In questi giorni abbiamo concluso il fondo e la segnaletica di un tratto ciclo-pedonale extraurbano. Avremmo preferito separare i pedoni dalle biciclette ma il contesto e la frequenza di utilizzo hanno portato al compromesso storico della promiscuità.
Post di Iter srl segnaletica e servizi
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Born at 320 ppm. CEO of AEQUILIBRIA Srl-SB - Climate transition consultant. Director Carbon Footprint Italy. Chair CEN/TC 467 "Climate Change".
PADOVA: I SOLDI DELLE CICLABILI PER SISTEMARE I MARCIAPIEDI Immagino possa interessare a pochi quanto succede in una piccola cittadina di provincia, ma forse un'esperienza locale può stimolare riflessioni più ampie. Ieri sera ho partecipato a un evento a Padova con gli assessori Andrea Micalizzi e ANDREA RAGONA sulla presentazione di un importante progetto dell'attuale Giunta, finalizzato ad ampliare un parco cittadino piccolo e poco utilizzato. Tutto bene fino a qua, ma i problemi nascono quando si inizia a parlare di mobilità, dove purtroppo emerge un po' troppo il bla bla politico e la carenza di pensieri davvero visionari dei due assessori. A partire dal comunicare con ostentata soddisfazione che i (molti) soldi in arrivo con il #PNRR recuperati dal Comune per la ciclabilità, saranno utilizzati anche per sistemare marciapiedi e ponti cittadini. L'occasione, più unica che rara, di trasformare una piccola cittadina, costantemente soffocata dal traffico e dai PM10, in una moderna città europea, diventa quindi in una delle tante opportunità per fare cassa per la manutenzione dei marciapiedi. E la prima conseguenza è che le ciclabili in sede propria finiscono inevitabilmente per diventare delle piste ciclopedonali. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensano di questo approccio la Sindaca di Parigi Anne Hidalgo o l'assessore di Valencia Giuseppe Grezzi, che con grande coraggio hanno letteralmente trasformare la mobilità delle proprie città. Poi gli assessori hanno manifestato la volontà di realizzare piste ciclabili per aumentare la "pedalabilità" e la sicurezza, mettendole in sede propria, mentre la realtà è che nei progetti esistenti proliferano le ciclopedonali (per le ragioni di cui sopra) e spariscono le ciclabili in sede propria, anche quando già previste dal Bicimasterplan in vigore. Nel parco Prandina in questione sono già presenti 180 parcheggi, a oggi poco utilizzati (circa al 30-40%), e la loro necessità è presumibile possa ridursi nel tempo, visto la realizzazione di una nuova linea del tram in vicinanza (progetto di grande valore per la città). Scenario che potrebbe portare l'Amministrazione a ridurre ulteriormente i parcheggi, ma si è invece deciso di ampliarli a 250 posti. Salvo poi precisare che 250 è il numero massimo, che si tratta di un parcheggio a raso convertibile in parco e altre simili attenuanti generiche. La motivazione sui nuovi posti auto è che si tratta di una mediazione tra chi ne vorrebbe 1.000 e chi non ne vorrebbe neanche uno. Avete capito Anne e Giuseppe? Per amministrare una città serve l'arte della mediazione democristiana e non la visione e il coraggio per il cambiamento. Peccato che vi arrivi solo adesso questo grande insegnamento, altrimenti chissà quali scelte avreste potuto fare per Parigi e Valencia. Cari Assessori a voi sta l'onere della scelta di come far evolvere la città che amministrate. A noi solo quella del voto e del giudizio del vostro operato. Il Gazzettino Il Mattino
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Scrivo, racconto e illustro storie di Bici | Designer grafico -Presidente Donne in Bici e Micromobilità ASD APS
Abbiamo un messaggio urgente per il nostro Comune di Cagliari: #rastrelliere per biciclette e parcheggi sono un disperato bisogno nella nostra comunità! Abbiamo una reale difficoltà di trovare un posto sicuro e protetto per parcheggiare le nostre amate due ruote anche a causa del regolamento comunale di #Cagliari l’art.19, comma b) del Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, approvato dalla giunta Truzzu nel febbraio 2023, che istituisce il divieto a «incatenare biciclette, ciclomotori o motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo», con multe fino a 300 euro. Ciò non solo scoraggia la #bicicletta come mezzo di trasporto, ma rappresenta anche un rischio per la sicurezza delle nostre biciclette. Ecco perché chiediamo al nostro governo locale di ascoltare le nostre richieste e agire. Investendo nell’installazione di portabiciclette e aree di parcheggio dedicate, possiamo promuovere la bicicletta come modalità di trasporto sostenibile ed ecologica. FIRMA LA PETIZIONE: https://chng.it/jWJ4p5MvpY https://lnkd.in/dxWUURku
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Rassegna CAM GROUP Secondo l’Osservatorio CAM GROUP “Per Borgo e Prati servono 5mila posti auto” Nella Capitale l’assenza di posti auto contribuisce a congestionare il traffico, incidendo sulla quotidianità di milioni di cittadini e turisti. Così crescono le sanzioni per la sosta selvaggia e le perdite di tempo, considerando che, secondo l’ultimo rapporto TomTom Traffic Index, Roma è la dodicesima città più trafficata del mondo, facendo perdere ogni anno 107 ore nel traffico a un automobilista. Abbiamo presentato oggi uno studio che analizza l’impatto del traffico e i benefici della sosta nella zona che coinvolge, in particolare, l’area Risorgimento-Castello, sintetizzando fabbisogni e possibili soluzioni. https://lnkd.in/d5BTF6aM
Roma dodicesima città più "trafficata" del mondo. E in zona Vaticano mancano 5000 posti auto - FarodiRoma
https://www.farodiroma.it
