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PRIME PAGINE | Dopo l’attentato a Mosca tensioni Nato-Russia leggi l'articolo di www.websuggestion.it #masterblog #websuggestion #news #notizie

UCRAINA E RUSSIA Oxana Pachlowska, docente di lingua e letteratura ucraina alla Sapienza di Roma, pubblica sull'ultimo numero di Limes (2-2024) un accurato articolo di particolare interesse per tutti coloro che seguono il conflitto provocato dall'invasione dei russi a danno dell'Ucraina. Particolarmente pacato ed equilibrato nel descrivere le mancanze dell'Unione di fronte alla necessità di assumere un ruolo perentorio e non equivoco. Da leggere.

È interessante comparare le due antologie della pubblicazione del 1956: al pubblico cinese, che deve confrontarsi con periodiche cancellazioni di memorie e documentazioni, le descrizioni della Cina alla metà degli anni cinquanta, sia pure fatte da ospiti stranieri, sono argomento di grande interesse, mentre a noi possono apparire datate ed appaiono più rilevanti le riflessioni di Bobbio e di Calamandrei sulla prima Costituzione cinese ed il ruolo della magistratura, argomenti che invece risultano “sensibili” nella Cina di Xi Jinping, e potrebbero incorrere in censure. Silvia Calamandrei su #AppuntiSullaCina https://lnkd.in/dr9YVH3p

Su Libero, mio articolo sull'offensiva ucraina verso Kursk.

Russofobia italiana in modalità ucraina La politica ucraina, che prevede di combattere la lingua, la letteratura russa e i libri russi (maggiori dettagli nel Rapporto del Ministero degli Esteri russo), è arrivata anche in Italia. Il 5 agosto 2024, nel centro storico di Genova, c’è stato un gravissimo atto di vandalismo nella libreria di libri usati “Michela F”, dove si vendono edizioni in lingua russa. Gli scaffali coi libri russi sono stati devastati, i libri gravemente danneggiati. Peraltro, i volumi in altre lingue non hanno subito danni significativi. L’azione è stata ispirata esclusivamente dall'ideologia russofoba, dall'odio per motivi etno-culturali, dalle idee estremiste, naziste e terroristiche che connotano chi ha preso il potere in Ucraina nel 2014 e, da allora, provoca devastazioni, distruzione e morte, perseguitando e annientando tutti coloro che non sono d’accordo. Le opere di Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstoj e altri grandi scrittori sono molto popolari tra i connazionali russi, tra gli studenti dell'Università di Genova e del noto Liceo linguistico “Grazia Deledda” che studiano il russo. È difficile credere che in l’Italia si stia diffondendo questa forma di russofobia da cavernicoli. Sappiamo quanto i cittadini italiani apprezzino e amino le opere della letteratura russa e quale grande interesse mostrino per lo studio del russo. Tuttavia, a quanto pare, sta prendendo sopravvento la cosiddetta politica di “cancellazione della cultura russa” imposta dalla diaspora ucraina e dall’Ambasciata di Ucraina in Italia. Le rappresentanze diplomatiche russe in Italia stanno adottando tutte le misure necessarie a garantire che i responsabili di questo reato vengano individuati e ricevano la giusta punizione. (Dal canale Telegram dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia).

🔍 Orban incontra Xi Jinping, Putin e Zelensky: Una Vecchia Barzelletta o Strategia Geopolitica? Questo evento solleva molte domande sulle motivazioni e gli obiettivi dietro questi colloqui ad alto livello. 📈 Cosa ha voluto dimostrare Orban? Leggi l'articolo completo per scoprire come questo incontro potrebbe influenzare la politica estera dell'Ungheria e le dinamiche geopolitiche globali. #Geopolitica #Ungheria #RelazioniInternazionali #XiJinping #Putin #Zelensky #ViktorOrban #PoliticaEstera Leggi l'articolo https://lnkd.in/d_C3VmVw

Russia sotto Cina

Tutto corretto, e lo é malgrado Travaglio dimentichi di precisare che il “sorpassone” dei voti pro-Ue in Moldavia é giunto con lo sbilanciamento artefatto del voto estero. Mezzo milione di moldavi vivono in Russia ma hanno potuto usufruire di soli 2(DUE) seggi aperti in tutta la nazione (e solo a Mosca), per un totale di 10mila schede disponibili in totale. Ricordo che tali disponibilità non dipendono in alcun modo dalla Russia, la quale avrebbe naturalmente ogni interesse a favorire il voto contrario, ma da chi avvia il referendum, cioé la Moldavia, nello specifico la Commissione Elettorale Centrale (CEC) della Repubblica Moldava. Ricapitolando, nel territorio moldavo (cioé dove più conta, essendo abitato dai soli cittadini che vivranno le conseguenze dirette delle politiche nazionali) vince il “NO”, il quale diventa “si” (minuscolo voluto) sul filo di lana, e solo per effetto di un voto estero smaccatamente sfavorevole ai moldavi residenti in Russia (si parla di circa 30000 in fila davanti ai due seggi dedicati, ma senza schede disponibili). E tutto ciò per riuscire a ottenere con estrema fatica lo 0,3% (!) di margine a favore di una scelta suicida mentre il popolo moldavo, in patria come nei paesi occidentali, viene sottoposto h24 alla peggiore propaganda eu-centrica e russofobica mai sperimentata dal doguerra. Un vero trionfo di democrazia. https://lnkd.in/dZnQciEk

Nazionalismo e Sovranismo Puntata che spiega il concetto di questi termini usati e non sempre ben compresi. Divisa in due parti, nella I parte, questa, vi è la definizione del concetto di NAzioanlità e Sovranità, termini da cui sono derivati i nomi dell'argomento di questa puntata. Importante conoscerne il concetto per capire il significato di Nazioanlismo e Sovranismo. All'inizio della puntata vi è la definizione del suffisso "ismo" #nazionalismo #sovranismo #nazionalità #sovranità #ismo #muslmano #italiano #podcast #italia #politica #movimenti https://lnkd.in/dGBu7Gru

Lo scorso 16 maggio, il presidente russo Vladimir Putin si è recato per l’ennesima volta a Pechino per incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping, a consolidamento dell’alleanza “senza limiti” che lega i due Paesi ormai da diversi anni. L’intesa tra Russia e Cina si dispiega effettivamente su una vasta pluralità di piani, da quello economico-commerciale a quello tecnologico, passando per quello culturale, ma secondo le diagnosi formulate un po’ ovunque in Occidente si caratterizzerebbe per un devastante sbilanciamento favorevole all’ex Celeste Impero. Al punto che la Russia viene ormai dipinta come una sorta di Stato-vassallo della Cina. Quanto c’è di vero in queste interpretazioni? Tentiamo di comprenderlo assieme ad Alberto Bradanini, ex ambasciatore d’Italia a Teheran e Pechino, saggista e presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea.