Il #Coraggio fatto #Pubblicità
Il messaggio è forte: immagini in bianco e nero di bottiglie di vetro con il marchio di birra più noto della #Sardegna abbandonate in strade o spiagge e una scritta a caratteri cubitali:
"Se deve finire così, non beveteci nemmeno" #Ichnusa affida oggi ai #social e da maggio a manifesti in porti e aeroporti - ma anche nelle città - la sua campagna contro l'abbandono del vetro.
C'è anche un video, che ricalca lo spot televisivo passato sulle reti nazionali, ma per ora è a uso interno.
Poi, chissà, la comunicazione potrebbe essere estesa anche nella Penisola, dove la birra sarda sta facendo numeri importanti.
La campagna è affiancata da eventi con Legambiente, che con la stampa ha potuto vedere in anteprima il nuovo spot.
"Siamo molto orgogliosi di essere accanto a Ichnusa, non ci risulta ci sia un'altra azienda in Italia che abbia portato avanti un messaggio così forte", ha osservato la presidente regionale di Legambiente Annalisa Colombu .
La collaborazione, che va avanti da tempo, si esplicherà con giornate di pulizia in sette località dell'Isola: Cagliari, Quartu Sant'Elena, Villasimius, Olbia, Sassari, Alghero e Oristano.
Già questo fine settimana però saranno i 120 dipendenti del birrificio di Assemini (Cagliari) a dare una mano nella pulizia dei litorali.
L'impegno su questo fronte non è nuovo: oltre ad altre iniziative simili, "nel 2018 abbiamo lanciato la campagna del vuoto a rendere che comporta la riduzione della Co2 di quasi un terzo - ha detto il direttore dello stabilimento Matteo Borocci - abbiamo ridotto l'impatto ambientale, investendo in nuovi impianti 73 milioni. Questo ha permesso tra il 2023 e il 2022 di ridurre consumo dell'acqua del 29% e dell'energia di circa il 30%".
La campagna è supportata da un sondaggio su scala nazionale dal quale emerge che l'abbandono delle bottiglie di vetro per metà degli italiani è un problema diffuso e molto grave.
Si pensa che siano soprattutto i giovani e la movida a creare il fenomeno per il quale, per 8 italiani su 10, questo tema andrebbe approcciato non in maniera punitiva.
"Ecco allora la nostra presa di posizione coraggiosa - ha spiegato Michela Filippi , responsabile marketing - Possiamo partire da piccoli gesti per ispirare un movimento"