Post di Lorena Piccinini

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Anthropologist | Sustainability & ESG | Biodiversity | Social Innovation | advocacy @ Italian Climate Network

COP29: COSA È STATO DECISO? COSA È CAMBIATO? La #COP29 di Baku si è conclusa durante la notte di sabato 23 ottobre. L’obiettivo principale era di trovare l’accordo sul Nuovo Obiettivo Quantitativo Globale (#NCQG), cioè i trasferimenti dal nord al sud del mondo, al fine di consentire ai paesi in via di sviluppo di avere i capitali necessari per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e adattarsi ai loro impatti. L’obiettivo non soddisfa i paesi più vulnerabili ma c’è ed è un punto di partenza: 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035, con la possibilità di arrivare anche 1.300 miliardi di euro. Ci sono stati tuttavia dei passi indietro: - sparisce la citazione “#transitionaway” per i combustibili fossili come era stato deciso durante #COP28 a Dubai - le discussioni su mitigazione e adattamento non vedono grandi novità, mancano di azioni concrete per limitare l'aumento della temperatura globale entro 1,5° - la parola “#intersezionalità” riguardante la giustizia climatica viene sostituita con “#multidimensionalità” dandogli un tono più blando - non viene riconosciuta la protezione delle #attiviste per l’ambiente Anche per il filone #Biodiversità non ci sono passi avanti e non ci sono stati accordi decisivi per coordinare le due COP (clima e biodiversità). Non ci si può astenere inoltre dal citare la probabile uscita di #USA dall’Accordi di Parigi, le cui emissioni pesano per il 14% su quelle globali totali. Nonostante la lentezza e le polemiche dei vari paesi membri, la #UNFCCC deve continuare ad esistere in quanto il multilateralismo rimane al momento un’importante via per risolvere le crisi globali.

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