doveva aiutare le famiglie in povertà assoluta, ma ne ha raggiunte meno del previsto e ha migliorato le condizioni economiche al massimo del 20% dei nuclei in difficoltà, durante la pandemia. Ormai sostituito dall’Assegno di inclusione, è tempo di bilanci per il Reddito di cittadinanza, il sussidio che tra il 2019 e il 2023 è stato percepito, per almeno una mensilità, da circa 2,4 milioni di famiglie in Italia. La misura di contrasto della povertà e di inserimento nel mondo del lavoro, fortemente voluta dal Movimento 5 stelle, ha rappresentato uno degli argomenti politici più divisivi degli ultimi anni, anche per le polemiche sulle frequenti notizie di soggetti che hanno potuto percepirlo illecitamente. Secondo l’ultima relazione diffusa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Reddito di cittadinanza è costato alle casse dello Stato oltre 34 miliardi di euro ed è stato particolarmente richiesto soprattutto nel 2020 e nel 2021. Negli anni più duri della crisi economica derivata dalla situazione sanitaria, la misura ha toccato il suo picco di efficacia, consentendo la fuoriuscita di circa 450 mila famiglie dalla condizione di povertà assoluta, però su un totale di oltre due milioni di nuclei in difficoltà. A giudicare dai numeri della relazione, il Reddito di cittadinanza risulta una misura che non ha saputo intercettare gran parte delle persone che avrebbe dovuto aiutare.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ieri è stato presentato il Rapporto SVIMEZ 2024 (downloaded). Un capitolo del Rapporto ben sintetizza l'impatto dell’Assegno di inclusione nelle varie regioni italiane (pagine 117-127) comparandolo con l’impatto del Reddito di cittadinanza. Con il passaggio dal RdC all’ADI la copertura di welfare, o il take-up con il termine che si utilizza più frequentemente, è diminuito significativamente. Il RdC ha assicurato una misura di supporto economico, almeno con una mensilità, al 50-60% della popolazione in condizione di povertà. Il take-up dei beneficiari dell’ADI rischia di stabilizzarsi attorno al 20-30% della popolazione in condizione di povertà. I dati relativi al Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sf) sono ancora più sconfortanti
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il panorama delle politiche sociali italiane ha subito una significativa trasformazione in seguito all'introduzione delle nuove misure di contrasto alla povertà. L'articolo di Andrea Tittarelli si concentra sulla fase iniziale di attuazione dell’Assegno di Inclusione. https://lnkd.in/dgCimkP3
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Dopo la fine del Reddito di cittadinanza, l’introduzione del reddito di inclusione e del supporto formazione-lavoro hanno cambiato le carte in tavola per moltissime famiglie. I numeri della nuova misura anti povertà voluta dal governo Meloni sono nettamente più bassi
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Aumenta infatti dal 4,5 al 4,7% la fetta di italiani che si trova in “grave deprivazione materiale e sociale“: si tratta di 2,8 milioni di persone, concentrate nel Centro, al Sud e nelle Isole. In Calabria, in particolare, quell’indicatore schizza dall’11,8 al 20,7% e si accompagna a una forte crescita del rischio di povertà, dal 34,5 al 40,6%, e della bassa intensità di lavoro.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi