REGNO UNITO: IL GRANDE RESET Il Regno Unito va al voto e la vittoria annunciata dei Laburisti segna il passaggio verso un nuovo ciclo, dopo 14 anni di governi conservatori. L'analisi di ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale https://lnkd.in/dfzRmG8f
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È difficile immaginare qualcosa di più pilotato delle elezioni nel Regno Unito, con lo scontato passaggio di consegne da un finanziere miliardario conservatore a un avvocato miliardario laburista. Entrambi guerrafondai, entrambi ultraliberisti, entrambi anti russi, entrambi sostenitori di Israele. Cambia il colore della pelle (Sunak è di origine indiana, Starmer è un tipico anglosassone) , cambia un po' la retorica parolaia, tutto il resto resta uguale. Se vogliamo, comunque, rimanere all'interno dell'opposizione destra/sinistra, che pure si rivela sempre più inadeguata per capire il nostro mondo, dobbiamo rilevare che in Inghilterra c'è stata una clamorosa sconfitta dei conservatori, non una vittoria dei laburisti. In termini di voti reali, quelli che i vecchi comunisti invitavano a considerare per valutare il consenso effettivo delle forze politiche, i laburisti hanno confermato il risultato che cinque anni fa era stato considerato scadente , mentre i conservatori hanno subito un vero tracollo perdendo quasi un terzo dei loro elettori. Il sistema elettorale adottato in un paese può premiare un partito nella distribuzione dei seggi ma non può regalargli il consenso che non ha. La realtà è che la Gran Bretagna sta vivendo una crisi senza precedenti. Il paese che un secolo fa dominava mezzo mondo e cinquanta anni fa era ancora la terza potenza produttiva del pianeta si è ridotto a vivere di finanza e servizi. Il campionato di calcio inglese è il più bello d'Europa, ma il sistema sanitario e quello pensionistico sono in via di smantellamento. Prima o dopo i nodi verranno al pettine e anche gli inglesi dovranno fare i conti con una situazione che non è molto migliore di quella italiana. Silvio Dalla Torre
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Negli Stati Uniti c’è una situazione esplosiva. La Nazione è spaccata in due. I partiti si fanno una guerra spietata. In questi momenti si può capire l’importanza di una figura istituzionale super partes, rappresentante delle regole, della costituzione, della storia e del cuore dei cittadini. Una figura che eserciti attraverso la moral suasion, il pendolo che riporti all’ unità il paese e richiami i partiti a rientrare nell’alveo della naturale competizione democratica. Negli US questa figura manca. In Gran Bretagna è il Re a raccogliere intorno a se questi valori. In Italia è il Presidente della Repubblica. Solo in momenti di grande crisi si può apprezzare l’importanza di queste istituzioni.
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Oggi è un giorno tragico per tutti gli italiani che pensano che la nostra repubblica dovesse essere uno stato unitario. Dopo 160 dall'unificazione del Paese si ritorna all'idea di una confederazione di stati con un governo centrale che funge da spartitraffico. È definitivamente liquidata la stagione risorgimentale e siamo tornati indietro di almeno sei secoli. Triste epilogo di uno stato unitario nato male (dall'occupazione e dalla rapina savoiarda) e finito peggio con un'autonomia differenziata che differenzia i cittadini italiani sulla base del territorio in cui casualmente vengono al mondo. Concludo con una domanda ingenua: in caso di guerra saranno le regioni più ricche a mandare più uomini e donne al fronte e a investire più risorse o, come nella prima guerra mondiale, saranno i meridionali a morire sul Carso?
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International Business Development Consultant | Trainer in international trade procedures and promotion | Accredited trainer at Promos Italia-NIBI | Accredited tutor at ITA (Italian Trade Agency)
Il sottosegretario Mantovano all'evento :"Le culture dell’intelligence economica nell’infosfera" “[…] L’inquinamento dell’in#fosfera avviene non soltanto da parte degli “innocenti” speculatori, ma anche di alcune realtà non-profit. Diffondono pregiudizi e rappresentazioni esasperate dell’Italia, attraverso report presentati come “indipendenti”, spesso giocando di sponda con authority nostrane, indipendenti solo di nome, su tematiche di per sé non strettamente economiche, come il rispetto dei “diritti” o la diffusione della corruzione, in realtà redatti sulla scorta di criteri discutibili. E questo lede la capacità attrattiva rispetto agli investitori stranieri”. #intelligence #intelligenceeconomica #competitiveintelligence #investimenti #investiments #ide #fdi
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Strategie e Soluzioni per crescere | Web Marketing e Organizzazione CEO: Mediatip | Media Consulting | Tippest | Welfare Group
Sono sempre molto dubbioso sui “salvatori della patria” e in Italia non mi pare che #Draghi sia stato rivoluzionario. Bisogna però dargli il merito di essere uno dei pochi “potenti” che centra il punto senza girarci troppo attorno. La situazione è evidente a tutti, o l’Europa trova una forma #federativa o #confederativa o finirà per essere sfilacciata da #Cina e #StatiUniti. Ma i nostri capi di stato guardano esclusivamente il loro orticello e i prossimi due o tre anni. Riusciremo a reggere ai cambiamenti geopolitici in atto ? O diventeremo terra di nessuno tra le due superpotenze ? https://lnkd.in/dMvQjbtz
