😅 «𝗘𝗿𝗮 𝗼𝗿𝗮, 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲!» 😅 Il 69% di voi ha risposto così, nel sondaggio della scorsa settimana, in merito alla possibile entrata in vigore del DDL Sensi che prevede il «diritto alla disconnessione». ••• Sentivamo il bisogno di dire qualcosa sul tema e qui sotto, nel carosello, trovate qualche dettaglio in più. Chiudiamo con una semplice ma potentissima domanda: voi che ne pensate? 📵
Post di Joinrs Italia
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#1ottobre -𝑫𝒆𝒄𝒓𝒆𝒕𝒐 𝑺𝒊𝒄𝒖𝒓𝒆𝒛𝒛𝒂: 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒊 𝒓𝒆𝒂𝒕𝒊 𝒆 𝒂𝒈𝒈𝒓𝒂𝒗𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒎𝒊𝒏𝒂𝒏𝒐 𝒊𝒏 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒔𝒖𝒃𝒅𝒐𝒍𝒂 𝒍𝒂 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒕à 𝒅𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 - REA L’approvazione alla Camera del Decreto Sicurezza DL 1660 ora al vaglio del Senato sta continuando a sollevare numerose perplessità da parte di associazioni, sindacati e degli stessi giuristi. Alcuni punti introdotti nel DDL 1660, sono preoccupanti e minano la libertà di esprimere il proprio dissenso. Sottolinea il Segretario nazionale del partito REA, Gabriella Caramanica. L’aggravamento della pena a carico di coloro che protestano è 𝒕𝒓𝒊𝒗𝒊𝒂𝒍𝒆 e lascia margine a forme di 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆. Una sostanziale deriva autoritaria tanto più se viene associata al precedente Decreto “rave” (DL 199/2022) e alle nuove aggravanti per i delitti di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, contro la realizzazione di grandi opere come ad esempio per la TAV o i futuri cantieri sulle rinnovabili? 𝘈𝘶𝘴𝘱𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘢𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘚𝘦𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘪 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘪, 𝘭’𝘢𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘰𝘣𝘣𝘭𝘪𝘨𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘶𝘯 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘵à. Conclude il Segretario nazionale.
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Sono diventate ufficialmente legge le nuove norme per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che integrano e modificano la legge n. 71 del 2017 (la prima legge in Europa sul fenomeno). Una proposta bipartisan che ha trovato l’unanimità dei voti, a dimostrazione che il tema richiede attenzione e impegno, soprattutto, a livello istituzionale. Il testo delle legge ha un obiettivo prioritario, la prevenzione
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PATTEGGIAMENTO SECONDO LA CASSAZIONE 👉 “… Da valutare c'è però se l'estensione del perimetro delle misure oggetto dell'accordo può comprendere anche le pene accessorie obbligatorie o solo quelle affidate alla discrezionalità del giudice. L'obbligatorietà infatti potrebbe contribuire a ridimensionare l'inedito potere negoziale delle parti. Incertezza che, per la Cassazione, va risolta nel senso più favorevole all'estensione, valorizzando il riferimento alla confisca che, sempre nel contesto del patteggiamento, può essere oggetto dell'accordo tra le parti solo se facoltativa.” Giovanni Negri per #ilsole24ore
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A questo punto qualcuno al Ministero della #giustizia deve farsi qualche domanda e iniziare una riflessione più ampia su come rivedere completamente i metodi e le strategie sul tema magari con scelte più collegiali e condivise ! #ppt #giustiziadigitale #processotelematico
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Arriva il via libera definitivo dell’aula della Camera dei Deputati al #ddlNordio con 199 sì, 102 no e nessun astenuto: votazioni a favore decisive da parte di Italia Viva e Azione. La riforma, che porta il nome del Guardasigilli Carlo Nordio, introduce modifiche rilevanti al #codicepenale, al codice di procedura penale e all’#ordinamentogiudiziario. L’obiettivo della legge è semplificare il quadro normativo, a tutelare la privacy degli individui e a garantire maggiore efficienza e chiarezza nelle #procedurepenali. Tuttavia si tratta di un regolamento molto discusso dalle opposizioni: resta anche da vedere come queste modifiche saranno applicate nella pratica e quale impatto avranno sul funzionamento della giustizia nel nostro Paese. Maggiori informazioni qui: https://bit.ly/4bCnNhq
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LA POLITICA DOBREBBE ATTIVARSI NELLA COSTRUZIONI DI NUOVE CARCERI ... visto che i delinquenti aumentano .. insieme ai politici corrotti... sarebbe opportuno , non limitare le celle per favorire i delinquenti . I POLITICI DOVREBBERO LAVORARE SU LEGGI CERTE AL CONSUMO DELLA PENA..!! Ma , anticipare i tempi nel costruire nuove celle e cosi , far in modo che i condannati pur avendo un modo decente di vita da prigione , consumano l'intera pena , per alcuni reati, laddove c'è il morto, omicidio. non dovrebbero esserci nessun sconto di pena .
