𝗜𝗻 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗧𝗿𝗶𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼: 𝗜𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗱𝗿𝗮𝗴𝗼 𝗟𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗠𝗲𝗻𝗱𝗶𝗻𝗶 "Credo che la mostra della Triennale Milano sia il giusto riconoscimento, anche se ne ha avuti molti (lui direbbe troppi) in vita, perché cerca di valutare la capacità inarrestabile di produrre progetti multimediali, senza una collocazione specifica in una sola disciplina, e questo simboleggia la ricerca “artistica”, solitaria, di un vocabolario globale." Leggi l'articolo su One Magazine ⤵️ #alessandromedini #mendini #triennale #design
Post di Listone Giordano
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E' in corso a Lucca la Biennale Cartasia https://lnkd.in/dpasV-_X e consiglio a tutti di venire a Lucca per vederla 👌 E a proposito i carta ... io ho una doppia "anima" .. una tecnologica/futuristica e l'altra più artigianale, primitivo insomma tendente al tradizionale. Ecco se mi chiedessero di scegliere tra una casa ipertecnologica o un antico maniero ... beh sicuramente la mia scelta cadrebbe su quest'ultimo! E quindi? Cosa c'entra tutto questo con la carta? Allora qualche tempo fa ho comprato un E-Book, un modello dotato di penna con cui si può anche scrivere ... praticamente può essere utilizzato come un taccuino digitale. E' davvero bello, riconosce la mia scrittura gallinacea e la converte in testo per poi magari utilizzarla con un word-processor. Leggo e scrivo praticamente come su di una carta stampata ... ecco il problema è il "come" ... perché non è un "vero come": mi manca il profumo di un taccuino appena aperto, la sensazione di toccare la carta, poterla anche strappare via quando non si riesce a tradurre in parole un pensiero ( o come me un programma .. beh sì, io inizio sempre con lo "scribacchiare" l'algoritmo su di un foglio ). Scrivere su un display è totalmente, totalmente diverso! Non è assolutamente come scrivere su di un foglio vero. Ok, ci sono altri "vantaggi", ma ci si perde tutto il "romanticismo" , il piacere vero della scrittura ( spero di non essere dannatamente mieloso!!! ). Ed ecco che la mia anima tecnologica, vincitrice del primo round, si scontra con quella tradizionale ... che vince l'incontro e mi suggerisce leggerissimamente nell'orecchio: "ha fatto un acquisto del caz...ops.. cacchio!
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La Stampa racconta il Gallerista milanese Roberto Papini. - E per fortuna c’è l’artist manager.- Da bravo artist manager Roberto Papini analizza le performance di prodotto, raccoglie le informazioni sul mercato, , il feedback commerciale, monitora i concorrenti, analizza i principali trend delle esposizioni d’ arte, segue le attività dell’ ufficio ricerca, definisce il livello del campionario, listìni e gestione dei piano prodotto. Insieme al suo staff offre dei servizi di consulenza personalizzati, quindi dei marketing plan, eseguendo un’ analisi del ( prodotto/ artista ); per cercare delle opportunità. Organizzare una mostra d' arte non e’ uno scherzo: bisogna realizzare un progetto studiando ogni cosa nei minimi particolari, nulla deve essere sottovalutato. L’ obiettivo della mostra e’ comunicare, stabilire un rapporto tra il pubblico e l’artista. E’ necessario analizza la cultura del luogo in cui si intende proporre la mostra, cercando dei punti di connessione tra il tema della mostra e la storia della città, bisogna dare credibilità all’ artista che espone attraverso recensioni e pubblicazioni su di lui e le sue opere che devono essere in perfetta sintonia con la sede espositiva. In conclusione e’ doveroso riconoscere in eccellenza; il nuovo progetto CUBO APE, nuova startup di Papini, che vorrebbe inserire opere contemporanee all’ interno di capitolati di opere pubbliche e private di livello residenziale e storico- artistico. Grazie a questo matrimonio tra arte e architettura, le mostre organizzate da Roberto Papini avranno uno spessore filosofico, spicoanalitico, filologico, attraverso un linguaggio universale che unira’ il mondo dell’ arte vario con l’architettura ed il design. Roberto Papini vista la sua conclamata autorevolezza nel mondo dell’ arte, sa riconoscere i veri artisti e avendo a disposizione le conoscenze e gli strumenti giusti; e, collaborando con un exhibit design e’ in grado di realizzare mostre su misura.
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L’insostenibile ineffabilità della bellezza Il dualismo tra mete e corpo Progetto realizzato nell’ambito del laboratorio di Exhibit Design modulo di design della comunicazione. https://lnkd.in/d2vQkHVA
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La Bellezza è un lusso? Nell’architettura, nel design, nell’arte e nella cura delle piccole cose, la ricerca della bellezza ha un valore così grande che è sempre stato un’obiettivo trascinante delle civiltà.
