Buono, speciale, cooperativo: il forno “Il Pane di Ranzano” sull’Appennino parmense compie 10 anni! A Ranzano nel Comune di Palanzano, in provincia di Parma, sabato sera 25 luglio, si è tenuta la festa per celebrare il decennale del forno “Il Pane di Ranzano”. Una bella storia, nata su iniziativa della cooperativa Biricca per coniugare l’inserimento lavorativo di persone fragili con la volontà di sostenere un’attività primaria nella piccola località sull’Appennino parmense, continuando a produrre prodotti salati e dolci da forno secondo tradizione. A testimonianza del valore positivo dell’iniziativa, l’attività cresce, in termini di ordini e di personale contribuendo anche al benessere di chi ha trovato nel forno un’opportunità di lavoro. leggi la news completa https://lnkd.in/dVFazj42 #Appennino #Comunità #Cooperazione Francesca Corotti Domenico Altieri Michela Bolondi LegacoopNazionale Legacoop Emilia-Romagna Proges - Cooperativa sociale
Post di Legacoop Emilia Ovest
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È leggendo storie come questa che si può, e anzi si deve, acquisire la consapevolezza di quanto è davvero possibile fare per fornire il proprio contributo nella diminuzione degli sprechi alimentari. Per noi che siamo nella parte del mondo in cui esiste questo problema e non quello opposto, cercare di diffondere questa cultura, questa mentalità e questo approccio è prima di tutto un dovere morale.
Il recupero delle eccedenze alimentari non è soltanto per le grandi città. In Basilicata una rete di associazioni inventa un sistema a misura di piccolo centro, diventando così modello riconosciuto e replicabile. E con il pane invenduto produce una birra solidale che porta il nome della legge Gadda per limitare gli sprechi: la 166 Luca Iacovone, Associazione Io Potentino Onlus, Magazzini Sociali
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Un percorso di sostenibilità che incrocia la riduzione dello spreco alimentare
LA GIUSTA MISURA Per contrastare lo spreco alimentare e per dare un sostegno alle comunità, soprattutto più fragili, nell'accesso a beni di primaria necessità, servono azioni concrete. La cooperazione da anni mette in campo progetti e buone pratiche, su cui misura impatti significativi sul nostro territorio. L'incontro in programma venerdì 15 marzo a Modena sarà l'occasione per discuterne, alla presenza del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dell’Arcivescovo Don Erio Castellucci, insieme a rappresentanti di 4 importanti realtà del mondo cooperativo: GranTerre, CIRFOOD, Conad Nord Ovest s.c., Coop Alleanza 3.0. Conclude l’incontro il presidente di Legacoop Estense Paolo Barbieri; modera Ilaria Franchini, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Estense. Vi aspettiamo!
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Obiettivi di M.E.N.S.Attiva, progetto promosso dalla Regione Puglia contro lo spreco alimentare e per la riduzione dell'impatto ambientale della ristorazione scolastica
Gli scarti della mensa scolastica donati ai cani: collaborazione tra l'ICS da Feltre Zingarelli e Volontari Protezione Animali
foggiacittaaperta.it
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La sostenibilità di Unicoop Firenze s.c. La lotta allo spreco alimentare è una battaglia che riguarda tutti e che, da anni, vede impegnata Unicoop Firenze. Ne abbiamo parlato con Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Continua a leggere su https://lnkd.in/dQ7bUMf6 di David Meccoli
TOSCANA ECONOMY - La sostenibilità di Unicoop Firenze
https://toscanaeconomy.it
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Si chiude qui l’approfondimento in quattro puntate legato alle risposte più gettonate nel questionario allegato alla Lettera al consumatore ASdoMar, un mezzo che ci aiuta a comprendere meglio le esigenze delle persone che scelgono i nostri prodotti. Terminiamo con un aspetto trasversale, che tocca ogni ambito delle attività di Generale Conserve e ASdoMar: 👉 La volontà di generare impatti economici positivi sul territorio in cui l’Azienda opera “Territorio” è una parola chiave nella nostra strategia di sostenibilità e sviluppo, un valore che ci distingue e ci rende orgogliosi. Aver recuperato e mantenuto la lavorazione e la produzione del tonno in Italia (oltre che dello sgombro in Portogallo, a Vila do Conde) contribuisce a sostenere l’occupazione e l’indotto locale, offrendo un concreto impulso al circolo virtuoso fatto di più posti di lavoro, più potere d’acquisto e più consumi. Localizzare i processi produttivi sul territorio equivale a valorizzare l’esperienza e la conoscenza delle tecniche di lavorazione, garantire un’elevata qualità dei prodotti e tramandare una vocazione all’artigianalità: tutti fattori che favoriscono l’economia locale e allo stesso tempo preservano e valorizzano le tradizioni del territorio.
