🔴 Madre annega la figlia di 10 mesi nella vasca e poi tenta il suicidio. A Nole Canavese, una madre con depressione post partum annega la figlia di 10 mesi e tenta il suicidio. Il drammatico ritrovamento del marito e il racconto di una tragedia che scuote la comunità. #nolecanavese #madre #annega #uccide #figlia #vasca #cronaca #torino #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Ho scritto una breve riflessione su un tragico fatto di cronaca recente. Se ti va di approfondire e riflettere su quanto accaduto, trovi l’articolo a questo link✨” https://lnkd.in/diBEtZKA #psicologia #prevenzione #suicidio #cronaca
Ragazza 16enne si uccide a scuola: «Il dolore non è una strada senza uscita»
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Il ragazzo ha confessato di aver ucciso i propri genitori e il fratello, questa tragedia ci costringe a confrontarci con una realtà dolorosa: la vulnerabilità delle famiglie. Questo evento straziante ci invita a riflettere sull'importanza della comunicazione, del supporto e dell'amore all'interno di ogni nucleo familiare. Ogni famiglia può affrontare difficoltà e conflitti, e spesso questi possono degenerare in situazioni estremamente critiche. È fondamentale creare un ambiente in cui ogni membro si senta al sicuro e ascoltato. La mancanza di dialogo e comprensione può portare a tensioni insostenibili, rendendo difficile affrontare le sfide quotidiane. Le domande che emergono da questa tragedia sono molte e complesse. 📌 Cosa ha portato a un gesto così estremo? 📌 Quali fattori, come problemi di salute mentale o conflitti irrisolti, possono contribuire a tali atti? 📌 Come possiamo migliorare la comunicazione all'interno delle nostre famiglie per prevenire situazioni simili? È essenziale che i membri della famiglia si sentano liberi di esprimere le proprie emozioni e preoccupazioni. Inoltre, è fondamentale riconoscere i segnali di allerta. Spesso, ci sono indicatori che possono suggerire che una situazione familiare sta degenerando. Educare le famiglie a riconoscere e affrontare queste difficoltà è cruciale. Anche il supporto esterno, come la consulenza e i servizi di aiuto, può fare una notevole differenza. La responsabilità non ricade solo sulle famiglie, ma anche sulla società. Dobbiamo impegnarci a sostenere le famiglie in difficoltà e a sensibilizzare su temi di salute mentale. La prevenzione passa attraverso la creazione di una rete di supporto e comprensione, dove ogni individuo si senta accolto e compreso. La tragedia di Paderno Dugnano ci ricorda che la salute e il benessere delle famiglie sono fondamentali.🙏 #VulnerabilitàFamiliare #SaluteMentale #Comunicazione #Prevenzione #Famiglia #SupportoEmotivo 💔✨
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Come affrontare con i figli la morte di un animale domestico: i consigli della psicologa
Come affrontare con i figli la morte di un animale domestico: i consigli della psicologa - Notizie Online Italia
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La conflittualità genitoriale deve essere gestita. Da avvocati, psicologi, educatori, mediatori familiari, coordinatori genitoriali. Tutti noi dobbiamo offrire ai genitori le risorse per saper gestire e contenere il conflitto a tutela dei minori, sempre troppo coinvolti nelle fasi della separazione. Risorse esterne (con aiuti professionali) e risorse interne del singolo genitore (saper comunicare con l’altro). Venerdì 31 gennaio presso il nostro studio psicolegale in Lumezzane parleremo della comunicazione genitoriale con un’analisi di casi di cronaca per comprendere meglio cause e conseguenze del conflitto familiare. Un momento di confronto, discussione e riflessione.
