🧠 In Italia, la presa in carico dei pazienti cerebrolesi negli ospedali e nelle strutture riabilitative specializzate presenta punte di eccellenza. Mancano invece risorse e modelli gestionali adeguati per la fase successiva, soprattutto per le persone non gestibili al domicilio, con gravi disordini di coscienza e instabilità clinica. ➡ A sollevare il tema sul Corriere della Sera Salute è Antonio De Tanti, direttore medico-scientifico del Gruppo.
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Direttore Medicina Interna, Direttore Scuola di Ecografia SIMI BedSide di Bergamo, PhD in Medicina Interna, Adjunct Professor Humanitas University, Ricercatore
Uno dei pochi articoli seri che dia una visione panoramica e concreta del problema mai letto…
L’analisi effettuata dalla bravissima giornalista Milena Gabanelli dovrebbe essere il punto di partenza di ogni tavolo, acceso a livello politico e di società scientifiche, per trovare una soluzione che probabilmente passa da un’apparente perdita di posizioni acquisite a favore di una nuova organizzazione che realmente pone il paziente al centro!! Fino adesso, e purtroppo da molti anni se non decenni, ci fermiamo alle parole e a poche idee! Manca una visione strategica e la consapevolezza che organizzare bene il sistema sanitario è un VALORE che poi si riflette sul PIL! Come chiude l’articolo il problema è prevalentemente politico e direi a tutti livelli da quello centrale a quello più periferico!! Comunque iniziamo a diffondere le notizie corrette anche attraverso articoli di questa qualità e portiamo gli attori ad agire !!
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L’analisi effettuata dalla bravissima giornalista Milena Gabanelli dovrebbe essere il punto di partenza di ogni tavolo, acceso a livello politico e di società scientifiche, per trovare una soluzione che probabilmente passa da un’apparente perdita di posizioni acquisite a favore di una nuova organizzazione che realmente pone il paziente al centro!! Fino adesso, e purtroppo da molti anni se non decenni, ci fermiamo alle parole e a poche idee! Manca una visione strategica e la consapevolezza che organizzare bene il sistema sanitario è un VALORE che poi si riflette sul PIL! Come chiude l’articolo il problema è prevalentemente politico e direi a tutti livelli da quello centrale a quello più periferico!! Comunque iniziamo a diffondere le notizie corrette anche attraverso articoli di questa qualità e portiamo gli attori ad agire !!
Pronto soccorso, cosa non funziona e di chi è la colpa | Milena Gabanelli
corriere.it
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Pubblico un articolo di Magri Marco sul tema delle potenzialità che deriverebbero dall'aggregazione organizzata, aggiungo anche per percorsi di presa in carico, dei MMG, che condivido anche perchè, nel concreto, le ha realizzate in una logica di collaborazione intelligente con le ASST del territorio dove opera. Ha il pregio di voler riportare il focus sui temi organizzativi che è un punto che spesso ribadisco..... Alcuni condivisibili passaggi: ✔ Ma è anche vero che da questo “presidio” passano la più importanti problematiche del nostro SSN: le liste di attesa, gli affollamenti dei pronti soccorsi, l’appropriatezza, l’assistenza domiciliare, l'integrazione socio sanitaria. ✔ Solo con modelli gestionali nuovi ed innovativi è possibile conservare l’autonomia, chiarezza di obiettivi ma anche motivazione......
