Post di Leevia

Come quando accendi l’albero. Succede sempre così: bastano pochi secondi per accendere le luci, ma dietro quell’istante c’è una preparazione che dura settimane. Ogni dettaglio va pensato. 🟢 Il momento giusto, la disposizione del materiale, l’effetto finale che si vuole ottenere. Questo mi ha fatto riflettere su un tema che ho affrontato nella mia ultima newsletter. 🔥 Il ROI degli eventi b2b. Anche qui, il “momento delle luci” – la firma di un contratto, la chiusura di una vendita – sembra magico e immediato. Ma il vero lavoro si svolge prima e dopo: ✔️ nella strategia ✔️ nel follow-up ✔️ nel monitoraggio dei risultati ✅️ Così come un albero di Natale ben fatto non si illumina da solo, - anche un evento b2b non genera #ROI senza una gestione attenta e mirata Perché? ✅️ Dobbiamo pianificare, coordinare e, soprattutto, misurare i risultati - per sapere se gli sforzi hanno prodotto il valore atteso. Ecco il perché. Ma, alla fine della fiera, il ROI serve davvero? ➡️ Leggi il mio ultimo articolo della newsletter 📥 Mi trovi qui su Linkedin oppure via email: rino@rinozuzolo.it (rispondo sempre). #unavenditanonfaprimavera #marketingb2b #crm P.S. 📸 Nella foto (scattata da me), la piazza di Macerata con il suo albero di Natale.

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La potenza del marketing. Sabato percorrevo un sentiero che mi avrebbe portato ad una cima. Per arrivarci, però, avrei dovuto attraversare il centro di un piccolo paesino di montagna e così ho fatto. Mi imbatto, per puro caso, in un negozio che vende miele artigianale. Sulla destra della porta d'ingresso c’era una piccola vetrinetta con la struttura in legno, in cui erano esposti alcuni barattoli di miele e una targhetta che recitava così: “Se non sono in negozio è perché sono in apiario. Prendi quello che ti serve e lascia il giusto corrispettivo nel cassetto sottostante.” Tralasciando per un secondo la scelta fiscale discutibile, vorrei concentrarmi su una cosa: il titolare sa il fatto suo. Perché vendere solo ai locali, quando può vendere ad ogni appassionato di trekking che passa di lì? A) Il suo target non ha alcun interesse nell’entrare in un negozio B) Il suo target ha sempre uno zaino sulle spalle in cui poter mettere un barattolo di miele C) Il suo target passa di solito nel week-end e, magari, proprio nei suoi momenti “liberi” per andare in apiario Questa si che, nel suo piccolo, è un’iniziativa di marketing pazzesca. ------------------------------------------ ✉ Contattami, se ti serve una strategia per distinguerti a suon di parole con il #copywriting e con la #seo ✍️Scrivimi, se hai bisogno di una dose di creatività e non sai dove trovarla ❣️Credimi, se ti dico che c’è sempre un modo per fare la differenza 

La newsletter incentrata sul #marketingesperienziale di Sara Barbi parla di noi 😚

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🎄 𝗣𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗡𝗲𝘄𝘀𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿 𝗱𝗶 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘀𝗰𝗲! 🎄 Il periodo natalizio è l’occasione perfetta per rafforzare il legame con i tuoi clienti e offrire promozioni uniche! 🎁 Con qualche accorgimento, puoi rendere la tua newsletter festiva, coinvolgente e irresistibile. Scorri il carosello 👉 per scoprire i nostri consigli e rendere indimenticabile la tua comunicazione natalizia! 🎅✨ 🎉 𝗡𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶! #NewsletterNatale #MarketingNatalizio #CustomerCare #Promozioni #EmailMarketing #ComunicazioneOnline #Natale2024 #StartWeb