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Complimenti ad #ildenaro ed a #Mariarosariamandiello per quest'analisi lucida del problema che ha acceso una luce anche sulle difficoltà dei genitori di questi ragazzi. Il fenomeno è trasversale e non riguarda più solo alcuni ceti sociali. Molti genitori rimangono spettatori inermi, sperando vanamente che la crescita dei figli migliori le cose e non prospettandosi minimamente l'effetto valanga che la crescita potrebbe portare. Da avvocato minorile e curatore speciale dei minori, incontro minori e genitori di tutti i tipi ma molti genitori sono completamente spaesati o negazionisti nelle prime fasi di manifestazione dei problemi psicologici, legali e antisociali dei figli. O forse hanno solo un atteggiamento difensivo. Fatto è che i genitori, se non si attivano a chiedere aiuto prima, hanno bisogno degli avvocati e della neuropsichiatria infantile quando è tardi e ci sono gravi ripercussioni sui loro stessi figli e sulle loro vittime. Occorrebbe creare sia protocolli che aiutino i genitori ad orientarsi e sia protocolli che consentano a scuole e Servizi Sociali di attivarsi immediatamente, in caso di inerzia o incapacità dei genitori, per nominare un curatore speciale dei minori con poteri sostanziali come previsto dalla legge Cartabia per consentire percorsi di sostegno e cura dei minori. Non mi meraviglia purtroppo la circostanza riferita dall'autrice che molti genitori rifiutano una semplice visita neuropdichiatrica infantile. Gli avvocati minorili sono esperti nell'inquadramento di questo tipo di problematiche, consultatene, uno al più presto per capire come aiutare vostro figlio e la vostra famiglia! #minori #curatorespeciale #minoriviolenti #minorifragili #violenzaminorile #challengeminori #bullismo #autolesionismo #suicidiominori #dirittopenaleminorile #famedamore #responsabilitàgenitoriale #consensotrattamentisanitari #tutelaminori #amministrazionedisostegno
da Pagine Sociali di Maria Rosaria Mandiello #Adolescenti a punta di lama, tra #ferocia, #rabbia ed #incoscienza, è la lunga cronaca #minorile di #suicidi e #accoltellamenti. Una violenza senza fine. Nel mondo ogni undici minuti un #bambino o un #adolescente si uccide. In Italia dal lockdown ad oggi l’incremento dei tentati #suicidi nella fascia giovanile segna un più 40 per cento, riscontrato dal solo Ospedale Bambino Gesù di #Roma. Leggi la notizia: https://lnkd.in/dzgkbCMQ #ildenaroit
Omicidi, challenge e bullismo: la nuova spaventosa adolescenza - Ildenaro.it
https://www.ildenaro.it
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Un ragazzo di 17 anni confessa di aver ucciso suo padre, sua madre e il fratellino di 12 anni, che sembra essere stato la prima vittima di questa tragedia. Un atto di una violenza inaudita che ci costringe a fare i conti con una realtà inquietante: dietro la facciata di una vita normale, si nascondeva un abisso di emozioni incontrollate. Non possiamo più ignorare quanto sia cruciale insegnare ai nostri figli a gestire la rabbia, la frustrazione e il dolore. Non basta fornire benessere materiale; dobbiamo essere presenti con strumenti emotivi, insegnando a riconoscere e canalizzare i sentimenti negativi prima che si trasformino in distruttività. Questo episodio ci ricorda che il vero pericolo non sempre viene dall’esterno. A volte, si annida proprio dentro casa, nelle dinamiche familiari e nelle emozioni non affrontate. È un monito per tutti noi: non trascuriamo i segnali di disagio, non minimizziamo le difficoltà emotive dei giovani. La posta in gioco è troppo alta. Insegnare anche a gestire i “No”, a comprendere i limiti e a vivere le frustrazioni e le gelosie è essenziale per evitare che il disagio si trasformi in tragedia. Spesso pensiamo che la protezione significhi evitare loro ogni sofferenza, ma è proprio attraverso le difficoltà che si costruiscono la resilienza e la capacità di affrontare la vita. Dobbiamo aiutarli a comprendere che non tutto è dovuto, che il rifiuto fa parte dell’esperienza umana e che i limiti sono fondamentali per crescere e per rispettare se stessi e gli altri. Non dobbiamo avere paura di affrontare queste tematiche, anche se dolorose, perché ignorarle può avere conseguenze devastanti. La vera educazione non si basa solo sull’amore incondizionato, ma anche sull’insegnamento dei valori, dei confini e della gestione delle emozioni. #padernodugnano #EducazioneEmotiva #FermiamoLeTragedie
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NUOVE FRONTIERE NELLA CURA DEL TRAUMA Di ritorno da Venezia, dove la bellezza di specchi d'acqua ha fatto da cornice ad un intenso weekend di formazione sul trauma. Cosa succede nella mente di un bambino quando un trauma arriva a spezzare la continuità? Quali comportamenti dell'adulto attivano nei bambini esperienze di paura, minaccia, vergogna, vuoto, profonda inadeguatezza? Quale bambino ferito si nasconderà nell'adulto cresciuto? Come ripristinare la continuità dello sviluppo e riparare le linee spezzate? Il trauma sta nella relazione e attraverso la relazione può avvenire la riparazione. La cura del legame è il nucleo, perché senza legame non c'è trasformazione. L'intervento precoce è fondamentale affinché quel bambino possa riprendere il suo sviluppo e diventare un adulto in equilibrio. Dobbiamo riconoscere presto il disagio, lavorare con i genitori e le figure adulte di riferimento, partire dall'inizio, non aspettare che col tempo la sofferenza prenda il sopravvento su tutto, soprattutto in adolescenza. Dobbiamo, come adulti, saper vedere e capire. E poter riparare. Se questo non è stato possibile da bambini, una strada di cura è possibile anche da adulti, per sciogliere i nodi del passato e interrompere la catena generazionale della sofferenza. Grazie a Sandra Baita e Cristina Cortés Viniegra per la ricchezza del loro sapere e la capacità di connessione. Grazie ad Associazione AISTED per averlo reso possibile. #trauma #dissociazione #curadeltrauma #traumadellosviluppo #sviluppoaffettivo
