Post di Matilde Moro

Visualizza il profilo di Matilde Moro, immagine

Giornalista freelance // ufficio stampa Morocolor Italia S.p.A.

A Shëngjin e a Gjadër, a nord dell'Albania, sono in costruzione le tre strutture frutto dell'accordo Italia-Albania sui richiedenti asilo. Dall'accordo è prevista l'apertura di un centro per l'identificazione al porto di Shëngjin, di un hub a Gjadër, dove i richiedenti dovranno attendere l'esito della richiesta di asilo, e di una struttura detentiva simile ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio (cpr) italiani. Shëngjin e Gjadër sono molto diverse: se Gjadër è una piccola comunità isolata ai piedi di una montagna, dove sembra manchi perfino l’acqua corrente ed è fioca persino la luce dei pochi lampioni, Shëngjin è invece un centro turistico sempre più importante. In Albania, come in ormai moltissime altre località sulle coste del Mediterraneo, turismo e migrazioni sono sempre più vicine e interconnesse, sia dal punto di vista geografico che economico. Uno dei risvolti più problematici degli accordi che l'UE ratifica con paesi terzi nell'ambito dei flussi migratori è infatti quello dei fondi per le infrastrutture locali. Anche nell'accordo tra Italia e Albania sono previsti fondi per migliorare per esempio la rete stradale locale, che avranno un impatto positivo sui sempre più numerosi turisti europei che raggiungono ogni anno le spiagge albanesi - e che aiutano così a far accettare l'accordo dall'opinione pubblica. Il prezzo sarà quello pagato dai 3000 migranti (alla volta, non in totale, come ha tenuto a sottolineare la Meloni) che saranno sbarcati e rinchiusi a poche decine di metri dagli ombrelloni, oltre il muro di cemento alto quattro metri attualmente in costruzione. Sono stata in Albania e ne ho scritto per Domani. https://lnkd.in/dzvdwXdW

Viaggio nella costa albanese dove sorgeranno i cpr di Meloni

Viaggio nella costa albanese dove sorgeranno i cpr di Meloni

editorialedomani.it

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi