Post di MANUELA CAMPEA

Due importanti sperimentazioni nazionali in avvio l’anno prossimo, una nel campo delle disabilità, l’altra della non autosufficienza - esito di due lunghi processi di riforma - non prevedono un’azione di valutazione. Senza una valutazione puntuale degli effetti prodotti, e dei processi attraverso i quali saranno raggiunti, sperimentare perde molta della sua utilità, della sua funzione cardine: apprendere per il futuro. Le riflessioni di Sergio Pasquinelli oggi online su welforum.it https://lnkd.in/dufeJGfx

Il prossimo 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, sarò ospite di un’iniziativa indetta dall'ordine degli ingegneri di Livorno dal titolo “La sicurezza inclusiva”, dove assieme ad altri relatori darò il mio contributo con un intervento dal titolo “L’inclusività e la pianificazione e gestione delle emergenze”. Proverò a portare qualche argomentazione in più verso la necessità di avere un pensiero più ampio, ovvero inclusivo, nell’affrontare i temi della pianificazione dell’emergenza dall’ambiente di lavoro al territorio. Pensate che un’indagine condotta dal UNDRR nel 2023 ha messo in evidenza che l’84% delle persone con disabilità riferisce di non avere un piano personale di preparazione ai disastri, un dato preoccupante anche alla luce del fatto che in analogo sondaggio del 2013 il suo valore si assestava verso 71% (https://lnkd.in/duBEwu_A). Forse siamo un po’ distratti e abbiamo bisogno di parlarne e condividere esperienze, così venire al seminario di Livorno potrebbe rappresentare un’interessante opportunità per ripartire bene.

Costruire una società inclusiva con opportunità per le persone con disabilità Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone è intervenuta oggi all’evento “Lavoro inclusivo: opportunità e sfide per le persone con disabilità”, durante il quale è stato firmato il protocollo d’intesa tra Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro e Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas) con l’obiettivo di garantire alle persone con disabilità il pieno accesso alle opportunità lavorative. Il Ministro ha sottolineato l’impegno a costruire una società inclusiva, in cui ognuno trovi il suo posto, nella consapevolezza che aprirsi ai diversi talenti delle persone è un modo per arricchire i percorsi. In questo senso la tecnologia e l’informatica possono essere di supporto, così come il Piano nazionale di ripresa e resilienza che sostiene il miglioramento della capacità di inserimento lavorativo e di conseguenza, di un percorso di autonomia. Il Ministro ha inoltre ricordato il valore degli enti del Terzo Settore nella società italiana, indicandoli come una realtà importante, che non ha eguali in Europa. ▶️https://lnkd.in/dwG57yeN

A metà del #disabilitypridemonth consentitemi una nuova riflessione (vi risparmio quella di chiusura mese, promesso!). I social, specie negli ultimi tempi, sono diventati un potente strumento per le persone disabili. Dalla condivisione delle esperienze di ciascuna si sta sensibilizzando e si sta creando consapevolezza su bisogni e aspettative di chi si trova a vivere con una condizione di disabilità. Tuttavia penso che manchino le volontà e le opportunità per trasformare le pur valide occasioni di confronto negli spazi virtuali, in incontri reali. La carenza di opportunità si deve probabilmente all’inaccessibilità degli spazi che viviamo. Trovatemi voi uno spazio di aggregazione realmente accessibile a tutte, se esiste. La mancanza di volontà invece penso che si debba all’eccessiva frammentazione all’interno della stessa comunità disabile. Unite dalla tecnologia, nella vita reale le persone disabili spesso si ritrovano tra loro in contesti associativi che paiono creati ad hoc per ogni tipologia di #disabilità. Ciò, oltre a ricondurre sempre ad un approccio di tipo medico, rischia di essere ghettizzante più che aggregante. Mi chiedo infatti se si possa davvero parlare di comunità disabile. C’è anche un secondo aspetto che a mio avviso ostacola un’unione costruttiva tra le persone disabili. Vittime di disabilismo interiorizzato e abituate ad essere tenute nascoste o silenziate dalla società, quando troviamo uno spazio di espressione (sì, mi ci metto pure io!) tendiamo a far prevalere la nostra storia, il nostro punto di vista, su quello delle altre. Nel peggiore dei casi legittimiamo così tanto la nostra narrazione da presentarla come l’unica possibile e ci aspettiamo che anche le altre persone disabili vi aderiscano. Se c’è una cosa che ho imparato dalla mia breve vacanza in gruppo è che le storie personali sono belle, ma quando si sommano tra loro per scrivere una nuova storia collettiva volta ad un finale comune, beh, quella è meraviglia!

