Post di MIDA SB SpA

Che meraviglia 🤩 Un post dove si parla di futuro, competenze, nostri giovani, talenti, decisioni strategiche e #sostenibilita’ Bravi #GraduatesAcademy per mettervi in gioco e coltivare il futuro 👊🏼👊🏼

Complimenti per la scelta dell'argomento del primo modulo! Ritengo che una buona conoscenza nel campo economico finanziario sia molto importante per un manager e venga ancora prima delle competenze tecniche perchè è la chiave per permettere al manager di analizzare e valutare in modo corretto le varie alternative possibili.

Sono passati 16 anni da quando è prematuramente mancato mio padre. Era il 2008, lui aveva 56 anni e io 25. Avevo appena iniziato il mio dottorato di ricerca in ingegneria aerospaziale, dopo aver conseguito con lode la laurea magistrale alla medesima facoltà e un master of science in thermal power in UK. Avevo scelto il dottorato per poterne fare metà a Torino e la seconda metà al MIT a Boston: sognavo di vivere negli States, amando io l'inglese. Ho cambiato programmi dopo quell'evento tanto inatteso quanto impattante. Ho quindi seguito il percorso "tradizionale" del mondo aziendale, piuttosto tipico per noi ingegneri, dopo un breve periodo di consulenze. Mi sono "accasato" in una realtà operativa nella raccolta e trasporto rifiuti, dapprima in area tecnica/operations, con raddoppio in 4 anni del EBITDA margin, e poi, dopo un fantastico Executive MBA presso la prestigiosa ESCP Business School , in area finance: dal 2018 ho portato l'azienda, di cui ho assunto procura, da 6 mln a 20 mln di ricavi, per poi subire pesantemente il buco di 4 mln causatoci dalla pubblica amministrazione romana e gli effetti del caro carburante, in seguito alla guerra Russia-Ucraina. A tali fattori "esterni", ha fatto seguito un accordo, imposto dall'ex-socio di maggioranza, per la cessione della società, poi saltato nell'ottobre 2023. E così ora mi trovo a dover avviare una procedura di risanamento, molto delicata e rischiosa, che confido comunque saprò gestire con maestria, data l'incredibile esperienza trasversale fatta in questi 15 anni. E poi, cos'è "maestria"? è ciò che impari da ciò che stai facendo. il vero risultato è il viaggio, il progresso, non la destinazione. e sono incredibilmente fiero di me e solido nella mia consapevolezza Ho condiviso la mia esperienza perché sono certo che molti di voi potranno trovare punti in comune. Ebbene, è proprio a voi che mi rivolgo. E domani vi svelerò ciò che mi ha letteralmente cambiato la vita, allo scoccare dei miei 40 anni... un piccolo assaggio? Dynamite Lifestyle State sintonizzati....🍀💥🎯 #awareness #kimcalvert #dynamitelifestyle #selfdevelopment #growthmindset

🌱 Investire negli Stagisti: Crescere il Futuro 🌱 In un mondo professionale in continua evoluzione, è fondamentale ricordare che gli stagisti di oggi sono i leader di domani. Dedicare loro tempo e risorse è un investimento strategico per il futuro delle nostre organizzazioni. Proprio come in agricoltura, le giovani piante richiedono attenzione e cura per crescere forti. Gli stagisti hanno bisogno di guida e opportunità di apprendimento. Ogni ora spesa a formarli è un seme piantato nel terreno fertile del loro potenziale. Anche noi siamo stati stagisti e sappiamo quanto sia importante ricevere supporto e mentorship. Incoraggiare e supportare i giovani talenti è fondamentale per costruire una pipeline di futuri leader. Coltiviamo insieme il futuro! #Formazione #Mentorship #CrescitaProfessionale #InvestimentoNelFuturo

HR: ascolta e discuti apertamente con i “Line manager”. È stato come consolidare una mia ferma convinzione: la relazione tra gli HR e i Line manager si consolida se il professionista di Risorse Umane in azienda conosce il business del settore in cui si è, l’organizzazione con i processi e contenuti lavorativi delle varie funzioni e parla un linguaggio adeguato e comprensibile dai suoi stakeholder. Grazie a Luca Solari per l’occasione all’ #EMBA della #24OreBusinessSchool: durante l’intervento ho avuto un fantastico dialogo e scambio di esperienze #HR #azienda #lavoro #organizzazione #competenze

Le teorie più recenti vedono la carriera come un costrutto non lineare, mutevole. È facile parlare di dinamicità e proattività lavorativa,ma nella pratica i nostri percorsi professionali richiedono in primis una progettazione efficace. In questo mese ho partecipato alla digital masterclass "Take the Leap" di Alumni UniTrento. Una preziosa occasione per approfondire tematiche e strumenti strategici per il #careermanagement , come il #personalbranding. Le nostre storie-competenze risultano uniche attraverso scelte valoriali coerenti e una narrazione autentica. Diamo valore alle nostre esperienze!

