Serve assumere.
All'Electrolux di Susegana mancano operaie e operai e ne mancano tanti.
Dalle uscite di fine 2023 la gestione del personale nei reparti produttivi si è nettamente complicata.
Anche se i frigoriferi da fare sono modesti, poco più di 600.000, le operaie e gli operai oggi non bastano.
La carenza di lavoratori addetti alla produzione si fa sentire. E nel frattempo le uscite continuano, sia per dimissioni dei più giovani, sia per pensionamento di altri e di ogni professionalità.Per reazione l'effetto è stato quello di cercare un continuo equilibrio tra reparto e turni, con spostamenti tra aree e reparti, anche più volte nelle 8 ore di lavoro degli operai e non di rado degli stessi operai.
A risentirne è l'efficienza, efficacia, la qualità, la salute, la sicurezza nel lavoro. Di conseguenza ne risente la vita lavorativa dell'insieme dei dipendenti in fabbrica.
Una situazione in progress, che crea via via una spirale negativa di lavoratori pressati e insoddisfatti, di reazione della struttura aziendale, a sua volta pressata, per il deterioramento della gestione, che si traduce in maggior tensione e nuova pressione sui lavoratori coordinati.E con questa condizione, che non di rado costringe chi gestisce a non osservare le prescrizioni mediche: limitazioni a fare nella prestazione dell'opera manuale, che con lo stress, produce momenti di cura per reintegrare un minimo di condizione lavorativa, aumentando le perdite di giornate lavorative.
La sensazione diffusa, tra chi vive la fabbrica è che siamo in una situazione mai vista e non certo positiva.
Le importanti trasformazioni tecnologiche attuate e ancora in corso, per ora contribuisco a creare nuovi problemi, per la scarsa affidabilità impiantistica. L'uscita e perdita di professionalità che le hanno sviluppate, rallentano la comprensione di cio che non va, non offrendo, l'innovazione, ancora le garanzie attese. Tutto questo costringe ad aumentare la manodopera necessaria, che non c'è. Ci sono i ritmi che aumentano amplificando redistenze e reazioni. A breve partirà il secondo turno della seconda linea della nuova fabbrica. La chiusura di una vecchia linea non dà il saldo necessario di manodopera, aggiungendo difficoltà a difficoltà.
L'ipotesi di trasferire definitivamente operai da Porcia (stabilimento Electrolux a 40 km, apparentemente in grave crisi e con eccesso dichiarato di operai) a Susegana, non trova consenso dei diretti interessati, con non poche buone ragioni, a partire dai costi e dai tempi di viaggio che incidono sulla vita.
Da quì la necessità, l'urgenza, di assumere operai necessari a ridare efficienza, efficacia produttiva, insieme a salute e sicurezza e di conseguenza corretta capacità gestionale nel rispetto dei lavoratori chiamati a lavorare.
Non serve molto. Ma di certo così non và, né per il profitto, né per chi ci lavora.
Assumete tutto ciò che serve, e servono tante e tanti operaie e operai.
Foto assemblea operaie e operai Electrolux Susegana.
Bellissima realtà Gerardo Di Filippo, siamo felici di poter collaborare con voi!