In Lombardia, i tagli all'assistenza delle persone con gravissime disabilità allarmano le associazioni e le cooperative sociali che si occupano di difendere i diritti e di dare assistenza alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Rilanciamo questo articolo di @Antonietta Nembri per VITA che riguarda un tema importante nelle politiche per le persone con disabilità. #lombardia #milano #politichesociali Fondazione Cariplo Università degli Studi di Milano-Bicocca European University Institute

DIRITTI E DISABILITÀ. PER UNA LIGURIA DAVVERO INCLUSIVA. ❌Immagina di dover prendere il treno, ma di non poter arrivare al binario. Di dover andare in ufficio, ma di non poter prendere le scale e avere un ascensore guasto. Di avere un figlio a scuola, che a ottobre è ancora senza insegnante di sostegno: e di non poterlo mandare al centro estivo, perché non è previsto nessun aiuto. 🟣Le persone con disabilità o con ridotte capacità motorie vivono queste difficoltà ogni giorno. Nell’indifferenza generale. Questa situazione deve cambiare. 👨🦽In Liguria le persone con disabilità sono più di 60mila. Non possiamo abbandonarle. E nemmeno abbandonare le loro famiglie. 🆘L’attenzione alle barriere architettoniche o alla semplice manutenzione dei dispositivi già in uso – come ascensori e scali mobili – è un miraggio. I marciapiedi sono stretti, pieni di buche e ostacoli. Le rampe spesso non utilizzabili. Anche negli edifici pubblici in cui le persone con disabilità ricevono assistenza. La noncuranza è tale che talvolta gli uffici che si occupano di disabilità non sono al pian terreno. 💜Il pubblico deve garantire il benessere di tutte e tutti. Per questo abbiamo urgente bisogno di: - eliminare le liste di attesa per i minori con disabilità; - rimuovere, per davvero, le barriere architettoniche in tutti i Comuni; - rendere finalmente accessibili le stazioni ferroviarie; - realizzare marciapiedi ampi e ridurre la velocità delle auto nei centri abitati; - distribuire su tutto il territorio i servizi per le persone disabili, soprattutto quelli sanitari; - prevedere un supporto gratuito nei centri estivi per i minori con disabilità; - aumentare il personale che si occupa di minori con disabilità; formarlo e retribuirlo meglio; - prevedere il ruolo del “Compagno adulto” nei servizi socio-assistenziali; - prevedere percorsi formativi oltre la scuola dell’obbligo, per persone con disabilità cognitiva; - formare meglio il personale dei pronto soccorso per le esigenze delle persone disabili; rendere più semplice accedere ai benefici della legge 104; - rafforzare il programma “Dopo di noi”, che prevede assistenza abitativa per le persone con disabilità dopo la morte dei genitori; - sostenere il Disability Pride. ⬆️La strada da percorrere è ancora lunghissima. 🤝Per vivere meglio abbiamo bisogno di una Liguria che rispetta i suoi abitanti, e che riconosce le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Oggi è la giornata mondiale delle persone con disabilità, una buona occasione per parlare di accessibilità, un concetto chiave nel settore della logistica. L’Universal Design, o progettazione universale, è un metodo che mira a creare ambienti utilizzabili da tutte le persone, senza bisogno di adattamenti specifici. Questo approccio include sette principi fondamentali, tra cui l’equità, la flessibilità e la semplicità, che sono essenziali per garantire che le strutture logistiche siano accessibili a tutti.