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Rassegna CAM GROUP Secondo l’Osservatorio CAM GROUP “Per Borgo e Prati servono 5mila posti auto” Nella Capitale l’assenza di posti auto contribuisce a congestionare il traffico, incidendo sulla quotidianità di milioni di cittadini e turisti. Così crescono le sanzioni per la sosta selvaggia e le perdite di tempo, considerando che, secondo l’ultimo rapporto TomTom Traffic Index, Roma è la dodicesima città più trafficata del mondo, facendo perdere ogni anno 107 ore nel traffico a un automobilista. Abbiamo presentato oggi uno studio che analizza l’impatto del traffico e i benefici della sosta nella zona che coinvolge, in particolare, l’area Risorgimento-Castello, sintetizzando fabbisogni e possibili soluzioni. https://lnkd.in/dikc7pE8
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In corso le operazioni per sgomberare i terrapieni a lato della strada, pulire la carreggiata e installare la segnaletica, ma l'apertura dipenderà dalle condizioni metereologiche dei prossimi giorni
Passo dello Stelvio, si lavora per riaprire ma c'è ancora neve: necessari interventi sui pendii e sulle strade
ildolomiti.it
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Cosa ha messo in luce “Via Libera” la mappatura milanese delle auto in sosta irregolare? C'erano 63.990 auto in sosta irregolare ma come si relazionano ai dati della densità abitativa, alla disponibilità del trasporto pubblico o dei servizi? Leggi un approfondimento sul tema curato da Sottosopra Comunicazione
💢 È ARRIVATO IL GRANDE REPORT. 💢 Impressionante! Vi ricordate Via Libera, la mappatura dei parcheggi selvaggi a Milano? Era il 16 maggio, duemila persone contavano una per una le auto in sosta illegale sui marciapiedi, sulle strade e sui parterre alberati della città. Quella sera, tra le 18 e le 24, le auto in sosta irregolare a Milano erano 63.990, una media di 37,7 auto/km. E questo è solo l'inizio di un'analisi scientifica realizzata dalla campagna di mobilitazione “Sai che puoi?” e Fondazione mobilità in città. 👉 Ad esempio, i dati sono valutati in relazione a variabili come la densità abitativa, la disponibilità di servizi e punti di interesse o ancora la capillarità del trasporto pubblico: roba da nerd di prim'ordine! 🔥 🌟 Oggi il Report è pubblico, guardatelo! ❗ Sono 99 pagine di analisi e approfondimenti che restituiscono l'immensità del problema parcheggi-ad-minchiam, i rischi correlati, proposte e riflessioni. 🔎 Ne abbiamo parlato in questo articolo, date uno sguardo e diteci se immaginavate numeri di queste proporzioni! #vialibera #mobilitaincitta #cittàdellepersone #milano https://lnkd.in/emgeXRJf 🆗 Noi invece non siamo riuscite a contare i milioni di grazie a tutte le persone che hanno organizzato un progetto così ambizioso e a quelle che hanno partecipato alla mappatura. Tommaso Goisis Ilaria Bartolozzi Michela Cella Elia Cipelletti Maria Dellagiacoma Ilaria Lenzi Massimo Lafronza Giovanni Mandelli Otho Mantegazza Gaia Sgaramella Giuditta Strada Bianca Uberti Foppa Stefania Amato Luca Foschi Daniel Gorokhov Valentina Lovato Simone Megna Luisa Miranda Morel Marina Reissner Fabio Ricci Gianluca Ruggieri Sebastiano Silvestri Semyon Skotnikov Agostino Torti
Soste irregolari a Milano: la mappatura Via Libera ne conta 64mila
sottosopracomunicazione.it
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Your Italian language consultant - Translator -Proofreader - Post-editor / From English and French into Italian
La decisione del limite di velocità a 30 km/ora nella zona centrale di Bologna ha prodotto effetti positivi a livello di qualità dell'aria, minor numero di incidenti e di morti per incidente, minor congestione del traffico, maggiore uso di biciclette e sistemi di #bikesharing. Risultati incoraggianti, mi auguro che siano di stimolo per altre città di medie e grandi dimensioni sulla scia di tante realtà europee! #mobilitàsostenibile #cittàsosteniblii #mobilitàurbana #urbanmobility #greenmobility #sustainablecities via Il Post
Come sta andando la “città 30” a Bologna - Il Post
ilpost.it
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TORINO, I CONTROVIALI CICLABILI STANNO SPARENDO. A partire dal 2020, in piena pandemia Covid, si concretizzò la proposta della Consulta di rendere a priorità ciclabile i controviali dei grandi corsi torinesi. Vennero però realizzati in sola segnaletica orizzontale e verticale, senza veri interventi strutturali di moderazione del traffico: solo un pittogramma di bicicletta e un bollo (grande o piccolo, a seconda dei casi) indicante la velocità massima consentita. Con il passare degli anni e fino a oggi, tra scarsa qualità dei materiali - sempre al massimo ribasso - e la grande usura da parte dei veicoli pesanti, la segnaletica orizzontale tende a sparire, se non viene regolarmente manutenuta. Infatti, la Consulta rileva una totale usura della segnaletica, ormai sbiadita e pressochè invisibile. Dal momento che – sul sedime stradale – gli interventi fatti finora sono stati purtroppo realizzati in sola segnaletica orizzontale, se questa viene meno, allora essi smettono di esistere: i controviali a priorità ciclabile sono spariti, senza più la sicurezza di pedalare in uno spazio condiviso a velocità moderata.
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Focus 02/24: Come si sono sviluppati il traffico, la qualità della vita e l’economia? Intervista a Simone Gianini, consigliere municipale di Città di Bellinzona dal 2012 al 2024. #mobilità #traffico #città
«Il coronamento del lavoro»
staedteverband.ch
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