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“visionidi”, un oggetto, un racconto, un dialogo silenzioso dove la carta diventa materia e la luce diventa ombra. Ogni piega, taglio, dettaglio si svela attraverso tecniche di stampa e tipologie di carta diverse, unite in un’opera che accoglie il contrasto e lo trasforma in armonia esplorando la ricchezza sensoriale della carta. La trama, un disegno delicatamente astratto, prende vita attraverso intagli, trasparenze e sovrapposizioni di sagome; le carte trasparenti svelano e celano, offrendo nuove prospettive a chi osserva. L’uso della forma ellittica diventa il ponte tra separazione e continuità: un oggetto che nasce per la divisione, diventa visione, opportunità per una nuova unione visiva all’interno dello spazio architettonico fino a diventare opera d’arte. Il paravento si trasforma in un gioco dinamico di ombre e trasparenze, dove la carta è materia viva, diventa protagonista del dialogo tra pieno e vuoto, tra luce e ombra. Lavorato in molteplici finiture: taglio laser, marcatura laser, stampa a caldo, stampa a secco, stampa offset, foratura. project: biancamaria nanni e marionanni studio papers: Fedrigoni Group production: Tipografia Altedo
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James Turrell, rinomato artista americano, ha dedicato la sua vita artistica all'esplorazione del rapporto intrinseco tra luce e spazio. Le sue opere, vere e proprie sperimentazioni percettive, utilizzano la luce non solo come mezzo artistico ma come strumento capace di trasformare lo spazio e influenzare profondamente la nostra percezione sensoriale. 💡 "La luce è un potente alleato nella definizione dello spazio: con essa, trasformiamo ambienti e moduliamo percezioni." - James Turrell In Risorse Alternative, ci ispiriamo alla visione di Turrell, considerando ogni corpo illuminante non solo come un oggetto funzionale ma come un elemento chiave per arricchire l'atmosfera e migliorare l'esperienza degli spazi in cui viviamo, dalle abitazioni alle metropoli. ✅ Ogni progetto di illuminazione che realizziamo mira a ottimizzare il rapporto tra la luce e il contesto ambientale, conferendo a ogni ambiente una qualità unica e coinvolgente. 👉 Scopri di più sul nostro approccio innovativo alla progettazione illuminotecnica, dove la luce diventa arte e funzionalità: https://lnkd.in/dgz_9Z-5 #lightengineering
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Non è semplice fornire una definizione univoca di «residenza d’artista», tante sono le modalità di partecipazione, gli obiettivi e i contesti. Ma il minimo comune denominatore dei molti progetti attivi nel territorio italiano può condensarsi nel dare la possibilità a chi crea arte di vivere per qualche tempo in un luogo diverso da quello in cui risiede, per entrare in contatto con idee, persone, modi di vivere, ma anche cibi, paesaggi e climi che possano stimolarne la ricerca verso nuove forme e prospettive. https://lnkd.in/dUhHSQSK
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Il quadro intitolato "Natura e Artificio" dell’artista Pietro racchi è una composizione polimaterica su legno dalle dimensioni di 53 x 73 cm. Si osserva una combinazione di elementi organici e non organici che sembrano esplorare la relazione tra l'ambiente naturale e le strutture create dall'uomo. La parte superiore del quadro è dominata da una vivace tonalità di verde, ricoperta di elementi che sembrano rami e foglie, oltre a fiori rossi che spiccano contro lo sfondo verde. Questa rappresentazione di piante e fiori sembra simboleggiare la vitalità e la crescita spontanea della natura. In netto contrasto, la parte inferiore del quadro mostra una serie di strutture geometriche marroni che ricordano le finestre di un edificio o i ripiani di un armadietto. Queste strutture alludono all'intervento umano e alla creazione di forme artificiali e ordinate che contrastano con il caos organico della natura. Il titolo "Natura e Artificio" suggerisce proprio questa tensione e interazione tra i due mondi. Il legno utilizzato come supporto rafforza ulteriormente il tema naturale, mentre l'uso di materiali diversi e la tecnica polimaterica enfatizzano l'idea di un'integrazione tra elementi naturali e artificiali. L'opera sembra voler stimolare una riflessione sull'impatto dell'attività umana sull'ambiente naturale e sulla capacità della natura di adattarsi e sopravvivere nonostante l'intervento antropico. Il contrasto tra i colori vivaci della natura e i toni più scuri e uniformi dell'artificio crea un dialogo visivo che può essere interpretato in diversi modi a seconda della prospettiva dell'osservatore.
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Il concetto di dettaglio e di estetica è estremamente importante nella progettazione di nuove opere d'arte ipogee o fuori terra.💋🦅🍷🥂✝️😋😎😘✊🏻🤟🏻🤌🏻🤓 https://lnkd.in/dt9Tr_9v
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#Catania: uno sguardo agli ultimi 10 anni di creatività e design della galleria #2lab, in mostra fino al 30 giugno. Scopri i progetti che hanno segnato il percorso di questo innovativo studio siciliano nella mostra dal nome "Archivio_10":
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