Super Mario vuole cambiare l'Europa | Il discorso di Mario Draghi
https://www.ripartelitalia.it
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ESPERTO IN MARKETING, COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE DIGITALI - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE AZIENDALI - INNOVAZIONE - PROJECT MANAGER - INNOVATIVE AND ECLECTIC MAN
“LEADER E PARTITI CALATI DALL’ALTO” Ecco come si costruisce la vittoria di un partito e di un leader politico(?) persino nel Regno Unito, paese esportatore di democrazia, figuriamoci cosa accade in Stati privi di peso specifico come l’Ucraina o altri paesi europei e perché no anche il nostro. Se un paese solido come il Regno Unito diventa così vulnerabile alle pressioni esterne di un fondo d’investimento, è obbligo pensare che pratiche simili vengono messe in atto più o meno allo stesso modo in altri Stati. Il post nasce da un articolo che ritengo molto attendibile e che Vi invito a leggere, perché serve come unità di misura nel capire gli eventi passati, presenti e futuri, e che l’elezione di partiti e leader più o meno conosciuti o privi di autorevolezza, non avviene per caso. Leader appartenenti al pensiero debole, che vengono scelti sapientemente dall’alto, dopo che li hanno profilati e consegnati al popolo bue, per farli votare. Se i popoli sempre meno sovrani, non girano prima che sia troppo tardi, la clessidra delle designazioni e delle elezioni dei propri rappresentanti, facendoli nascere dal basso tra la gente e non scelti dall'alto nelle stanze dei bottoni, le democrazie saranno sempre più a rischio anche in paesi insospettabili. E l’esempio del Regno Unito è un campanello d’allarme che non và per niente sottovalutato. IRD – ITALIA REPUBBLICA DEMOCRATICA Movimento per la Democrazia e la Libertà #italiarepubblicademocratica LINK ARTICOLI - UK: il “laburista” è stato scelto da Blacrock https://lnkd.in/d_rWKEwd
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Business Development AIDC | Country Manager | Sales & Marketing Director | B2B & Consumer Electronics | TLC Mobile Technology | Telco Operators | Mobile Rugged devices | AIDC
Come nelle arti marziali bisogna essere consapevoli e responsabili nel saper distinguere la difesa e l'attacco.
Gli stati raggirati da Washington, l'unione europea e stata creata per mantenere in piedi l'economia degli stati uniti. Questo dietro l'industria bellica, gli stati ci buttano miliardi anziché investire in qualcosa di costruttivo distruggono e devastano territori. Portando avanti le geopolitiche incentivate all'estorsione delle risorse energetiche presenti in quei territori. Ecco le politiche economiche portate avanti dagli stati usa è getta, come quel dollaro diventato quella carta straccia igienica prossima al wc. Se c'è qualcuno che da' scandalo; se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato preservando legalità per uno stato di diritto. Emerito presidente Sandro Pertini
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“LEADER E PARTITI CALATI DALL’ALTO” Ecco come si costruisce la vittoria di un partito e di un leader politico(?) persino nel Regno Unito, paese esportatore di democrazia, figuriamoci cosa accade in Stati privi di peso specifico come l’Ucraina o altri paesi europei e perché no anche il nostro. Se un paese solido come il Regno Unito diventa così vulnerabile alle pressioni esterne di un fondo d’investimento, è obbligo pensare che pratiche simili vengono messe in atto più o meno allo stesso modo in altri Stati. Il post nasce da un articolo che ritengo molto attendibile e che Vi invito a leggere, perché serve come unità di misura nel capire gli eventi passati, presenti e futuri, e che l’elezione di partiti e leader più o meno conosciuti o privi di autorevolezza, non avviene per caso. Leader appartenenti al pensiero debole, che vengono scelti sapientemente dall’alto, dopo che li hanno profilati e consegnati al popolo bue, per farli votare. Se i popoli sempre meno sovrani, non girano prima che sia troppo tardi, la clessidra delle designazioni e delle elezioni dei propri rappresentanti, facendoli nascere dal basso tra la gente e non scelti dall'alto nelle stanze dei bottoni, le democrazie saranno sempre più a rischio anche in paesi insospettabili. E l’esempio del Regno Unito è un campanello d’allarme che non và per niente sottovalutato. IRD – ITALIA REPUBBLICA DEMOCRATICA Movimento per la Democrazia e la Libertà #italiarepubblicademocratica LINK ARTICOLI - UK: il “laburista” è stato scelto da Blacrock https://lnkd.in/d_rWKEwd
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Digital marketer e giornalista di turismo, food ed eventi. Autore di Digital Marketing Extra Alberghiero (Hoepli)
Inevitabile dire due parole sulle elezioni americane. Sintesi per chi non ha voglia di leggere: molti operatori del turismo si augurano una vittoria di Harris nel segno della continuità e di una maggiore apertura del Paese contro una politica trumpiana che promette dazi e nuove aliquote fiscali. Per il turismo tra Stati Uniti e Europa probabilmente cambierà poco, specie se si continuerà a non perseguire una soluzione diplomatica per Ucraina e Medio Oriente: due situazioni che stanno deprimendo il turismo verso quella parte del mondo, a tutto vantaggio degli USA. https://lnkd.in/eVTAsnap
Le elezioni USA tra industria dei viaggi e focolai di guerra - Qualitytravel.it
https://www.qualitytravel.it
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