💡 Non si è ancora chiuso il primo esperimento di partnership tra Stato e assicurazioni, nel settore delle catastrofi naturali, che già si inizia a parlare di una nuova possibile alleanza tra compagnie e governo per affrontare un’altra emergenza nazionale: la gestione della sanità in un Paese che invecchia. Per le cure private gli italiani spendono 40 miliardi Un tema che ieri è emerso a più riprese nel corso dell’assemblea dell’Ania, con l’associazione delle assicurazioni che ha festeggiato i suoi 80 anni dalla fondazione alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Si stima che le forze sanitarie integrative tra fondi, casse, mutue e polizze abbiano circa 16 milioni di assicurati, ma i 5 miliardi di premi e contributi sono poca cosa rispetto ai 40 miliardi direttamente spesi dai cittadini per farmaci e prestazioni mediche», ha sottolineato la presidente di Ania, Maria Bianca Farina chiedendo la definizione «di un vero e proprio patto per la salute degli italiani. Un secondo pilastro regolamentato che riesca a mutualizzare e dunque ridurre i costi per i singoli, anche attraverso un trattamento fiscale uniforme e di favore». Un riordino della sanità integrativa che deve «procedere parallelamente alle decisioni sulla non autosufficienza che ormai non sono più procrastinabili per gestire il dramma sociale che essa rappresenta», ha aggiunto Farina.💡🔜
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