Post di Alessandro Cerboni

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CERBONI CONSULTING / VICEPRESIDENTE ASSOCOMPLIANCE / Lead Auditor ISO37301:2021/ OSINT and Intelligence Specialist/ ISO 37301 Cert.Scheme Com. member /TEAM ROBYN HODE/ Rapp. di int. Camera dei Deputati/Strategic Advisor

Molti studi sulla memoria enfatizzano il substrato materiale e i meccanismi attraverso i quali i dati possono essere archiviati e letti in modo affidabile. Qui mi concentro su aspetti complementari: la necessità per gli agenti di reinterpretare e modificare dinamicamente i ricordi per adattarli al loro sé e al loro ambiente in continua evoluzione. Utilizzando esempi tratti dalla biologia dello sviluppo, dall’evoluzione e dalla bioingegneria sintetica, oltre alla neuroscienza, propongo che una prospettiva sulla memoria come preservazione della salienza, non della fedeltà, sia applicabile a molti fenomeni su larga scala, dalle cellule alle società. L’impegno continuo nella confabulazione creativa e adattiva, dal livello molecolare a quello comportamentale, è la risposta al paradosso della persistenza in quanto si applica agli individui e a interi lignaggi. Immagino inoltre che una visione processuale e indipendente dal substrato della vita e della mente suggerisca che i ricordi, in quanto modelli nel mezzo eccitabile dei sistemi cognitivi, potrebbero essere visti come agenti attivi nel processo di creazione di senso. .......

Self-Improvising Memory: A Perspective on Memories as Agential, Dynamically Reinterpreting Cognitive Glue

Self-Improvising Memory: A Perspective on Memories as Agential, Dynamically Reinterpreting Cognitive Glue

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