Svuotare le celle moltiplicando di otto volte, da sei mesi a quattro anni, il limite di pena entro il quale si può accedere alla semilibertà, includendo anche i residui di condanna ancora da scontare. È la soluzione proposta da Forza Italia in un emendamento al decreto carceri, il micro-intervento varato dal governo per attenuare il sovraffollamento penitenziario. In quel provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri a inizio luglio, non ci sono misure capaci di far uscire subito una parte dei detenuti attualmente reclusi nel nostro Paese: in particolare, non c’è l’“indulto mascherato” proposto dal deputato renziano Roberto Giachetti, che con il suo ddl vuol risolvere il problema aumentando i giorni di “sconto di pena per buona condotta”, da 45 a sessanta o addirittura a 75 ogni sei mesi. Quella soluzione, che aveva convinto una parte della maggioranza, è stata bloccata dalla premier Giorgia Meloni in persona.
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La stretta sugli Autovelox è legge: ecco le novità Il pacchetto di norme voluto dal ministro Salvini è entrato in vigore È ufficialmente legge la nuova regolamentazione sugli autovelox voluta dall’attuale ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Dopo anni di attesa, il pacchetto di norme è finalmente approvato e sarà pubblicato nelle prossime ore sulla Gazzetta Ufficiale, entrando così in vigore. Le novità principali La nuova legge stabilisce chiaramente i casi in cui non è possibile procedere alla contestazione immediata, con l’obiettivo di evitare che i cittadini si sentano “ingiustamente vessati” dall’uso degli autovelox. Una delle principali novità è che i tratti di strada dove gli autovelox possono essere utilizzati devono essere individuati attraverso un provvedimento del Prefetto. Inoltre, fuori dai centri abitati, deve esserci una distanza minima di almeno un chilometro tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo stesso. Anche nei centri abitati sono previsti obblighi di segnalamento minimo. LEGGI LA NOTIZIA COMPLETA #autovelox #comuni #gazzettaufficiale #salvini
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Quanto (non) è successo a Cafasse impone, ancora una volta lo dico, una profonda revisione delle regole amministrative e gestionali di voto e modalità di presentazione delle liste [oltre alle regole della par condicio, delle quali ho già detto]. Tra simboli da presentare su “carta lucida” e Prefetture che vogliono simbolo delle liste “stampato, non su chiavetta usb”, moduli da stampare e compilare a mano, pinzati e non clippati, firme dei candidati “non elettroniche”, siamo rimasti indietro e con un errore stupido (o mancanza di comunicazioni, come a Cafasse) si mette a rischio la democrazia. A Cafasse, e in altri centri, non poter scegliere è indubbiamente un problema. In tempi di digitalizzazione, occorre una urgente revisione delle regole.
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In tema di #indennizzo spettante alle #vittime di #reati intenzionali violenti ai sensi della direttiva 2004/80/CE, il sistema derivante dall’attuazione tardiva di quest’ultima, disposta in Italia prima con gli artt. 11 e 12 della legge n. 122 del 2016 e poi con l’art. 6, comma 2, della legge n. 167 del 2017, deve essere interpretato nel senso che il diritto all’indennizzo sorge solo per crimini commessi a decorrere dal 30 giugno 2005, data che è conforme alla previsione di cui all’art. 18, comma 2, della direttiva suindicata #Cassazione 30475/24 deposito 26 novembre #lacassazionedelgiornoprima
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HO FIRMATO FALLO ANCHE TU. SE NON LO HAI ANCORA FATTO, FIRMA ANCHE TU ONLINE I REFERENDUM DELLA CGIL PER ABROGARE LEGGI CONTRARIE AI LAVORATORI: NON PERDERE TEMPO, MANCA POCO ALLA FINE DELLA CAMPAGNA. FAI VALERE I TUOI DIRITTI! clicca il link https://lnkd.in/d_QHQ6Py 1) inserisci la tua mail e confermala. 2) inserisci la provincia e il comune di residenza 3) accetta le condizioni privacy e invia la richiesta. 4) Riceverai una mail all’indirizzo indicato precedentemente, dove tramite SPID entrerai nella piattaforma dove cliccherai la spunta sui quattro referendum e invia la richiesta. PERCHE’ FIRMARE I REFERENDUM DELLA CGIL? PERCHE’ IL LAVORO DEVE ESSERE TUTELATO, STABILE E SICURO E PER OTTENERE QUESTO ALCUNE LEGGI DEVONO ESSERE CAMBIATE: Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo Cosa vogliamo cancellare? Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015 Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti Cosa vogliamo cancellare? Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite Per superare la precarietà dei contratti di lavoro Cosa vogliamo cancellare? La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti Cosa vogliamo cancellare? La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore
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