Dare valore aggiunto alla Medicina Generale
quotidianosanita.it
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Carenza di #infermieri in Italia: il dato 🔍 In Italia, ci sono appena 6,5 infermieri per ogni 1.000 abitanti, un numero ben al di sotto della media #OCSE (9,8) e di quella europea (9). In Europa siamo tra gli ultimi, di poco sopra a #Spagna (6,2), #Polonia (5,7), #Ungheria (5,5), #Lettonia (4,2) e #Grecia (3,9). Per fare un confronto, la #Germania conta 12 infermieri ogni 1.000 abitanti, quasi il doppio rispetto all'Italia, mentre la #Svizzera arriva a quasi il triplo (18,5). 🩺 È tempo di riflettere su quanto sia cruciale investire nel #personalesanitario #SalviamoSSN #RapportoGIMBE #sanitàpubblica Nursind Sanità
🔵 Una sanità che si sta sgretolando, senza risorse e senza personale. È questa la fotografia che ci restituisce il settimo Rapporto della Fondazione GIMBE, presentato oggi a Roma e che accende un faro sulla carenza sempre più critica di #infermieri. Non a caso il presidente Nino Cartabellotta, intervistato da Marta Tartarini, parla di "crisi di sostenibilità" e, soprattutto, di "crisi nella crisi" per descrivere il grave vulnus dell’organico. 🔵 Per entrare nel vivo del Rapporto, con tutti i suoi dati, ecco il link all’articolo: https://lnkd.in/d6urwH7d
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In questa domenica sera mi sono imbattutto nell'ultima puntata di Dataroom di Milena Gabanelli e Simona Ravizza. L'analisi pubblicata sul Corriere della Sera è lucida e puntuale. La crisi dei Pronto Soccorso non è da vedere come un fenomeno a sé stante, ma va inserita all'interno di un quadro di insieme. Insomma, è un sintomo di una patologia ben più ampia e diffusa: assistenza territoriale in difficoltà, tempi di attesa per le visite troppo lunghi, carenza di personale negli ospedali e medici che - giustamente - in Pronto Soccorso non vogliono più starci. Con questo in mente è evidente come non si possa risolvere la situazione con interventi spot (es: togliere il numero chiuso a Medicina). Il ragionamento è molto più ampio e va ben oltre la programmazione da qui ai prossimi 5 anni. È necessario - e urgente - un piano di azione che possa risollevare la sanità pubblica sul lungo periodo. #sanità #ssn https://lnkd.in/dw8uiBVh
Pronto soccorso, cosa non funziona e di chi è la colpa | Milena Gabanelli
corriere.it
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Una riflessione sulle malattie croniche e sul Piano Nazionale della Cronicità che è in via di approvazione
AISI. Piano Nazionale Cronicità, le strutture private pronte a dare una mano al SSN. - Quotidiano Sanitario AssoCareNews.it
https://www.assocarenews.it
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Stiamo vivendo oggi un periodo di crisi del Sistema Sanitario Nazionale; le ragioni sono varie, ma riconducibili alla perdita dell’equilibrio tra mantenimento dell’offerta di cura e sostenibilità dei costi. L’iperspecializzazione della medicina conduce il malato a vivere un percorso di cura frammentato e senza chiari riferimenti a chi lo cura. Di qui il bisogno di coniugare le competenze tecniche e scientifiche con il sapere umanistico e l’etica comportamentale, con l’obiettivo di ritrovare una medicina centrata sulla persona: una medicina sostenibile e proiettata in un orizzonte di riumanizzazione delle scienze e delle cure mediche.
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La sinergia di lavoro tra ANMAR ODV Associazione Nazionale Malati Reumatici, Osservatorio nazionale sulle malattie reumatologiche CAPIRE, società scientifiche, professionisti sanitari, politica e istituzioni realizza e soddisfa pienamente il paradigma della "salute partecipata". Sono certa che le sollecitazioni portate oggi all'attenzione delle istituzioni e della politica porteranno alla salvaguardia concreta del diritto alla salute dei pazienti reumatologici. Noi ci siamo e continueremo nel nostro impegno e lavoro quotidiano. #salutepartecipata #sicurezzadellecure
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Il ns Segretario Nazionale rilascia oggi una analisi su Quotidiano Sanità relativa al fenomeno delle #aggressioni. 💬Da quando si è sgretolato il rapporto 🧑🏻⚕️👩💼medico-paziente tutto è cambiato: “il paziente è di fatto diventato un cliente e il medico è diventato un venditore (inconsapevole) di salute”. 😨La situazione è gravissima e i Medici abbandonano il sistema di cure. Biosgna intervnire subito: 1️⃣.Garantire sicurezza dei luoghi di cura 2️⃣.Depenalizzare l’medico, riconoscimento dello status di dirigenza speciale, riconoscimento dello status di lavoro usurante. 3️⃣.Riforma organizzativa di tutto il sistema di cure: cure giuste nei posti giusti rivendendo l’organizzazione fra Ospedale e Territorio. 🔍Trovi l’articolo completo sul nostro sito: https://lnkd.in/dc7_BAVS 🫵🏽E tu cosa aggiungeresti a questa analisi❓ Ti leggiamo nei commenti o su 📩segr.nazionale@anaao.it
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Direttore Pianificazione Strategica, Innovazione e Sviluppo IDI IRCCS - Fondazione Luigi Maria Monti
Ancora oggi rileggendo questi due articoli pubblicati, insieme ad un collega, ormai circa 15 anni fa sul Sole 24 ore Sanità (2014) e Panorama della Sanità (2011) rimango ancor più convinto della necessità di sviluppare modelli che permettano a tutti gli attori del sistema sanitario di poter avere le informazioni di cui necessitano in una forma affine alla loro professione nell’ottica di raggiungere i migliori risultati in efficacia ed efficienza per il paziente e il SSN.
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Presidente Comitato di Padova della Croce Rossa Italiana
3 mesiConcordo!