La riforma dedicata alla #disabilità segna un vero cambio di paradigma, che arriva alla fine di un lungo processo di acquisizione di consapevolezza, di battaglie, di impegno da parte dei tanti attori in gioco e in particolare del volontariato. Questa riforma è una rivoluzione, perché pone al centro il progetto di vita della persona. Vuol dire valorizzare la persona nella sua interezza e nella sua complessità. Vuol dire assumere un approccio multidimensionale nel valutare i singoli individui. E vuol dire che siamo tutti uguali. La disabilità non può essere uno stigma, una connotazione negativa che ti colloca al di fuori della cosiddetta ‘normalità’, parola che non amo. Ci sono tante disabilità e tutti noi acquisiamo disabilità nel corso della vita. Si acquisiscono disabilità anche con l’invecchiamento. C’è da chiedersi come mai siamo arrivati così tardi a questa consapevolezza, a queste straordinarie intuizioni. Ora è fondamentale che la riforma venga applicata. Un vero piacere aver ospitate oggi al CNEL il D-brain forum 2024 “La riforma in materia di disabilità: impatto su persone e imprese”, appuntamento annuale organizzato dall’associazione Ability Garden. Ringrazio il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il consigliere Vincenzo Falabella e l’amica senatrice Giusy Versace per aver dato il loro prezioso contributo al confronto e per aver animato una splendida mattinata.

Anche quest'anno Ability Garden dedicherà il forum D-brain ad un tema di grande rilevanza e estremamente attuale. Dopo l'European Accessibility Act del 2023, quest'anno il focus sarà la "Legge Delega in materia di Disabilità". I nuovi criteri di valutazione della disabilità introdotti, sono una conferma e di conforto a quello che è il nostro metodo fondato sul capability approach. Riscontriamo ogni giorno che non è equa la definizione della condizione di disabilità e dell'enorme emarginazione che causa lo scollamento tra percentuale di invalidità attribuita e il potenziale talento e abilità della persona. In attesa dell'avvio sperimentale dal 2025, per abbandonare le tabelle percentuali a favore di nuovi sistemi valutativi più ampi e a favore del potenziale e non del deficit, approfondiremo la riforma e quale è l'impatto atteso sia per la persona che per le imprese al D-brain forum 2024. #inclusione #lavoro #disabilità

🧑🦯Inclusione e diritti: il Piemonte guida il cambiamento per le persone con disabilità visiva. Cominciamo l’anno parlando di un progetto virtuoso nei confronti delle persone con disabilità visiva: “Il Piemonte al mio fianco”, promosso dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) con il sostegno della Regione Piemonte e supportato dalla Rete regionale contro le Discriminazioni. 🧑🏫 Ogni area del progetto è stata analizzata nella fase di preparazione, durata un anno, e affrontata con competenza e sensibilità al fine di abbattere le barriere e favorire l’autonomia, attraverso cinque punti di intervento: - Sanità: tramite moduli formativi per medici e infermieri che migliorano l’interazione con pazienti con disabilità visiva, garantendo accoglienza inclusiva. - Scuola: con la formazione di oltre 100 insegnanti formati su Braille, il sistema tattile che rende la lettura e la scrittura accessibili, e l’introduzione di tecnologie per supportare l’autonomia degli studenti. Protezione civile: formando specificatamente 156 operatori su come gestire le emergenze per persone con disabilità visiva. - Tecnologia: fissando incontri per promuovere l’uso di app e strumenti come assistenti vocali e domotica. - Lotta alle discriminazioni: grazie alla sensibilizzazione della cittadinanza con iniziative presso le sezioni UICI. 🤝Come sottolineato dal Presidente Alberto Cirio, il progetto rappresenta un cambio di mentalità fondamentale: garantire accesso equo ai servizi è il primo passo verso una società più inclusiva. 💬 Ogni iniziativa volta a rimuovere ostacoli e creare opportunità è un investimento nel futuro di tutti. Progetti come questo dimostrano che un progresso autentico si costruisce insieme, con impegno e visione condivisa tra istituzioni e società civile. #InclusioneSociale #DisabilitàVisivaPiemonte #AccessibilitàTecnologica #UICIProgetti #InnovazionePerDisabilità #PiemonteInclusivo #DirittiPerTutti