Il BrandFormance non è l'evoluzione del marketing Direct Response "Rubi, io devo pensare a fare l'imprenditore, occupati tu del marketing della mia azienda". Con queste parole, Mattia Acquadro mi ha introdotto a una nuova prospettiva che avrebbe cambiato per sempre la mia visione del marketing. Nel corso della nostra collaborazione, mentre lui cresceva come imprenditore nel settore della consulenza finanziaria indipendente, io mi evolvevo come professionista, scoprendo aspetti del marketing che non avevo mai considerato prima. Ho finalmente potuto toccare con mano e creare, materiali di Vero Brandformance. Un approccio che non è solo il direct response graficato bene, ma un metodo che richiede di ripensare completamente il modo in cui interagiamo con i clienti, creiamo fiducia e costruiamo un’esperienza duratura. L’evento a porte chiuse che si è svolto sabato a Milano ne è la prova. Non è stato il classico evento aziendale, né un appuntamento commerciale mascherato da conferenza. Era un’esperienza di brand costruita nei minimi dettagli. I clienti sono stati accolti in una location mozzafiato. Non era l’ostentazione a fare da padrona, ma una cura per ogni singolo dettaglio: dall’accoglienza, agli ambienti, fino all’atteggiamento delle persone presenti. Era evidente che ogni cosa era pensata per riflettere i valori del brand. Ecco 5 punti che mi hanno colpito: 1. L'accoglienza: Il primo tocco di classe Appena varcata la soglia della location, gli ospiti venivano accolti da un distinto signore che presidiava un elegante bancone di ristoro, offrendo acqua fresca, biscotti artigianali e un caffè di alta qualità. Attorno al bancone c’era anche tutto il team aziendale. I consulenti, gli analisti finanziari e persino il front-man erano lì, mescolati tra gli ospiti, pronti a conversare informalmente e a rispondere a qualsiasi domanda. Ecco due elementi essenziali del brandformance: trasparenza e accessibilità durante eventi esclusivi. Non c'erano barriere tra l'azienda e i potenziali clienti, solo un'atmosfera di apertura, condivisione e convivialità. I suoi "venditori" non sono semplici commerciali, ma consulenti appassionati di finanza. Persone che vivono e respirano investimenti, che utilizzavano personalmente gli stessi servizi che propongono ai clienti. 2. La sessione formativa: Condivisione di conoscenza di alto livello Il cuore dell'evento era una lezione approfondita sullo sviluppo dei mercati finanziari per i prossimi mesi. Qui ho visto in azione uno dei principi fondamentali del Brandformance: l'educazione del cliente. Non si trattava di una presentazione di vendita mascherata, ma di una vera e propria condivisione di conoscenze preziose. Gli ospiti erano coinvolti, facevano domande, prendevano appunti. Si percepiva chiaramente che stavano ricevendo un valore reale, indipendentemente dal fatto che decidessero o meno di diventare clienti. 3. L'arte della non-vendita Continua nei commenti...

🎄🎁 📆 CALENDARI DELL’AVVENTO: la magia del marketing che conquista ogni giorno! Negli ultimi anni, il #calendario dell’Avvento si è affermato come un potente strumento di #marketing per settori come #beauty, #food, #moda e #tech. Ogni casella è un’opportunità per sorprendere i #clienti, raccontare il #brand e creare un’esperienza memorabile. Perché funziona? Il format genera attesa e #coinvolgimento, alimentando #curiosità e #connessione emotiva. Ogni giorno, tra nuovi prodotti e offerte esclusive, i clienti vivono momenti unici che rafforzano il #legame con il marchio. In più, la condivisione del contenuto sui social aumenta la #visibilità e il passaparola, trasformando i clienti in veri #ambasciatori del brand. Ogni apertura di una casella diventa un momento da condividere, amplificando l'#engagement e creando una #community attorno al prodotto. In un mercato sempre più #competitivo, il calendario dell’#Avvento è una strategia che combina #storytelling e interazione, offrendo un’esperienza unica che rafforza il legame con i clienti e comunica i valori del brand. E tu? Hai mai regalato o ricevuto un calendario dell’avvento? #JEBO #CalendarioDellAvvento #MarketingCreativo #StrategieDiBrand #Storytelling

Oggi chiacchiero di target di riferimento per il nostro marketing. Clicca sul link per ascoltare la puntata di pillole di marketing o leggere l'articolo. Fammi sapere cosa ne pensi. Buon ascolto.