È la seconda volta che capito a #Matera a fine agosto per la Summer School di Progetto RENA. Dalla prima, sono passati quasi 10 anni, non so se considerare questo tempo tanto o poco. Nel 2015, il tema portante della Summer School era “Imparare il Cambiamento”, con l’ambizione di “contribuire a connettere formare pezzi della futura classe dirigente al servizio del Paese”. Un taglio istituzionale, che si ritrovava nella selezione dei temi (decisioni, politica, mercato, partecipazione e corpi intermedi) e degli speaker. Le parole chiave di quella scuola, suonano oggi lontane, quasi melanconiche: smart-cities, sharing-economy, piattaforme e partiti. Il tema della Scuola di quest’anno era “Siamo Foresta”, riprendendo il titolo di un fortunato lavoro di Eduardo Kohn: “Come pensano le foreste. Per un’antropologia oltre l’umano”. Alla Summer School, il mio compito era di parlare di nuove disuguaglianze, ho cercato di prepararmi al meglio, sono partito da Thoreau e dai Cure (Andai nei boschi… e A forest), e ho attraversato paradigmi teorici (Putnam, Picketty, Sen), dati, visioni di futuro. Mi sono ritrovato a parlare di conflitti, di studi post-coloniali, di operaismo, di urbanismo e neoliberalismo (Harvey), di cambiamento sistemico, di nuove leadership, della tensione tra l’essere un changemaker (l’eroe solitario) e processi di emancipazione collettiva. Una delle cose che ho capito osservando la traiettoria di Rena è la sua straordinaria capacità di adattamento, una sorta di Idra generativa, che una volta perduta una testa, immediatamente la sostituisce. Un meccanismo coraggioso e generoso di governance che rende l’organizzazione sempre contendibile, facendo saltare gli odiosi meccanismi delle leadership permanenti e immutabili di molte delle nostre organizzazioni. Abbiamo bisogno di spazi come questi per allenarci a stare insieme, con le nostre soggettività ed esperienze diverse, per immaginare visioni di futuro. Grazie di cuore Progetto RENA, a presto, alla prossima mutazione! Ecco la mia riflessione su Medium: https://lnkd.in/dNRmXPm6 Matteo Cadeddu Serena Miccolis Andrea Taverna Martina Beria Davide Giovinazzo Nicolò Di Bernardo Silvia Marino Claudia Zampella Carola Carazzone Andrea Chiara Brancale Enric Bárcena Roig Cecilia Cornaggia Grace Fainelli Simone Riflesso Carolina Lucchesini Erica Ferigo Claudio Cozzi Fucile Francesco Ranghiasci Mariella Stella Casa Natural

IL FUTURO È UNA COSA SERIA Questa è una delle tante storie che si leggono, alcune anche che si ascoltano in prima persona. Io credo che un paese che coltiva il senso di sfiducia verso il futuro, non sia un luogo dove abbia senso vivere, crescere, fare famiglia ed investire. Spesso siamo chiamati per lavoro ad immaginare futuri possibili e probabili, aiutando imprese a creare modelli di business sostenibili e responsabili. Non si tratta di un lavoro di fantasia, si tratta di ampliare la prospettiva ed immaginare che generazione stiamo crescendo. Si tratta di guardare un po' più lontano della media dei business plan di 3/5 anni ed immaginare che impatto avrà quella (quelle) generazioni sull'economie future, sul sistema assistenziale, sanitario, politico, educativo. Lo sforzo non è di guardare lontano. Lo sforzo è guardare ed di iniziare a valutare le conseguenze di una miopia diffusa e un perenne stato di emergenza economica e politica. Il futuro è una cosa seria. Ma serve fiducia per affrontarlo, perché altrimenti sarà il peggior mondo possibile quello che lasceremo alle generazioni che stiamo educando e crescendo.

Perché le cose accadano ci vuole un luogo. Lo recita uno storico e felice claim dell’Università Cattolica, e vale anche per il progetto Vivere il Terzo Settore (VTS). Il luogo, in questo caso, si estende oltre i chiostri di Bramante. È la nuova sede del Il Sole 24 Ore, dove gli studenti che si sono coinvolti nel progetto sono stati protagonisti di un’intera giornata di formazione. Con l’obiettivo di imparare dai giornalisti e da esperti professionisti del primo quotidiano economico d’Italia a raccontare le storie e le best practices degli enti del Terzo Settore in cui svolgeranno lo stage. "Questa iniziativa per noi è molto importante" racconta Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore. "Il rapporto tra le imprese e il Terzo Settore, in particolar modo la loro responsabilità sociale, è uno degli elementi chiave che induce investimenti rilevanti. In questa fase, da un lato c’è un’alleanza forte tra il Terzo Settore e l’economia profit, ed è un’alleanza che fa bene a entrambe le parti. Dall’altro lato, il rapporto con i media diventa sempre più importante, perché i media sono il software per fare arrivare le informazioni a tutti". "Con questo progetto gli studenti hanno la possibilità di raccontare dall’interno quello che accade nel mondo del Terzo Settore" spiega Alessia Maccaferri, caposervizio nella redazione di Nòva24, il settimanale di innovazione, scienza e tecnologia del Sole 24 Ore. "È importante non accontentarsi di restare in superficie ma indagare la ricchezza di un settore che offre delle storie incredibili da raccontare, e spesso non sa nemmeno di averle. In questo modo gli studenti diventano protagonisti, e contribuiscono a sviluppare una narrazione diversa di una realtà spesso associata solo alla filantropia e al volontariato e che, al contrario, costituisce un asset economico e sociale fondamentale per il nostro Paese". L'articolo è su #SecondoTempo: https://lnkd.in/dA4msEHf

🚀Un grande traguardo per il nostro progetto #VTS Vivere il Terzo Settore, in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, Il Sole 24 Ore e TechSoup Italia . 🎯Dopo l’Hackathon lanciato per il Centenario dell’Università questo è il terzo anno che il progetto prosegue: creiamo posizioni di stage in Enti del Terzo Settore con una storia d’impatto da raccontare sui canali de Il Sole 24 ore, così da condividerne le best practices con il mondo #NoProfit. 💪🏻A breve vi saranno tante novità! 🌟Grazie al team, a tutti i partecipanti e ai partner di queste edizioni! Giovanni Negri Nicole Fregapane Silvia Salice Alessia Maccaferri Emma Togni Elena Angeleri Roberto Brambilla #socialinnovation #VTS #noprofit ⬇️⬇️Per leggere l’articolo e saperne di più.