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📖 "Siamo tutti matti?" di Eleonora Daniele: un viaggio tra dolore, coraggio e tabù 💔 👉 Quante volte abbiamo girato lo sguardo davanti al tema della salute mentale? Eleonora Daniele, con il suo libro "Siamo tutti matti?" (Rizzoli), ci invita a riflettere senza filtri su un argomento che riguarda tutti noi, anche se spesso facciamo finta di niente. 💡 Partendo dalla storia di suo fratello Luigi, affetto da una forma di autismo grave, l’autrice intreccia memorie personali, cronaca e testimonianze, dando voce a chi vive ogni giorno il peso del silenzio e dello stigma. Con parole autentiche, racconta l’amore e il dolore di una famiglia, la solitudine di chi affronta problemi psichiatrici e l’assenza di un sistema che sappia davvero prendersi cura dei più fragili. 🌹 Nel libro si parla anche di temi delicati come l’amore, la sessualità nei disabili mentali e i tabù sociali che ci tengono lontani da queste realtà. Eleonora ci ricorda che "la malattia mentale non si vede, ma il suo impatto si sente". Ignorarla non è più un’opzione. ✨ "Siamo tutti matti?" è un racconto che lacera e commuove, ma è soprattutto un appello alla responsabilità collettiva. Un invito a non girarci dall’altra parte, a essere più umani e a costruire una società davvero inclusiva. Ne parlo con Eleonora Daniele in un'intervista fatta per Repubblica @Salute_eu 📚 Scopri di più leggendo il libro. Perché sì, siamo tutti coinvolti. E sì, possiamo fare di più. #SaluteMentale #Inclusione #libridaamare #leggebasaglia La Repubblica #autismo
Eleonora Daniele: “La storia di mio fratello e la mia battaglia per la salute mentale”
repubblica.it
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La situazione dei suicidi nelle carceri italiane è drammatica. Nei primi 15 giorni di luglio si sono registrati 9 suicidi. 56 dall'inizio dell'anno. Questo un comunicato che abbiamo rilasciato con Associazione Antigone. Carceri/Suicidi. Antigone: "A luglio 9 in 15 giorni. Il governo intervenga" "9 suicidi solo nei primi 15 giorni di luglio. Più di uno ogni due giorni. Il più giovane, a Pavia, aveva 19 anni, il più anziano, a Potenza, 81. Già qualche settimana fa, preoccupati dal numero delle persone che si era tolta la vita nella prima parte dell'anno, avevamo lanciato l'allarme sull'estate, spiegando come le carceri siano più isolate in questa stagione, con le scuole che chiudono e molte attività di volontariato che si interrompono. Da inizio anno siamo arrivati già a 56 casi di suicidio. Dal 1992 ad oggi, quindi in 31 anni, solo 11 volte a fine anno il numero era stato superiore a questo, solo che stavolta è stato raggiunto in poco più di 6 mesi. Di questo passo, a fine anno, potremmo registrare oltre 100 casi, andando ben oltre il tragico primato del 2022 quando furono 85. C'è bisogno di agire immediatamente. In questo momento in Senato è in discussione il dl carceri del governo. Pur non contenendo provvedimenti immediati, questo disegno di legge può essere emendato al fine di dare risposte urgenti ai problemi del sistema penitenziario, approvando anche altri provvedimenti, alcuni di natura prettamente amministrativa. In particolare: aumentare a 75 giorni la liberazione anticipata per semestre velocizzando le procedure; approvare misure che consentano telefonate quotidiane; dotare tutte le celle di tutti gli istituti di ventilatori o aria condizionata e frigoriferi, quanto meno di sezione; ritornare dal sistema a celle chiuse a celle aperte durante il giorno; modernizzare la vita penitenziaria attraverso la possibilità di collegarsi, con le dovute cautele, alla rete; assumere 1000 giovani mediatori culturali e 1000 giovani educatori e assistenti sociali; anche la polizia penitenziaria ha bisogno di un supporto, non potendosi sostituire a queste figure professionali; favorire la presenza del volontariato nei mesi di luglio e agosto riempiendo in queste settimane di vita le carceri; moltiplicare la presenza di psichiatri, etno-psichiatri e medici; chiedere ai direttori di convocare consigli di disciplina allargati e chiedere l'applicazione di misure alternative come premi; prevedere che si possa entrare in carcere solo se è assicurato lo spazio vitale; far trascorrere la notte ai semiliberi fuori dal carcere. Va inoltre ritirato il ddl sicurezza, cancellando la previsione di rivolta penitenziaria estesa anche alla resistenza passiva e alla protesta non violenta. Se questa norma passasse, alle persone detenute non rimarrebbe che il proprio corpo per esprimere il proprio disagio, con un possibile preoccupante aumento di atti di autolesionismo e suicidi". Queste le dichiarazioni di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.
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Quando tutti i pezzetti si collegano, emerge un quadro di senso che rende più comprensibile e più trattabile anche il tema più spinoso.
Psicologa psicoterapeuta; Servizio Regionale per le Adozioni Internazionali - referente sede di Roma
Fetopatie alcoliche, adozioni e homelessness a volte hanno una radice comune. Ho provato a scrivere qui le riflessioni di 10 anni di lavoro tra l'unità mobile, il servizio adozioni e la pratica clinica privata. https://lnkd.in/d5B8tzmW
Le radici lontane di un legame tossico - Giovanna Teti - Psicoanalisi e Sociale
https://www.psicoanalisiesociale.it
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