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Per motivi logistici e organizzativi, il quarto appuntamento del format Avocado Business intitolato "La ramificazione della rete vendite" di questa sera, è rinviato al 16 aprile...ci scusiamo per il disagio! #avocadobusiness #appuntamentorinviato #civico4avocadorestaurant #bbacademy #bbcreative #clubdiimprenditorisulceresio #quartoappuntamentoavocadobusiness
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Per motivi logistici e organizzativi, il quarto appuntamento del format Avocado Business intitolato "La ramificazione della rete vendite" di questa sera, è rinviato al 16 aprile...ci scusiamo per il disagio! #avocadobusiness #appuntamentorinviato #civico4avocadorestaurant #bbacademy #bbcreative #clubdiimprenditorisulceresio #quartoappuntamentoavocadobusiness
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🌍 Sostenibilità per noi di Babaco Market è anche dare valore e dignità al lavoro delle persone. Riconosciamo il lavoro dei produttori con cui collaboriamo e ci impegniamo ad acquistare sempre ad un prezzo equo, anche quando i prodotti non sono perfetti. 🌿 Come nel caso del Broccolo di Torbole di Matteo Briosi, che abbiamo salvato a Febbraio: un presidio Slow Food che nasce e cresce solo negli orti di Torbole, località sulla sponda trentina del Lago di Garda. 🌡 A causa di sbalzi termici e delle temperature elevate, i pochi broccoli cresciuti erano privi di infiorescenze e con solo le foglie. Siamo intervenuti e li abbiamo recuperati ad un prezzo giusto per portarli nelle #babacobox. Questa è una delle tante storie dei produttori che vogliamo continuare a supportare anche con il tuo aiuto! 👉 Scopri come puoi investire nella nostra mission zero sprechi: https://lnkd.in/daA7icXa #babacomarket #sostenibilità #produttoridibabaco
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In quanti modi può nascere l'immagine coordinata di un prodotto che veicola la responsabilità sociale d'impresa? Quello de La Giusta è uno dei più coinvolgenti fatti finora.
La Giusta è una pizza e anche un progetto sociale di cui siamo orgogliosi. Il prodotto, realizzato grazie all’inserimento lavorativo di persone con fragilità nella filiera, è accompagnato da un packaging originale con frasi, foto e collage realizzati da creative e creativi con fragilità e il servizio di comunicazione del Consorzio Oscar Romero. #fattoriaitalia #lagiusta
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Dottore commercialista in pensione. Umanista curioso. Be Woke. Non lasciare che la destra populista fermi il progresso civile e sociale dell'Umanità.
Il profumo fragrante della farina appena molita riempie l’aria del laboratorio. Sono quasi le dieci del mattino e, nei locali della Macina delle Madonie, un grande edificio che sorge ai piedi del comune di Gangi, in provincia di Palermo, Angelo Cammarata ha da poco concluso la sua nottata di lavoro tra lente lievitazioni e infornate. Pane in diversi formati e brioche, impacchettati e ordinatamente impilati, sono pronti per la consegna. Angelo sa tutto della farina, e l’arte della panificazione l’ha appresa da autodidatta. Viene infatti da una famiglia di molitori ma, dopo aver raccolto il testimone dal padre e dallo zio, ha scelto di imprimere una svolta alla propria attività, puntando sui grani antichi e sulla macinazione a pietra. «Mio padre avrebbe voluto andare avanti con l’attività tradizionale, ma io ho scelto di andare alla ricerca di un mercato di nicchia», spiega. La differenza, prosegue Cammarata, non è solo estetica: «Il germe del grano rimane intatto, conservando così propri i valori nutrizionali. La farina è quindi più digeribile e dà al pane un gusto decisamente diverso, più ricco rispetto a quelle convenzionali». I grani delle Madonie Questa scelta permette di valorizzare una delle principali ricchezze del territorio madonita e della Sicilia in generale: il grano. Con un’attenzione particolare alle cosiddette varietà “antiche”, che Cammarata acquista da diversi produttori del territorio e delle province limitrofe. Il grano, rigorosamente biologico, viene poi macinato e trasformato nella grande Macina delle Madonie. Un’attività che Cammarrata ha potuto concretizzare grazie a un finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 che gli ha permesso di completare i lavori di ristrutturazione dell’edificio, installare i pannelli fotovoltaici e acquistare tutti i macchinari: dalla macina all’impastatrice, ai forni. In questo modo, l’artigiano è in grado di chiudere la filiera che va dal chicco di grano alla produzione di pane (attualmente sui 150 chili al giorno), cui si aggiungono basi per pizza, biscotti, dolci e pasta che vengono commercializzati in alcune rivendite e supermercati tra Gangi, Campofelice e Cefalù. L’obiettivo ora è quello di estendere la rete di vendita fino a Palermo, per aumentare il giro d’affari e di conseguenza anche il personale: oltre a Cammarata, nello stabilimento lavorano altre due persone. Sebbene la macina sia stata avviata a maggio 2022, infatti, l’attività ha subito uno stop dopo appena un anno di attività, per riprendere poi a gennaio 2024 con l’assunzione di un nuovo panettiere. Angelo parla con passione del grano e del suo pane, dell’alchimia tra acqua, farina e lievito che ha appreso da autodidatta: «Ho dedicato tantissimo tempo a questo prodotto per farlo nascere e farlo conoscere». Fare il pane, però, non era il suo sogno da adolescente: «Dopo le scuole Prosegue Ilaria Roberta Sesana
Grani antichi e turismo stellare - Slow News
slow-news.com
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