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Due anni di tempo. Questo è il lasso di tempo massimo entro il quale l’Italia dovrà sanare la disastrosa situazione nella Terra dei Fuochi “affinché ogni rischio legato alla vita di 2,9 milioni di cittadini cessi di esistere definitivamente”. Così ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che ha condannato l’Italia per la sua “incapacità di agire” di fronte allo scarico di rifiuti tossici nell’area compresa tra Napoli e Caserta balzata tristemente alle cronache non solo per gli effetti che ha avuto sulla salute delle persone. Il caso è è stato portato davanti alla Cedu da 41 cittadini campani e cinque associazioni che hanno accusato le autorità italiane di essere perfettamente a conoscenza della gravità della situazione e di non aver adottato alcuna misura per proteggerli dalle conseguenze dei depositi tossici. Nella pronuncia, la Corte ha ravvisato una lesione dell’articolo 2 della Convenzione europea sui diritti umani, relativo al diritto alla vita. Il veleno che ha raggiunto le falde acquifere del territorio ha infatti causato uno straordinario aumento dei tassi di cancro negli abitanti della zona. Quello che la Corte chiede all’Italia è l’introduzione di un meccanismo di monitoraggio indipendente e una piattaforma di comunicazione pubblica. Incredibilmente, dopo anni di lotte, morti, fiumi di inchiostro e di veleno, c’è ancora così tanto, troppo da fare. Di Ilaria Cuzzolin

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Claudio Macari

Wealth Manager @ Azimut Group | MBA Candidate

2 mesi

Non capisco perché estendere la condanna all’intero paese, quando i soli responsabili sono le amministrazioni locali. Paghi chi deve pagare

Francesco Paolo Turri

Wonder Grip Italian Territory Manager

2 mesi

La tragedia della terra dei fuochi, fatte salve le persone che ci devono vivere, non interessa nessuno e la condanna all'italia per l'art 2 della carta dei diritti umani è ridicola perché dovrebbe essere estesa all'intera società occidentale responsabile dell'inquinamento che sta provocando il cambiamento climatico. Questa notizia non cambierà nulla, è buona solo per fare giornalismo e per provocare quel po' di indignazione che servirà a stanziare fondi, che saranno gestiti da quelli che hanno contribuito a creare la terra dei fuochi.

Voglio vedere come pensano di controllare le azioni correttive. Se lo fanno come controllano i fondi europei e la loro destinazione si tratterà dell' ennesimo sasso gettato in un mare criminale che ha un solo attore protagonista in negativo: l' uomo e la spasmodica rincorsa al denaro.

Solo parole al vento.......

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